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CAPITOLO 10 :IL VANTAGGIO DELLA DIFFERENZIAZIONE:
La differenziazione (sinonimo di unicità) non consiste semplicemente nell’offrire prodotti differenti, ma
nell’identificare e comprendere ogni possibile forma di interazione tra l’impresa e i suoi clienti, per
domandarsi come queste interazioni possano esser migliorate o modificate in modo da fornire un valore
aggiunto al cliente. Il vantaggio della differenziazione si realizza quando un’impresa riesce a conseguire,
grazie alla differenziazione, un premio sul prezzo (premium price) che eccede il costo sostenuto per
realizzarla.
Per analizzare la differenziazione occorre esaminare:
a. L’impresa (lato dell’offerta): risorse e competenze che creano unicità.
b. Clienti (lato della domanda): comprensione dei clienti e dei loro bisogni
La differenziazione può riguardare quasi tutti gli aspetti del rapporto impresa-consumatore:
1. Aspetti tangibili: riguarda:
le caratteristiche visibili di un prodotto o di un servizio (forma, colore, dimensione,
materiale, design)
le performance (affidabilità, consistenza, velocità,durata,sicurezza)
servizi complementari (servizi post vendita)
2. Aspetti intangibili: cioè il marchio e tutte quelle motivazioni sociali, emotive e psicologiche che
sono spesso alla base delle scelte del consumatore specie per quei prodotti per i quali qualità e
performances sono difficili da accertare al momento dell'acquisto (experience goods).
Differenziazione ≠ segmentazione
è una scelta strategica attuata dall’impresa e è una caratteristica della struttura del mercato e
guarda il modo in cui un'azienda compete e può riguarda dove l'impresa compete. Un mercato è
offrire qualcosa di unico ai clienti. Riguarda il segmentabile quando può essere suddiviso in
posizionamento di un’impresa all’interno di un funzione delle caratteristiche dei consumatori e
mercato in relazione al prodotto, al servizio e alle della loro domanda
caratteristiche di immagine che influenzano la
scelta del consumatore
Analisi della differenzazione: la domanda
Per differenziare con successo occorre trovare il giusto equilibrio tra la domanda di differenziazione
dei consumatori e la capacità dell'impresa di fornire un prodotto differenziato. Cominciamo con l’analisi
della domanda che ci permette di determinare le caratteristiche del prodotto che permettono di creare
valore per i clienti, la disponibilità dei clienti a pagare per avere un bene differenziato e la posizione
competitiva ottimale per l’impresa in termini di variabili di differenziazione.
L’analisi della domanda inizia con la con la comprensione del consumatore cioè capire i motivi che spingono
i consumatori ad acquistare un prodotto o un servizio. A questo scopo si usano varie metodiche:
1) multidimensional scaling: è un grafico che rappresenta le percezioni dei consumatori su
somiglianze e differenze tra prodotti concorrenti e serve a stabilire le caratteristiche
fondamentali del prodotto, viste dalla parte del cliente
2) conjoint analysis: analizza le preferenze del consumatore per i diversi benefit del prodotto. In
primis si identificano i benefit e poi si fa la classificazione di prodotti ipotetici che possiedano
differenti combinazioni di tali caratteristiche
3) analisi dei prezzi edonistici: il prezzo di vendita di un prodotto può essere considerato come
somma dei prezzi di ogni singola caratteristica del prodotto
4) analisi della curva del valore: consiste nel tracciare una curva che rappresenta la prestazione di
un prodotto o servizio relativamente ai fattori di successo: si può così confrontare la curva
dell'impresa con le curve dei concorrenti e stabilire gli opportuni interventi per ottenere un
vantaggio di differenziazione
I fattori sociali e psicologici: non si tiene conto di tutte le motivazioni del cliente all'acquisto: sono pochi i
prodotti che un cliente acquista al solo scopo di soddisfare esigenze primarie di sopravvivenza. Nella
maggior parte dei casi il cliente acquista in base a motivazioni psicologiche, sociali, e quindi bisognerebbe
analizzare fattori demografici (età, sesso, etnia), socioeconomici (reddito, istruzione) e psicografici (stile di
vita, personalità).
In sostanza l'analisi della domanda consente di capire quali caratteristiche sono più apprezzate dal
consumatore e quali combinazioni di esse sono preferite: il produttore si troverà davanti a consumatori che
preferiscono la combinazione X, altri che preferiscono la Y e ha quindi la possibilità di scegliere quale o quali
gruppi di clienti sarà il suo obiettivo.
Analsi della differenziazione: l’offerta
L’impresa deve avere la capacità di offrire un prodotto differenziato. Per questo dobbiamo considerare il
lato dell’offerta: esaminare le sue attività e le risorse di cui dispone.
La differenziazione consiste nell’offrire unicità. Porter individua i fattori di unicità che costituiscono le
variabili decisionali dell’impresa :
caratteristiche e prestazioni del prodotto
servizi complementari
intensità delle attività di marketing
tecnologia impiegata
qualità degli input acquisiti
procedure gestionali delle attività
competenze dei dipendenti
collocazione geografica
livello di integrazione verticale
Per far in modo che la differenziazione sia efficace occorre:
1. Integrità del prodotto: si riferisce alla coerenza della differenziazione di un’impresa. Indica la
misura in cui un prodotto riesce a realizzare un equilibrio complessivo fra le diverse
caratteristiche(le funzioni base,estetica,semantica, pacchetto,affidabilità). Può essere:
a. interna : coerenza fra funzione e struttura del prodotto. Le parti di adattano bene l’una all’altra
b. esterna : misura in cui le funzioni e la struttura del prodotto soddisfano gli obiettivi, i valori e il
senso d’ identità dei clienti
2. Segnali e reputazione: II consumatori non sempre dispongono di informazioni sulle qualità e le
caratteristiche dei beni che acquistano. Si distinguono prodotti le cui qualità e caratteristiche
possono essere accettate con una semplice verifica search goods e prodotti le cui qualità e
caratteristiche possono essere riconosciute soltanto dopo il consumo experience goods(importante
è il segnale di qualità
Dilemma del prigioniero:
• l’impresa può offrire un prodotto di alta o di bassa qualità
• il cliente può pagare un prezzo sia alto sia basso
• se la qualità non è evidente, si perviene a un equilibrio in cui il cliente offre un prezzo basso per un
prodotto di bassa qualità
• per l’impresa e il cliente sarebbe meglio concludere la vendita di un prodotto di alta qualità a un
prezzo elevato
Per uscire dal dilemma, i segnali efficaci cambiano i payoff del dilemma del prigioniero
- garanzia esterna nel tempo;
- sponsorizzazione;
- imballaggio, etc.
La differenziazione ha i suoi costi: input di qualità superiore, maggiore pubblicità, migliore assistenza post-
vendita (costi diretti); inoltre non si può contare né su economie di scala (il volume di produzione è troppo
basso) né su economie di apprendimento se la differenziazione richiede continui miglioramenti del
prodotto (costi indiretti).
Essendo costi strettamente legati alla differenziazione non possono essere ridotti: allora l'unico modo per
ridurre i costi consiste nel posticipare la differenziazione agli ultimi stadi della catena del valore: ad es i
maggiori produttori di auto hanno ridotto il numero dei pianali, riservando la differenziazione alle fasi finali
cioè ai colori, finiture e opzioni accessorie: in sostanza diversi tipi di auto possono essere costruite
utilizzando la stessa catena di montaggio.
Se a questo aggiungiamo i sistemi di produzione flessibile e il just-in-time, possiamo dire di essere molto
vicini ad avere il prodotto personalizzato a un costo accessibile
La catena del valore nell’analisi della differenziazione:
Dopo aver analizzato le caratteristiche del prodotto differenziato e la capacità dell'azienda di
produrlo, dobbiamo cercare di coordinare questi due elementi che, presi l'uno indipendentemente
dall'altro, non funzionerebbero: a tal fine applica la catena del valore.
Quattro fasi principali:
1) creare la catena di valore per l'impresa e per il cliente singolo o per più clienti (in tal caso si
faranno catene di valore separate)
2) identificare i fattori che determinano l'unicità per ciascuna attività presente nella catena: si
valutano le potenzialità di differenziazione del prodotto per l’impresa.
3) selezionare le variabili di differenziazione + vantaggiose per l'impresa
dove l’impresa ha maggiori possibilità di differenziazione
collegamenti tra le diverse attività
sostenibilità nel tempo dei fattori di unicità
4) individuare i collegamenti tra la catena di valore dell'impresa e quella del cliente 27
CAP 12 (Tecnologia e gestione dell’innovazione):
I settori ad alta intensità tecnologica includono sia settori emergenti sia settori affermati nei quali la
tecnologia continua a rappresentare il principale fattore di competizione (come il settore dei prodotti
farmaceutici, chimici, delle telecomunicazioni, ecc..).
Tradizionalmente si distingue:
1. l'invenzione: è la creazione di nuovi prodotti e nuovi processi attraverso lo sviluppo di nuove
conoscenze o nuove combinazioni delle conoscenze già esistenti(la maggior parte);
2. l'innovazione: è la commercializzazione iniziale di un'invenzione attraverso la produzione e la
vendita di un nuovo bene o servizio, oppure attraverso l'utilizzo di un nuovo metodo di produzione.
Una volta introdotta, l'innovazione si diffonde: dal lato della domanda, con l'acquisto di beni e
servizi da parte dei clienti; dal lato dell'offerta, con l'imitazione da parte dei concorrenti. Non tutte
le invenzioni si trasformano in innovazioni. Inoltre tra l'invenzione e l'innovazione intercorre di
solito un periodo di tempo più o meno lungo: es la xerografia risale al 1938 ma la sua applicazione e
cioè la prima fotocopiatrice fu posta sul mercato nel 1958. Una innovazione non garantisce fama e
successo né per gli individui né per le imprese: il valore creato dall'innovazione si distribuisce infatti
tra una molteplicità di parti differenti: clienti, fornitori, imitatori oltre che all'innovatore: ad
esempio nel caso del PC gli innovatori Apple,Xerox, hanno guadagnato di gran lunga meno rispetto
agli imitatori,Ibm, Toshiba, Acer, Compaq (regime di appropriabilità deb