Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
A
2) g il tasso di crescita dello stock di
k
capitale per addetto / intensità
g dipende di un rapporto 1:1 con g mentre g ha un impatto mediato cioè quando lo
y A k
stock di capitale per addetto cresce, g è positivo ma non impatta g in misura 1 a 1
k y
perché c’è la componente alfa (pari circa a 1/3). 31
Perché questa rappresentazione è coerente con questo diagramma?
Immaginiamo che inizialmente questa sia la situazione del nostro sistema economico con
stock di capitale per addetto istallato nel sistema pari, k , qui corrisponde, data la funzione di
0
produzione, un certo prodotto per addetto pari a y .
0
Immaginiamo a 20 anni di distanza un’economia emergente sia caratterizzata da uno stock di
capitale per addetto pari a k : c’è crescita dello stock di capitale per addetto.
1
Quindi siamo in grado di accumulare capitale per addetto a fronte di questo processo di
accumulazione, troveremo una certa crescita della produttività del lavoro.
Che legame c’è tra g e g ?
y k
esempio: crescita g del 50%, se alfa è circa 1/3, vuol dire che g cresce del 17%.
k y
Il sistema cresce in termini di produttività del lavoro, si passa da y a y ;
0 1
Se g aumenta, ossia è positivo, si ha una
A
traslazione verso l’alto della funzione di
produzione.
Immaginiamo che k rimani costante, ma c’è
0
una forte innovazione tecnologia che
corrisponde ad una forte crescita di A,
vediamo che abbiamo un incremento di
produttività del lavoro.
Quando parliamo di crescita, che sia dei paesi avanzati o emergenti, non si parla di
crescita della produttività del lavoro, soprattutto quando c’è un riferimento di lungo
periodo, la crescita la definiamo in termini di prodotto pro capite.
In realtà, nel più lungo periodo ciò che conta nel descrivere il benessere di un cittadino nel
sistema, è dato non tanto dall’elevatezza della produttività del lavoro, ma dal fatto che sia alto
o basso il reddito pro-capite.
Quindi l’andamento del reddito pro-capite (PIL pro-capite) l’otteniamo rapportando:
PIL aggregato,
Popolazione,
Sapendo ovviamente che N > L perché la forza lavoro si rifà tra i 15 e 64 anni. 32
Vogliamo capire come nel più lungo periodo si muove, in funzione della crescita, il reddito
pro capite e vedremo che il pro capite che definisce la crescita che ci interessa, non risponde
solo a fattori tecnologici ( k e A ) ma anche fatto socio-demografici.
mostra come il PIL pro-capite, , dipenda da:
/ , che misura la produttività per addetto, che dipende da accumulazione dei fattori e
TFP (fattori tecnologici)
/ , che misura la quota di lavoratori occupati sulla popolazione totale; una
grandezza che dipende da variabili socio-demografiche quali
• tasso di partecipazione alla forza lavoro
• struttura demografica
Ricordando che all’interno della Popolazione, , è possibile individuare
Popolazione attiva, 15−64, popolazione in età lavorativa (età compresa tra 15 e 64
anni);
Forza lavoro, , parte della popolazione in età lavorativa disposta a lavorare (ed
eventualmente pienamente occupata in condizioni di full employment: = ).
Ne discende che:
: tasso di partecipazione che dipende da scelte socio-economiche
: quota popolazione attiva che dipende dalla struttura demografica
La crescita di lungo periodo deve essere necessariamente definita e studiata in termini di
reddito pro capite, che dipende da grandezze meramente tecnologiche come la produttività
del lavoro e grandezze socio-demografiche.
Mettendo insieme tutti questi ragionamenti, riusciamo a scrivere un legame tra il tasso di
crescita del reddito pro-capite, tasso di crescita della produttività del lavoro, lavoro di crescita
del tasso di partecipazione e tasso di crescita della popolazione attiva. 33
Di conseguenza il tasso di crescita del PIL pro-capite, conosce un andamento nel tempo
riconducibile alla relazione: = + . + . .
Diventa essenziale spiegare la dinamica nel tempo seguita da:
: prodotto per addetto (produttività del lavoro), funzione dello stato della
tecnologia e dell’uso efficiente dei fattori
: tasso di partecipazione, funzione della struttura dei mercati e delle
istituzioni (soprattutto inerenti il lavoro)
: quota della popolazione attiva, funzione di fattori demografici
. .
La crescita di lungo periodo definita da g > 0 positivo, vuol dire che il reddito pro-capite
YPC
cresce
e questa è spiegata non solo da grandezze meramente tecnologiche come g , ma dipende
y
anche dal tasso di partecipazione che potrebbe crescere nel lungo periodo e dipende anche
dalla variazione della quota della popolazione attiva che è una grandezza meramente
demografica.
Se il tasso di partecipazione cresce questo contribuisce a fare aumentare il prodotto
pro capite nel lungo periodo.
Esempio: aumenta grazie a politiche del lavoro come defiscalizzazione. 34
A.4 Il capitale fisico
Il modello di Solow è il modello antico, Solow lo scrive nel 1957, ma ancora oggi è utilizzato da
tutti perché sostanzialmente ci racconta che la crescita avvenga in relazione ad alcuni fattori
(accumulazione e innovazione)
Questi fattori di cui ci occuperemo, sono chiamati i determinati prossimi della crescita ma ci
sono anche dei determinanti profonde cioè esistono degli elementi che possono favorire o
sfavorire questa accumulazione di fattori o questa accumulazione di conoscenza.
Per il momento ci fermiamo al livello delle grandezze osservate, ossia ruolo del capitale e del
lavoro.
Il ruolo del capitale fisico nel processo di crescita
Ci fa vedere il legame tra Pil per addetto (produttività
del lavoro) e capitale per addetto, è come avere Y/L e
K/L.
Vediamo chiaramente che c’è una chiara correlazione
positiva, chi ha installato un alto capitale per addetto ha
una grande produttività del lavoro; chi invece ha
istallato poco capitale per addetto soffre di un basso
livello di produttività.
Il fatto stilizzato da cui partire è costruire un modello che sia coerente con queste indicazioni
fornite dai dati e quindi cercare capire il ruolo giocato dall’accumulazione di capitale.
Bisogna vedere come si fa ad accumulare il capitale per addetto, a quali condizioni questo
avviene, con quale efficacia vengono prodotti i risultati.
Facendo riferimento termine capitale, esso non è facilmente definibile e misurabile perché ci
sono una serie di problemi, ma noi intendiamo sostanzialmente: accumulazione di capitale
fisico (macchinari, attrezzature e immobili), attraverso lo svolgimento dell’attività di
investimento (netto).
Il ruolo del capitale fisico nella funzione di produzione
Le ipotesi sono molto semplici nel modello di Solow.
Economia chiusa, niente relazioni con il resto del mondo, che produce un solo bene omogeneo,
con tecnologia a: 35
Rendimenti costanti di scala (se utilizzo/raddoppio entrambi i fattori produttivi il PIL
raddoppierà).
Rendimenti marginali decrescenti (se manteniamo costante l’utilizzo di un fattore, tipo
il lavoro, e aumento l’utilizzo dell’altro fattore, il capitale, la produttività marginale
rimane positiva, ma via via decrescente. Questo ci serve a capire perché la crescita
dovuta all’accumulazione di capitale, nel lunghissimo periodo tende a zero).
che utilizza
Lavoro,
Capitale, K
Definendo:
Output per addetto, = /
Capitale per addetto, = /
La funzione di produzione può essere rappresentata da:
Una relazione funzionale largamente utilizzata è costituita dalla funzione Cobb-Douglas :
che in forma intensiva, cioè in termini di prodotto per addetto, = diventa
Ricordando che:
- , misura della produttività fattoriale totale (TFP)
- , quota del reddito nazionale attribuibile alla remunerazione del fattore capitale
(ipotizzando mkt. concorrenziali e remunerazione dei fattori in base a produttività
marginali) Quota del reddito nazione attribuita al
capitale, abbiamo il PIL procapite sull’asse
orizzontale, il livello di è sull’asse delle
ascisse e vediamo che mediamente che il
valore di per tutti i paesi è circa 1/3. 36
Il modello di Solow
Assumiamo l’esistenza di una economia, in condizioni di pieno impiego (in cui tutta la forza
lavoro sia occupata, = ), che produce un solo bene omogeneo, utilizzando una funzione di
produzione Cobb-Douglas che impiega:
Lavoro, il cui ammontare è per il momento costante e la cui qualità omogenea;
Tecnologia, il cui livello è per il momento costante.
Capitale, il cui ammontare varia per effetto degli investimenti, , e dell’ammortamento, :
L’unico possibile motore di crescita è l’accumulazione di capitale, che segue una funzione
precisa:
La variazione dello stock di capitale, tra un periodo e l’altro, risulta essere uguale alla
differenza tra I, gli investimenti lordi e D, l’ammortamento.
Gli investimenti devono essere netti infatti vanno ammortizzati dall’usura (fisica o
tecnologica)o obsolescenza;
Se si vuole ragionare in forma intensiva o in termini per addetto, si divide la relazione per L
ovvero la dimensione della forza lavoro (k = K/L).
Dobbiamo però precisare per quanto riguarda la determinazione di questi termini:
- Ammortamento: è pari a una quota costante del capitale installato.
Se il capitale per addetto k che è stato istallato nel nostro sistema economico ha
esattamente quel valore cioè k, possiamo assumere che una certa quota percentuale pari a
delta, se ne va anno dopo anno sotto forma di ammortamento.
Il processo di deterioramento del capitale corrisponde a una frazione dello stock di capitale
in ragione di:
- Investimento lordo: i è uguale a una frazione gamma del prodotto per addetto y.
Una quota parte del reddito viene risparmiata e un’altra investita. In questa versione
gamma è il coefficiente di investimento.
dove gamma è costante ed è il coefficiente di investimento, ma in mezzo ci sta il risparmio,
quindi dato il reddito per addetto una certa parte viene risparmiata e se tutta quella
risparmiata viene investita arriviamo alla formula sopra. 37
Sappiamo quindi che lo stock di capitale cresce solo se la differenza è positiva.
L’accumulazione di capitale
Ora possiamo scrivere la nostra legge di moto:
E se nella versione più semplice assumiamo che A sia per il momento costante e pari ad uno, si
può scrivere:
Stato stazionario
Nello stato stazionario l’accumulazione di capitale si manifesta ogni