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Composizione della spesa delle famiglie ISTAT

• Spesa media mensile per tipologia familiare e capitolo di spesa

Voce più importante: abitazione trasporto e comunicazioni, prodotti alimentari

• Spesa media delle famiglie per categorie di consumo

Spesa per prodotti alimentari: 40% nel 1968; 31% nel 1980; 18% nel 2015

in 30 anni è diminuita del 50%. La spesa per l'alimentazione al suo limite, il reddito è aumentato.

Si è ridotta in rapporto al reddito (frutto del progresso economico)

• Spesa per prodotti alimentari per ripartizione geografica: al Nord è più alta perché i redditi sono più alti (25% superiore rispetto a quella delle famiglie del Sud; tenore di vita superiore)

• Numero di famiglie per alcuni beni tecnologici posseduti

Cellulare: 27% nel 1997; 94% nel 2015 (bene di massa)

Personal computer: 16% nel 1997; 63% nel 2015

Accesso ad Internet: 2% 1997; 66% nel 2015

L'EQUILIBRIO DI MERCATO

DEI CONSUMATORI E DEI PRODUTTORI

Un atto di scambio diviene economico quando la cessione è mutua (reciproca) e libera (scevra da interventi coercitivi). L'evoluzione dello scambio è caratterizzata da tre fasi: baratto (scambio in natura), scambio monetario (in cui la compravendita è realizzata grazie all'intervento della moneta), scambio a credito (la cessione di beni/servizi avviene contro la promessa di una futura cessione di beni o servizi).

Mercato: Forma tipica di intersezione tra consumatori e produttori. Insieme delle relazioni di domanda e offerta per un prodotto (il mercato mondiale di petrolio in cui si incontrano la domanda e l'offerta di petrolio). La definizione esclude il riferimento al luogo in cui avvengono le vendite. La struttura del mercato in cui gli operatori agiscono si riflette fortemente sulla determinazione dei prezzi e dei livelli produttivi. Diverse tipologie di mercato: concorrenza perfetta, concorrenza monopolistica, monopolio.

  1. Oligopolio: mercato composto da poche

oligopolio (su ognimercato il prezzo di equilibrio è differente: il tipo di mercato determina il prezzo).Monopolio = simmetricamente all'estremo opposto della concorrenza perfetta; caratterizzato da un'unica impresa (monopolistica).Esempio: monopolio tecnologico dei brevetti (scadono ogni 10-15 anni e cade il monopolio)

  • diritto esclusivo di invenzione, idea, prototipo
  • è necessario pagare una royalty (somma di denaro) all'inventore per l'utilizzo del brevetto
  • due correnti di pensiero differenti:
    • è importante e crea un sovraprofitto utilizzato per espandere l'attività di ricerca
    • deve essere eliminato perché frena la ricerca (impedisce ad altre imprese di utilizzare le tecnologie)! Poco conosciuto in Asia il diritto di proprietà intellettuale (USA vorrebbero Maggior tutela dei diritti dibrevetto in Cina).

Forme intermedie tra monopolio e concorrenza perfetta:

  1. Oligopolio: mercato composto da poche

imprese che si conoscono/si controllano/si studiano a→esempio:vicenda; dialogano/si studiano e si relazionano tra loro mercato automobilistico (Prima dilanciare un nuovo modello, analizzano la concorrenza)

2. Concorrenza monopolistica: ibrido tra monopolio e concorrenza

Elemento concorrenziale: i prodotti sono molto similari, possono sostituirsi a vicenda

Elemento monopolistico: il consumatore è attratto dal marchio, che aumenta la visibilità del prodotto

PECULIARITA’ DELLA CONCORRENZA PERFETTA= forma di mercato dalla quale il consumatore può trarre il maggior vantaggio

pur essendo un caso limite, è ritenuto ideale e costituisce un termine di paragone teorico. Il prezzo iviformatosi è detto giusto, perfetto. Il prezzo di equilibrio si forma sul mercato per effetto dell'interazione tradomanda e offerta. Condizioni principali del mercato della concorrenza perfetta:

a) Un numero elevato di operatori sia dal lato della domanda sia da quello dell'offerta.

quantità offerta da ciascun venditore, così come sulla qualità dei prodotti. Per riassumere, le caratteristiche principali del mercato perfettamente concorrenziale sono: - Polverizzazione dell'offerta: ogni impresa ha un impatto trascurabile sulla quantità complessiva offerta e sul prezzo. - Polverizzazione della domanda: nessun acquirente, singolarmente considerato, può influire sul prezzo e sulla qualità dello scambio. - Omogeneità dei prodotti: i prodotti offerti sono identici. - Simultaneità della domanda e dell'offerta: i prodotti sono offerti e domandati contemporaneamente. - Libertà di prendere decisioni: i venditori e i compratori sono liberi di prendere le loro decisioni. - Assenza di interventi amministrativi: lo Stato non interviene nel meccanismo di mercato. - Trasparenza delle condizioni: le condizioni delle contrattazioni sono note a tutti i partecipanti al mercato. Queste caratteristiche contribuiscono a garantire un mercato efficiente e competitivo, in cui i prezzi sono determinati dall'interazione tra domanda e offerta.qualità del prodotto f) di ostacoli alla mobilità della domanda e dell'offerta da un punto all'altro del mercato (mobilità della domanda e dell'offerta) Il prezzo che si forma è unico perché se un venditore richiede un prezzo più alto non ha la possibilità di vendere (il compratore non accetta un prezzo più elevato) e non sussistono motivazioni per cui accetti di vendere ad un prezzo inferiore. Resta soltanto la possibilità di adeguare la quantità domandata e offerta al prezzo, affinché il consumatore raggiunga la massima soddisfazione dei suoi bisogni e il produttore il massimo profitto. L'EQUILIBRIO DI MERCATO CURVA DELL'OFFERTA P1 PE E CURVA DELLA DOMANDA P2 Q E quantità Le due curve determinano il prezzo e la quantità di equilibrio di un bene. Il prezzo è il risultato di due forze che agiscono in direzione opposta: 1. Domanda (curva inclinata negativamente) 2. Offerta

Dipende dalle imprese, stimolate ad aumentare la produzione/quantità quando il prezzo sale. L'imprenditore incassa di più, mentre il consumatore vorrebbe spendere meno.

Il punto E è il punto di ottimo, in cui non è possibile fare meglio, dato il comportamento di consumatori e imprese. Il punto di equilibrio è il punto di stasi non solo tradizionale/meccanica (equilibrio tra forze), ma anche valutativa (condizione ottimale che imprese e consumatori possono ottenere dato ciò che fa l'altro).

Se il prezzo non è quello di equilibrio, nasce una condizione di disequilibrio, non stabilità (può essere risolta con tempistiche differenti: qualche anno o qualche secondo). Alcuni esempi: prezzo superiore a quello di equilibrio (P1), i consumatori si ritirano dal mercato; aumentano le imprese che vorrebbero produrre il bene a quel prezzo. Un aumento del prezzo comporta un eccesso di offerta rispetto alla situazione di equilibrio.

Quando c'è un eccesso di offerta, il prezzo tende a muoversi nella giusta direzione/comincia a scendere poiché le imprese cominciano a farsi concorrenza tra loro. Lo squilibrio tra domanda e offerta si riduce sempre più e si esaurisce nel punto E, in cui la quantità dei beni domandati è pari a quella dei beni offerti (sistema intrinsecamente stabile). Viceversa, una diminuzione del prezzo determina un eccesso di domanda (molte imprese si ritirano dal mercato e si riduce l'offerta). In questo caso si ricorre molto facilmente alla black economy (mercato nero).

La domanda, l'offerta e l'equilibrio di mercato. La curva dell'offerta è inclinata positivamente, la curva della domanda negativamente. Tali curve indicano le quantità di una stessa merce che sono offerte e domandate nel medesimo periodo a prezzi diversi. Il prezzo di equilibrio è dato dall'intersezione tra la curva della domanda e la curva di offerta.

del prodotto. A questo prezzo, la quantità domandata è uguale alla quantità offerta e il mercato è in equilibrio. Un prezzo più elevato genera un eccesso di offerta sulla domanda, viceversa un prezzo inferiore genera un eccesso di domanda sull'offerta. Nel definire la relazione prezzo-quantità, si suppongono costanti:
  1. La scala dei bisogni o delle preferenze dei consumatori
  2. Il reddito dei consumatori
  3. Il numero dei consumatori
  4. Il prezzo di tutti gli altri beni
Una modifica di questi elementi provoca delle variazioni nella quantità domandata (l'aumento dei consumi può essere dovuto ad un aumento dei redditi o dal desiderio di disporre di un maggior quantitativo di un determinato prodotto), a parità di prezzo. A seconda che questa aumenti o diminuisca, la curva della domanda registra spostamenti verso destra o sinistra. Anche la curva dell'offerta può subire uno spostamento a destra o a sinistra dovuto a.

Modifiche nello stato della tecnica, nei prezzi dei fattori di produzione, nel numero di venditori. Un aumento della domanda provoca un rialzo del prezzo. Un incremento dell'offerta provoca una flessione del prezzo. La variazione intervenuta nella quantità domandata e/o offerta si riflette nei movimenti lungo la curva. Questa esprime modifiche nelle quantità causate da oscillazioni dei prezzi, a parità di tutte le altre condizioni. Il prezzo di equilibrio cambia quando cambiano le condizioni/curva di domanda e/o di offerta. Se cambiano le condizioni di domanda, il prezzo e la quantità aumentano.

PREZZO CURVA DELL'OFFERTA Esempio: prezzo del petrolio è crollato negli ultimi anni.

CURVE DELLA DOMANDA

  1. Domanda: crisi economica ne ha ridotto il consumo
  2. Offerta: nuovo sistema di estrazione (fracking: frantumazione → tecnica delle rocce) molto produttiva; aumento della produzione mondiale

QUANTITÀ

LE STRATEGIE ADOTTABILI

DALL'AUTORITÀ CENTRALE Il prezzo che si forma sul mercato in condizioni di concorrenza perfetta attraverso l'interazione della domanda e dell'offerta è il risultato di un processo che esclude l'intervento dell'autorità statale. Il policymarker può attraverso i propri interventi sul mercato provocare delle modifiche tali da far spostare l'equilibrio da una posizione all'altra o favorire/ostacolare il raggiungimento dell'equilibrio. La regolamentazione del prezzo può originarsi per motivi di carattere sociale: la fissazione di un prezzo oltre il quale non è possibile andare permette a coloro che sarebbero esclusi dal mercato per un insufficiente potere d'acquisto di avere le stesse possibilità di coloro che dispongono di un reddito più elevato. Nel tentativo di frenare la corsa dei prezzi al rialzo o al ribasso, i policy markers possono imporre rispettivamente dei tetti/pavimenti. La strategia

governativa può anche limitare mediante la fissazione di quote la quantità che può

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A.A. 2021-2022
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher DanielaCaldon16 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Pomini Mario.