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Le determinanti della domanda aggregata in un'economia aperta
Nel 2004, Usa e Nuova Zelanda registrarono due dei più alti tassi di crescita del prodotto nazionale fra i paesi industrializzati. Tuttavia, mentre il dollaro statunitense si deprezzò in termini reali, il dollaro neozelandese si è fortemente apprezzato. Questo capitolo ci spiega come queste esperienze contrastanti possono avere avuto luogo. Finora abbiamo assunto che il livello di produzione è determinato esogenamente. Adesso andremo invece ad analizzare come la produzione influisce sui tassi di cambio. Per analizzare come si determina il livello del prodotto di un paese nel breve periodo, quando i prezzi sono rigidi, introduciamo il concetto di domanda aggregata - ammontare di beni e servizi del paese richiesti da tutte le famiglie e le imprese del mondo. Essa è la somma della domanda di consumi (C), di investimenti (I), di acquisti pubblici (G) e del saldo del conto corrente (CA). Ognunadi beni nazionali, diviso per il prezzo del tipico paniere di consumo nazionale. Per formattare il testo utilizzando tag html, puoi utilizzare i seguenti tag: - `` per creare un nuovo paragrafo
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Di queste componenti della domanda aggregata dipende da vari fattori. 6.2 Determinanti della domanda di consumi. L'ammontare di consumo desiderato dai residenti è funzione del reddito nazionale al netto delle imposte (Y-T), quindi del reddito disponibile. C = C(Yd) poiché ciascun consumatore domanda più beni e servizi al crescere del suo reddito reale, ci aspettiamo che, anche a livello aggregato, il consumo aumenti al crescere del reddito disponibile anche se a tassi progressivamente inferiori (visto che una parte di reddito viene risparmiata). 6.3 Determinanti del Saldo del Conto Corrente CA è determinato da due fattori: a) il tasso di cambio reale della valuta nazionale rispetto alla valuta estera e dal b) il reddito disponibile domestico (consideriamo costanti altri fattori comunque importanti, come il livello della domanda estera): CA = CA (EP*/P, Yd) dove il tasso di cambio reale è definito come il prezzo del tipico paniere di consumo estero in termini di beni nazionali, diviso per il prezzo del tipico paniere di consumo nazionale. di panieri di consumo nazionali. E è il tasso di cambio nominale, P* è il livello dei prezzi esteri, P è il livello dei prezzi interni. Il tasso di cambio reale può ad esempio calcolarsi in questo modo: il tipico paniere di beni in Europa costa 40 € (P*), mentre il corrispondente paniere statunitense costa 50 $ (P) e il E è a 1.10, il prezzo del paniere europeo in termini di quello statunitense sarebbe: EP*/P = 1.10 + 40 / 50 = 0.88 paniere Usa / paniere UE il reddito disponibile, invece, influenza il saldo del conto corrente attraverso i suoi effetti sulla spesa interna complessiva. 6.1.3 In che modo le variazioni del tasso reale influenzano CA. Partendo dal presupposto che un paniere nazionale è composto anche da beni esteri, assumiamo nella costruzione del nostro modello che il paniere nazionale include solo beni nazionali. Per determinare in che modo la variazione del prezzo relativo influenzi CA dobbiamo chiederci come si modificheranno: a) EX cresceranno al crescere del tasso reale perché i beni esteri diventano relativamente più costosi di quelli interni: ciascuna unità di prodotto interno acquista adesso un numero minore di unità di produzione estera. b) IM a rigor di termine al crescere del tasso reale dovrebbero agire inversamente rispetto alle EX e, di conseguenza, diminuire. Tuttavia può notarsi che un aumento del tasso di cambio comporta un aumento in termini di valore di importazioni, anche se quest’ultime si riducono. Tale riduzione, infatti è neutralizzata da un aumento del loro valore. Quindi IM può sia aumentare che diminuire a seconda se è predominante l’effetto volume della variazione della spesa di consumo sulle quantità di EX e IM, oppure l’effetto valore che modifica il valore di un dato ammontare di importazioni dall’estero in termini di produzione interna. Per il momento, assumiamo che l’effetto di volume. èpiù forte dell’effetto valore, cosicché un deprezzamento reale della valuta migliora il saldo delconto corrente a parità di altre condizioni, mentre un apprezzamento reale della valuta lo peggiora. Anche se abbiamo organizzato la nostra discussione dei tassi di cambio reale e del conto corrente intermini di risposte dei consumatori, le risposte dei produttori (visto che stiamo analizzando laproduzione) sono altrettanto importanti e operano in larga misura nella stessa direzione. Quando lavaluta di un paese si deprezza in termini reali, le imprese estere si accorgono che il paese puòfornire input produttivi a prezzi più convenienti. E’ il caso delle multinazionali che delocalizzano laloro produzione, andando ad accrescere la domanda aggregata del paese “ospitante”. Il secondo fattore che influenza il saldo del conto corrente, oltre al tasso reale, è il redditodisponibile. Poiché una crescita di Yd spinge i consumatori ad aumentare la spesa per tutti i beni, comprese le importazioni, un aumento del reddito peggiora il conto corrente a parità di condizioni, come da tabella. Mettiamo adesso assieme le quattro componenti della domanda aggregata per ottenere un'espressione per la domanda aggregata complessiva: D = C(Y - T) + I + G + CA (EP*/P, Y - T) oppure D = D (EP*/P, Y - T, I, G) dove un deprezzamento della valuta nazionale (sale E reale) aumenta la domanda aggregata, mentre un apprezzamento reale (scende E reale) la riduce, mentre per quanto concerne il reddito un aumento del reddito reale interno aumenta la domanda aggregata per prodotti domestici a parità di altre condizioni, mentre una sua diminuzione la riduce. Anche se è dicambio reale (sia dato da un aumento di E o di P* oppure da una riduzione di P) causa un
spostamento verso l'alto della funzione di domanda aggregata e un'espansione della produzione a
parità di altre condizioni. Analogamente, qualsiasi riduzione di EP*/P indipendentemente dalla
sua causa (riduzione di E o di P* o aumento P) fa ridurre la produzione, a parità di altre
condizioni. 6.4.2 La costruzione della curva DD. Ritornando all'ipotesi dei prezzi dati, sottolineando quindi che solo le variazioni del tasso di
cambio, in questo momento, possono far variare la produzione. Tale relazione può riassumersi
attraverso la curva DD che mostra tutte le combinazioni di produzione e tasso di cambio per cui il
mercato dei beni è in equilibrio di breve periodo. Possiamo utilizzare la Figura 6.4 (pag. 195) che
accorpa due grafici: nella parte inferiore la DD illustra la relazione tasso di cambio e produzione. Il
punto 1 della curva DD fornisce il livello di produzione Y1, in corrispondenza del quale la domanda eguaglia l'offerta, dato un tasso di cambio E. Un deprezzamento della valuta al livello E2 conduce al più alto livello di produzione Y2 nella parte superiore del grafico. Questo ci consente di localizzare il punto 2 sulla DD. Continuando in questo modo, punto per punto, si costruisce la DD. Sono numerosi i fattori che determinano la posizione della DD: un criterio essenziale è quello secondo cui qualsiasi shock che aumenta la domanda aggregata per la produzione nazionale sposta la DD verso destra; qualsiasi shock che diminuisce la domanda aggregata per la produzione nazionale sposta la DD verso sinistra. Nel dettaglio: di produzione per cui domanda e offerta aggregate sono adesso uguali, dato lo stesso tasso di cambio E0. Il punto 2 è
Variazione
Effetto su CA
Tasso di Cambio Reale, EP*/P
Tasso di Cambio Reale, EP*/P
↓ CA
Reddito Disponibile, Yd
↑ CA
Reddito Disponibile, Yd
↑
↓
CA
Reddito Disponibile, Yd
↓
CA
Reddito Disponibile, Yd
↑
↓
↑
6.2
L'equazione della domanda aggregata.