Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 15
Economia - politica economica europea - Appunti Pag. 1 Economia - politica economica europea - Appunti Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia - politica economica europea - Appunti Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia - politica economica europea - Appunti Pag. 11
1 su 15
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Effetti negativi del protezionismo

Essi sono:

  • il danno che sostengono i consumatori interni per l'abbassamento del loro livello di benessere, con il conseguente danno dei produttori mondiali che vendono meno sul mercato del dato Paesi
  • siccome occorre produrre fino al punto in cui Cma = Rma i produttori, dopo l'imposizione del dazio, dovranno muoversi lungo la curva di offerta per produrre di più, ma se il sistema è in piena occupazione, per procurarsi i fattori produttivi dovranno pagarli di più, spostandoli in una situazione d'impiego inefficiente, poiché pagati oltre il loro costo, che viene ora rappresentato dal trapezio JCMVU, dove il triangolo JCM rappresenta il costo aggiuntivo che bisogna sostenere per lo spostamento delle risorse; ma per i produttori, aumentando la loro produzione, aumenta anche il loro ricavo da 0AMU a 0GJU, creando per loro un beneficio pari all'area AGJC; pertanto la caduta di benessere generale è
rappresentata dal triangolo HNB, che individua il costo sociale del protezionismo, se intutti i settori si applicasse il protezionismo il triangolo HNB rappresenterebbe la perdita netta di benessere complessivo dell'interoPaese; l'UD viene fatta con il Paese che può offrire il prodotto ad un prezzo più basso, quindi eliminando tutte le restrizioni si ritornaalla posizione di partenza; per stabilire se c'è stato il movimento verso l'ottimo paretiano, bisogna verificare se si recuperano lesituazioni di inefficienza e la parte di benessere che era stata persa dai consumatori interni in seguito all'apposizione del dazio,mentre, graficamente, si verifica se si riesce a recuperare i valori monetari pari ai triangoli JCM e NHB; una volta attuata l'unione doganale si creano due flussi commerciali:- il Paese in questione non produce più quantitativo 10-20, ma lo importa e tale quantitativo si configura come creazione dicommercio edil prezzo era più alto rispetto al mercato internazionale. Questo ha portato a una riduzione delle importazioni e a una produzione interna più elevata. Tuttavia, con l'adesione del Paese meno efficiente all'Unione doganale, la sua curva di offerta S si sovrappone alla curva di offerta internazionale, portando a un aumento delle importazioni e a una riduzione della produzione interna. Questo causa una divisione nei flussi commerciali, in quanto il Paese meno efficiente diventa un'importante fonte di importazioni per l'Unione doganale.

gravato da dazio, da altriche lo offrivano a prezzo più bassi,- ora è acquistato dal Paese meno efficiente che è dentro l'UD, per cui non si aggiunge nessuna tassa, perciò prevale sulcommercio interno posizionandosi in una situazione di vantaggio rispetto a chi rimane fuori;

circa le aree di interesse:

  • prima si compravano 30 unità al cui costo si aggiungeva il dazio,
  • ora si acquista dal Paese meno efficiente a cui non si aggiunge nulla, ma dato che in tale situazione le importazioni sono di 45, le restanti 15:
    • 5 unità: si comprano dal Paese meno efficiente, con una prima creazione di commercio
    • 10 unità: si comprano dal Paese meno efficiente e corrispondono all'aumento dei consumi, con una seconda creazione di commercio

tutto ciò causa anche una divisione di commercio, ossia quel flusso commerciale spostato sul Paese meno efficiente, quindi per tradedivisional s'intende spostare i flussi commerciali in modo inefficiente,

quindi l'aumento del costo d'importazione è rappresentato dal triangolo J H MN, in termini di benessere: - l'area JC J è il miglioramento di benessere dovuto al risparmio - il triangolo H HB rappresenta il recupero di benessere dovuto all'UD col Paese meno efficiente; la diversione di commercio ha aumentato il commercio e l'interscambio generando un aumento di benessere, inoltre i consumatori consumano 10 unità in più, recuperando l'area H-H -B, ma la diversione ha generato un costo pari all'area J H MN che rappresenta la perdita di benessere, poiché l'area J H MN è maggiore dell'area C J J + H-H -B; pertanto questa UD: - non è compatibile con i principi del GATT, - ha generato una perdita di benessere, - ha peggiorato la situazione dei paesi che prima potevano importare, - ha peggiorato il benessere su scala mondiale. -UD e condizioni per creazioni di commercio e

aumento di benessere:la base del rettangolo BDHI rappresenta la perdita di benessere ed è funzione della:- inclinazione delle curve,- livello di protezionismo iniziale,l'altezza dipende dal differenziale di prezzo di efficienza tra il Paese con cui si fa l'UD e quello che ne resta fuori, quanto più ampia è la differenza tra S1 e S2, più alto è il livello di inefficienza del Paese con cui si è fatta l'UD; nel caso in cui le dimensioni dei triangoli acb e fde prevalessero sul rettangolo si avrebbe:quindi l'altezza del triangolo di dipende dal:- livello delle barriere doganali prima dell'UD, poiché maggiore è il livello di protezionismo prima, maggiore sarà il benessere dopo, infatti con protezionismo pari al 200% l'area del peggioramento risulta minore della somme delle aree degli aumenti di benessere, 3 1- se dopo l'UD si determina una TCE ridotta del 50% l'effetto sarebbe che S

e S possono vendere entrambi il bene al Paese2 allo stesso prezzo, quindi il consumatore dovrebbe scegliere da chi acquistare, se sceglie il Paese con cui si è fatta l'UD si avrebbe un danno poiché le risorse produttive sono state allocate in maniere inefficiente, mentre se acquista dal mercato estero si avrebbe un'efficiente allocazione delle risorse, lo Stato incasserebbe un'entrata tariffaria e si avvantaggerebbe anche il produttore, scambiando con Paesi di maggiore efficienza, quindi si annulla l'effetto diversione e si crea commercio, avendo un effetto netto positivo; - l'integrazione europea si è mossa con un processo di allargamento progressivo, in modo da ottenendo solo creazione di commercio e aumento del benessere; - quanto più concorrenziali sono le economie, più aumentano le opportunità di specializzazione e creazione di commercio; - più vicini geograficamente sono i Paesi, minore è

L'impatto dei costi di trasporto sulla creazione di commercio - più forti erano le relazioni commerciali prima dell'UD e maggiori saranno gli effetti della rimozione delle barriere tariffarie.

Effetti statici di un'UD:

  • Può essere positivo: risparmi in campo amministrativo, anche in caso di diversione
  • Può essere negativo: se crea diversione si ha:
    • riduzione del benessere
    • caduta della domanda d'importazioni
    • depressione dei prezzi
    • depressione della produzione interna
    • riduzione della capacità di esportazioni

L'effetto netto della caduta delle esportazioni determina un miglioramento della ragione di scambio, ossia del rapporto.

Effetti dinamici connessi ad un'UD:

  • Aumento della concorrenza: i produttori di ogni Paese sono costretti a diventare più efficienti, generando 2 tipi di concorrenze, fra:
    • imprese: questa sfida inventiva a ricercare maggiori livelli di efficienza economica
    • sistemi territoriali: all'atto

Di entrare in un'UD, dovrà riorganizzarsi tutto il territorio,

- economie di scala: un'apertura consente un aggiustamento in termini di maggiori economie di scala,

- incentivi all'investimento: l'aumento delle dimensioni del mercato stimola le imprese a fare investimenti allo scopo di migliorare l'efficienza;

ulteriori effetti possono classificarsi in:

- diretti immediati: riduzione dei costi di produzione legata o meno alla riduzione dei costi di distribuzione,

- diretti differiti: aumento di concorrenza ed economie di scala generano una riduzione dei margini di profitto e dei costi di produzione, determinando effetti positivi anche sul consumatore, aggiungendovi anche effetti non di prezzo, che interessano fattori diversi dal prezzo;

- indiretti dinamici: miglioramento dell'efficienza e della produzione, con cambiamenti nella competitività intra-CEE e rispetto ai Paesi extra-CEE.

Le fasi del processo di internazionalizzazione

Summit

determinare il prezzo di vendita finale,- contributi degli Stati membri: ogni Stato contribuisce al bilancio dell'Unione in base alla sua capacità economica,- risorse proprie: tasse e imposte dirette e indirette,- prelievi agricoli: tasse sulle importazioni di prodotti agricoli,- prelievi doganali: tasse sulle importazioni di prodotti non agricoli,- prelievi variabili: tasse calcolate in base al valore dei prodotti importati,- contributi degli Stati membri: finanziamenti dei Paesi membri all'Unione Europea,- risorse proprie: entrate generate dall'Unione Europea attraverso tasse e imposte. Il processo di approfondimento prevede invece l'adozione di politiche comuni in vari settori, come l'agricoltura, la pesca, i trasporti e l'energia. Inoltre, si prevede anche l'istituzione di istituzioni comuni, come la Banca Centrale Europea e il Parlamento Europeo, per garantire una maggiore integrazione e cooperazione tra i Paesi membri. L'obiettivo finale di questo processo di integrazione è quello di creare un'unione politica ed economica tra i Paesi membri, al fine di promuovere la pace, la stabilità e il benessere in Europa.stabilizzare i prezzi dei prodotti importati e costituivano un'entrata nella misura in cui si disponeva di un modesto grado di auto-approvvigionamento, - percentuale IVA: gli Stati devono versare alle comunità le somme necessarie a coprire i costi eccedenti i dazi, la percentuale sottratta non può essere superiore all'1% delle entrate IVA, - aumento dei poteri del Parlamento: il suo unico reale potere è quello dell'approvazione del bilancio comunitario, - armonizzazione dell'imposizione indiretta: diventa una fonte di entrata fissa nel modo in cui una quota dell'1% delle entrate IVA deve andare alle casse comunitarie, mentre un'altra a completamento del fabbisogno scoperto di entrate in merito all'approfondimento. Tappe intermedie per la realizzazione dell'UEM: Esse sono: - serpente monetario: fase di armonizzazione delle politiche di gestione dei tassi di cambio all'interno dei Paesi dell'Unione, immaginando di

andare verso l'UM, arrivando alla moneta unica e che ci sarà un momento in cui bisognerà arrivare a un sistema di cambi fissi

Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
15 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica Economica Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze Sociali Prof.