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Il valore attuale netto (VAN) e l'analisi differenziale dei flussi di cassa
Il VAN si focalizza sui flussi di cassa incrementali, ovvero sulla differenza tra i flussi di cassa che l'impresa genererebbe adottando il progetto e quelli che si avrebbero in assenza del progetto stesso. I costi comuni complessivi sono oneri che l'impresa sosterrebbe anche in assenza del progetto, pertanto, non devono essere conteggiati ai fini della valutazione di un nuovo progetto. Per applicare il criterio di analisi differenziale occorre tenere conto dei flussi di cassa (positivi o negativi) che non si generano a causa della realizzazione dell'investimento e degli effetti indotti dal lancio del nuovo progetto sui flussi preesistenti. Le imposte incrementali generate dal progetto devono essere conteggiate poiché, in assenza del progetto, non avrebbero luogo. Il criterio del VAN considera nel tasso di attualizzazione il valore finanziario del tempo e i cambiamenti di struttura finanziaria; pertanto i flussi di cassa da attualizzare devono essere al lordo degli oneri.finanziarie utilizzate per il finanziamento.finanziarieutilizzate (Wacc); la riduzione del capitale investito può determinare un miglioramento dell'indicatore EVA™. Fra le fonti di finanziamento, la sostituzione di capitale proprio, caratterizzato da elevato costo opportunità, con capitale di debito, risorsa finanziaria meno costosa e fiscalmente deducibile, comporta, entro certi limiti, una progressiva riduzione del Wacc. Ceterisparibus, per aumentare l'indicatore EVA™, l'impresa può realizzare una struttura finanziaria che riduca il costo medio ponderato delle risorse utilizzate per il finanziamento del capitale investito.
Il concetto di incertezza fa riferimento all'impossibilità di prevedere quale sarà la futura evoluzione dei prezzi di uno strumento finanziario e quindi quale sarà il profitto ottenibile da un'operazione di acquisto e di successiva rivendita. In particolare, il concetto di incertezza fa riferimento all'impossibilità di
attribuire una probabilità ai diversi scenari futuri (tra loro alternativi) che possono realizzarsi, molti dei quali, peraltro, non sono noti. L'incertezza descrive in modo realistico la situazione in cui si trovano gli investitori che non possono conoscere né i possibili scenari di evoluzione del prezzo dei titoli, né assegnare loro una probabilità di accadimento. Il rischio fa riferimento al concetto di volatilità, ovvero di dispersione, secondo una certa distribuzione di probabilità, dei risultati dell'investimento intorno al risultato atteso. Il passaggio dal concetto di incertezza a quello di rischio consente l'adozione di strumenti statistici e matematici per la descrizione della realtà altrimenti non utilizzabili a causa dell'impossibilità di attribuire una probabilità agli eventi futuri. I debiti verso fornitori riducono il capitale circolante e quindi, a parità di condizioni,Riducono l'esigenza di contrarre debiti finanziari. In genere, i fornitori conteggiano nel prezzo il costo finanziario relativo alla dilazione temporale. Poiché sono una passività operativa, non rientrano nel capitale investito da remunerare, anzi contribuiscono a ridurre l'effettiva entità di capitale da finanziare. A parità di acquisti, l'aumento dei giorni di dilazione concessi dai fornitori (miglioramento delle condizioni di pagamento) determina un aumento (e non una riduzione) dell'entità media dei relativi debiti.
Facendo riferimento al seguente grafico, indicate che cosa "separa" il "teorema della separazione di Tobin".
Il grafico rappresenta la Capital Market Line (CML), la semiretta che individua combinazioni rischio-rendimento "efficienti", ottenute da portafogli composti, in diversa percentuale, dal titolo privo di rischio e da un portafoglio appartenente alla frontiera di Markowitz.
portafogli rischiosi. La seconda scelta, invece, è soggettiva: gli investitori decidono quanto investire nel portafoglio efficiente e quanto nel titolo privo di rischio, in base alle proprie preferenze di rischio e rendimento. Il teorema di separazione di Markowitz è fondamentale nella teoria moderna del portafoglio, in quanto fornisce una guida per la costruzione di portafogli efficienti e per la diversificazione del rischio.Portafogli formati da soli titoli rischiosi. La seconda scelta è soggettiva: ogni investitore sceglie la combinazione tra portafoglio di mercato e titolo risk free che massimizza la propria funzione di utilità, rispecchiata dalla conformazione della curva di indifferenza tra rischio e rendimento atteso.
Illustrate in termini grafici la relazione esistente tra costo delle risorse finanziarie e valore d'impresa. Fornite, inoltre, un commento del grafico proposto.
Il Wacc, media ponderata delle risorse finanziarie impiegate, presenta l'andamento evidenziato nella figura. In assenza di debiti, il costo del capitale coincide con il rendimento atteso dell'equity "unlevered" poiché a esso non è associato alcun rischio legato all'indebitamento finanziario. Con l'aumento del rapporto D/E si registra una progressiva sostituzione di una risorsa costosa (equity) con una meno costosa (debito), che gode, inoltre, del vantaggio fiscale.
Tale effetto sostituzione è, tuttavia, parzialmente compensato dall'incremento del rendimento atteso degli azionisti in forza del più elevato livello di rischio assunto a seguito dell'incremento del financial leverage. Finchè non si verificano incrementi significativi del costo del debito, il Wacc tende a diminuire, determinando l'incremento del valore dell'impresa, poiché i Free Cash Flow vengono attualizzati con un minor tasso. L'aumento del valore si arresta quando l'impresa entra in una zona di rischio a causa dell'elevato livello assunto dal debito. In quest'ultima ipotesi il Wacc comincia ad aumentare e, in forza della relazione inversa tra valore e tasso di attualizzazione, si registra una riduzione del valore d'impresa. Il TIR è il tasso interno di rendimento di un investimento, quindi, per definizione, è il tasso che uguaglia in termini finanziari i flussi positivi scaturenti da un progetto.Con il flusso negativo iniziale. Non quantifica la ricchezza addizionale creata (o distrutta) da un investimento, ma ne stima il tasso di rendimento implicito. Nel calcolo del TIR non si tiene conto del costo del capitale investito, quindi per essere impiegato come criterio di selezione per l'analisi degli investimenti, è necessario il confronto con il costo del capitale utilizzato per il finanziamento del progetto. Progetti con TIR positivo possono presentare un tasso di rendimento inferiore al costo del capitale e, come tali, non dovrebbero essere intrapresi.