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Il reddito di un paese in un anno
Il reddito di un paese in un anno può essere visto da più punti di vista:- È il valore di tutti i beni e servizi scambiati nel periodo considerato
- È il totale del consumo (spesa) effettuato dai cittadini nello stesso periodo
- È l'insieme dei redditi monetari percepiti dai componenti della collettività in un anno
Realizzata dai fattori produttivi italiani, indipendentemente dal fatto che essi si trovino in Italia o all'estero (è quindi il valore della produzione degli italiani). Questa grandezza prende il nome di PNL, cioè Prodotto Nazionale Lordo.
Entrambe le modalità di misurazione hanno al loro interno la parola "lordo". Ciò si spiega con il fatto che entrambe considerano il valore dei beni strumentali al lordo della quota di essi oramai andata persa per obsolescenza o logorio fisico causato dalla produzione.
L'eventuale detrazione della quota di ammortamento, cioè della parte di valore dei beni strumentali distrutta dal logorio del processo produttivo, dalle 2 grandezze PIL e PNL porterebbe a 2 nuovi valori che sono rispettivamente il PIN (Prodotto Interno Netto) ed il PNN (Prodotto Nazionale Netto).
PIL = PIN + ammortamento beni strumentali
PNL = PNN + ammortamento beni strumentali
Un'ultima considerazione sul PIL (e sul PNL).
Abbiamo detto che essi costituiscono i valori del reddito nazionale a prezzi correnti. Ciò significa che il valore della ricchezza nazionale risente dell'inflazione, cioè del fenomeno dell'aumento costante dei prezzi. Quanto detto è evidenziato dalla semplice riflessione che il valore (monetario) del PIL è il risultato del prodotto del prezzo P dei beni e servizi, per la quantità di essi Q scambiata in un anno. In altre parole: (valore monetario) = P x Q Quindi, i valori sopra esaminati di PIL (e PNL) sono da considerare valori monetari, perché a parità di quantità di beni e servizi prodotta in 2 differenti anni, il PIL è diverso se in quei 2 anni si è avuta una crescita del livello generale dei prezzi. Il PIL reale esprime invece il valore reale della produzione di beni e servizi, in quanto misura la produzione in termini di effettivo potere d'acquisto della collettività. È una grandezzaLa misura del PIL reale è più significativa perché permette di stabilire meglio l'andamento negli anni della produzione reale, non influenzata dall'aumento dei prezzi. Per passare dal PIL monetario al PIL reale è necessario eliminare le conseguenze sui prezzi dovute al tasso d'inflazione.
Indice dei prezzi al consumo e tasso d'inflazione
Premettiamo che il livello generale dei prezzi di un paese P, in quanto espressione dei prezzi di tutti i beni e servizi di quel paese, è sempre l'inverso del valore reale (o potere d'acquisto) della moneta Vr. P = 1/Vr o anche Vr = 1/P
Quest'espressione esprime il concetto, di facile intuizione, che l'aumento dei prezzi in un paese, diminuisce il potere d'acquisto della moneta di quel paese, vale a dire diminuisce la quantità di beni e servizi che si può acquistare con la stessa quantità di moneta.
Ciò premesso, vediamo cos'è e come si calcola il tasso d'inflazione,
Cioè il tasso di crescita del livello generale dei prezzi P. Il livello generale dei prezzi è un indice che rappresenta la media di tutti i prezzi e, quindi, la sua variazione esprime la variazione di tutti i prezzi, cioè il tasso d'inflazione. In Italia il tasso d'inflazione è calcolato dall'Istituto Centrale di Statistica (ISTAT), sulla base dell'indice dei prezzi al consumo per una famiglia media di operai ed impiegati. In particolare, l'ISTAT considera un paniere di beni significativi, che rientrano nella spesa di una famiglia tipo di operai ed impiegati e di questo paniere calcola l'indice della variazione dei prezzi al consumo (costo della vita), assumendo un anno come base dell'indice.