Contratti ed efficienza dei consumatori
Valutazione al margine e differenze tra i tipi di consumatori
La differenza tra le valutazioni al margine del tipo 2 e del tipo 1 risulta positiva. Per il consumatore 2, il contratto massimizza il profitto del monopolista, dove la valutazione marginale è uguale al costo marginale. Ciò significa che la quantità per il consumatore 2 è efficiente, ossia il prezzo è uguale al costo marginale. Questo massimizza il surplus aggregato con la condizione v' = c, ovvero prezzo = costo marginale.
Efficienza del contratto per il consumatore 2
Il contratto per il consumatore 2 massimizza il surplus aggregato tra consumatore e produttore. La condizione del primo ordine per questo contratto è come se il monopolista massimizzasse non solo il proprio profitto ma anche quello del consumatore. Lo stesso accade con la discriminazione di primo grado, dove il contratto è efficiente.
Il contratto per il consumatore 1
Per il consumatore 1, la valutazione al margine, cioè il contributo lordo da un incremento della quantità, è uguale a c più un termine positivo. Il contratto non è efficiente poiché il prezzo è maggiore del costo marginale, e un'espansione della quantità aumenterebbe il surplus di entrambi i soggetti. Il consumatore basso riceve un bene di qualità e quantità inferiori a quelli ottimali per massimizzare il surplus sociale. Migliorare qualità e quantità per questo consumatore migliorerebbe il benessere sociale complessivo, mentre il consumatore di tipo alto viene trattato "bene".
Efficienza e distorsione dei contratti
Il risultato che q2 sia maggiore di q1 non implica efficienza per il consumatore alto e inefficienza per il consumatore basso. Per valutare l'efficienza dei contratti, bisogna considerare l'incremento di utilità aggregata derivante dall'espansione della quantità al margine. La distorsione al basso si verifica quando il monopolista offre un contratto meno vantaggioso al consumatore di tipo basso, mentre il consumatore di tipo alto ottiene un'allocazione efficiente.
Motivazioni del monopolista
Il monopolista trova ottimale trattare in modo efficiente il tipo alto e in modo inefficiente il tipo basso. Ciò accade perché, per il consumatore di tipo basso, il prezzo è maggiore del costo marginale e non si massimizza il surplus aggregato. Invece, per il consumatore di tipo alto, il prezzo è uguale al costo marginale. Le scelte del monopolista sono influenzate da due fattori:
- Efficienza positiva: il prezzo è maggiore del costo marginale.
- Esternalità pecuniaria negativa: effetti sui consumatori inframarginali.
Contratto per il consumatore di tipo alto
Nella scelta del contratto per il consumatore di tipo alto, non si considera l'interrelazione con il contratto di tipo basso. Quando si aumenta la quantità q2, ciò migliora il contratto per il consumatore di tipo alto, rilassando i vincoli di compatibilità e incentivazione, il che permette di aumentare il prezzo.
Incremento di prezzo e costo marginale
Un incremento di q2 si accompagna a un aumento del prezzo determinato dalla valutazione v'. Questo prezzo riflette sia l'incremento della quantità/costo marginale sia il bisogno di mantenere i vincoli di compatibilità. Il fatto che il vincolo si rilassi a favore del monopolista permette di incrementare il prezzo.
Effetti sui consumatori
Per il consumatore di tipo basso, un aumento della qualità o quantità comporta minori effetti sul prodotto marginale rispetto a v' - c. Per il consumatore di tipo alto, il controllo della quantità q2 non influisce sul prodotto del tipo 1. Si internalizza l'incremento di surplus dato al consumatore, aumentando la quantità ma anche il prezzo per mantenerlo indifferente tra le opzioni disponibili.
Conclusioni sul comportamento del monopolista
Il monopolista bilancia l'incremento di quantità e prezzo per mantenere il vincolo di partecipazione e compatibilità. Nel caso del consumatore di tipo 1, un aumento della qualità porta a un aumento dell'utilità marginale, che però non è sufficiente a lasciare il consumatore di tipo 2 "a bocca asciutta". Ciò porta a ridurre il prezzo per il consumatore di tipo 2, mantenendo gli incentivi e la compatibilità.