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Estratto del documento

Analisi dei costi e della produzione

TP = prezzo per ogni macchina

Π = P – AC = AR – AC = Π /Q = prof. uni.k 1 1

TP = prezzo per ogni lavoratore (salario)

MR = TR – ∆TR = ricavo marginaleL ⋅SFC = TC = K

P = totale costi fissi

AR = TR/Q = P = DD = ricavo mediok k 1⋅SVC = TC = L

P = totale costi variabili

MP = Q – ∆Q = prodotto marginaleL LQ = f (K, L , M) = funzione di produzione

SATC = SAFC + SAVC = costo medio totale

SAFC = SFC/Q = costo medio K

SAVC = SVC/Q = costo medio L

Post Scriptum: Questi valori sono esemplificativi a titolo di esempio, non hanno corrispondenti nella realtà. Alla 3ª quantità si raggiunge la massima capacità produttiva (MP) ovvero l’efficienza tecnologica inquanto i lavoratori sono impiegati efficientemente nell’uso di K.L’impresa alla 3ª quantità ha interesse a contenere i costi assumendo un lavoratore in più e lasciando in-variato K, così è anche l’efficienza

produttiva. L'impresa alla 4ª quantità raggiunge l'efficienza economica ma è costretta ad acquistare più K per prevenire gli effetti negativi della "legge dei rendimenti decrescenti".

Appunti di economia per il servizio sociale by Italo_da_B.

Quiz a risposta multipla

  1. Secondo la legge del costo opportunità crescente:

    1. Maggiori quantità produciamo di un determinato bene, maggiore è il costo opportunità di produrre di più.
    2. Maggiori quantità produciamo di un determinato bene, minore è il costo opportunità di produrre di più.
    3. Maggiori quantità produciamo di un determinato bene, maggiore è il costo opportunità di produrre di meno.
    4. Maggiori quantità produciamo di un determinato bene, minore è il costo assoluto di produrre di più.
    5. Le risposte b) e d).
  2. La microeconomia studia:

    1. L'andamento del livello generale dei
l'oligopolio. 6. Sia data una curva rappresentativa della frontiera delle possibilità di produzione (FPP), quale delle seguenti risposte è necessariamente veritiera? a) Il costo opportunità assume valori sempre maggiori di zero. b) La FPP è sempre decrescente e può assumere una forma concava, con concavità rivolta verso il basso, o convessa, con concavità rivolta verso l'alto. c) Il costo opportunità assume sempre valori negativi. d) Il costo opportunità è sempre decrescente. e) La FPP è una curva convessa con concavità rivolta verso l'alto. 7. Se un mercato è caratterizzato dalla presenza di molte imprese e un solo consumatore, ci troveremo di fronte a una struttura di mercato di: a) Monopolio. b) Concorrenza monopolistica. c) Oligopolio. d) Concorrenza perfetta. e) Nessuna delle precedenti risposte. 8. Quale dei seguenti principi nonrisulta tra quelli fondamentali per l'economia? a) La massimizzazione soggetta a vincoli. b) Il costo opportunità. c) La specializzazione e lo scambio. d) I mercati e l'equilibrio. e) L'importanza del valore nominale. 9. Quale delle seguenti grandezze costituisce una variabile di stock? a) I consumi delle famiglie. b) La spesa delle amministrazioni pubbliche. c) Le esportazioni nette. d) La variazione delle scorte. e) Nessuna delle precedenti risposte. 10. Quale dei seguenti Paesi fa parte dell'Unione Economica e Monetaria? a) La Gran Bretagna. b) La Polonia. c) La Svezia. d) La Norvegia. e) Nessuna delle precedenti risposte. 11. Quale delle seguenti affermazioni non è veritiera quando si parla di funzione di domanda individuale di un bene, inclinata negativamente? a) La pendenza della curva è sempre negativa. b) La quantità domandata di un bene aumenta al diminuire del prezzo. c) Se il prezzo di un bene aumenta la quantità domandata puòdiminuire o rimanere invariata, ma mai aumentare. d) Il reddito monetario influenza la domanda di un bene. e) Nessuna delle precedenti risposte. 12. Data una funzione di domanda individuale per il bene X, cosa succede, a parità di altre condizioni, alla curva di domanda se il prezzo del bene X passa da 10 euro a 20 euro per unità venduta? a) Si sposta verso sinistra. b) Si sposta verso destra. c) Si può spostare verso destra o verso sinistra. d) Non subisce alcuno spostamento. e) Nessuna delle precedenti risposte. 13. Nel tracciare la curva di domanda individuale di un bene X, si tengono costanti tutte tranne una delle seguenti variabili: a) Il reddito monetario dell'individuo. b) I prezzi degli altri beni. c) Il prezzo del bene X. d) I gusti dell'individuo. e) Nessuna delle precedenti risposte. 14. Quando, a parità di altre condizioni, il reddito di un individuo diminuisce, la sua domanda per un bene diminuisce.a) Diminuisce. b) Resta immutata. c) Dipende dai gusti dell'individuo. d) Dipende dai prezzi di altri beni alternativi. e) Aumenta. 15. Se la curva di offerta di un bene ha inclinazione positiva, un aumento del prezzo del bene determina, ceteris paribus: a) Un incremento dell'offerta. b) Un incremento della quantità offerta. c) Un decremento dell'offerta. d) Un decremento della quantità offerta. e) Nessuna delle precedenti risposte. 16. Se, partendo da una posizione di equilibrio, l'offerta di mercato di un bene aumenta mentre la domanda di mercato rimane immutata: a) Il prezzo di equilibrio diminuisce. b) La quantità di equilibrio diminuisce. c) Sia la quantità che il prezzo di equilibrio diminuiscono. d) Il prezzo di equilibrio aumenta ma la quantità di equilibrio diminuisce. e) Il prezzo di equilibrio aumenta. 17. Lungo una curva di domanda lineare inclinata negativamente l'elasticità, in valore assoluto, della domanda.
  1. rispetto al prezzo è:
    1. Sempre costante.
    2. Può essere costante, oppure crescente partendo da sinistra (prezzo massimo) verso destra (prezzo minimo).
    3. Può essere costante, oppure decrescente partendo da sinistra (prezzo massimo) verso destra (prezzo minimo).
    4. Non può essere costante.
    5. È sempre crescente partendo da sinistra (prezzo massimo) verso destra (prezzo minimo).
  2. Da che cosa dipende l'elasticità della domanda rispetto al prezzo?
    1. Dalla facilità con cui i consumatori possono sostituire il bene.
    2. Dalla facilità con cui i produttori possono variare la quantità prodotta.
    3. Dal livello di innovazione tecnologica.
    4. Dai prezzi futuri attesi.
    5. Nessuna delle precedenti risposte.
  3. Se aumenta la quantità prodotta, la curva del ricavo marginale:
    1. Decresce fino ad assumere valori negativi.
    2. Prima cresce poi decresce, assumendo una forma a...

"U rovesciata".c) È sempre crescente.d) Decresce ma mantiene sempre valori positivi.e) Prima decresce poi cresce, assumendo una forma a "U".

20. Quale delle seguenti elasticità misura un movimento lungo una curva piuttosto che lo spostamento della curva stessa?

a) L'elasticità della domanda rispetto al prezzo.

b) L'elasticità della domanda rispetto al reddito

c) L'elasticità incrociata della domanda

d) Tutte le precedenti risposte

e) Nessuna delle precedenti risposte

21. Il vincolo di bilancio:

a) È rappresentato da una linea retta decrescente.

b) È rappresentato da una linea retta crescente.

c) Può essere una linea retta crescente o decrescente.

d) È una linea retta parallela all'asse delle ascisse.

e) È una linea retta parallela all'asse delle ordinate.

22. La retta del vincolo di bilancio rappresenta:

a) L'andamento dei prezzi di mercato dei beni che un consumatore può acquistare,

a) Le diverse combinazioni di due beni che un individuo può scegliere di consumare, spendendo una parte del suo reddito.

b) Le diverse combinazioni di due beni acquistabili con un determinato reddito monetario e i prezzi dei due beni.

c) La parte di reddito monetario che il consumatore può spendere per l'acquisto di beni.

d) Tutte le precedenti risposte.

47Appunti di economia per il servizio sociale by Italo_da_B.

23. Sia dato un reddito monetario di 1000 euro spendibile per acquistare carne, al prezzo di 10 euro per kg, o vino, al prezzo 5 euro per bottiglia. Quale delle seguenti modalità di spesa assicura l'equilibrio del consumatore?

a) Carne: 900 kg, vino: 20 bottiglie.

b) Carne: 200 kg, vino: 16 bottiglie.

c) Carne: 80 kg, vino: 100 bottiglie.

d) Carne: 80 kg, vino: 10 bottiglie.

e) Nessuna delle precedenti risposte.

24. Quale/i dei seguenti elementi non può/possono essere considerato/i come "elemento/i"

  1. chiave "per le scelte del consumatore"?
    1. Il prezzo dei beni.
    2. I gusti (preferenze) del consumatore.
    3. Il reddito monetario del consumatore.
    4. Il livello di innovazione tecnologica.
    5. Nessuna delle precedenti risposte.
  2. Cosa si intende per punto di saturazione?
    1. Il punto di massimo sulla curva dell'utilità marginale.
    2. Il punto di minimo sulla curva dell'utilità totale.
    3. Un punto qualunque sulla parte decrescente della curva dell'utilità totale.
    4. Il punto minimo di consumo di un determinato bene.
    5. Nessuna delle precedenti risposte.
  3. Il saggio marginale di sost
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Publisher
A.A. 2007-2008
67 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia per il servizio sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Badolati Luigi.