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7.2 IL SURPLUS DEL PRODUTTORE
Vediamo adesso qual è il beneficio che il produttore trae dalla partecipazione al mercato. Così come il surplus del consumatore è strettamente correlato alla curva di domanda, il surplus del produttore lo è a quella di offerta. Poiché la curva di offerta riflette i costi dei venditori, possiamo utilizzarla per misurare il surplus del produttore. L'altezza della curva è correlata al costo dei venditori: per ogni data quantità, il prezzo determinato sulla curva di offerta corrisponde al costo del venditore marginale, ovvero del primo venditore che non sarebbe più disposto a vendere se il prezzo si riducesse. Possiamo dunque concludere che l'area compresa tra la curva di offerta e il livello di prezzo misura il surplus del produttore su un mercato: l'altezza della curva misura il costo del produttore e la differenza tra costo e prezzo è il surplus di ciascun produttore. Ne consegue che
l'area totale è equivalente alla sommatoria del surplus del produttore di ciascun venditore. Un prezzo più elevato fa aumentare il surplus del produttore.
Il surplus del produttore è uguale all'area sottesa dalla curva di offerta e dal livello del prezzo. Nella parte (a) il prezzo è P1 ed il surplus del produttore è rappresentato dall'area del triangolo ABC. Supponiamo adesso che il prezzo sia invece più alto (parte b): ora il surplus del produttore è rappresentato dall'area del triangolo ADF ed il suo aumento dall'area BCFD. L'aumento del surplus del produttore è composto da due parti: la prima rappresenta l'aumento del surplus del produttore per quei venditori che già cedevano la quantità Q1 al prezzo P1 e che ora beneficiano di un prezzo superiore: l'aumento del surplus dei produttori esistenti è pari all'aumento del prezzo pagato e viene rappresentato
dall'area del rettangolo BCED; la seconda parte è rappresentata dal surplus del produttore dei nuovi venditori che sono disposti a vendere il bene solo perché il suo prezzo è aumentato: in virtù del loro ingresso, la quantità venduta aumenta da Q1 a Q2 e il surplus di cui godono i nuovi venditori è rappresentato dall'area del triangolo CEF. 7.3 L'EFFICIENZA DEL MERCATO Il surplus del consumatore e del produttore sono gli strumenti fondamentali a cui ricorrono gli economisti per studiare il benessere di compratori e venditori su un mercato perché questi strumenti ci aiutano a vedere se l'allocazione delle risorse che si determina su un libero mercato è quella ottimale. Per risolvere questo problema, occorre prima trovare una misura del benessere della società: una possibile misura ci è data dalla somma del surplus del consumatore e di quello del produttore che, insieme, formano il surplus totale. Vediamoin particolare: - Surplus consumatore = valore per il consumatore - prezzo pagato dallo stesso consumatore; - Surplus del produttore = prezzo ricevuto dal produttore - costo per il venditore Se li sommiamo otteniamo: Surplus totale = valore per il consumatore - prezzo pagato dal consumatore + prezzo ricevuto dal produttore - costo per il venditore Dal momento che il prezzo pagato dal consumatore coincide con il prezzo ricevuto dal produttore - dunque si elidono, otteniamo: Surplus totale = valore per il consumatore - costo per il venditore. Dunque, il surplus totale di un mercato è la differenza tra il valore totale per i consumatori, misurato sulla base della loro disponibilità a pagare e il costo sostenuto dal venditore per produrre il bene in oggetto. Se una data allocazione delle risorse massimizza il surplus totale, diciamo, allora, che ha caratteristica di efficienza (domandarsi se la torta è la più grande che si possa avere). Pertanto,Se una allocazione non è efficiente, alcuni dei benefici dello scambio tra compratori e venditori non si realizzano. Il surplus totale in un mercato in equilibrio è rappresentato graficamente dall'area compresa tra le curve di domanda e di offerta fino al punto di equilibrio.
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