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La frontiera delle possibilità produttive
Poiché non viviamo nel paese della cuccagna, la produzione di beni e servizi è limitata. Quello che produciamo è limitato dalla disponibilità di risorse.
Cosa limita questa produzione? Siamo ora nella condizione di distinguere diversi fattori limitanti:
- La dotazione delle risorse
- Le conoscenze tecnologiche in esse incorporate
- L'efficienza nell'allocazione delle risorse
- L'effettiva occupazione di tutte le risorse disponibili (di questo ci occuperemo nella macroeconomia)
Questi 4 fattori sono alla base della quantità di beni e servizi che possono essere prodotti e quindi sono importantissimi per il benessere economico della società.
Definire questo limite, tuttavia, è un po' complicato, perché non si produce un solo bene o servizio: se ne producono numerosi e di diverso tipo.
La società può sempre decidere di spostare
risorse da un settore all'altro e produrre un po' più di un bene a scapito dell'altro. E allora? In che senso c'è un limite massimo alla produzione? Numero massimo = numero tale che non esistono in quell'insieme di più grandi. Non dobbiamo cercare il limite massimo di un singolo bene, ma il limite massimo di più beni (due sono sufficienti), presi assieme. Tale limite è chiamato Frontiera delle possibilità produttive. La frontiera delle possibilità produttive: un esempio Riconsideriamo i nostri amici, Pietro e Giovanna, e le loro produzioni, magliette e giacche. Immaginiamo che inizialmente essi dedichino tutto il loro tempo alla produzione di magliette. Sappiamo già che ne produrranno in totale 100 + 400 = 500. Questa è la quantità massima di magliette per l'intera economia quando non vengono prodotte giacche. Non si possono produrre più magliette di così. E se si voglionoprodurre in totale, diciamo, 40 giacche, qual è la quantità massima di magliette? Allora cominciamo a parlare in termini di combinazioni di quantità di beni le più favorevoli possibile dal punto di vista della capacità produttiva del sistema economico. Rispondere non è semplice, perché possiamo produrre le 40 giacche in modi diversi: - Riallocando tutto il lavoro di Pietro dalla produzione di magliette alla produzione di giacche - Riallocando i 5/6 del tempo di Giovanna (servono per produrre 40 giacche) dalla produzione di magliette a quella di giacche - Riallocando parte del lavoro di Pietro e parte del lavoro di Giovanna dalla produzione di magliette a quella di giacche Dal modo scelto dipende la produzione di magliette: - Nel primo caso, 400 - Nel secondo caso, 100 + 1/6 400 = 166,7 - Nel terzo caso, un valore intermedio fra questi estremi Il numero massimo di magliette quando si producono 40 giacche è quindi 400. Il numero massimo di un bene siottiene SEMPRE con un’allocazione efficiente. Notiamo allora che l’allocazione 1. è efficiente, mentre le altre sono inefficienti. Ragionando in modo simile per ogni prefissato numero di giacche, possiamo sempre calcolare il numero massimo di magliette, che si ottiene con una allocazione efficiente. Quando, poi, si producono 88 giacche non è più possibile produrre magliette (e il massimo è 0). Prediamo nota in un grafico di quanto abbiamo detto.
SCHEMA 4
La frontiera si raggiunge solo con allocazioni efficienti delle risorse, quindi può essere chiamata anche frontiera dell’efficienza. Il mercato è un grande sistema di trasmissione delle informazioni. L’informazione passa attraverso le forze della domanda e dell’offerta. La linea spezzata verde è il limite superiore delle combinazioni di magliette e giacche producibili nell’economia. L’economia può stare sotto la frontiera perché le risorse sono.
allocate in modo inefficiente (e in questo caso la produzione sarà sotto la spezzata verde e sopra o sulla spezzata rossa). L'economia può stare sotto la frontiera anche se Pietro e Giovanna decidono di lavorare di meno, oppure lavorano con minor zelo (cioè non sfruttano pienamente le conoscenze tecnologiche) - in questi due casi l'economia può stare perfino sotto la spezzata rossa. L'inclinazione della frontiera in un punto dice a quante magliette bisogna rinunciare per avere una giacca in più, operando in condizioni di efficienza allocativa. Questa rinuncia si chiama costo opportunità (delle giacche in termini di magliette). È espresso geometricamente dalla pendenza, da un'inclinazione negativa, quindi si tratta di un costo, di una tecnica, un trade off. Nella figura la retta aumenta di pendenza, il costo opportunità delle giacche aumenta di scatto all'aumentare della produzione di giacche. Un altro
approfondimentoTutto quello che abbiamo detto riguarda l'economia nel suo insieme. È nell'interesse dell'economia nel suo insieme che l'allocazione delle risorse sia efficiente. Ora ci focalizziamo su Pietro e Giovanna e i loro interessi individuali.
Immaginiamo che inizialmente Pietro non voglia saperne di Giovanna (tutta perfettina!) e Giovanna non voglia saperne di Pietro (tutto disordinato!). Ciascuno si produca le proprie magliette e giacche!! Vediamo allora quali sono le possibilità produttive di Pietro e Giovanna presi isolatamente.
Tralasciamo per semplicità le equazioni, ricavabili dalla slide 8 della lezione precedente, e guardiamo direttamente la Figura 2. Supponiamo che entrambi dividano il tempo 'fifty fifty', come nella tabella 3 della precedente lezione. Quindi Pietro avrà 50 magliette e 20 giacche; Giovanna avrà 200 magliette e 24 giacche. Fair enough? Beh, questo sarebbe inefficiente, come abbiamo già visto.
base della specializzazione e dello scambio.1 possibile. Allo stesso modo, per una prefissata quantità del bene 2, c'è un solo modo efficiente di allocare le risorse e con quella allocazione si produrrà la quantità massima del bene 2 possibile. La combinazione di tutte le possibili allocazioni efficienti dei due beni forma la cosiddetta "frontiera delle possibilità produttive". Questa frontiera rappresenta tutte le combinazioni di produzione dei due beni che possono essere raggiunte utilizzando pienamente le risorse disponibili. La frontiera delle possibilità produttive può essere rappresentata graficamente come una curva convessa, come mostrato nella Figura 3. Ogni punto sulla curva rappresenta una combinazione di produzione dei due beni che utilizza pienamente le risorse disponibili. I punti all'interno della curva rappresentano combinazioni inefficienti, in cui le risorse non vengono utilizzate pienamente. La frontiera delle possibilità produttive può spostarsi verso l'esterno se ci sono miglioramenti nella tecnologia o un aumento delle risorse disponibili. In questo caso, il sistema economico sarà in grado di produrre una maggiore quantità di entrambi i beni. La specializzazione e lo scambio internazionale possono consentire a un paese di operare al di fuori della sua frontiera delle possibilità produttive. Se un paese si specializza nella produzione di un bene in cui ha un vantaggio comparativo rispetto ad altri paesi e si impegna nello scambio internazionale, può ottenere una maggiore quantità di entrambi i beni rispetto a quanto sarebbe in grado di produrre da solo. In conclusione, la teoria classica del commercio internazionale si basa sulla specializzazione e sullo scambio tra paesi, sfruttando i vantaggi comparativi nella produzione dei beni. Questo permette ai paesi di ottenere una maggiore quantità di beni rispetto a quanto sarebbero in grado di produrre da soli, migliorando così il benessere economico complessivo.2. All'aumentare del bene 1 la quantità massima del bene 2 naturalmente diminuisce. La quantità massima del bene 2 in funzione della quantità del bene 1 è la Frontiera delle possibilità produttive. Se ci fosse un solo bene non ci sarebbe il problema allocativo. Più in generale, possiamo dare la seguente:
Definizione. Date due o più risorse disponibili in quantità date e due o più beni che si possono produrre combinando in vario modo queste risorse, la Frontiera delle possibilità produttive esprime la massima quantità di un bene che si può produrre, date le quantità prodotte di tutti gli altri beni.
Per definizione, pertanto, un'economia è sulla frontiera solo se le risorse sono allocate in modo efficiente (diversamente, sarebbe possibile aumentare la quantità di un bene senza diminuire le quantità degli altri e il 'massimo' non sarebbe più tale).
Svariate risorse combinabili in molti modi diversi nella produzione di due beni, la Frontiera delle possibilità produttive assume tipicamente la forma della Figura 19.1 del libro di testo (Mankiw-Taylor). La frontiera è sempre inclinata negativamente (a causa della scarsità delle risorse). Un punto al di sopra della frontiera (come il punto D della Figura) non è raggiungibile. L'economia può stare sotto la frontiera (ad es. in B) perché le risorse i) sono allocate in modo inefficiente; ii) sono sotto-utilizzate; iii) non sono produttive come potrebbero. La frontiera riguarda la produzione di un certo periodo di tempo, se siamo così bravi da allocare in modo efficiente raggiungiamo la frontiera, nel tempo futuro la società vedrà espandersi la frontiera e il punto D potrà essere raggiunto attraverso l'investimento. I punti C e A esprimono due diverse scelte della società, entrambe in condizioni di efficienza allocativa.
L'economia che sta nel punto C sta investendo di più dell'economia nel punto A. Passando da C ad A la produzione di beni di consumo aumenta di 2 - 1,7 = 0,3 unità; ma la produzione di beni capitali prodotti si riduce di 0,70 - 0,750 - 0,05 unità. Il rapporto -0,05/0,3 = -5/30 = -1/6 misura la rinuncia alla produzione di beni capitale dovuta ad un incremento unitario della produzione di beni di consumo. Tale rinuncia è il costo opportunità dei beni di consumo in termini dei beni di investimento. Più in generale, possiamo dare la seguente definizione. Definizione. Dati due beni, a e b, prodotti sulla Frontiera delle possibilità produttive, il costo opportunità del bene a (beni di consumo) in termini del bene b (beni capitali) è la quantità del bene b alla quale bisogna rinunciare per avere un'unità in più del bene a. Il costo opportunità di un bene si misura pertanto in termini di un altro bene e sempre.sulla frontiera. In termini geometrici, il costo o