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EFFETO DEL PREMIO DI LIQUIDITÀ
Se la normalità che i rendimenti a lungo termine siano più alti e prezzi bassi e i prezzi dei breve più
i
alti (con più bassi) vuol dire che c’è una preferenza per quelli a scadenze brevi. Se consideriamo
una seconda ipotesi:
sostituibilità imperfetta tra titoli con diversa scadenza (2°ipotesi)
In questo caso stiamo modificando l’elenco precedente d’ipotesi in maniera tale che gli operatori
non abbiano più una disponibilità illimitata di liquidità nutrendo un certo grado di avversione per il
rischio. Dato il rischio di dover vendere prima con la possibilità di una perdita (data l’incertezza del
futuro) sarà meglio scegliere titoli a breve termine dove la certezza è maggiore.
Il prezzo dei titoli a più lunga scadenza è relativamente più sensibile a una variazione dei tassi di
mercato.
Il titolo per essere venduto prima della scadenza deve essere scontato tale per cui il prezzo del
titolo si abbassi in modo tale che il rendimento raggiunga quello di mercato se no risulterebbe
invendibile. 19
Bisogna considerare inoltre il rischio del tasso d’interesse ossia la perdita in conto capitale a
causa delle modifiche delle condizioni di mercato e porta a una perdita anche nel caso il titolo sia
privo di rischio di credito dato che esso rappresenta un rischio di mercato.
ht
Denominiamo (L nel mishkin) il premio di liquidità che gli investitori richiedono per sostenere il
rischio di variazioni dei tassi d’interesse nel corso della vita del titolo.
Considerando il caso di un titolo a 1 anno e di un titolo a 2 anni, per un orizzonte temporale di 2
anni, la condizione di indifferenza è rispettata quando il rendimento del titolo a 2 anni è uguale al
rendimento del titolo a 1 anno reinvestito alla scadenza per un altro anno più un premio di liquidità
che rispecchia lo spread che il (sentimento medio del) mercato richiede per compensare il rischio
h
di tasso d’interesse: (i + i )/2 + ≈ t
t
1t 1t+1 2t
Attraverso il QE le banche hanno cercato di influenzare il prezzo dei titoli portando ad influenzare
cosi i rendimenti a medio-lungo termine. Le FED compra titoli a medio-lungo ma i rendimenti
salgono anziché scendere; questo perchè si era diffusa, in qualche modo, il timore che l’acquisto
di titoli immettesse maggiore base monetaria nel sistema bancario e per tutti coloro che vedevano
questo fattore come un fattore inflazionistico spingevano gli operatori ad aumentare i tassi per
fermare l’inflazione.
[Questa del QE è una seconda opzione, la prima è fissare direttamente i tassi a medio-lungo, non
attuato da diversi anni ormai].
In qualche modo successivamente il timore è svanito e la politica della FED ha avuto successo.
(Vedi curve su slide)
2° grafico, cresce e si distaccano perchè premio di liquidità aumenta con il tempo ed è zero nella
brevissima scadenza.
(Vedi quattro grafici curve)
- Curva rendimenti inclinata negativamente, e tengo conto che premio di liquidità è funzione della
scadenza; i rendimenti attesi hanno un’inclinazione più grande perchè cresce con la scadenza.
- Curva rendimenti inclinata positivamente con moderata inclinazione rappresenta il caso più
normale
- Curva piatta nessuna aspettativa
- Curva inclinata positivamente con inclinazione alta:
Intercetta sul breve decisa dal politica monetaria, quindi un innalzamento è rappresentato da una
decisione “amministrativa.
Intercetta medio-lunga, no decisa dalla banca centrale nemmeno con il QE; alcuni casi:
- intercetta breve ferma, medio-lunga si sposta (alto o basso): ciò significa due cose: 20
- variazione delle aspettative del mercato (qualcosa): possibile che la FED alzando i tassi
si modificano le aspettative. Nel 2015 l’aspettativa del rialzo dei tassi fosse più alta ma la
FED alza sì i tassi ma in maniera più lenta di quanto si fosse aspettato e quindi le
aspettative sul lungo saranno più bassi (tassi a breve salgono, tassi a lunga scendono)
- variazione del premio di liquidità
[...] i
Tasso forward a un anno fra un anno, è un contratto di credito che si sottoscrive oggi con tasso
deciso oggi e parte tra un anno con durata un anno.
Pp 110 mishkin
LA MONETA UNICA EUROPEA
1994: Nasce l’istituto monetario europeo, dove si decide in che modo e su cosa questa futura
BCE potrà operare (Tassi, obiettivi, operazioni ecc.).
Stabilità e dei prezzi: tasso d’inflazione 0-2%
1998 2 maggio: presa dalla commissione europea i paesi partecipanti e sui tassi di conversione
irrevocabili (vecchia moneta, che sparirà, e nuova moneta). Nel frattempo erano entrati altri paese
nell’UE; in ogni caso i paesi partecipanti sono 11 (quelli che iniziano la moneta comune).
I tassi di conversione non furono una negoziazione politica ma un tasso di cambio, il margine di
negoziazione era comunque minimo.
1 giugno 1998: nasce BCE
1 1 1999: nasce l’euro, nasce (non con banconote e monete) sulla base dei tassi convertibili
irrevocabili e le singole monete nazionali rappresentano delle frazioni di euro. Importante è che il
mercato interbancario da questa data è SOLO in euro, i c/ctisti si trovano il doppio saldo (es: ITA:
lire e euro).
vd ruoli interno a BCE su slide
+
Il sistema della BCE è decentralizzato, (BCE e BN). Alla BCE però spetta decisioni politica
monetaria e :
- emissione banconote
- Emissione moneta BC (sia banconote e monete metalliche che saldi liquidi delle banche presso
BCE)
Vigila dunque sul sistema dei pagamenti, ossia quando banche regolano i pagamenti con i saldi
presso la BCE (target 2 in Europa, 2 perchè sono state apportate modifiche tecniche).
Dal 2014 si è aggiunta un’altra funzione importante ossia quello della vigilanza prudenziale sulle
banche (per le banche più grandi europee); ci sono inoltre altre funzioni secondarie (vd mishkin:
ruolo advisory, alla BCE rapporti con BC estere) BCE no fissa tasso di cambio tra euro-valuta
estera lasciando al mercato la sua fluttuazione.
Nel 2014 c’è stata una “riforma del diritto di voto”, ossia al consiglio direttivo non votano tutti i
paesi (già presente quando i membri, all’inizio, erano solo 11).
Questo sistema di voto prevede che ci siano 6 voti (comitato esecutivo , votano sempre) e le 19
banche centrali, questi voti sono stati ridotti a 15, (4 da una parte e 11 dall’altra). Questi 4 voti
sono affidati a cinque paesi che a turno uno è fuori; gli altri 11 voti invece sono divisi tra 14 paesi.
Questo è diventato più simile al sistema della FED che ha un sistema simile (un gruppo che vota
sempre e un altro che votano con una certa rotazione).
Il comitato fissa delle regole precise per quanto riguarda l’indipendenza della banca centrale:
Questo è fissato da quattro caratteristiche:
- Istituzionale: non accetta istruzioni dall’esterno della banca (ossia dai governi)
- Personale: comitato esecutivo nominato dalla politica, durata di 8 anni e non rinnovabili. 21
- Funzionale: alla BCE devono essere dati i poteri sufficienti per poter perseguire il suo mandato,
se deve, per esempio, modificare i tassi d’interesse, può farlo senza ottenere o consenso
esterno; decisioni unilaterali
- Finanziaria: il bilancio della BCE è autonomo e separato da quello dell’UE. Questa significa che
BCE decide proprio bilancio (es: espandere risorse per un determinato dipartimento) ed è
tenuta poi a distribuire l’utile che viene diviso ai vari governi dei 19 paesi (utile di signoraggio
delle BCi), in base alle quote dei vari paesi nella BCE.
La critica al concetto d’indipendenza è quello della mancata presenza democratica, queste
persone hanno impatto economico e politico e non sono eletti democraticamente.
Due obiezioni:
- necessità di una particolare riconoscenza in questo tipo di lavoro
- La mancata rappresentazione democratica fa si che l’istituzione deve rispondere al parlamento
europeo sul rispetto o meno del mandato.
FEDERAL RESERVE SYSTEM
Anche la FED presenta un struttura decentralizzata.
Comitato Federale di Mercato Aperto: vengono prese le decisioni con cadenza ogni 6 settimane,
questo è composto dal Boards of Governors (7 membri che votano sempre e 12 rappresentati dai
distretti di cui solo 5 votano, 1 vota sempre (distretto di New York) e 4 a turno. Tutti partecipano
alla riunione. (Stessa cosa di eurosistema).
ERM II (in Europa) è stato cremato per i paesi che non sarebbero entrati che garantisce una parità
di cambio intorno alla quale le valute hanno un ampio margine di proporzione
MONETA E STATO IN EUROPA
Visione “metallista”
La separazione tra moneta e stato impedisce di diminuirne il valore
Il mandato della stabilità dei prezzi affidato alla BCE, che è indipendente, ma niente il suo valore e
tale è credibile.
Le proibizioni al finanziamento degli stati e le politiche fiscali sostengo un sistema di disciplina tra
gli stati.
(Es: sistema aureo)
Visione “cartalista”
La moneta comune ‘senza Stato’ (alla quale non corrisponde un’autorità fiscale comune)
contraddice l’essenza ultima della moneta come oggetto sociale e politico.
La separazione tra processo di creazione della moneta (BCE) e sovranità politica e fiscale (Stati
membri) è un incognita per la stabilità dell’euro.
L’euro è un progetto incompleto.
[...]
DIFFERENZIALI DEI RENDIMENTI DEI TITOLI A 10 ANNI
Diviso in quattro parti:
1) Dal 1998 inizia la convergenza perchè l’attuazione della moneta unica stava per avvenire
2) 2008 collasso per lehman brothers
Quando tra ‘98 a ‘00 il rendimento per 10 anni è comune ai quattro paesi e inclinata positivamente
Poi la curva si appiattisce tra 2000-2001, poi si abbassa, per rialzarsi e infine appiattirsi.
Prima del ‘98 i tassi di policy sono 4 fino a ridursi a uno. La differenza tra pre e post ‘98 è la
presenza di più e meno tassi di policy: lo spread prima del ‘98 era causato da spread di policy, ita
e sp più alti di gr e fr.
Le politiche monetarie non sono completamente indipendenti, quindi una moneta unica migliora la
situazione semplificandola. 22
La convergenza avviene nel ‘95 circa quando Italia e Spagna iniziano a considerare la
partecipazione nel gruppo dei paesi dell’euro.
“Rischio di denominazione”: dal 2008 nasce un periodo in cui il rischio di uscita di una valuta
dell’area dell’euro inizia a diventare positiva.
Whatever he takes del 2008.
Annuncio luglio 2012 da BCE: non abbiamo mai garantito titoli