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Estratto del documento

RICARDO:

dovessero salire si avrebbe un aumento della popolazione ed un conseguente calo del reddito pro capite,

poiché la ricchezza sarebbe da distribuirsi su più teste.

MARX: i salari sono al livello di sussistenza a causa della disoccupazione determinata dal processo di

meccanizzazione. Infatti l ’aumento della produzione richiede meccanizzazione dei processi produttivi che

determina l’espulsione di parte dei lavoratori. La disoccupazione quindi impedisce ai salari di salire sopra livelli di

sussistenza.

● CONFRONTARE LE TEORIE DELLA DISTRIBUZIONE DEL PRODOTTO NETTO DI RICARDO E MARX

RICARDO: tripartizione della società in tre classi che percepiscono dei redditi (profitti, rendite, salari).

Schema semplificato in un’economia ad un solo bene (il grano) che diventa rappresentativo della distribuzione

generale in un sistema economico più complicato. Si può usare grafica dove curva rappresenta la produttività del

lavoro: in questo schema il livello di occupazione individua un punto sulla curva che consente di tracciar un segmento

che permette di separare rendite da profitti e salari.

MARX: in realtà non formula una teoria completa della distribuzione perché si concentra solo sulla ripartizione tra

salari e profitti in quanto considera la società divisa in due soli classi: salariati e capitalisti.

Il plusvalore viene ridistribuito tra i capitalisti in proporzione all’intero capitale (variabile + costante) -> ciò altera lo

scambio tra le merci.

● IN CHE MODO RICARDO E MARX SPIEGAVANO LA CRESCITA DI UN SISTEMA ECONOMICO CAPITALISTA? QUALI

SONO LE DIFFERENZE E LE ANALOGIE?

RICARDO: per R. i capitalisti si comportano in modo razionale, secondo ricardo in presenza di appezzamenti di terra di

diversa fertilità i capitalisti coltiveranno quella più fertile e via via con l’aumento della popolazione procederanno a

coltivare quella meno fertile. Con un aumento della popolazione e un conseguente aumento di coltivazione notiamo

come le terre più fertili produrranno un eccesso. Ricardo considera inoltre salari che sono a livello di sussistenza come

un fondo indispensabile, soltanto le rendite e i profitti sono un sovrappiù. Riccardo considera il caso in cui questo

sovrappiù venga accantonato mettendo in atto la dinamica dell’accumulazione. Aumentando il capitale aumenta

anche il salario unitario e di conseguenza i lavoratori. Tale processo continua finchè c’è possibilità di accumulazione

→ Teoria della crescita del sistema economico mediante accumulazione di capitale

MARX: La crescita economica secondo Marx è dovuta al reinvestimento del plusvalore. Nel corso di questo processo il

progresso tecnico consente di aumentare la produttività complessiva del sistema. Marx p convinto che la

meccanizzazione implichi un accrescimento dell’organico del capitale. L’accrescimento della composizione organica

del capitale farebbe aumentare il denominatore del saggio di profitto, e quindi questo dovrebbe diminuire. In realtà

anche Marx si rende conto che i dati non evidenziano tendenze del saggio di profitto a diminuire, e quindi gli da un

valore tendenziale. Dato che Marx è convinto che i salari siano costanti, se la produttività cresce anche il saggio di

profitto dovrebbe aumentare. Se il saggio di profitto fosse constante, l’aumentata produttività dovrebbe far salire i

salari. 11

● TEORIA SOGGETTIVA E OGGETTIVA DEL VALORE

La teoria soggettiva è quella dei marginalisti che propongono una spiegazione soggettiva secondo cui il valore di una

merce è basato sul concetto di utilità

La teoria oggettiva invece è quella secondo cui il valore merci è = q.tà lavoro richiesto, quindi valore oggettivamente

calcolato → l’attenzione si sposta dalla considerazione dei processi produttivi alle considerazioni relative all’uso delle

merci con idea di ricavare il prezzo delle merci dall’utilità delle merci stesse.

● CRESCITA SECONDO RICARDO. ILLUSTRAZIONE GRAFICA. CONFRONTARLA CON QUELLA DI SMITH

SMITH: equilibrio naturale con fenomeno della mano invisibile: atteggiamento liberista

RICARDO: la crescita economica porta ad un accrescimento delle rendite ma ad una riduzione dei profitti: i capitalisti

:

ne sono danneggiati. Il saggio di profitto quindi continua a decrescere, man mano che il sistema economico cresce

< produttività < salari (- ai capitalisti) > rendite (+ ai proprietari terrieri)

Vi è poi un livello di stazionarietà (stato stazionario finale) quando il sistema economico raggiunge un dato livello, cioè

quel livello ipotetico in cui il nostro sistema economico cesserebbe di crescere perché il saggio di profitto è ridotto a

zero → l’unica soluzione è la liberalizzazione delle merci. 12

DOMANDE SECONDO PARZIALE

SEPARARE GRAFICAMENTE L’EFFETTO DI SOSTITUZIONE DALL’EFFETTO DI REDDITO NEL CASO

DELL’AUMENTO DEI DUE PREZZI. CHE COS’È IL PARADOSSO DI GIFFEN? IN QUALE CASO POTREBBE

VERIFICARSI? p. 4

I due effetti rientrano nel metodo della variazione compensativa ( che implica un sussidio o una

tassazione del reddito del soggetto al fine di portarlo al livello di soddisfazione precedente).

Quando il prezzo di un prodotto si modifica questo ha due effetti sulla domanda:

- UN EFFETTO REDDITO: si verifica in seguito ad una variazione del reddito/potere d’acquisto

(arricchimento o impoverimento del consumatore) che si registra quando viene modificato il

prezzo del prodotto -> ha come conseguenza il cambiamento della domanda. Se il prezzo aumenta

la domanda di acquisto scende e viceversa. L’effetto di reddito può rafforzare l’effetto di

sostituzione o indebolire.

- UN EFFETTO DI SOSTITUZIONE: tendenza a sostituire quella merce che ha subito aumento di

prezzo con una analoga più conveniente avente prezzo inferiore, poiché effetto dell’aumento del

prezzo di un bene è quello di rendere più conveniente i suoi stessi sostituti (es. riso e grano)

E’ un effetto che dipende dalla modificazione dell’inclinazione della linea di bilancio, perché

aumenta p che è denominatore del coefficiente angolare.

x

L'EFFETTO PREZZO indica come varia la domanda di un bene al variare del sua prezzo; possiamo

quindi comporre questo effetto in effetto sostituzione e effetto reddito.

Analizzando il grafico e supponendo che il prezzo della merce aumenti

otterremo una nuova linea di bilancio che si colloca al di sotto della prima.

Z V è il punto di tangenza che acquisterebbe in questo momento il

consumatore, in V diminuisce la quantità domandata di x e y.

U Consideriamo ora la situazione del consumatore che a causa di un

V impoverimento indotto dall’aumento di prezzo abbia spostato i suoi

Es + Er = Etot interessi in V, in un secondo momento tale consumatore riceve un sussidio

che gli permette di acquistare un nuovo paniere che si trova in Z, la distanza tra la nuova linea di

bilancio e quella tratteggiata definisce l’integrazione di reddito.

Il consumatore riportato a una condizione di reddito precedente ma con una variazione dei prezzi

passa da U a Z tale passaggio da U a Z è chiamato effetto sostituzione, effetto che dipende dalla

modificazione dell’inclinazione della linea di bilancio, il passaggio da Z a V è invece chiamato

effetto di reddito.

Considerando graficamente divisi effetto di sostituzione e effetto di reddito avremo:

p p

Z e U stessa soddisf.

Z Z

U = punto di scelta

U U

V

q q 1

Il PARADOSSO DI GIFFEN è una situazione in cui la curva di domanda risulta essere

paradossalmente crescente. La riduzione del prezzo provoca un effetto di reddito che riduce il

consumo della merce x.

Es. carestia in Irlanda nell’800: in quel periodo la loro alimentazione era basata sulle patate, e a

causa di un problema di parassiti la loro produzione crollò. Il prezzo aumentava e il consumo

cresceva perché tutti gli altri consumi erano azzerati essendo quello il modo più conveniente per

sopravvivere.

Affinchè il paradosso di Giffen si realizzi occorre che il bene considerato sia un bene inferiore, e

che sia richiesto un consumo di reddito di modo tale che l’effetto di reddito prevalga rispetto a

quello di sostituzione. Es - Er = Etot (negativo)

E IN CASO DI AUMENTO DEL PREZZO? SPIEGARE IL SIGNIFICATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO.

Se il prezzo aumenta la pendenza del vincolo di bilancio, quindi una variazione del proprio paniere

per avere la stessa soddisfazione. Mi trovo in U, e il prezzo di X1 sale a X2 perché R/PX cambia. Io

voglio però avere la stessa soddisfazione: cambio la composizione del mio paniere con un’altra

combinazione di beni (aumento Y e diminuisco X). Mi porto in Z. Quindi da U!Z è l’effetto di

sostituzione. Tuttavia, in Z mi ritrovo ad avere un vincolo di bilancio superiore al mio potere

d’acquisto effettivo, ovvero subisco un’illusione monetaria (immagino di avere a disposizione più

reddito). Con l’effetto di reddito traslo il mio vincolo di bilancio da Z!V, mantenendo la stessa

inclinazione perchè il rapporto tra i prezzi è costante.

In conclusione mi ritrovo su una curva di indifferenza inferiore e con un minore potere d’acquisto.

L’andamento / effetto totale è negativo.

E IN CASO DI RIDUZIONE DEL PREZZO?

Il caso è analogo all’aumento, solo che l’effetto totale è positivo, in quanto mi aumenta il potere

d’acquisto.

Nel caso considerato, U può essere acquistato ancora dopo le variazioni, perché si trova sulla

nuova linea di bilancio. Come conseguenza della modificazione del prezzo delle merci, il

consumatore passa da U a Z con un effetto di sostituzione trovato in modo diverso: la

soddisfazione ha un incremento (la curva di soddisfazione di Z è più alta).

y u v

z

x x x x

1 2

Es→ Er→

Se considero beni normali, l’effetto totale è dato della somma dell’effetto sostituzione e reddito.

Se considero beni inferiori, l’effetto totale è dato dalla differenza tra effetto sostituzione meno

effetto di reddito. 2

PROBLEMA DELL’ELASTICITA’ p. 6

Il problema dell’elasticità della domanda riguarda come quantificarla e definirne il concetto.

L’esigenza di avere un indice che sintetizzi modo in cui la quantità domandata risponda alla

variazione del prezzo della merce stessa è utile per un problema di difficile soluzione. Un buon

aiuto ci è dato dalla rappresentazione della curva di domanda = sono delle relazioni che si

possono rappresentare su un diagramma cartesiano con un andamento decrescente.

Per MISURARE L’ELASTICITÀ DELLA DOMANDA, dobbiamo mettere a rapporto le variazioni della

quantit&agrav

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Publisher
A.A. 2016-2017
39 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Brioche97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Varri Pierpaolo.