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CONVENZIONI E STRUMENTI DI FUNZIONAMENTO

La sommatoria dei DARE è uguale alla sommatoria dei DARE. Il libro giornale è un supporto contabile sul quale sono rilevate cronologicamente tutte le operazioni di gestione.

TABELLA PAG 37

Il libro mastro è formato dall'insieme delle schede contabili accese ai diversi conti che compongono il piano dei conti, e assolve alla funzione di riclassificare sistematicamente nei diversi conti i valori delle operazioni rilevate nel libro giornale.

DICIANNOVESIMA LEZIONE 12.11.2012

Il modello di Hotelling. In quali casi conviene differenziare e in quali no? Utilizziamo il modello di Hotelling, che è in realtà un modello di localizzazione ma viene utilizzato ed è molto chiaro per i casi di differenziazione. Immaginiamo che ci siano due grandi distributori di prodotti elettronici a distanza di 10 chilometri. Lungo i dieci chilometri ci sono 100 consumatori. Quindi c'è un

consumatore ogni100 metri.Sono presenti dei costi di trasporto, che sono 0,5 € per ogni chilometro. Il consumatorepiazzato esattamente nel mezzo avrà lo stesso costo ( 2,5 € ) per andare in un rivenditore onell’altro. I rivenditori vendono pennette USB a 3 €.L’impresa A fa un prezzo P =3€ e così anche l’impresa B con P . Le imprese in questo modoa bavranno la stessa quota di mercato. La cosa interessante succede quando una delle impresediminuisce il prezzo: l’imprea A fa scendere il suo prezzo a 2€.Il consumatore indifferente si sposta: nel nostro esempio è quello che si trova a 6 km da A.Adesso per lui è indifferente andare da A o B. Nel modello di Bertrand quando i beni sonoomogenei se un’impresa abbassa il prezzo guadagna tutto il mercato: invece qui l’impresa Aguadagna dieci consumatori in più, non tutto il mercato.Quando la curva di domanda è inclinata negativamente sono libere

di fare il prezzo che vogliono, per cui non si faranno una concorrenza spietata: hanno la certezza che i più vicini andranno comunque a comprare da loro. Se il costo di trasporto è alto abbassando il prezzo si guadagno meno mercato di quando il trasporto è basso. Il costo di trasporto dà potere di mercato all'impresa: se è alto ha molto potere di mercato, se è basso ne ha poco e la concorrenza diventa simile a quella di Betrand. La differenziazione agisce allo stesso modo della localizzazione: attraverso diverse gradazioni. Il costo di trasporto è la difficoltà che uno ha di comprarsi un maglione rosso quando ha la preferenza per il verde. I consumatori hanno tutti caratteristiche diverse: sfruttare la vicinanza in termini di caratteristiche permette di fare un prezzo più alto. Prima si sposteranno verso il centro, poi torneranno indietro per ridifferenziarsi e guadagnare mercato. 30 APPUNTI DI ECONOMIA AZIENDALE Ci sipuò differenziare cercando di rendere difficile al consumatore di cambiare prodotto e portarlo a scegliere di rimanere nella mia impresa. Strategie di differenziazione (Hotelling)
  • Le imprese si differenziano: effetto strategico -> con prodotti differenziati, il prezzo di equilibrio è maggiore del costo marginale.
  • Maggiore è il grado di differenziazione (preferenze idiosincratiche), più alta è l'asimmetria informativa (costi di ricerca) più alto è il potere di mercato delle imprese.
  • Posizionamento del prodotto  effetto diretto (le imprese sviluppano prodotti simili)
  • Switching Cost (costi di rimpiazzo) e costi di ricerca  aumenta il potere di mercato, anche in presenza di beni simili. I costi di rimpiazzo sono i costi che un consumatore deve sostenere per cambiare prodotto.
Switching Cost e Lock-in. Passare da un prodotto costa troppo e quindi non passo. Consumatori: disponibilità a pagare W e

switching cost SImprese: costo marginale C (legato al prezzo, prezzo minimo che possono fare). Affinché ci sia un prezzo p a cui avviene la transazione deve essere W maggiore o uguale C. Se W < C + S al consumatore non conviene cambiare. Rendere disponibili beni complementari è una strategia per aumentare gli switching cost. LOCK-IN = è fondamentale creare un base installata di utenti. Dilemma fra sfruttamento dei consumatori esistenti e acquisizione di nuovi consumatori. Gli switching cost possono generare lock-in e mancanza di innovazione. Esempi: AT&T, operatori di telefonia mobile, Qwerty.

VENTESIMA LEZIONE 13.11.2012 31

APPUNTI DI ECONOMIA AZIENDALE

VENTUNESIMA LEZIONE 14.11.2012

Cortès, arrivato in Messico alla conquista del nuovo mondo, da fuoco alle sue navi dopo essere approdato in porto.

In molti casi la legislazione sui rapimenti vieta il pagamento del riscatto.

Tagli automatici previsti dalla legge finanziaria se non si centrano specifici

obiettivi di bilancio.

In molti settori le grandi imprese con potere di mercato tengono capacità produttiva in eccesso.

Cosa hanno in comune? Tutti contengono una minaccia, una forma di deterrenza.

Impegni vincolanti.

Gli impegni vincolanti devono avere due caratteristiche:

  1. Devono essere visibili: aumento capacità produttiva, moltiplicazione delle rotte, investimenti in pubblicità, costi in R&S di nuovi prodotti.
  2. Devono essere credibili: sono irreversibili (una volta che ho bruciato le navi non torno più indietro): stiamo parlando di costi sunk: se sostengo un costo forte do un segnale al mio avversario!

L'idea della deterrenza si basa su questo concesso.

Oggi parliamo di deterrenza all'entrata; quando c'è un monopolista ed un entrante, il primo ha diverse possibilità: può scatenare una guerra dei prezzi, una guerra delle quantità, oppure accomodare l'entrata, oppure attivare strategie credibili di

deterrenza (impegni vincolanti) cheda un lato evitino la guerra dei prezzi, e dall'altro la situazione di accomodare l'entrata. È chiaro che ognuno di questi casi ha profitti diversi, e all'impresa tocca scegliere cosa fare.

I benefici di intimidire il concorrente possono superare i costi dell'investimento irreversibili! Esempi. Espansione della capacità produttiva. Pubblicità.

  • le imprese spesso hanno capacità produttiva in pubblicità per elevare costi di entrata deio eccesso concorrenti (proliferazione delle marche)si può espandere la produzione a basso costo
  • o incumbent più riconoscibile (pubblicità più costituisce una minaccia credibile di guerra dio efficace per l'impresa dominante)prezzo.

creazione di switching cost. Le barriere strategiche all'entrata.

Ipotizziamo che ci siano due imprese: I (incumbent), E (entrante). Azioni:

  • I: fare o non fare un investimento

irreversibile (spendere c in pubblicità) per prendersi l'impegno vincolante a rispondere alla minaccia di entrata.

E: entrare (spendendo c, se I spende c) o non entrare nel mercato.

• Pay off: per I (se E non entra) il valore dei profitti è 7. Se E entra ed I accomoda l'entrata, i profitti sono pari a 3. Se E entrasse e vi fosse la guerra dei prezzi il livello dei profitti andrebbe a 0 (è meglio accomodare l'entrata piuttosto)!

Il costo sunk che terrebbe fuori E sarebbe 3, il profitto massimo che può ottenere E entrando nel mercato. In questo caso conviene all'impresa I che, investendo 3, avrebbe comunque un profitto di 4 (7-3). La regola è che conviene fare deterrenza solo se il profitto di monopolio è maggiore del doppio del profitto di oligopolio (o della somma dei profitti in caso di più di 2 imprese).

Se E entrasse e vi fosse la guerra dei prezzi, il livello dei profitti andrebbe a zero!

La barriera strategica serve

ad evitare questa situazione. 32 APPUNTI DI ECONOMIA AZIENDALE

Nella sostanza, l'investimento irreversibile vincolante rende una minaccia di guerra di prezzo credibile e riesce a bloccare l'entrata: questo porta a maggior potere di mercato ed effetti negativi.

I prezzi predatori.

Sono una forma di disincentivazione all'entrata. Sono di fatto dei prezzi inferiori ai costi, per danneggiare il concorrente. Di fatto è difficile distinguere comportamenti predatori da comportamenti concorrenziali: esiste la scuola di Chicago (scuola di pensiero) che è di stampo molto pro-mercato; questa afferma che "esiste sempre una alternativa più proficua". La minaccia del prezzo predatorio non è credibile se ci sono dei mercati con capitai efficaci.

L'impresa che subisce un attacco non dovrebbe mai uscire, la minaccia non è sostenibile per un lungo periodo; l'impresa dominante non dovrebbe mai attaccare!

Questo ragionamento è giusto dal

punto di vista logico, ma si fonda su presupposti sbagliati.

1. nel primo periodo il predatore può fissare prezzi bassi o altrimenti profitti di duopolio

2. nel secondo periodo se l'entrante esce il monopolista fa profitti di monopolio, altrimenti la situazione è quella del primo periodo. In questo caso essendo l'entrante già entrato vi è incentivo ad accomodare.

Da qui emerge che nemmeno nel primo periodo vi è incentivo a mettere in pratica la minaccia. Il presupposto sbagliato è che alle spalle delle imprese ci sono delle banche che permettono la sopravvivenza solo alle imprese più grandi; spesso le imprese più piccole anche se sane potrebbero non ottenere un finanziamento! La scuola di Chicago dice però che questo è un problema dei mercati finanziari!

Inoltre, non c'è perfetta informazione.

Se R è la probabilità che non ci sia alcun finanziatore disponibile, allora R è la

probabilità di uscita. Di fatto l'entrante sta nel mercato solo se ottiene il finanziamento (solo con probabilità 1-R). Il monopolista fa prezzi predatori fa solo se la somma dei profitti di duopolio è minore dei profitti del prezzo predatorio.

APPUNTI DI ECONOMIA AZIENDALE del prezzo predatorio. ULTIMA LEZIONE DI MONTOBBIO 28.11.2012

Il modello di Poter. Porter riassume e riordina gran parte delle strategie industriali viste fino ad ora. Effettua analisi di settore per valutare le opportunità di profitto. Valuta la correttezza delle strategie nel contesto settoriale e identificazione dei settori decisivi che influiscono sui profitti. Permette attraverso le previsione di individuare come i cambiamenti nell'ambiente circostante possono influenzare i profitti. Lo schema delle 5 forze. ENTRATA POTENZIALE CONCORRENZA POTERE DEI FORNITORI POTERE DEL CLIENTE MERCATO. PRODOTTI SOSTITUTI

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Publisher
A.A. 2012-2013
35 pagine
5 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pagliastraw di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Montobbio Fabio.