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eventualmente soddisfatta mediante attività di importazione. La “funzione di domanda di importazioni” MD decrescente raccoglie le quantità domandate
sul mercato mondiale, soddisfatte eventualmente da importazioni, per ogni possibile livello di prezzo (quanto più basso è il prezzo mondiale P rispetto a
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quello di autarchia P , tanto maggiore è l’eccesso di domanda che viene soddisfatto con una maggiore quantità di importazioni).!
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Specularmente con riferimento al paese esportatore abbiamo sempre funzione di offerta e funzione di domanda: l’equilibrio sul mercato si trova in
• coincidenza del punto di intersezione tra funzione di domanda e funzione di offerta. Per livelli di prezzo superiori a P * ci troviamo di fronte ad un eccesso di
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offerta che può essere eventualmente soddisfatta mediante attività di esportazione. La “funzione di offerta di esportazioni” XS crescente raccoglie le
quantità offerte sul mercato mondiale all’aumentare dell’eccesso di offerta (all’aumentare del prezzo sui mercati mondiali rispetto al livello di autarchia,
aumenta l’eccesso di offerta e aumenta quindi la disponibilità di beni che il mercato straniero può mettere a disposizione del mercato mondiale sottoforma di
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esportazioni).!
L’“equilibrio sul mercato mondiale” si ha quando la domanda di import espressa dal paese importatore è esattamente uguale all’offerta di export che
• proviene dal paese esportatore. P è il prezzo che prevale sul mercato mondiale garantendo l’equilibrio perché il grano domandato sottoforma di
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importazioni da parte di un paese è esattamente uguale al grano offerto sottoforma di esportazioni da parte dell’altro paese. Questo avviene in condizioni di
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libero scambio. !
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Tipi di tariffe !
La prima barriera di cui teniamo conto è la “tariffa” (o “dazio”): si tratta di una tassa che viene imposta sul bene importato provocando una divergenza tra il
prezzo che viene ad essere praticato sul mercato mondiale e il prezzo che viene ad essere pagato all’interno dell’economia che introduce la tariffa
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stessa. Esistono: ! →
• tariffe specifiche t : tassa fissa su ogni unità del bene importato P = P* + t !
SP T T SP
→
• tariffa ad valorem t : tassa calcolata in percentuale al valore del bene importato P = P* (1 + t )!
AV T T AV Pagina 7 di 15
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In entrambi i casi il prezzo finale che viene pagato all’interno dell’economia domestica è più alto rispetto a quello che prevaleva in condizioni di libero scambio
prima dell’introduzione della tariffa: si configura quindi come una barriera commerciale che ha l’effetto di ridurre l’intensità con cui i paesi scambiano (di fronte
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ad un prezzo più alto le quantità importate tenderanno a diminuire).!
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Dimensione del paese!
C’è una differenza sostanziale tra un dazio che viene introdotto da una piccola economia aperta rispetto ad un dazio che viene introdotto da una grande
economia aperta. Tanto maggiore è la dimensione di un’economia, tanto più è probabile che questa si trovi di fronte a delle ragioni di scambio (prezzi relativi
internazionali) che sono uguali ai suoi prezzi relativi di autarchia. Questo perché un’economia grande influenza con la sua dimensione ciò che accade sul
mercato mondiale. Se l’economia è piccola, non sarà assolutamente in grado di esercitare nessuna influenza sul livello dei prezzi che contano sui mercati
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internazionali.!
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• piccola economia aperta!
In condizioni di libero scambio questa piccola economia aperta avrebbe importato il grano perché il suo prezzo di autarchia P è superiore al prezzo di
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equilibrio prevalente sul mercato mondiale P . L’entità delle importazioni di grano è data dalla differenza tra quantità domandata D e quantità offerta S dato
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un livello di prezzo P . Con l’introduzione della tariffa il prezzo pagato all’interno dell’economia domestica sale a P + t. Avrete quindi una riduzione delle
W W
quantità domandate perché i consumatori pagano di più il grano e quindi riducono la loro domanda (domanda domestica passa da D a D ) e un aumento
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delle quantità offerte perché contestualmente i produttori locali trovandosi di fronte a dei prezzi più alti offrono una maggiore quantità di grano (offerta
domestica passa da S a S ). Una volta che viene introdotta la tariffa le quantità importate si riducono da IM a IM con IM > IM . Tuttavia essendo
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una piccola economia aperta, il prezzo sul mercato mondiale continua ad essere P senza conoscere modificazione.!
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• grande economia aperta!
Quando è un paese grande ad introdurre la tariffa, questo influenza con i suoi comportamenti ciò che accade sul mercato mondiale. La tariffa comunque
provoca un aumento del prezzo che paga il consumatore finale all’interno dell’economia che protegge e così facendo induce una riduzione delle quantità
importate. Per esempio quando si tratta di una tariffa introdotta dall’economia statunitense, il prezzo che viene pagato dal consumatore americano aumenta,
ciò induce una minore domanda di grano da parte dei consumatori americani, una maggiore offerta di grano da parte dei produttori americani: le importazioni
di grano in America si riducono. Ma il mercato americano è un mercato importante per tutti quelli che esportano grano quindi per tentare di limitare la perdita
delle quote di mercato su un mercato così importante e ampio come quello americano, gli esportatori di grano ridurranno il prezzo sul mercato mondiale.
Questo è quanto è necessario avere per evitare che a livello mondiale si venga a manifestare un eccesso di offerta di grano a seguito dell’imposizione
tariffaria decisa da un paese di grandi dimensioni: in assenza di una riduzione del prezzo sul mercato mondiale del grano una volta che la tariffa viene
imposta in un’economia di grandi dimensioni ci sarebbe un eccesso di offerta a livello mondiale e quest’eccesso di offerta può essere eliminato dalla riduzione
del prezzo. Se volete invece ragionare tenendo conto anche della reazione dei produttori, questi internalizzano subito questo possibile effetto con una
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riduzione del prezzo che viene praticato sul mercato mondiale. Il risultato ultimo è esattamente lo stesso.!
Una volta introdotta la tariffa il prezzo sul mercato mondiale si riduce a P * (< P ). La tariffa specifica pari a t, quindi si va a sommare a P * ovvero al nuovo
T W T
prezzo che si viene a manifestare sul mercato mondiale. Il nuovo prezzo comprensivo della tariffa P = P * + t. Questo risultato accade solo di fronte alla
T T
grande economia aperta. L’effetto ultimo di questa misura tariffaria introdotta da una grande economia aperta è quello di ridurre le quantità importate infatti
IM è il nuovo livello di import, perché comunque il prezzo cresce a P . Ovviamente rispetto al caso precedente, il prezzo cresce tanto meno (rispetto al
2 T
prezzo di equilibrio in condizioni di autarchia) tanto più essendo l’economia grande esercita una forza che fa diminuire fortemente il prezzo a P *. Tutto questo
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risente del fatto che dobbiamo sempre tenere in considerazione la dimensione dell’economia che sta praticando la politica commerciale. Nel caso di piccola
economia aperta non accade nulla sul mercato mondiale e tutto l’effetto si scarica sul mercato domestico sottoforma di un maggior prezzo che pagheranno i
consumatori finali e che otterranno eventualmente i produttori domestici. Nel caso di un grande economia aperta dobbiamo tener conto della possibilità che in
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realtà il prezzo sul mercato mondiale si modifichi.!
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Effetti di un dazio sulle ragioni di scambio ! ↑
Immaginate che l’economia H che importa grano ed esporta stoffa, decida di introdurre un dazio sulle importazioni di cibo. Succede che P e (P /P )↓. Se
C S C
produco ed esporto stoffa: P = P . Se produco ed importo cibo: P = P . Quindi P /P = P /P = ragioni di scambio. Graficamente l’offerta relativa di
S EX C IM S C EX IM
stoffa/cibo RS↓, mentre la domanda relativa stoffa/cibo RD↑: i produttori di stoffa diminuiscono l’offerta di stoffa e aumentano l’offerta di cibo, i consumatori
nazionali consumano una maggiore quantità di stoffa rispetto a cibo. In condizioni di libero scambio il punto di equilibrio era in E, con l’introduzione della tariffa
il nuovo punto di equilibrio si sposta in E’. Essendo questa una grande economia aperta, esercita un’influenza sull’offerta e domanda relativa a livello
mondiale e quindi un istante dopo che questa misura di protezione viene introdotta, i prezzi relativi si modificano. Il risultato ultimo è che il prezzo relativo (P /
S
↑.
P ) La grande economia aperta con l’introduzione della tariffa riesce a migliorare le proprie ragioni di scambio. Viceversa nel caso di una piccola
C INT
economa aperta non si modificano le ragioni di scambio perché non è in grado di esercitare alcun effetto su ciò che accade sul mercato internazionale: le
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funzioni RS ed RD rimangono invariate.!
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Effetti distorsivi sul benessere complessivo!
In termini di benessere complessivo, l’introduzione di questa misura di protezione provoca degli “effetti distorsivi”. In condizioni di libero scambio il prezzo è
pari a P quindi le quantità domandate sono pari a D e le quantità offerte sono pari a S . In caso di introduzione della tariffa da parte di una grande economia
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aperta, il prezzo sul mercato mondiale si riduce a P * e successivamente sale a P = P * + t. Le quantità offerte↑ e le quantità domandate↓, in altre parole le
T T T
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quantità importate di riducono passando da D - S a D - S . In termini di variazione del benessere a livello grafico, passano da P a P :!
1 1 2 2 W T
• ∆surplus produttore = +a!
• ∆surplus consumatore = - (a + b + c + d)!
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• ∆surplus governo = c + e in regime di protezione per ogni quantità importata D - S il governo incassa t!
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• ∆complessiva del surplus = +a - (a + b + c + d) + c + e = e - (d + b) !
• b = distorsione dal lato dalla produzione, produco di più di quanto sarebbe normale fare in condizioni di libero scambio!
• d = distorsione dal lato del consumo, consumo di meno di quanto sarebbe normale fare in condizioni di libero scambio!
• e = guadagno derivante dal miglioramento delle ragioni di scambio! Pagina 8 di 15
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Essendo una grande economia aperta determino con il mio comportamento una diminuzione del prezzo sui merca