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SPOSTAMENTI DELLA CURVA DI DOMANDA vs SPOSTAMENTI LUNGO LA CURVA DI DOMANDA
Variazioni della quantità P ● BENE INFERIORE domandata: - Movimento lungo la curva P' di domanda... D2 - ...sempre causato dalla variazione nel prezzo di mercato del prodotto. 0 Quantità Variazioni della domanda: - Uno spostamento della curva di domanda... - ...causato dalla variazione in una qualsiasi delle determinanti diverse dal prezzo.
VARIABILI INDIPENDENTI E DIPENDENTI
Nella nostra analisi il prezzo è la variabile indipendente e la quantità è la variabile dipendente perché la quantità domandata dipende dall'livello del prezzo (si pensi a come è costruita la scheda di domanda). Ma... in matematica le funzioni sono scritte y = f(x), ad indicare che l'ascissa x è la variabile indipendente e l'ordinata y quella dipendente. Perché allora nei grafici indichiamo il
LUNGOL'OFFERTA
Variazioni della quantità offerta:
- Movimento lungo la curva di offerta...
- ...causato dalla variazione nel prezzo di mercato del prodotto.
Variazioni dell'offerta:
- Uno spostamento della curva di offerta...
- ...causato dalla variazione in una qualsiasi delle determinanti diverse dal prezzo.
DEFINIZIONE DI EQUILIBRIO
Le variabili di un modello possono essere endogene o esogene.
Sono variabili endogene quelle i cui valori sono determinati all'interno del modello.
Sono variabili esogene quelle i cui valori dipendono da elementi non considerati nel modello.
Definizione generale di equilibrio: stato indefinitamente persistente di un sistema, ovvero: un equilibrio è una situazione nella quale è assente qualsiasi tendenza endogena al cambiamento.
Un equilibrio soggettivo si ha quando un agente economico raggiunge il massimo benessere, compatibilmente con le condizioni (i vincoli) a cui è soggetto.
la sua scelta.-Ogni punto sulla retta di domanda o di offerta è un equilibrio soggettivo per quello specifico compratore o venditore.
Un equilibrio oggettivo (o equilibrio di mercato) si ha quando l'interazione tra gli agenti presenti in un mercato come compratori e venditori è tale per cui tutti realizzano i propri piani individuali (= chi vuole comprare, compra; chi vuole vendere, vende).
EQUILIBRIO DI MERCATO
Le rette di domanda ed offerta individuano tutti e soli gli equilibri soggettivi di rispettivamente compratori e venditori. "Uscire dalle rette" significa non massimizzare.
Quindi gli agenti economici, proprio perché massimizzanti (= razionali), si sposteranno sempre lungo le rette (o da una retta all'altra), mai al di fuori di esse.
Nel caso di un mercato, l'equilibrio (oggettivo o di mercato) è determinato dalla intersezione tra curva di domanda e curva di offerta. È la c.d. forbice marshalliana.
Prezzo di equilibrio: il
L'economia studia i mercati in equilibrio, cioè le situazioni in cui la domanda è uguale all'offerta.
Ma concentrarsi sul punto di equilibrio ha senso solo se possiamo dimostrare che nel mercato esiste una forza endogena (= interna al mercato stesso) che porta il mercato all'equilibrio a partire da una qualsiasi posizione iniziale non di equilibrio.
Tale forza esiste. E' il meccanismo dei prezzi di mercato. Cioè la "mano invisibile" di Adam Smith.
IL DISEQUILIBRIO
Eccesso di offerta: situazione in cui la quantità offerta è maggiore di quella domandata.
Questo avviene quando il prezzo di mercato è più alto del prezzo di equilibrio...e quindi i produttori non riescono a vendere tutto quanto.
vorrebbero a quel prezzo. Eccesso di domanda: situazione in cui la quantità domandata è maggiore di quella offerta. Questo avviene quando il prezzo di mercato è inferiore al prezzo di equilibrio...e quindi i consumatori non riescono ad acquistare tutto quanto vorrebbero a quel prezzo. DUE "LETTURE" DIVERSE Finora abbiamo interpretato le curve di domanda e di offerta secondo una "lettura orizzontale", cioè abbiamo preso come dato il prezzo e da lì abbiamo ricavato (approccio comportamentista) la quantità domandata ed offerta. E' possibile però anche un'interpretazione delle medesime curve secondo una "lettura verticale", cioè partendo dalla quantità. Potremmo chiederci, infatti, quale sia il prezzo massimo al quale i compratori sono disposti ad acquistare una determinata quantità di prodotto e quale sia il prezzo minimo al quale i venditori sono disposti a portare.sulle quantità e segnala la presenza di un prezzo troppo alto o troppo basso. Quindi si arriva all'equilibrio attraverso la variazione del prezzo (Walras, 1874). Approccio MARSHALLIANO: il disequilibrio è rappresentato da una differenza tra la quantità domandata e quella offerta per una data quantità, segnalando la presenza di un prezzo troppo alto o troppo basso. Quindi si arriva all'equilibrio attraverso la variazione della quantità (Marshall, 1890).tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita e segnala la presenza sul mercato di una quantità offerta troppo alta o troppo bassa. Quindi si arriva all'equilibrio attraverso la variazione della quantità offerta (Marshall 1890). Utilizzeremo quasi sempre l'aggiustamento Walrasiano perché più semplice, ma quello Marshalliano è molto più realistico, ma analiticamente più complesso; quello Walrasiano ha un problema "istituzionale" irrisolto: chi fissa il prezzo di partenza? (l'espediente del banditore). ESEMPIO REALE Sul mercato "qui ed ora" esiste Q1 di latte ovino. Q1 è il risultato di decisioni di produzione (evidentemente errate...) dei pastori. Quel latte i pastori sono disposti a venderlo a Ps. Ma i compratori (caseifici) sono disposti a pagarlo Pd. Dato che Pd < Ps, nel periodo successivo i pastori ridurranno la produzione (o cercheranno altri compratori disposti a.pagare di più). Ma nel periodo presente le alternative sono solo vendere a Pd oppure distruggere il latte in eccesso. Perché i pastori hanno prodotto così tanto latte?
02/03/20
LA CLAUSOLA CETERIS PARIBUS
È un'espressione impiegata dagli economisti ad indicare che in una certa analisi tutte le variabili diverse da quelle in oggetto sono ipotizzate costanti. Tale clausola è alla base del c.d. metodo di equilibrio parziale, cioè lo studio di un singolo mercato in isolamento. È il metodo di analisi introdotto da Alfred Marshall inoltre essa è alla base degli esercizi di statica comparata, ovvero il confronto tra due diverse posizioni di equilibrio di mercato. Nel tipico esercizio di statica comparata si chiede di determinare l'effetto sullaposizione di equilibrio di una variazione in una qualsiasi delle determinanti dell'offerta e/o della domanda, tenendo ferme tutte le altre. Nel grafico
possiamo notare un esempio di aumento della domanda, dove vi sono due equilibri: (D1) è l'equilibrio iniziale dove ci viene mostrato come ad esempio nella stagione invernale il prezzo del nostro gelato sarà di 2.00 euro e le quantità acquistate saranno 7 quindi questo è un primo equilibrio. (D2) si tratta di un nuovo equilibrio e lo troviamo ad esempio quando arriva la stagione estiva e vi è un aumento della domanda per le quantità di gelato che da 7 iniziali passano a 10, a quel punto se la domanda aumenta, aumenta anche il prezzo che sarà di 2.50 euro. Un altro esempio potrebbe essere che aumento la domanda di quantità e la faccio arrivare a 12 ma il prezzo lo lascio di 2.00 euro. In questo secondo caso troviamo la riduzione dell'offerta, nell'equilibrio iniziale (S1) il prezzo che troviamo è di 2.00 euro e la quantità equivale a 7. nel punto (S2) troviamo invece il nuovo equilibrio con una riduzione dell'offerta cheequivale ail prezzo di 2.50 euro ma la quantità ridotta a 4. mentre un altro esempio e che il prezzo sia di 2.00 euro e la quantità scenderà a 2. siamo difronte ad unariduzione dell’offerta dove la domanda del bene in questo caso il gelato diminuisce ma il prezzo aumenta, e nel secondo esempio troviamo una riduzione ulteriore del bene che arriva a 2 ma anche il prezzo diminuisce arrivando a 2.00 euro.
SPECULAZIONE E ARBITRAGG