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LIMITI DELLA CORPORATE COMMUNICATION
- prevede una categorizzazione omogenea e un modello di comunicazione rigido e
controllato dall’azienda (modello sender-biased e top down) che non considera
l’interazione degli individui e la loro centralità nella costruzione del messaggio
dell’azienda/della marca
La visione olistica della comunicazione e la volontà di integrare la totalità delle sue
- manifestazioni in azienda è molto difficile da realizzare concretamente e ostacola la
flessibilità e il dinamismo dell’impresa ===> staticità e proceduralizzazione a livello
organizzativo
CORPORATE IMAGE : nasce agli inizi degli anni Cinquanta.
Immagine come dimensione aziendale generata attraverso processi cognitivi ed emotivi
che coinvolgono tutti i soggetti che entrano in contatto con l’azienda 6
> porta ad avere un posizionamento distintivo che si riverbera a livello commerciale; ha
un impatto tangibile, è una dimensione aziendale che deriva da processi cognitivi ed
emotivi degli stakeholder; un insieme di stimoli comportamentali e di valutazioni che
scaturiscono dall’azienda; è una dimensione caratterizzata da oggettività e razionalità <
aspetti governabili dall’azienda (ad esempio, in caso di immagine negativa, l’azienda può
intervenire) ≠ l’identità, al contrario, è un elemento strutturale, slegato dalle performance
finanziarie
Ma l’immagine è basata anche su elementi emotivi, su elaborazioni personali e irrazionali
che incidono sul giudizio d’immagine e possono distruggere un capitale di conoscenze
affettiva e pertanto, in quanto individuali, non sono governabili dall’azienda (es: Il latte in
polvere di Nestlè ha subito un boicottaggio pubblico; Skoda, Oviesse < hanno una stigma
a livello di immagine ≠ Nike, brand idolo dell’America). Inoltre sull’immagine della
corporate influisce anche quella del leader ( es: Steve Jobs)
La corporate image è stata definita in diversi modi, che mettono in luce approcci
concettuali differenti:
• 1. Quadro mentale o ritratto dell’azienda
• 2. Insieme di percezioni dell’azienda da parte di un soggetto
• 3. Insieme di valutazioni, sensazioni, esperienze e conoscenze sviluppate nei
confronti dell’azienda
• 4. Insieme di stimoli comportamentali
===> La letteratura anglosassone concorda sul fatto che: l’immagine aziendale è una
valutazione che scaturisce dall’insieme delle percezioni dell’azienda maturate
dai diversi pubblici con i quali essa entra in contatto.
Tale valutazione si basa su due tipologie di elementi:
elementi cognitivi (dati, fatti, esperienze che i soggetti hanno ottenuto direttamente o
indirettamente);
elementi affettivi, che integrano e rielaborano in modo soggettivo gli elementi cognitivi
L’immagine aziendale presso i diversi pubblici deriva dall’interazione dei seguenti
aspetti:
-attività di comunicazione attuate dall’azienda;
-comportamenti e relazioni sviluppate dall’azienda (es: dove sceglie di operare =>
percepito di solidità)
-percezioni e valutazioni soggettive di carattere emotivo espresse dai pubblici;
-opinioni e giudizi espressi da altri soggetti (mass media)
È inoltre opinione condivisa fra gli studiosi, che l’immagine aziendale non sia unica per
ogni azienda, può variare a seconda dell’oggetto di analisi e del pubblico considerato
(product image, brand image, corporate image; CEO image, employee image) 7
Una Corporate Image favorevole consente all’impresa di:
• migliorare le relazioni con gli stakeholder, ottenendo vantaggi da ciascuno di essi;
• incrementare i risultati commerciali (cross-selling = l’impresa ha la possibilità di
vendere tutti i suoi prodotti qualora decida di attuare una brand extension==>image
transfe: l’immagine di un prodotto si riverberà anche sugli altri => vendita cross
categoria, up-selling= si verificherà un aumento della quantità venduta delle stesse
categorie di prodotto ; trade-up = si verificherà un incremento del margine in quanto
se l’immagine sarà affermata e il percepito consolidato l’impresa potrà applicare ai
propri prodotti un premium price, rivolngendosi a una clientela fidelizzata . Es: Tom
Ford > capitale fiduciario da Gucci.);
• consolidare la posizione competitiva;
• attrarre personale di talento e diminuire il tasso di turnover del personale;
• sviluppare e sostenere una reputazione positiva nel contesto economico e sociale;
• migliorare la capacità dell’azienda di gestire cambiamenti e crisi.
==> L’immagine aziendale contribuisce allo sviluppo di una più elevata capacità
reddituale e all’incremento delle opportunità di sopravvivenza dell’azienda nel lungo
periodo.
Corporate Reputation: è un complesso di giudizi e di aspettative riguardanti l’azienda
sviluppati nel corso del tempo dai suoi stakeholder in relazione alle sue caratteristiche e ai
suoi comportamenti, espressi sulla base delle esperienze personali,del passaparola e
delle azioni passate dell’azienda.
All’inizio degli anni Settanta gli studi e le ricerche concernenti la corporate image
diminuiscono in modo sostanziale. Il concetto di corporate reputation ha origine
nell’ambito della letteratura microeconomica negli anni Settanta e Ottanta con riferimento
all’analisi delle situazioni di incompleta o imperfetta informazione. La reputation andava
quindi a colmare un incertezza, fungendo da sostitutivo alla conoscenza ( es: spin
doctoring, scienza delle relazioni pubbliche volta a costruire l’immagine in modo
manipolatorio in quanto a differenza della reputazione,l’immagine ha in sè un che di
fasullo)
Reputation vs. Immagine
Anche la reputazione è un costrutto percettivo tuttavia maggiormente basato sui
comportamenti affettivi dell’azienda e sulle esperienze personali, sulla coerenza delle
azioni da lei intraprese; è più solida e duratura, basata su fatti concreti ed esperienze
dirette=> è il risultato di un insieme socialmente condiviso di giudizi (≠ immagine) => solo
quando il giudizio è cristallizzato e condiviso, questo diventa reputazione (≠ immagine è
immediata) . Sebbene immagine e reputation siano entrambe risorse intangibili e
valutazioni, quest’ultima rispecchia l’identità e richiede tempi più lunghi e si caratterizza
per l’unicità, la non manipolabilità, la dimensione storica legata alla coerenza e alla
continuità delle azioni intraprese dall’azienda 8
Corporate image Corporate reputation
• significativa influenza del marketing e • significativa influenza dei comportamenti e delle
della comunicazione azioni passate
• •
giudizio basato anche su appeal emotivo giudizio basato perlopiù su stima, prestigio e
e comunicazionale fiducia
• dimensione storica
• mancanza di dimensione storica • difficile manipolabilità
• manipolabilità • unicità
• molteplicità • tempo più lungo per la formazione e la modifica
• tempo più breve per la formazione e la • rispecchia la corporate identity
modifica
• può non rispecchiare la corporate identity
Corporate Brand : espressione verbale, visiva e comportamentale del particolare
modello di business di un’organizzazione---> si tratta di un processo di marketing che
coinvolge tutto il portfolio del brand, di una strategia di management radicata negli attributi
distintivi della corporate identity e della cultura aziendale, volta a sviluppare una proposta
di valore unica basata su un dialogo interattivo con gli stakeholders
Poichè le preferenze di prodotto sono in declino, le imprese hanno obiettivi a breve
scadenza e data l’intensa competizione, la crescente omogeneità e i requisiti di
differenziazione, le imprese hanno dovuto differenziare la corporate > per ottenere
un vantaggio competitivo e per dimostrare che vi è una cultura di business nonchè
un approccio internazionale ,sociale, etico . Tale necessità nasce da un’ intelligenza
strategica : là dove vi è scarsità di idee, le imprese attingono alla corporate per
differenziarsi, trasformandosi in un brand.
-anni ’80= è uno sforzo di comunicazione finalizzato a proteggere e supportare la pluralità
dei product brands che possono beneficiare dalla loro appartenenza ad un’unica
simbolica e valoriale super-struttura > approccio base: l’impresa mostra la corporate che
firma una serie di prodotti
Marketing Logic vs. Governance Model , anni ’90= si è affermato un concetto più
strategico di corporate brand, finalizzato a proiettare la filosofia di business, le radici
culturali sulle quali è sorta l’impresa, il suo portato valoriale e le sue core competences =
si tratta di un approccio orientato alla creatività e all’engagementma ancora ego-riferito ,
per cui l’impresa parla di sè in modo evocativo e ingaggiante
(es: Chanel: brand del lusso che si fa vicino ai consumatori attraverso un engagement più
“caldo” e una storytelling basata sulla storia personale di Coco chanel attraverso una
retorica poetica)
(es: Tod’s, eleganza, cura dei dettagli, made in italy)
(es: Barilla; valori della famiglia italiana,sogno e passione)
Company focus vs. Societal philosophy , anni 2000= corporate brand come una
promessa bilaterale < ovvero qualcosa che si verifca come parte di un campo di pratiche
organizzative socialmente istituite--> le quali sono intese a supportare la produzione e la
distribuzione della promessa del brand, nella quale la visione strategica, la cultura
organizzativa e la corporate reputation sono allineate e collegate per incontrare le
aspettative degli stakeholders 9
L’impresa supera i confini aziendali per farsi carico di problemi sociali (es: Benetton,
disoccupazione giovanile; Crisler, lancia un messaggio contro la crisi che ha come
protagonista la gente comune; Procter & gamble, parla del legame madre-figlio ) = etero-
riferibilità. L’azienda fa leva sul proprio potere per mobilitare le masse, a prescindere
dall’‘interesse economico
===> si passa da un concetto di corporate brand come di un processo pre-costruito e
dominato dall’azienda, a un asset di proprietà, socialmente co-costruito, in cui l’azienda
firma in modo intelligibile i propri prodotti, nobilitandoli (Dove- Unilever)
(es: procter and Gamble: capacità della marca di fare la quotidianeità delle persone)
(es: LVMH - approccio alla qualità, al lusso, al