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economia e politica industriale - Costi Sunk Pag. 1
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Tanto più il power of echanging, i diritti di proprietà, permettono l‘estendersi del mercato, e quindi tanto più aumenta l’extendof the market, tanto più aumenta la mia division of label, e quindi tanto più aumenta la mia specializzazione delle fasi; aumentaancora di più, aumenta ancora di più la divisione, specializzo ancora di più, e delle fasi diventano imprese.

Tornando all’orologio di Cartier: se faccio 100 orologi all’anno (uno tondo, uno quadrato, ecc.) allora quel vetro lo lavoro amano; se inizio a farne 10 mila, e li faccio quasi tutti rettangolari, creerò una macchina, uno stampo per farmi quel vetrocurvato rettangolare; i questa maniera velocizzo le fasi, specializzo le fasi, e i miei costi unitari di produzione diminuiscono.

Tuttavia, tanto più io aumento e specializzo le mie fasi, tanto più mi costa meno fare l’orologio con il vetro rettangolare curvatograzie alla macchina.

tanto più se io cambio produzione (cioè devo fare l’orologio con il vetro tondo) quella specializzazione dimacchinari, competenze, sul vetro rettangolare, è da buttare, è sunk.

Quindi: tanto più io cresco in linea, specializzo le fasi. Cresco pr moltiplicazione, tanto più queste fasi saranno sunk; tanto piùio sono despecializzato, in parallelo, e posso variare la produzione, tanto meno io ho dei costi sunk.(non è sempre così; questi sono degli estremi)

Aumenta l’extend of the market; aumenta la division of label; aumentano le economie di specializzazione aumentano iàcosti sunk

Anche le persone sono costi sunk.

Riprendiamo osservando con questa ottica prospettica alcune cose già dette in precedenza.

Le macchine in Marx fanno le fasi più complicate perché così si impossessano della conoscenza degli artigiani, e quindi cipensano loro a lavorare, e basta sorvegliarle; bastano quindi

donne e bambini. In questo modo si crea l'esercito di riserva. In questo caos, le persone sono quasi per nulla sunk; sono facilmente sostituibili. Invece, tanto più noi specializziamo la nostra produzione, non solo con macchinari ma anche con le competenze, ad esempio prendiamo il comparto della nautica: saper cucire le vele, saper fare mobili per la nautica, ci vogliono delle competenze, maestranze tali che ci si mette 6, 7, 8, 10, 12 anni a formare una determinata figura, un determinato operaio, artista, artigiano della lavorazione, tanto più quelle persone sono sunk, cioè se va via dall'impresa faccio fatica a rimpiazzare quella competenza. In certi momenti, proprio sulla nautica, quando la Comet fallì, Ferretti e altri presero queste competenze della lavorazione anche se in quel momento non ne avevano bisogno, per mantenerle vive, perché se quel mercato partiva ne avevano bisogno; sapevano che se quelle competenze poi mandavano a fare i muratori,

O lavorare in banca ecc., avrebbero perso il loro saperfare delle maestranze; bisognava salvaguardare quelle maestranze, perché era un sunk.

Questa è una questione ad oggi fondamentale, perché questa pandemia che ha bloccato questa pandemia e che purtroppo farà chiudere molte imprese, il costo economico, nazionale, europeo e mondiale di questa pandemia non saranno solo il numero delle imprese chiuse che in qualche maniera si spera possano essere sostituite da imprese più grandi, nuove imprese entranti; ma sarà anche il costo di conoscenza accumulata che andrà irrimediabilmente smarrito; invece, è fondamentale preservarlo. Per questo l'opera degli istituti tecnici scientifici della nostra regione, delle università, delle imprese, di lavorare in collaborazione con gli istituti tecnici scientifici all'interno delle grandi imprese, costruire le cosiddette academy, servono proprio per consolidare, strutturare questa conoscenza.

Il trasferimento di questa conoscenza. In sintesi: abbiamo denominato i costi sunk come costi fissi fissati, o costi non recuperabili (se cambiamo compartoproduttivo). Abbiamo visto che ci sono i costi variabili e i costi fissi; all'interno dei costi fissi ci sono costi fissi non fissati (es. il capannone), che quindi non sono sunk; costi che possono essere semi fissati (e quindi possono essere semi sunk); e costi che sono talmente interconnessi con delle specializzazioni che non sono solo ancorati a quel comparto (es. gli orologi), ma a quel determinato tipo di produzione (gli orologi con lo schermo rettangolare), e quindi che il nostro livello di sunkness va da un livello 0 ad un livello elevatissimo. Questa sunkness è data dai macchinari, dalla specializzazione delle fasi lavorative, ma anche dalla conoscenza e quindi dalla capacità di specializzazione che la singola parte operativa che costruisce ha accumulato nel tempo, e ha specializzato per quello, dalle fasi del montaggio,

Dell'assemblaggio, della progettazione, alla fase della logistica, distribuzione e via dicendo. Ciò di cui ci occuperemo soprattutto sono i costi sunk. Capiamo quindi qui la differenza tra un approccio aziendale, dove abbiamo costi fissi, ammortamenti, residui sugli ammortamenti, riuscire a giocare e armonizzare sul bilancio; e invece un approccio industriale, dove degli ammortamenti mi interessa poco, mi interessa di più quanto è sunk o non sunk per le logiche competitive tra le imprese.

Lezione 21 aprile

Riassunto: abbiamo introdotto il concetto di cost sunk; sono costi fissi fissati, anche detti costi non recuperabili, dove non recuperabili si intende qualora si cambi la nostra produzione, il comparto, il prodotto, settore di appartenenza. Questi costi sunk mettono fortemente in dubbio il concetto di perfetta reversibilità dell'impianto: non è assolutamente vero, né in termini organizzativi (abbiamo visto con il ciclo di vita del

Prodotto che se abbiamo un impianto strutturato in linea per moltiplicazione non possiamo differenziare facilmente, quindi una volta che abbiamo scelto un impianto per fare 10 mila spilli, se ne dobbiamo 30 mila dobbiamo buttare via quello e crearne uno nuovo, se siamo in moltiplicazione e non in addizione). Quindi prima di tutto non c'è perfetta reversibilità nell'andamento quantitativo della domanda, ma soprattutto all'interno della produzione vi sono delle specializzazioni produttive. Queste specializzazioni, che abbiamo chiamato elementi della divisione del lavoro, sono tanto più intense quanto più l'extend of the market di quel prodotto è ampio, e tanto più queste economie di specializzazione sono intense tanto più determinati costi e fasi di produzione sono intimamente legate a quella specifica produzione; quindi, assolutamente non recuperabili, qualora noi cambiamo produzione, o anche semplicemente tipologia di prodotto.

Alcune fasi e costi fissi li recuperiamo completamente, altri li recuperiamo a metà, e altri non li recuperiamo per nulla. Tanto più quella fase di lavorazione è specifica per fare quella determinata tipologia di prodotto, tanto più noi, una volta che variamo o cambiamo quel tipo di prodotto perdiamo completamente un investimento fatto.

Abbiamo visto che i costi sunk non colpiscono solo i macchinari, gli investimenti, i costi fissi, che sono l'elemento più utilizzato nella letteratura, ma si riversano anche (quello che abbiamo chiamato la "sunkness" di un'impresa) sulle risorse umane, sulla conoscenza, sulla ricerca e sviluppo, e anche ad esempio sulla pubblicità.

Esempio: se mettiamo una pubblicità che dica che il gruppo Fiat è bello, è bello utilizzare auto per il gruppo Fiat; è una pubblicità molto ampia e poco mirata, ma che "recuperiamo" sia con l'Alfa Romeo, Lancia, Renegade.

Ecc. con tutti i marchi appartenenti a quel gruppo.

Se noi facciamo una pubblicità che dice che viaggiare in Alfa Romeo si ha il cuore sportivo, è una pubblicità che inizia ad essere più sunk, cioè è indirizzata ad una specifica marca di quel gruppo. Se vendiamo poche Alfa Romeo non possiamo girare questa pubblicità per la Lancia o recuperarla per la Renegade, Chrysler, ecc., per altre imprese del gruppo (come invece possiamo fare con la prima, perché molto più ampia); questa è più specifica, e quindi ha effetti maggiori di stimolare quel determinato brand, meno reversibile.

Se noi la specializziamo ancora di più, e diciamo che la Giulietta è voglia di viaggiare, in quel caso quel tipo di pubblicità, nel caso che la Giulietta non venda, non la recuperiamo sullo Stelvio, o su altri modelli dell'Alfa Romeo.

In altre parole, se noi vogliamo che tanto più la nostra pubblicità sia formattata in modo efficace, dobbiamo considerare i seguenti punti:

  • Utilizzare tag HTML appropriati per evidenziare le parti importanti del testo, come ad esempio i titoli, i sottotitoli o le citazioni.
  • Utilizzare tag di formattazione per enfatizzare determinate parole o frasi, come ad esempio il grassetto o il corsivo.
  • Utilizzare elenchi puntati o numerati per organizzare le informazioni in modo chiaro e ordinato.
  • Utilizzare link ipertestuali per collegare parole o frasi a pagine o risorse esterne.
tanto meno abbiamo possibilità di adattarci alle variazioni richieste. La flessibilità e la capacità di adattamento sono fondamentali per rimanere competitivi nel mercato odierno. Inoltre, è importante considerare anche l'aspetto economico. La produzione su larga scala di componenti standardizzati consente di ottenere economie di scala e ridurre i costi di produzione. Al contrario, la produzione di componenti altamente specializzati richiede investimenti significativi in attrezzature e macchinari specifici, aumentando i costi di produzione. In conclusione, la scelta tra flessibilità e specializzazione dipende dalle esigenze del mercato e dalle risorse disponibili. Entrambe le strategie hanno vantaggi e svantaggi, e la decisione finale dipenderà da una valutazione attenta dei fattori coinvolti.tanto più avremo dei costi di produzione, abbiamo il vantaggio di poter recuperare le singole parti. Tanto più siamo in linea, abbiamo diviso le fasi, le abbiamo altamente specializzate, quindi abbiamo grandi economie di specializzazione, tanto più siamo sunk; è un trade-off tra queste due dimensioni, così come è un trade-off fra in linea e in parallelo, fra crescita per moltiplicazione e crescita per addizione; fa parte di quel ventaglio di possibilità, che diventa infinito se lo mettiamo esponenziale, abbiamo mille combinazioni, che fanno parte della scelta strategica di un imprenditore e che nel nostro futuro tanto più siamo riusciti ad affinare, a comprendere gli strumenti dati, tanto più abbiamo delle leve, degli inquadramenti di ragionamento per poi prendere la nostra decisione. I costi sunk ci aprono una seconda questione teorica di industriale importante, un secondo strumento, punto di riflessione: le BARRIERE. Se i costi

sunk mettono in dubbio la perfetta reversibilità degli impianti, le barriere mettono in dubbio l’assioma della perfetta libertà di entrata ed uscita. Non è vero che il mercato è così fluido.

La perfetta libertà d’entrata e di uscita è un assioma.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
5 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Elena_m1997 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di economia e politica industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Poma Lucio.