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Presupposti:
(1) esistenza di una relazione stabile, nel medio-lungo periodo, tra moneta e livello dei prezzi, nella forma, ad esempio, di una equazione di domanda di moneta;
(2) controllabilità dello stock di moneta nel bp con gli strumenti disponibili.
Motivazioni:
(1) difficile interpretare i tassi nominali quali indicatori del grado di restrizione della politica monetaria in periodi di elevata inflazione;
(2) per ottenere la desiderata quantità di moneta, necessario rendere flessibili i tassi.
Elementi principali:
(1) scelte di policy fondate su informazioni trasmesse da aggregati monetari;
(2) annunciati obiettivi per questi aggregati;
(3) meccanismo in grado di impedire deviazioni ampie e sistematiche della dinamica degli aggregati rispetto agli obiettivi.
Non ovunque vantaggioso: contrazioni e spinte inflazionistiche.
Cause:
(1) BC non sempre chiare nelle priorità assegnate agli obiettivi;
(2) non è sempre possibile perseguire simultaneamente i due obiettivi;
incertezza negli operatori privati, con conseguente caduta di credibilità;(4) il modo in cui variabili intermedie influenzano obiettivi può variare nel tempo;(5) innovazione finanziaria ha reso erratica la velocità di circolazione dellamoneta.
Lezioni da trarre:
- La relazione tra aggregati e obiettivi finali non è stabile. L’andamentodell’aggregato non segnala l’atteggiamento della politica monetaria, non consente digovernare aspettative di inflazione e non garantisce la trasparenza e l’accountability.
- Il monetary targeting ha successo solo se viene utilizzato per comunicare inmodo chiaro una strategia di lungo termine di controllo dell’inflazione. Tuttavia, nonè facile spiegare perché i traguardi vengono mancati: necessaria credibilità.
- I paesi lo hanno utilizzato con flessibilità (accettando mancati raggiungimentidi traguardi e disinflazione graduale), senza sposare regole rigide ed
l'orizzonte temporale; - creare assetto istituzionale capace di convincere il pubblico aumentare la trasparenza attraverso appropriate strategie di comunicazione;- utilizzare un insieme informativo di guida alle decisioni;- accentuare accountability.
Nuova Zelanda
Primo paese ad adottare l'inflation targeting. Reserve Bank Act (1989): la Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) conduce in modo indipendente la politica monetaria al fine di garantire la stabilità dei prezzi, pur comportandosi in modo da evitare oscillazioni indesiderate nell'output e nei tassi di interesse e di cambio. La stabilità dei prezzi è definita in un contratto pubblico, Policy Targets Agreement (PTA), negoziato tra il governo (il Ministro delle Finanze) e la RBNZ. Si firma un nuovo PTA ogni volta che viene nominato un nuovo Governatore, ma lo stesso non accade quando viene nominato un nuovo Ministro delle Finanze. L'obiettivo può essere modificato soltanto attraverso un
Accordo tra le parti, nessuna delle quali può imporre cambiamenti unilaterali. Il Governo ha il potere di annullare le decisioni (override) contenute nel PTA e ordinare alla RBNZ di indirizzare la politica monetaria verso un altro obiettivo per un periodo complessivo di 12 mesi (l'istruttoria deve essere pubblica). Si deve negoziare un nuovo PTA per il periodo di override e un altro ancora al termine dello stesso periodo. In entrambi i casi, se non si trova un accordo sul nuovo PTA, il Governatore viene rimosso dall'incarico.
PTA, documento pubblico: impedire al governo di utilizzare la politica monetaria per stimolare l'attività economica a fini elettorali. L'annuncio pubblico di una spinta inflazionistica farebbe scattare un aumento dei tassi di interesse che annullerebbe eventuali effetti di stimolo prodotti dall'inflazione generata dalle autorità pubbliche. Stabilità prezzi ricercata anche attraverso l'influenza sui tassi.
A breve dell'Official Cash Rate (OCR), e dal conseguente effetto, da un lato, sui risparmi e la domanda di prestiti delle famiglie e delle imprese (e dunque sull'attività economica e l'inflazione) e, dall'altro, sul tasso di cambio e dunque sui prezzi delle importazioni e delle esportazioni. La BC corrisponde alle istituzioni finanziarie un tasso inferiore di 0.25 punti percentuali all'OCR sui depositi presso la Banca stessa e fornisce riserve overnight ad un tasso superiore di 0.25 punti percentuali all'OCR. Si tratta di standing faciliti simili a quelle che esistono nell'Unione Monetaria Europea: operazioni attivate su iniziativa delle controparti. Si stabilisce in tal modo un "corridoio" di 50 punti base, definito dai tassi di interesse ai quali la RBNZ inietta o assorbe fondi overnight su richiesta delle istituzioni finanziarie, all'interno del quale si posiziona il tasso del mercato interbancario. Le banche non possono.offrire credito a tassi molto più alti dell'OCR perché altre banche potrebbero rifarsi attraverso il credito della Banca centrale; al contempo, nessuna banca offrirebbe la propria liquidità ad un tasso minore di quello che otterrebbe depositandola presso la Banca centrale. Questo meccanismo opera congiuntamente alle operazioni di mercato aperto. Responsabilità e accountability ricadono sul Governatore, nominato per 5 anni (rinnovabile una sola volta) dal Ministro del Tesoro su raccomandazione del Consiglio direttivo della Banca. Quest'ultimo è responsabile del monitoraggio sul Governatore, al quale fornisce suggerimenti; ha il compito di informare il Ministro del Tesoro qualora la Banca non compia le proprie funzioni, o il governatore non svolga i propri compiti, ovvero la sua condotta non risulti adeguata a garantire il conseguimento degli obiettivi contenuti nel PTA (sostanzialmente, se gli obiettivi del PTA non vengono raggiunti). In questi casi,Il Consiglio può raccomandare al Ministro del Tesoro di rimuovere il Governatore. Se il Ministro ritiene che siano verificati i casi previsti dalla legge per farlo, può attivare la procedura anche senza la raccomandazione del Consiglio.
Governatore e Consiglio sono soggetti al controllo della Commissione Finanze del Parlamento. Per favorire il controllo da parte dell'elettorato, la RBNZ deve fornire spiegazioni nei Monetary Policy Statements (prodotti ogni quattro mesi e pubblicati sul sito della BC) per eventuali incrementi dell'inflazione (effettivi e attesi) al di sopra del target.
L'esperienza della Nuova Zelanda e degli altri paesi che hanno adottato l'inflation targeting ha consentito di individuare vantaggi e svantaggi dell'approccio.
Vantaggi:
- comprensione dell'obiettivo prescelto, della strategia adottata e dell'atteggiamento (espansivo o restrittivo) della politica monetaria;
- maggiore trasparenza e accountability della banca centrale;
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