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Le curve di indifferenza più lontane dall’origine corrispondono a livelli di utilità maggiori.
o (questa proprietà discende dall’ipetesi di non sazietà e dal fatto chee non si intersecano mai)
Le curve di indifferenza hanno la convessità rivolta verso l’origine. (questa proprietà
o discende dall’ipotesi di convessità delle preferenza e dal fatto che le curve più distanti dall’origine
rappresentano utilità maggiori).
Saggio marginale di sostituzione (SMS)
Il saggio marginale di sostituzione ( SMS ) misura la quantità di un bene che il consumatore è
disposto a rinunciare per avere un incremento della quantità dell'altro.
SMS = -Δx /Δx 2
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(ha sempre valore negativo poiché la curva di indifferenza è decrescente).
Dal punto di vista grafico il saggio marginale di sostituzione è uguale all'inclinazione della curva di
indifferenza.
Beni perfetti sostituti
I beni sostituti sono beni economici in grado di soddisfare
un medesimo bisogno del consumatore, il quale è del
tutto indifferente nella scelta dell'uno o dell'altro.
(Un esempio di beni sostituiti sono il burro e la
margarina).
Nel caso dei beni sostituiti perfetti la curva di indifferenza
del consumatore è caratterizzata da un saggio marginale
di sostituzione costante. La rappresentazione grafica della
curva di indifferenza di due beni sostituiti appare
pertanto come una linea retta.
Es: U(x,y) = x+y
Beni perfetti complementi
I beni complementari sono beni economici che devono essere utilizzati in modo congiunto per poter
produrre utilità.
(Ad esempio lo zucchero è un bene complementare del caffè, ciò vuol dire che ad un aumento del
prezzo dello zucchero i consumatori possono ridurre sia la domanda dello zucchero e sia la domanda
di caffè).
Alla variazione dei prezzi relativi dei beni
complementari la curva di domanda si sposta verso
destra o verso sinistra.
Nel caso dei beni complementari lo spostamento
della curva di domanda avviene verso sinistra se il
prezzo del bene complementare aumenta, verso
destra se il prezzo diminuisce.
Nei beni perfetti complementi la proporzione di
consumo è costante. Questi beni sono consumati
congiuntamente in proporzioni fisse. In questi casi la
curva di indifferenza tra i due beni complementi ha
la seguente forma a L ossia ad angolo retto.
Es: U(x,y) = min {x,y}
In tutti gli altri casi, sono beni sostituti imperfetti.
Utilità
L'utilità è la soddisfazione che deriva dal consumo di un bene o servizio che consente ad un soggetto
di appagare un determinato bisogno. L'utilità è un concetto soggettivo ( utilità soggettiva ) in quanto
varia da persona a persona.
L'utilità si riduce man mano che il bisogno viene soddisfatto e scompare del tutto nel momento in cui
il bisogno viene completamente soddisfatto.
Quanto più un bene è scarso ( scarsità ) rispetto a un bisogno tanto maggiore è la sua utilità. È
possibile distinguere i seguenti concetti di utilità:
Utilità iniziale. L'utilità iniziale è l'utilità ottenuta dall'utilizzo ( consumo ) della prima unità del bene
o economico.
Utilità marginale. E’ la variazione dell’utilità individuale in conseguenza di una variazione piccola del
o consumo di un bene. L'utilità marginale tende a decrescere con il consumo. E’ l’utilità derivante dal
consumo effettivo di un unità di bene. [ MUi= dU/dXi ]
Utilità totale. L'utilità totale è l'utilità complessiva derivante dal consumo di una determinata
o quantità di un bene/servizio. È la somma delle utilità ottenute dal consumo di tutte le unità del bene.
FUNZIONE DI UTILIA’
Vincolo di bilancio
Il vincolo di bilancio è l'insieme delle possibilità di scelta del consumatore limitato dal suo reddito.
Il vincolo di bilancio presuppone che la persona abbia un reddito da spendere per acquistare beni e
servizi. Dati 2 beni di consumo X e Y e un reddito W e due prezzi Px e Py, il vincolo di bilancio del
consumatore può essere scritto nel seguente modo: PxX +PyY < W
La retta di bilancio (chiamata frontiera delle possibilità di consumo)
individua l'insieme delle combinazioni o panieri in cui il consumatore
spende interamente il suo reddito (W) per acquistare il bene 1 ed il
bene 2.
Se il consumatore risparmia, i panieri si troveranno all’interno
dell’area (nell’insieme delle possibilità di consumo) .
Lo spazio al di fuori della retta di bilancio è l'insieme delle scelte che
il consumatore non può raggiungere perché al di sopra delle proprie
possibilità reddituali.
Variazione del reddito. La variazione del reddito W sposta la retta di bilancio
o verso destra o verso sinistra, a seconda che si tratti di un aumento o di una
riduzione del reddito, in modo parallelo alla sua posizione di origine. Lo spostamento parallelo della
rette è dovuto al fatto che il rapporto dei prezzi dei beni resta immutato.
Variazione dei prezzi. La variazione del rapporto dei prezzi p /p muta la
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pendenza del vincolo di bilancio e le intercette sull'asse delle ascisse e delle
ordinate. La retta ruota verso l'asse di riferimento del bene in caso di aumento
del suo prezzo e viceversa.
Inclinazione della retta di bilancia. La retta di bilancio ha una pendenza
negativa poiché, dato un determinato reddito, il soggetto economico può decidere di acquistare un'unità
aggiuntiva di un bene soltanto riducendo la quantità acquistata dell'altro bene.
L'inclinazione della retta di bilancio è pari al rapporto inverso tra i prezzi dei beni (-p /p ).
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Scelta ottima. Da solo il vincolo di bilancio non consente di determinare la scelta ottima del
consumatore ma soltanto indicare l'insieme complessivo delle possibili scelte di quest'ultimo. Per
conoscere la scelta ottimale del consumatore è, infatti, necessario considerare anche le preferenze del
consumatore e rappresentare sul diagramma cartesiano il vincolo di bilancio insieme alle curve di
indifferenza del consumatore.
Per determinare i panieri ottimi del consumatore abbiamo due modi:
1- Mettere a sistema SMS = - Px/Py
Vincolo di bilancio
2- Massimizzare per sostituzione con il vincolo di bilancio.
A questo punto trovo il paniere ottimo che mi indica il punto di tangenza tra il VdB e la curva di
indifferenza.
Elasticità della domanda al reddito
L'elasticità della domanda al reddito misura la sensibilità della domanda alle variazioni del reddito.
L'elasticità rispetto al reddito è determinata dal rapporto tra la variazione della quantità consumata di
un bene e la variazione relativa del reddito del consumatore. Il coefficiente di elasticità Ew è dato dal
rapporto tra la variazione della quantità domandata del bene (Δq/q) e la variazione di reddito (ΔW/W).