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CLUP1989: crollo del muro, unificazione tedesca e processo di unificazione monetaria

Banda stretta nel gennaio 1990

Le tappe verso la moneta unica

Werner Report (1970): blueprint per una MU (dibattito sulle aree monetarie ottimali)

Genn. 1987: ultimo riallineamento e politica francese a favore del "Franco forte"

1988: Rapporto Delors, riprende il Werner Report (1970), ma prevede la responsabilità unicamente nazionale della politica fiscale, per non confliggere con la BCE diventerà il Trattato di Maastricht

1990: "One money, one market": primo studio ufficiale, dei costi e benefici di una moneta unica (commissionato 2 anni prima, come input per il rapporto Delors)

Collasso dei regimi socialisti e crollo del muro di Berlino

Febbr. 1992: Trattato dell'Unione Europea (Trattato di Maastricht): istituzione della BCE e criteri di convergenza per l'ammissione alla MU:

  1. Tasso di inflazione: <1,5% della media dei 3 paesi con inflazione più bassa
  2. ...
Tassi di interesse a lungo termine: < 2% della media dei 3 paesi con il più basso tasso di inflazione3. Tasso di cambio: nei 2 anni precedenti entro la banda di oscillazione4. Deficit e debito pubblico: <3% e <60% del PIL rispettivamenteLa crisiUnificazione tedesca (1990): aumento della domanda e delle IM BC<0afflussoaumento dei tassi di interesse tedeschi di K a breveItalia?Referendum danese sull'adesione all'UME sancita dal trattato di Maastricht (2giugno1992): massiccio attacco speculativo contro la lira nell'estate16-7: tassi tedeschi dall'8 all'8,7%Italia: 13 al 13,75 e dopo breve al 15%8-9 (Amato presidente del consiglio): disegno di legge per interventi d'urgenza inmateria fiscale13-9 riallineamento 7% (£ - 3,5%; altre valute +3,5%)Dopo qualche giorno, chiusura del mercato dei cambi21-9: abbandono della difesa del cambio; esaurimento delle riserve e rischio dicrisi finanziaria, sventata con una manovra di 6%del PIL (Signorini-Visco) Altre valute: 8-9 Finlandia abbandona il pegging; 16-9 sterlina fuori dallo SME (eaumento dei tassi al 15%); Seguono Svezia, Spagna, Irlanda… Banda allargata a 15% (da entrambi i lati) L’Italia fuori dallo SME (1992-1997) Svalutazione progressiva non comporta un eguale aumento dell’inflazione 1992-93: Variazione del cambio - 20% variazione dei P + 4% Cause (non necessariamente conflittuali) -Caduta della domanda (politica fiscale restrittiva: riduzione delle spese e riformadelle pensioni, blocco dei contratti PA; aumento delle T: ICI) variazione del PIL nel 1993: -1% caduta dell’occupazione: 1992-94 - 1 milione di occupati -Riduzione dei costi: accordi del 1992 e 1993 soppressione della scala mobile;duplice livello di contrattazione: contrattazione nazionale: inflazione programmataper la di fesa del potere d’acquisto; contrattazione aziendale per la ripartizione deiguadagni di produttività -Riduzione del P internazionale delle

materie prime (che compensa parzialmente il deprezzamento del cambio)-Concorrenza internazionale e mark up flessibile

Principali avvenimenti politici e cambio della £1992 Tangentopoli

2 aprile 1993 £ 1000/DM

Fine aprile 1993: Governo Ciampi (accordo sul costo del lavoro)

Marzo 1994: governo Berlusconi; Dic. 1994: dimissioni; ulteriore deprezzamento

Genn. 1995: governo Dini continua deprezz. £ (crisi messicana)

17-3 £ 1275/DM; Luglio: picco max, comincia l’apprezzamento

Nov. 1993 -------maggio 1994---------------1995 1992-95 £/DM -45%

stabilità deprezzamento £/$ - 41%

Cambio $/DM 1992-95: prima si deprezza, poi si apprezza £/Yen -77%

Dal luglio 1993: cambio £/$ più stabile (?): politica consapevole di agganciare la £ al$ per stabilizzare l’inflazione? (Graziani)

Principali politiche 1992-96:

  1. Moderazione salariale (w<produttività)
  2. Politica fiscale restrittiva
  3. Politica monetaria restrittiva

Dopo la crisi (Blanchard,

Macroeconomia, cap. 29) Due scelte: ritornare a un regime di cambi flessibili o intensificare gli sforzi verso la MU: evidenza che lo SME non era sostenibile nel tempo (inconsistent trinity).

Dunque: rafforzare l'impegno alla stabilità macroeconomica

1995: si fissa la data ultima per l'inizio della MU: 1 gennaio 1999, in cui si fissano le parità irrevocabili. Valutazione del rispetto dei criteri riferita all'anno 1997.

Questa decisione innesca una corsa per il rispetto dei criteri di convergenza.

Governo Prodi (primavera 1996); Ciampi ministro del Tesoro

Italia: disavanzo/PIL

1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000
10,3 9,2 7,6 7,1 2,7 2,8 1,8 1,7

Peso dell'onere per interessi e bonus derivante dalla credibilità dell'ingresso nell'UME.

Autunno 1996-primavera 97: pesanti manovre finanziarie volte a ridurre il disavanzo.

Novembre 1996: richiesta di rientro nello SME (a 990£/DM)

Nell'estate del 1997 l'inflazione cade

All'1,7% I differenziali dei tassi sul DM si riducono nel corso del 1997 da 1,9 a 0,4%, con effetti benefici su deficit e debito pubblico (che rimane tuttavia al 129% nel 1997)

Il patto di stabilità e crescita (Conferenza di Amsterdam giugno 1997)

Impegno al rispetto dei vincoli di bilancio anche dopo la moneta unica:

  • Pareggio in media; 3% max. in caso di recessione; può essere ecceduto solo in caso di gravissima recessione: caduta del PIL >2%
  • Deficit eccessivo: raccomandazione dall'ECOFIN, e sono obbligati a prendere tutte le misure necessarie per correggere il disavanzo entro un anno
  • Nel caso di misure insufficienti, sanzioni nella forma di un deposito non remunerato pari allo 0,2% del PIL più lo 0,1% per ogni punto % di deficit >3%, fino a un max. dello 0,5%
  • Dopo 2 anni, tale deposito diventa una multa, distribuita fra gli altri membri.

Critiche.

  • Politiche fiscali anticicliche (impedisce agli stabilizzatori automatici di funzionare?)
  • Spesa corrente

spesa per investimenti-Deficit indipendente dal livello di debito?-Grave recessione e recessione prolungata: effetti sul deficit

Riforma del Patto: 1995 Aree valutarie ottimali

Costo di rinunciare allo strumento del cambio dipende dall'entità di shock asimmetrici

I costi (in termini di reddito e occupazione) possono essere alleviati da:

  • Mobilità dei fattori, e in particolare lavoro, tra regioni
  • flessibilità di prezzi e salari
  • Apertura dell'economia

Gli shock asimmetrici sono tanto più probabili quanto più diverse sono le economie.

Una stima di diversità è data dalla correlazione fra la variazione dell'occupazione di un'area e dell'occupazione europea. Sulla base di questi dati, l'Europa non è un'area valutaria ottimale.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
11 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia Italiana ed Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Simonazzi Annamaria.