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Capitolo 9. Lo schema operativo della politica monetaria
Pertanto se i tassi di interesse tendono a salire in un paese al di sopra della media dell'Eurozona (EZ), i tassi si riallineano attraverso gli arbitraggi: delle banche prenderanno a prestito a tassi più bassi in altri paesi dell'EZ e presteranno denaro nel paese dove i tassi sono mediamente più elevati. Questi arbitraggi hanno funzionato molto bene nei primi 10 anni nell'Area dell'Euro fino alla crisi del 2008. Oggi questo sistema non è tornato ancora ai livelli pre-crisi, ma ci sono stati notevoli miglioramenti.
9.1.2 Il principio base del controllo economico
Dato che il livello dei tassi di interesse viene determinato dalla relazione tra domanda e offerta, la banca centrale ha due modi per influenzare i tassi:
- Fissando i tassi ufficiali di policy, ovvero i tassi di interesse applicati alle operazioni della BCE, segnalando l'orientamento della politica monetaria. In questo modo la...
- Gestendo l'offerta giornaliera delle riserve bancarie, visto che la BC è l'unica che ne stabilisce il livello.
I principali money market rates sono:
- Euro OverNight Index Average (EONIA), che è il tasso interbancario O/N della zona euro.
- Euribor, che è il tasso interbancario dell'EZ che comprende diverse maturities (1W, 1M, 3M, 6M, 12M).
- Federal Funds Rate, che è il tasso interbancario O/N americano.
9.1.3 La yield curve
Se la banca centrale influenza i tassi a breve termine fissando i tassi di
policy e gestendo l’o↵ertadi riseve bancarie, attraverso le aspettative influenza anche i tassi di interesse di lungo periodo. Sia r il tasso di interesse corrente su un titolo a 1 anno e E(r ) il tasso di interesse su un1 2titolo a 1 anno tra 1 anno. Il tasso di interesse atteso su un titolo a 2 anni è pari a: r + E(r )1 2R = 2 quindi la banca centrale può influenzare R agendo su r e E(r ). Risulta perciò fondamentale1 2la comunicazione della BC per adattare le aspettative. 90
CAPITOLO 9. LO SCHEMA OPERATIVO DELLA POLITICA MONETARIA
9.2 Gli strumenti dell’Eurosistema
Il quadro operativo (standard) dell’Eurosistema è costituito dalla seguente serie di strumenti:
- Operazioni di mercato aperto
- Standing facilities (operazioni su iniziativa della controparte)
- Requisito di riserva minimo
9.2.1 Operazioni di mercato aperto
Esistono tre tipi di operazioni di mercato aperto:
- Main refinancing operations (operazioni principali).
- Le MROs sono operazioni regolari
48 mesi, ma dopo il 2008 sono state introdotte anche forme non convenzionali di prestiti fino a 3/4 anni. Queste operazioni vengono condotte dall'Eurosistema sulla base di gare d'appalto (dal 2008 a tasso fisso con piena aggiudicazione) con frequenza mensile, ma la loro flessibilità consente anche di organizzarle più di frequente, a seconda delle necessità.
Le operazioni di fine-tuning sono operazioni ancora più flessibili e irregolari (annuncio ad hoc senza nessun calendario). Avvengono eccezionalmente per far fronte a determinati shock di liquidità e, fortunatamente, sono state usate molto poco finora. Per quanto riguarda le modalità sono principalmente eseguiti come pronti contro termine, ma possono anche assumere la forma di depositi a tempo determinato. L'Eurosistema eroga i finanziamenti mediante gare d'appalto (possibilmente con un numero limitato di controparti) o procedure bilaterali.
CAPITOLO 9. LO SCHEMA OPERATIVO
DELLA POLITICA MONETARIA Attraverso le OMAs, la banca centrale:- steering interest rates, ovvero influenza il livello dei tassi d'interesse sul mercato;
- regola le condizioni di liquidità del mercato monetario, fronteggiando eventuali eccessi di domanda o di offerta sul mercato monetario;
- segnala al mercato qual è la stance (grado di restrizione o di allentamento della politica monetaria), determinando i tassi ufficiali.
- Marginal lending facility (MLF) è lo strumento tramite il quale le banche
possono ottenere una quantità illimitata di prestiti overnight dall'Eurosistema su iniziativa delle banche stesse. Il prestito avviene sempre attraverso un adeguato collaterale (titoli da depositare come garanzia) e con un tasso di interesse penalizzante (MLF rate > MRO rate).
- Deposit facility (DF) è lo strumento tramite il quale le banche possono sempre depositare denaro presso la BCE sulla scadenza overnight ad un tasso anche in questo caso penalizzante (DF rate < MRO rate).
Entrambe le Standing facilities sono attivate dall'individuo e sono amministrate in modo decentralizzato dalle banche centrali nazionali, alle stesse condizioni in tutta l'area dell'euro.
I tassi MLF e DF normalmente forniscono un tasso di interesse O/N massimo e un minimo, infatti nessuna banca avrà convenienza nel prendere a prestito sul mercato ad un tasso maggiore del tasso MLF e non avrà convenienza nel prestare ad un tasso inferiore del tasso DF. Pertanto, le standing
Le facilities svolgono due ruoli:
- Stabilizzano i tassi di interesse del mercato, evitando eccessive fluttuazioni (creano un corridoio)
- Il MLF consente alle banche di trovare liquidità quando non sono in grado di contrarre prestiti sul mercato (il limite di tempo per richiedere l'accesso alle standing facilities è dimezz'ora dopo la chiusura del TARGET2).
Figura 9.1: Interest rate corridor (a)
Figura 9.2: Interest rate corridor (b)
9.2.3 Requisito di riserva minimo
La BCE richiede alle banche di detenere depositi sui propri conti presso la banca centrale nazionale in qualità di riserve minime (o obbligatorie). Attualmente il coefficiente di riserva è dell'1% (2% fino al 2011) e si applica allo stock di depositi della clientela e ai titoli di debito con scadenza fino a 2 anni.
Il soddisfacimento di questo requisito viene misurato su un periodo di
mantenimento dellariserva che dura all'incirca 6 settimane. Alla fine del periodo di mantenimento viene e↵etttuatauna media dei saldi giornalieri che la banca ha avuto sul conto di riserva e si confronta conil requisito minimo. Lo strumento di calcolo della media (averaging facility) consente allebanche di reagire alle variazioni a breve termine dei tassi del mercato monetario, aggiungendoo ritirando fondi dalle loro riserve presso la banca centrale. Questo aiuta a stabilizzare il tassodi interesse interbancario.
Sulle riserve obbligatorie matura un tasso di interesse pari a quello del deposit facility,mentre gli interessi non maturano sui depositi in eccesso. Se c'è alla fine del periodo di mante-nimento l'ammontare di riserve risulta al di sotto del coefficiente di riserva, la banca paga unapenalità sulla di↵erenza.
9.3 A model of the money market and monetary policy
Il livello dei tassi di interesse è stato tradizionalmente la variabile strategica
della politica monetaria. Stabilire il livello del tasso ufficiale è stato il modo standard per segnalare l'orientamento della politica monetaria per molti anni. Il tasso di riferimento è il tasso di interesse sui prestiti a breve termine concessi dalla banca centrale alle banche commerciali. La banca centrale è in grado di "governare" i tassi del mercato monetario, vale a dire di far sì che tali tassi rimangano vicini al tasso di policy, e così facendo è in grado di influenzare il livello generale dei tassi di interesse nei mercati finanziari, anche oltre il breve scadenze. In base a questo approccio di "interest rate targeting", il quadro operativo è progettato in modo tale che gli annunci della banca centrale, relativi al tasso di riferimento e ai suoi interventi nel mercato monetario, siano effettivamente in grado di guidare i tassi di interesse a breve termine. Durante la crisi finanziaria, iniziata nel 2007, la strategia basata sul
Il targeting del tasso di interesse è diventata sempre meno efficace, inducendo alcune banche centrali ad adottare un approccio alternativo, denominato "quantitative easing" (QE). Con questo approccio, la banca centrale fissa un obiettivo per le dimensioni del suo bilancio, che viene ampliato attraverso un programma di acquisto di attività. In generale, l'obiettivo della strategia di QE è aumentare l'offerta di moneta e, così facendo, aumentare il livello della domanda nominale aggregata. Più specificamente, i motivi per cui una banca centrale potrebbe voler adottare un approccio di QE sono di diverso tipo. Il primo si basa sul cosiddetto "limite zero" per i tassi di interesse nominali: quando il livello dei tassi a breve termine si avvicina allo zero, lo strumento tradizionale di abbassamento del tasso di policy non è per definizione più disponibile, poiché i...