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Principi dell'economia

C valore – lavoro7 Il sistema capitalistico di Karl Marx si basa:B aumento di plusvalore8 Le principali caratteristiche dell'economia marginalista sono:D totale fiducia nella capacita' dei mercati concorrenziali di raggiungere l'equilibrio9 La grande depressione inizio' in:B Negli Stati Uniti10 La visione basata sul Liberalismo e' di quale scuola:B neoclassica1 Il bisogno e' un'esigenza o un desiderio che l’individuo cerca di soddisfare epossono esserei: 4A assoluti o primari2 Il bene economico deve presentare il requisito di:A scarsita'3 Qual e' il fine dell’uomo economico:D e' quello di destinare le risorse scarse e limitate di cui dispone tra impieghialternativi allo scopo di soddisfare i suoi bisogni realizzando il massimo livello dibenessere possibile4 Quando viene definita, la regolarità nel comportamento dei consumatorilegge di domanda:B quando il prezzo di un bene diminuisce, ma non mutano il reddito, eLa teoria neoclassica, individua tre caratteristiche comuni alla media degli individui che possono essere utili a descrivere l'uomo economico, ovvero:
C razionaleindividualistabenesserista

Il consumo dei beni dà agli individui una sensazione di soddisfazione, che in economia prende il nome di:
A utilità

Per poter risolvere il problema di scelta del consumatore, la teoria neoclassica, ha sviluppato due diversi approcci, ovvero:
C L'utilità cardinale l'utilità ordinale

Secondo Pareto l'utilità non è una proprietà fisica dei beni ma:
D è una grandezza soggettiva e psicologica

Gli ordinamenti di preferenza godono della proprietà di non sazieta'. Questo significa che:
B una quantità maggiore di un bene è sempre preferita rispetto ad una quantità minore

I beni in base alla loro natura si distinguono in:
B i beni in senso stretto - i servizi

Il saggiosaggio marginale di sostituzione diminuisce, cioè il consumatore è disposto a rinunciare a una quantità inferiore di un bene per ottenere una quantità maggiore dell'altro bene. Il motivo per cui il saggio marginale di sostituzione è definito marginale è perché si riferisce a variazioni molto piccole, cioè a quanto il consumatore è disposto a scambiare una piccola quantità di un bene per una piccola quantità dell'altro bene. Le curve di indifferenza possono assumere una forma diversa da quella convessa a causa della relazione che lega tra loro due beni. Ad esempio, se i beni sono sostituti perfetti, le curve di indifferenza saranno linee rette. I beni perfettamente complementari sono quei beni che devono essere usati congiuntamente e nella stessa proporzione per arrecare utilità. Ad esempio, una scarpa destra e una scarpa sinistra sono beni perfettamente complementari. Il vincolo di bilancio del consumatore è dato dall'equazione R = pAqA + pBqB, dove R è il reddito del consumatore, pA e pB sono i prezzi dei beni A e B, e qA e qB sono le quantità dei beni A e B acquistate dal consumatore. La scelta ottimale del consumatore, ovvero il punto di equilibrio, si determina dall'insieme delle preferenze del consumatore e dal suo reddito, stabilendo quale sarà il paniere preferito tra tutti quelli ammissibili. Nel caso in cui il reddito del consumatore aumenta, il saggio marginale di sostituzione diminuisce, cioè il consumatore è disposto a rinunciare a una quantità inferiore di un bene per ottenere una quantità maggiore dell'altro bene.vincolo di bilancio, si sposta: B si sposta parallelamente verso l'esterno con la conseguenza che l'area dei panieri diventa più grande Nel secolo scorso Ernst Engel, ha analizzato riguardo alle spese di consumo delle famiglie in relazione al loro reddito, che cosa: C che tanto più una famiglia è povera tanto maggiore è la quota di reddito destinata all'acquisto di beni di prima necessità In che modo aumenta o diminuisce la quantità domandata di un bene di prima necessità: D aumenta ma in misura inferiore rispetto all'aumento del reddito; diminuisce quando il bene è inferiore, aumenta in misura più che proporzionale rispetto al reddito quando si tratta di un bene di lusso Se consideriamo il caso in cui il reddito e le preferenze non variano, ma cambia il prezzo di uno dei due beni, si andrà a rilevare: B Che il valore dell'intercetta sull'asse verticale resta immutata, poiché il reddito e il livello di produzione solo utilizzando i fattori produttivi variabili, mentre nel lungo periodo possono variare sia i fattori produttivi variabili che quelli fissi9 La funzione di produzione rappresenta la relazione tra:A input e output10 La produttività del lavoro può essere calcolata come:A output prodotto per unità di lavoro impiegata11 La produttività totale dei fattori può essere calcolata come:A output prodotto per unità di input impiegata12 La produttività marginale del lavoro rappresenta:A l'incremento dell'output prodotto dall'impiego di un'unità aggiuntiva di lavoro13 La produttività media del lavoro rappresenta:A l'output prodotto mediamente da ciascun lavoratore14 La produttività marginale dei fattori rappresenta:A l'incremento dell'output prodotto dall'impiego di un'unità aggiuntiva di input15 La produttività media dei fattori rappresenta:A l'output prodotto mediamente da ciascuna unità di input impiegata16 La produttività totale dei fattori può essere migliorata attraverso:A l'innovazione tecnologica e l'efficienza produttiva17 La produttività del lavoro può essere migliorata attraverso:A la formazione e l'addestramento dei lavoratori18 La produttività marginale del lavoro diminuisce quando:A l'impiego di un'unità aggiuntiva di lavoro produce un incremento dell'output inferiore rispetto all'unità precedente19 La produttività media del lavoro diminuisce quando:A l'output prodotto mediamente da ciascun lavoratore diminuisce20 La produttività marginale dei fattori diminuisce quando:A l'impiego di un'unità aggiuntiva di input produce un incremento dell'output inferiore rispetto all'unità precedente21 La produttività media dei fattori diminuisce quando:A l'output prodotto mediamente da ciascuna unità di input impiegata diminuiscela produzione modificando solo i fattori variabili ma non quelli fissi. Nel lungo periodo le imprese possono modificare tutti i loro fattori produttivi. Nei rendimenti di scala costanti l'output come varia: l'output varia nella stessa proporzione degli input. Nei rendimenti di scala decrescenti si verifica: l'output varia in misura meno che proporzionale. Il costo viene distinto, dalla teoria economica, in costo contabile e costo economico, differenza: Nel costo contabile entrano tutte, e solo, le spese effettivamente sostenute dall'impresa per l'acquisto dei fattori produttivi. Il costo economico comprende, invece, oltre alle spese effettive anche i costi impliciti. Che cos'è il costo-opportunità: è il valore del bene o del servizio a cui si rinuncia ogni volta che si attua una scelta. Le funzioni di costo assumono una forma ad U ed è legata alla legge dei rendimenti marginali decrescenti. Questa legge economica cosa.Afferma: A Che, nel breve periodo, la produttività di un fattore variabile è dapprima crescente, raggiunge un livello massimo e poi è continuamente decrescente.

L'offerta complessiva di un dato bene è dato: B dalla somma delle quantità offerte dalle singole imprese per ogni dato livello di prezzo.

Nel caso in cui si verifica un aumento del prezzo del 10% l'offerta è rigida se: A Se la variazione della quantità offerta è inferiore rispetto alla variazione di prezzo.

L'impresa per poter determinare l'output di equilibrio può utilizzare un altro modo oltre a quello totale, quale: C si basa sulle grandezze marginali.

Se i prezzi di un dato fattore produttivo impiegato nella produzione sono particolarmente elevati, l'impresa cercherà di disporre: B di tecniche produttive e di impianti che permettano di ridurre l'impiego del fattore produttivo più costoso.

Se i ricavi sono superiori ai costi, per...

l'impresa è conveniente fare che cosa:D continuare ad aumentare la produzione, almeno fino a quando c'è spazio per ulteriori guadagni

Che cos'è il profitto normale: il reddito che l'imprenditore ricava dalla sua attività

I costi totali sono: la somma fra costi fissi e costi variabili

I vari tipi di mercato sono: Concorrenza perfetta, Concorrenza monopolistica, Oligopolio, Monopolio

Quando un mercato è detto oligopolio: quando le imprese sono poche e offrono un prodotto identico o prodotti leggermente differenziati

I consumatori, tutti insieme, creano: la domanda di mercato

Se la curva di domanda si sposta verso destra, senza cambiare inclinazione, succede che: aumenteranno sia la quantità che il prezzo di equilibrio

Il monopolista sceglie il livello di produzione che garantisce l'eguaglianza fra ricavo marginale e costo marginale: perché in questo modo massimizza il profitto

I mercati oligopolistici omogenei,

sono: B le imprese producono lo stesso bene

Nell'oligopolio di Bertrand fissa per ciascuna impresa: D Fissa il prezzo a cui vendere il prodotto, assumendo che l'altra non modifichi il suo prezzo

Il monopolista è libero di decidere quanto vendere e a che prezzo: D non è libero di scegliere un prezzo qualsiasi, ma deve vendere la sua produzione al prezzo per il quale la domanda è esattamente uguale all'offerta

I mercati oligopolistici si distinguono anche in oligopoli omogenei, in cui: A le imprese producono lo stesso bene

L'eguaglianza fra domanda ed offerta, stabilisce: A il prezzo

Per distribuzione personale del reddito cosa intendiamo: 10D il reddito che si suddivide fra vari individui

Il valore del prodotto marginale è dato da quali elementi: C Dal prezzo del bene prodotto e venduto dall'impresa moltiplicato per il prodotto marginale del fattore considerato

Impiegando una unità in più del fattore, cosa succede nella

La prima definizione di povertà è detta assoluta.

1. Per distribuzione personale del reddito intendiamo:

11A si'

2. La teoria dell'equilibrio economico generale e' legata:

C all'economista francese L. Walras

3. Nel modello walrasiano gli scambi di merci avvengono solo quando:

D sia stato raggiunto un prezzo di equilibrio che assicuri la perfetta coincidenza tra domanda ed offerta

4. La scatola di Edgeworth e':

A lo strumento grafico per studiare l'equilibrio generale

5. Il concetto di ottimo paretiano o efficienza economica:

B Serve a definire una situazione in cui non e' possibile migliorare il benessere di un soggetto economico senza peggiorare quello di un altro

6. L'economia semplificata e' detta anche:

A economia di puro scambio

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Publisher
A.A. 2022-2023
30 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lagre92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Vastola Aldo.