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MONOPSONIO E MONOPOLIO BILATERALE
Si ha monopsonio quando sul mercato di una data merce vi è un unico acquirente capace di fissarne quantità o prezzo. Normalmente si verifica quando la merce acquistata è un fattore produttivo e l'acquirente è un monopolista in quel settore. In Italia per il tabacco è l'Amministrazione dei Monopoli di Stato.
Al monopsonista conviene acquistare la quantità OQ, corrispondente al punto E, intersezione tra la curva di domanda del fattore DD' e la curva del costo marginale che viene effettivamente sopportato per l'acquisto del fattore. SS' è la curva di offerta del fattore, ma per il monopsonista rappresenta il costo medio per l'acquisto del fattore, tale curva in sostanza rappresenta il prezzo del fattore. Alla quantità OQ corrisponde dunque un prezzo QP.
In condizioni di concorrenza perfetta la quantità acquistata sarebbe stata OQ' al prezzo Q'P' se ne
deduce che il monopsonio avvantaggia l'acquirente e danneggia il produttore. Si ha monopolio bilaterale quando sul mercato si fronteggiano un monopolista ed un monopsonista ed entrambi cercano di imporre una coppia di valori prezzo-quantità. In concreto prezzo e quantità che si stabiliranno dipendono dalla forza contrattuale delle due parti, ma la quantità sarà sempre inferiore a quella che sarebbe stata scambiata in un mercato concorrenziale. Se la forza delle due imprese è uguale si avrà un gioco cooperativo con una soluzione negoziale, se una ha forza superiore invece si ha un gioco non cooperativo che non porta ad una soluzione contrattuale. A è il monopolista e B è il monopsonista la cui curva di domanda è DD' e SS' è la curva di offerta di A corrispondente alla curva del suo costo marginale. Il punto E è quello in cui il profitto di A è massimo, la quantità sarà OQ mentre ilNB. ai soggetti economici non sono note le intere curve di domanda e offerta, ma solo le quantità domandate offerte ad un determinato prezzo. Non conoscono l'intera curva di domanda poiché l'impresa non è in grado di sperimentare tutte le soluzioni alternative di diverse coppie prezzo-quantità. Per gli stessi motivi l'imprenditore non conosce neanche la curva del ricavo marginale indispensabile per individuare la posizione di equilibrio.
La stessa teoria del prezzo presuppone che l'imprenditore utilizzi informazioni che non ha.
La soluzione è puramente formale: il procedimento di determinazione dell'equilibrio si fonda su curve immaginate che non hanno nulla di oggettivo.
255. Teoria del capitale e dell'investimento
Si chiama investimento ogni spesa suscettibile di produrre reddito o incrementare un capitale precedentemente accumulato.
Solo l'investimento
reale (spese affrontate per ottenere beni o servizi atti a produrre altri beni o servizi) determina un aumento della capacità produttiva del sistema e della domanda complessiva di beni o servizi. L'investimento finanziario (acquisto di titoli o deposito in banca fruttifero di interessi) non è produttivo a livello sociale, serve solo a far guadagnare al soggetto che lo compie. L'investimento (reale è quello su cui ci concentreremo) è detto lordo quando è comprensivo delle quote di ammortamento destinate a ricostituire i beni strumentali consumati nel processo produttivo, è netto quando non contiene tali quote e costituisce nella sua interezza un incremento delladotazione di capitale. Gli investimenti si dividono in pubblici e privati. Quelli privati sono strettamente legati alle aspettative di profitto, mentre quelli pubblici tendenzialmente no a meno che non siano intrapresi con un'accezione privatistica. Le imprese operano con capitale
Proprio e capitale di credito: il primo attribuisce ai soggetti che lo conferiscono determinati diritti all'interno dell'impresa (azione nella spa), il secondo è rappresentato dalle obbligazioni che altro non sono che titoli di credito emessi dall'impresa fruttifero di un reddito prestabilito ed indipendente dal risultato conseguito nell'attività imprenditoriale. Azioni e obbligazioni sono quasi sempre trasferibili. L'impresa può ricorrere anche direttamente all'indebitamento bancario, ossia contrarre mutui direttamente con gli istituti di credito. Il rapporto tra indebitamento e mezzi propri è detto grado di indebitamento (leverage) dell'impresa. La scelta della forma di finanziamento è molto importante poiché può dare ai finanziatori un certo potere di ingerenza che è massimo nella partecipazione azionaria. Di questo potere solitamente dispone l'azionista di riferimento che ha il controllo della
quota di capitale più consistente. Il bilancio di un'impresa è composto dallo stato patrimoniale, composto da due colonne, una con le voci all'attivo (beni dell'azienda, crediti, consistenze di cassa) e una con le voci al passivo (debiti, ma soprattutto i mezzi propri costituiti dal capitale sociale, riserve e accantonamenti). I mezzi propri, pur non essendo delle passività sono considerati tali come formalità in modo da far quadrare il bilancio che deve chiudersi sempre in pareggio formale. In sostanza esso è una fotografia della situazione economica di un'azienda in un determinato momento. Il bilancio è composto anche dal conto economico che registra tutti i costi e i ricavi dell'impresa nell'arco di un anno. Ogni posta è inscritta in due voci una volta tra i costi e un'altra tra i ricavi ( ad esempio in una vendita di merce con pagamento in contanti sarà al passivo come consistenza di merce eAll'attivo come consistenza di cassa). Sotto il profilo formale è sempre un pareggio (basterà sommare l'utile ai costi o la perdita ai ricavi), ma sotto il profilo sostanziale può chiudersi con un saldo positivo o con un saldo negativo. La scelta degli investimenti, come ogni calcolo economico proiettato nel tempo, comporta operazioni di capitalizzazione e di sconto. Le prime sono un calcolo dell'ammontare ad una certa data futura di una determinata somma attuale che aumenti nel tempo secondo un saggio di accumulazione noto. Le seconde sono un calcolo del valore attuale di una determinata somma di denaro che diverrà disponibile ad una scadenza futura. Si noti che se si ha un credito di 100 il cui interesse è cumulato una volta l'anno al saggio del 5%, il valore capitalizzato è dopo un anno 100+(1+0,05), ma dopo due anni è 100+(1+0,05) . 26 Il valore attuale di un credito di 100 esigibile tra due anni sempre cumulato una volta
l'anno al saggio del 5% è 100/2(1+0,05). Un altro tipo di operazione di sconto è quella che consente di calcolare il valore attuale di un cespite (terra, titolo, credito o altro) che da un reddito fisso in perpetuo ogni anno. Un reddito di 1000 euro presenta un valore attuale al saggio del 5% di 1000/0,05=20.000. Si noti che il saggio di interesse è inversamente proporzionale al valore del cespite. Con il medesimo calcolo si può capire l'importanza essendo possibile stabilire quanto vale un cespite ad oggi in base alla rendita che esso avrà in futuro.
CAPITALE
Può essere inteso come:
- capitale reale: che può essere fisso (durevole) o circolante (non durevole). È un insieme di beni fisicamente determinate atti a produrre un sovrappiù;
- capitale finanziario: non danno luogo alla produzione di un sovrappiù materiale, ma il suo possesso da titolo a percepire un reddito monetario;
- capitale-tempo: è un
“vivere” formano un flusso produttivo e sono quindi soggetti a manutenzione e riparazione, per poi diventare inservibili ed essere sostituiti. Da qui il problema del rinnovo che può derivare sia dal consumo che a sua volta può dipendere da rotture non prevedibili o dall'usura derivante dal suo utilizzo che quindi può essere contrastato con adeguata manutenzione (costo prevedibile), sia dall'obsolescenza che non può essere prevista (consiste in innovazioni che provocano la retrogradezza del macchinario) e da un momento all'altro può determinare una perdita del suo valore. Da qui il non fare affidamento ad un solo e costoso macchinario perché potrebbe perdere in poco tempo (anche se durevole) tutto il suo valore. L'obsolescenza non è assolutamente prevedibile (se non soggettivamente). In sostanza il problema del rinnovo è comprare un macchinario che consenta di ammortare il suo costo prima che possa diventare obsoleto.
Inoltre, siccome è una catena di rinnovi, si può anche aspettare per comprare il macchinario a.