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Estratto del documento

A A

- Analogamente, il profitto derivante dalla vendita di B é: π (Pa, Pb) = (Pb - mb) D (Pa, Pb).

B B

- Il problema del monopolista è quello di max i profitti derivanti dalle vendite dei due prodotti, π,

che dipendono dai due prezzi:

π (Pa, Pb) = π (Pa, Pb) + π (Pa, Pb) = (Pa - ma) D (Pa, Pb) + (Pb - mb) D (Pa, Pb) (10.1)

A B A B

- Nella scelta dei p ottimali da praticare il monopolista deve tener conto che esiste questa

correlazione tra i beni (cioè analizzare come influisce il prezzo di A sui profitti generati da B e

viceversa).

- Il problema del monopolista è illustrato nella Figura 10.6.

- La curva di D di A si sposta verso l'esterno a mano a mano che il prezzo di B scende da 5 a 4.

Modificando il prezzo PB, il monopolista può riuscire a spostare verso l'esterno la curva di D in

A

modo da ottenere un π sufficientemente grande dalle ulteriori vendite di A più che compensato da

qualsiasi riduzione dei profitti derivanti dai prezzi minori per il bene B (Se Pa varia, anche D si

B

sposta).

- In definitiva: un monopolista di due prodotti correlati tra di loro può discriminare i p fissando

almeno un p > a quello che fisserebbero due monopolisti distinti per un bene, e un p< per l’altro

bene.

Ad esempio i Pb ad un p<MC per vendere il bene A ad un p>.

Abbinamenti "a pacchetto" con D correlate.

- Se le D sono correlate, gli abbinamenti "a pacchetto" sono un metodo che il monopolista può

utilizzare per evitare il comportamento inefficiente da parte dei consumatori e quindi aumentare i

suoi π.

Per esempio, le automobili sono fatte di alluminio e acciaio.

123

La disponibilità dei produttori di automobili a pagare per l'alluminio dipende dal prezzo

dell'acciaio. Quindi, se è possibile realizzare l'output utilizzando proporzioni variabili dei due fattori

produttivi, le domande di questi ultimi sono correlate.

Supponiamo che l'industria automobilistica e quella dell'acciaio siano di tipo concorrenziale, e che

l'alluminio sia invece fornito da un monopolista.

I produttori di automobili scelgono una combinazione di alluminio e acciaio basata sul rapporto tra il

prezzo di monopolio dell'alluminio e il prezzo concorrenziale dell'acciaio.

Dato che il prezzo dell'alluminio è relativamente alto (più alto di quello concorrenziale) essi

utilizzano una quantità relativamente troppo elevata di acciaio e troppo bassa di alluminio, quindi la

produzione automobilistica è inefficiente.

Inoltre, e questo è il problema del monopolista dell'alluminio, viene acquistato un quantitativo

relativamente basso di tale materiale.

Il monopolista dell'alluminio potrebbe costringere i produttori di automobili a stipulare contratti che

li vincolano a utilizzare una quantità relativamente maggiore di alluminio. Per esempio, potrebbe

costringerli a usare la proporzione efficiente tra alluminio e acciaio (il rapporto che si sceglierebbe

se tutte le industrie fossero concorrenziali). Il monopolista potrebbe imporre questa restrizione

imponendo ai produttori di automobili di acquistare la quantità efficiente di acciaio presso la sua

impresa, che si approvvigiona invece sul mercato concorrenziale dell'acciaio.

Abbinamenti vincolati con D correlate.

- Nell’abbinamento vincolato i consumatori acquistano un prodotto e viene poi richiesto loro di

effettuare tutti i loro acquisti di qualche altro prodotto connesso dallo stesso produttore.

- In un abbinamento vincolato tipico, l'impresa fissa un p per il prodotto primario e ne fa pagare uno

elevato (superiore a quello concorrenziale) per il prodotto connesso.

- Pertanto, un elemento decisivo per max i profitti in caso di abbinamento vincolato è che i

consumatori abbiano D con volumi diversi.

- Analizzeremo ora i motivi per cui gli abbinamenti vincolati possono essere remunerativi.

124

- Supponiamo che un'impresa sviluppi un nuovo macchinario che cuce automaticamente i bottoni

sulle camicie.

- Prima dell'invenzione. di questo macchinario, i bottoni erano cuciti a mano e il costo del lavoro era

pari a 0,01 per bottone.

- Supponiamo inoltre che un produttore di dimensioni elevate faccia applicare 10.000 bottoni

à

all'anno Egli è disposto a pagare la somma di 100 l'anno per il macchinario perché gli fa

risparmiare 100 costo del lavoro.

- Un altro produttore che usa solo 1.000 bottoni sarebbe invece disposto a pagare al massimo 10

all'anno per il macchinario.

- Per semplicità, supponiamo che il macchinario duri solo un anno e che il numero totale di bottoni

che ciascun produttore fa applicare alle camicie nello stesso periodo rimanga invariato a seguito di

questa invenzione. p ,p p

- La curva di D del macchinario, DM( ), dipende dal prezzo della macchina, , e dal prezzo

M B M

p

dei bottoni, . Quest'ultimo è pari a 0,05 (Figura 10.7a).

B

- Supponiamo che il monopolista che produce il macchinario decida di consentire alle imprese di

usare gratuitamente questo nuovo processo a condizione che acquistino tutti i bottoni da lui per un

p

prezzo pari a = 0,06, che è superiore di 0,01 al prezzo concorrenziale.

B

à In altre parole, il monopolista abbina la vendita dei bottoni a quella del macchinario e fa pagare

un sovrapprezzo pari, a 0,01 per ciascun bottone. Qualsiasi impresa cui serva la macchina accetta

queste condizioni perché la macchina le fa risparmiare una somma pari a 0,01 per bottone.

- In seguito a questo abbinamento i maggiori consumatori di bottoni pagano un prezzo reale più alto.

Per esempio, l'impresa che domanda 10.000 bottoni paga in realtà un prezzo di 100 per il

macchinario; l'impresa che domanda solo. 1.000 bottoni, invece, paga solo 10.

- In altre parole, un abbinamento tra bottoni e macchine consente al monopolista di far pagare

p diversi per il macchinario, praticando un prezzo maggiore a coloro che attribuiscono un

valore elevato al macchinario. 125

- E’possibile mettere in relazione questo esempio di abbinamento tra macchinario e bottoni con

l'analisi effettuata in precedenza delle curve di D correlate.

- Se il monopolista fa pagare 0,06 per bottone e estrae tutto il surplus del consumatore, i clienti non

sono disposti a pagare per il macchinario (la curva di D è la retta tratteggiata che giace sopra l'asse

delle ascisse nella Figura 10.7a).

- L'impiego del macchinario fa spostare verso l'esterno la curva di domanda di bottoni.

Se il macchinario viene concesso gratuitamente, la curva della D di bottoni si sposta verso l'alto di

0,01 in più rispetto a dove si trovava prima dell'invenzione del macchinario (nella Figura 10.7b la

linea tratteggiata può essere intesa come la domanda di bottoni quando il prezzo dei macchinari è

talmente elevato che nessuno ne acquista uno, mentre la linea spessa può essere intesa come la

domanda di bottoni quando il prezzo dei macchinari è pari zero).

Analogamente, a mano a mano che il p del macchinario aumenta, la curva di domanda di bottoni

scende al suo livello iniziale. p p =

- Pertanto l'abbinamento, in base al quale si pongono = 0 e 0,06, fa spostare la curva di

M B

domanda del macchinario verso il basso e quella dei bottoni verso l'alto rispetto alle posizioni in

p p

cui si troverebbero se > 0 e = 0,05.

M B

- L'abbinamento consente dunque all'impresa di discriminare perfettamente il prezzo, perciò è più

remunerativo che fissare qualsiasi prezzo uniforme positivo per il macchinario e non vendere

bottoni (o venderli al prezzo concorrenziale).

D)Discriminazione della qualità.

- Quando i consumatori preferiscono livelli diversi di qualità, il monopolista manipola la qualità dei

prodotti sul mercato per estrarre il surplus del consumatore.

Il monopolista segue i principi che abbiamo esaminato in precedenza in relazione alla

discriminazione del prezzo e sceglie la gamma dì qualità che gli' consente di far pagare un prezzo

alto a coloro che attribuiscono un valore elevato al prodotto; e un prezzo basso a coloro che gli

attribuiscono un valore basso.

- Esempio: Il monopolista di automobili, può scegliere di produrre solo macchine di qualità molto

alta e molto bassa. Non fornendo sostituti stretti delle auto di qualità elevata, il monopolista può

ottenere profitti più elevati dalla loro vendita di quanto potrebbe realizzare nel caso in cui

producesse anche auto di qualità medie a prezzo contenuto. Queste ultime infatti potrebbero essere

buoni sostituti delle macchine di alta qualità e prezzo elevato. In questo modo l'impresa può far

pagare un prezzo elevato per la macchina di alta qualità senza preoccuparsi che i consumatori la

sostituiscono con un'auto di qualità e prezzi bassi, dato che non la considereranno un sostituto

stretto. 126

CAPITOLO 11 – COMPORTAMENTO STRATEGICO

Definizione di comportamento strategico.

- Il comportamento strategico è un insieme di azioni che un'impresa intraprende per influenzare

la situazione di mercato in modo tale da aumentare i propri profitti.

La situazione di mercato consiste di tutti i fattori che influiscono sull'esito di mercato (prezzi,

quantità, profitti, benessere), comprese le aspettative dei clienti e dei rivali, il numero dì

concorrenti effettivi e potenziali, la tecnologia di produzione di ciascuna impresa e i costi o la

velocità con la quale un concorrente può entrare nell'industria.

- Esamineremo due tipi di comportamento strategico:

v à

Non Cooperativo Il comportamento strategico non cooperativo consiste nelle azioni

svolte da una singola impresa per max i π migliorando la sua posizione rispetto a quella

dei rivali.

Questo tipo di comportamento in genere fa aumentare i profitti di un'impresa e

diminuisce quelli delle imprese concorrenti.

v à

e cooperativo Il comportamento strategico cooperativo consiste in azioni che rendono

più facile alle imprese di un'industria coordinare le proprie iniziative e limitare il

dinamismo competitivo.

Questo tipo di comportamento incrementa i profitti di tutte le imprese di un mercato

riducendo la concorrenza.

A) Il comportamento strategico non cooperativo.

- Affinchè la strategia non cooperativ abbia successo devono essere soddisfatte 2 condizioni:

1) Vantaggio della prima mossa (asimmetria tra le imprese)

à l’impresa deve di solito avere un vantaggio sui propri rivali. Per esempio deve essere ingrado

di agire prima dei concorrenti.

2) Impegno vincolante.

àL’impresa deve perseguire una minaccia credibile agli occhi della concorrente, attuando una

strategia che sia razionale.

Vincolandosi a svo

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Publisher
A.A. 2017-2018
171 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Rxsempre18 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Purpura Antonio.