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Estratto del documento

A) CONVENZIONALI:

1. OMA Operazioni di mercato aperto: svolgono ruolo primario nel controllare la liquidità e i tassi d’interesse a breve,

indicano l’orientamento della politica monetaria. Sono operazioni d’acquisto/vendita di titoli che intercorrono tra la BCE e

le banche per creare o assorbire base monetaria dal sistema. Il meccanismo d’asta usato può essere: a tasso fisso se le

controparti specificano l’importo che intendono negoziare al tasso determinato preventivamente dalla BCE, o tasso

variabile dove l’indicazione preventiva avviene per i volumi e i corrispondenti tassi. Può succedere (fine tuning) che si opti

per un’asta veloce, la cui unica differenza con l’asta standard risiede nel differente arco temporale (1h invece delle solite

24h).

A. ORP Operazioni di rifinanziamento principale (cavallo di battaglia BCE) → compravendita titoli, si vende a pronti e si

acquista a termine, le cui finalità sono: controllo dei tassi interbancari, determinazione delle condizioni di liquidità del

mercato, segnalazione dell’orientamento di politica monetaria. Sono operazioni settimanali, la procedura è di asta

standard. La BCE ha sancito nel giugno del 2000 il passaggio all’asta a tasso variabile, in linea con il processo di apertura

della BCE rispetto alle banche, per rafforzare la trasparenza→ viene comunque fissato un tasso minimo marginale (tasso

soglia) e le controparti possono inoltrare fino a dieci offerte.

B. ORLT Operazioni di rifinanziamento a più lungo termine. Sono state concepite come un’opportunità per le controparti

di minori dimensioni per beneficiare di aggiudicazioni di liquidità per un periodo di tempo più lungo di quello previsto per

le ORP→ 3 mesi anche se si prevedono quantità ridotte. Lo scopo è il mantenimento costante dello stock di base

monetaria→ operazioni di immissioni di liquidità

C. Operazioni di fine tuning→ lo scopo è contenere i tassi di interesse causati da fluttuazione improvvise della liquidità→

sono poste in essere sia tramite immissione sia tramite drenaggio di liquidità. Sono sempre operazioni temporanee ma

possono essere utilizzati anche su altri strumenti come gli swap in valuta (BCE o BCN acquistano/vendono euro a pronti

contro valuta estera e contestualmente li rivendono/riacquistano a termine). Vengono utilizzate dalla BCE per gestire

flussi inattesi di base monetaria. Per questo sono strumenti altamente flessibili ed è anche garantita ampia flessibilità nel

loro utilizzo.

D. Operazioni di tipo strutturale→ volte a modificare la liquidità strutturale del sistema bancario attraverso le BCN.

Sia le operazioni di fine tuning che quelle di tipo strutturale sono basate prevalentemente su procedure bilaterali,

utilizzate per far fronte a problematiche specifiche o del singolo istituto di credito o del mercato.

2. Operazioni per iniziativa delle controparti→ la logica di attuazione è simile alle precedenti, differenza è che nelle

operazioni OMA la controparti sono BCE e BCN, mentre nelle operazioni su iniziativa delle controparti le interazioni

riguardano le BCN e gli intermediari creditizi (Banche del sistema), sono questi ultimi ad avere l’iniziativa, un’ulteriore

differenza è data dalla durate delle operazioni, che è overnight. Perché esistono?

1)Ordine macroeconomico: la finalità è quella di un intervento temporaneo per ripristinare condizioni di equilibrio

finanziario in attesa della prima operazione di rifinanziamento principale.

2)Ordine microeconomico: forniscono alla singola banca soluzioni efficaci per rimuovere eventuali inefficienze del mercato

interbancario.

Alcune operazioni tipiche sono: operazioni di rifinanziamento marginale, rendono possibile per le singole banche

acquisire liquidità dalla banca centrale overnight, depositi marginali presso la BC e remunerati ad un tasso stabilito dalla

BCE. Entrambe le tipologie sono disponibili in quantità illimitata. Il tasso applicato al rifinanziamento marginale è il limite

massimo per le oscillazioni overnight, mentre quello applicato per i depositi è il limite minimo.

3. Imposizione della Riserva Obbligatoria (ROB). Deposito vincolato in contanti che tutte le banche devono costituire

presso o la BCN o la BCE. Le motivazioni sono: fronteggiare in ogni momento esigenze di tesoreria e assolvere l’impegno

della riserva obbligatoria. La riserva deve essere costituita da un ammontare stabilito dalla BCE e da un aggregato di poste

del passivo. È uno strumento di controllo ma a differenza degli altri strumenti l’obiettivo è la stabilizzazione dei tassi a

breve termine e di contribuire a creare e mantenere un fabbisogno di liquidità stabile, strutturale. Nasce nel 1926 con

l’obiettivo di tutelare i depositanti, quindi si presenta come una forma di assicurazione sui depositi, per soddisfare le loro

esigenze di rimborso. Fino al 1975 ha finanziato il deficit pubblico. Nel 1947 cambia l’obiettivo del ROB che diviene uno

strumento di politica monetaria, frenando in questo modo lo sviluppo del moltiplicatore del credito→ i depositi generano

prestiti e via dicendo, creando un ciclo che deve essere governato dalla Banca Nazionale con politiche restrittive

(diminuisco l’aliquota obbligatoria) o espansiva (aumento aliquota). Negli anni ’60 la riserva arriva a sfiorare il 60%, spesso

per contenere la liquidità le politiche della Banca Centrale Italiana sono state molto più aspre di quelle europee. Negli anni

’90 si introduce l’istituto della mobilizzazione della ROB, che introduce la possibilità di utilizzare l’ammontare a scopi di

liquidità ma anche di investimento e costringe le banche a rispettare vincoli di riserve mensili. Rimane la sua funzione di

deposito ma si aggiunge la possibilità di effettuare operazioni di tesoreria (operazioni che sono sempre seguite da

un’operazione contraria) o per aggiustamenti interni di liquidità, a seguito dell’approvazione delle Banche Centrali. La

mobilizzazione però non si riferiva, all’inizio, all’intero ammontare; bensì ad una quota minimale, nel ’99 ci fu il passaggio

graduale da una mobilizzazione parziale ad una totale. Questo avvenne per l’avvento della BCE che, mantenendo la logica

di fondo, articola la disciplina in più “capitoli”:

1. Destinatari della disciplina: tutte le banche operanti in Italia e in Europa

2. Esenzione, regime che vale per quegli intermediari sottoposti ad una procedura di liquidazione (uscita dal mercato) e

quelle che non sono più autorizzate all’esercizio bancario e quelle che smettono di farlo

3. Calcolo Riserva dovuta: 1% della prima parte dell’aggregato soggetto a riserva con una franchigia di 100.000 euro.

A) L’aggregato si costituisce su:

-depositi di breve periodo, con scadenza entro due anni con scadenza a vista, overnight, con scadenza predeterminata fino

a due anni e depositi rimborsabili con preavviso fino a due anni: 1% (variabile nel tempo)

-depositi di medio-lungo: 0% (momentanea)

B) Passività incluse nell’aggerato soggetto a riserva con aliquota pari a zero

4. Modalità di assolvimento dell’obbligo. Il periodo di riferimento è l’ultimo giorno utile di calendario di ciascun mese

solare in cui si calcola l’ammontare di riserva, periodicamente definito per tutto l’anno dalla BCE. Mentre per gli enti di

minore dimensione esistono obblighi di segnalazione semplificata, basata su un numero limitato di dati di bilancio

trimestrali. Il periodo di mantenimento è quello in cui deve essere mantenuto il vincolo di riserva: “la riserva deve essere

mantenuta rispettando il vincolo di saldi mensili non inferiori alla riserva dovuta”. La BCE pubblica il calendario indicativo

dei periodi almeno tre mesi prima dell’inizio dell’anno, il calendario può essere modificato dopo la pubblicazione per

contrastare manovre speculative delle banche sulle aspettative dei tassi nel periodo di mantenimento.

5. Mobilizzazione al 100% purché la media dei saldi del deposito non risulti inferiore all’importo obbligatorio→ questo

rende più tempestiva e facile la trasmissione degli impulsi di politica monetaria da parte della BCE.

6. Remunerazione, al tasso medio, calcolato nel periodo di mantenimento, delle operazioni di rifinanziamento principali

del SEBC (non posso aggiungere flussi al fondo perché non è prevista remunerazione per somme in eccesso, anche se

esistono fenomeni speculativi sul fondo). Se la riserva risulta inferiore al dovuto si possono erogare sanzioni e in extremis

vietare la partecipazione alle operazioni future.

4. Controllo dei tassi guida→ si distinguono i tassi fissati in modo discrezionale dalla BCE e quelli determinati dagli

equilibri di mercato. Il tasso guida equivale al tasso che si forma a seguito di scambi di breve periodo, la BCE ha stabilito

come valore di riferimento il tasso overnight. Il limite massimo è calcolato con riferimento ai depositi liberi presso le BCN;

mentre il limite minimo è calcolato sui depositi marginali (costituiti dalla banche come contropartita a seguito di eccesso

di liquidità). Il tasso overnight è segnaletico di politiche espansive o restrittive del credito. Tra i tassi di mercato (più

espressivi del grado di liquidità del sistema) si ricordano: i tassi ufficiali delle operazioni di rifinanziamento principale e a

più a lungo termine, i tassi del mercato interbancario (la BCE agisce spesso sul tasso overnight la cui media per l’area euro

è EONIA euro over night index average) e i tassi del mercato monetario dei titoli di Stato.

B) NON CONVENZIONALI→ per intervenire temporaneamente su situazioni particolari, attivi dal 2009 a seguito

dell’inefficienza degli strumenti precedentemente creati:

-Riduzione tassi di rifinanziamento con una procedura d’asta a tasso fisso e con piena aggiudicazione degli importi→

sostegno al credito per privati e imprese

-Ha rimosso i limiti quantitativi e ha ampliato la gamma dei collateral su operazioni di rifinanziamento= ampio elenco di

controparti abilitate ha contrastato fenomeno di credit crunch

- LTRO Long Term Refinancing Operation. Operazioni tipiche di rifinanziamento principali che hanno durata 3 anni, per

cercare di sollevare il più possibile la liquidità bancaria dalla necessità di essere reperibile nel brevissimo periodo

- OMT Outright Monetary Transaction, ha funzionato poco a causa dei numerosi vincoli (utilizzabile da paesi in difficoltà e

che abbiano chiesto aiuto per la stabilità finanziaria)

-TLTRO Targeted Long Term Refinancing Operations, simile al LTRO però opera su target, su obiettivi mirati di crescita

delle imprese, per contrastare il credit crunch che ormai assillava i paesi dell’eurozona. La disciplina si basa su aste, per le

prime due l’assegnazione dei fondi

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
42 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pisa.economia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e tecnica bancaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Bruno Elena.