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SOCCIDA• zootecnico;riguarda il comparto• una parte cede il bestiame, mentre l’altra parte svolge la funzione di allevatore, fornendo ifabbricati e le strutture per l’allevamento. La parte che ha fornito il bestiame si impegna ariacquistare il bestiame, pagandolo in funzione dell'incremento ponderale raggiunto;• stretto contatto tra agricoltura e industria.
ASSOCIAZIONI DI PRODUTTORI• non uniscono i loro prodotti;i produttori• concentrare l’o erta migliorare il potere contrattuale dei piccoli→obiettivo diproduttori;• in Italia le associazioni dei produttori non risultano particolarmente di use, anche se vi sonoalcune importanti realtà come, ad esempio, nel comparto ortofrutticolo.
Cooperative agro-alimentari• uniscono i loro prodotti;i produttori• valorizzare le materie prime conferitele cooperative di trasformazione hanno la funzione didai soci;• i comparti in cui le cooperative sono maggiormente di use
Risultano essere quelli in cui si ha un maggiore collegamento fra agricoltura e industria, come: viti-vinicolo (cantine sociali), lattiero-caseario (caseifici sociali), oleario, ortofrutticolo, carni;
- Giudizio di convenienza per la trasformazione dei prodotti (ossia criterio per capire se far valore di trasformazione. Parte di una cooperativa o no)
L'imprenditore agricolo ha due alternative:
- Conferire la materia prima all'impresa trasformatrice
- Vendere tal quale il proprio prodotto
Ciò che l'imprenditore deve valutare è ciò che ricava dalla vendita del proprio prodotto senza nessuna fase di trasformazione e ciò che ricava dalla vendita del prodotto trasformato. Se ciò che ricava da quest'ultimo supera l'ipotetico ricavo dalla vendita del prodotto tal quale e il costo di trasformazione, allora gli conviene fare parte di una cooperativa.
67ff fi fi ff ff ff ff ffEconomia e Politica Alimentare (2020/2021)V = R
– C V = p = V / qtrasf vend pr trasf trasf. trasf unit tu t mat prima conferita→Se V < p no convenienza.trasf unit vendita mat prima →Se V > p si convenienza.trasf unit vendita mat prima
Integrazione verticale
Secondo Williamson l’integrazione verticale è la forma di scambio più e ciente in assoluto,poiché nell’ottica dei costi di transazione è una forma di scambio in cui i costi di transazione sonoannullati. opera in diverse fasi dellaL’integrazione verticale in senso stretto si ha quando un’impresaliera produttiva. Pertanto, sia la fase agricola che la fase di trasformazione industriale vengonocompiute all’interno della stessa impresa. Esempi più signi cativi: comparto viti-vinicolo, lattiero-caseario. L’integrazione verticale si può avere a qualsiasi livello, anche traindustria alimentare e distribuzione.Lo schema a lato mostra l’andamento e come si passa da forme dicoordinamento
Verticale inesistente, come le strutture di mercato, all'integrazione verticale. Filiera corta
La filiera corta è un esempio di integrazione verticale massima. Insieme di "attività" messe in atto dall'impresa agricola che consentono di raggiungere un rapporto più o meno diretto fra il produttore e il consumatore. Diverse tipologie
In genere, filiera corta/vendite dirette comprendono come:
- vendita diretta aziendale (spacci e stand aziendali);
- farmers' market (mercatini di produttori agricoli);
- e-commerce (acquisto tramite internet direttamente dal produttore);
- consegna a domicilio a singoli o a gruppi organizzati;
- trasformazione aziendale (vendita direttamente alla GDO, oppure a negozi specializzati);
- raccolta diretta dei prodotti agricoli da parte del consumatore;
- fornitura di prodotti ai gruppi di acquisto;
- fornitura diretta dei prodotti alla ristorazione (fornitura
- Redditività anche in imprese di ridotte dimensioni;
- Contatto diretto e personalizzato con il cliente: se la qualità si riduce, il rapporto si interrompe;
- Qualità e responsabilizzazione dei produttori: favorisce la fiducia del consumatore e il prodotto viene comprato direttamente dal produttore, quindi il responsabile di una eventuale non conformità è proprio il produttore;
- L'impresa agricola diviene un soggetto attivo nei confronti del consumatore, perché sarà produttrice della materia prima, trasformatrice e distributrice;
- Necessità di capacità imprenditoriali, professionalità e garanzia degli standard di sicurezza alimentare;
- Costruzione di una reputazione;
- Minor numero di passaggi dei prodotti attraverso intermediari, maggiore redditività.
A tutte le esigenze dei consumatori (il consumatore deve andare in più punti vendita per comprare tutto ciò che gli serve). 69fi fi fi fi fi ffi fi fi
Economia e Politica Alimentare (2020/2021) → governance
Riassunto Williamson ha parlato di costi di transazione, quindi di forme di alternative che governance possono ridurre i costi di transazione. Le forme di sono: mercato, contratti e integrazione verticale. futures markets),
Del mercato fanno parte: le borse merci (prodotti non deperibili e non presenti, mercato ortofrutticolo (prodotti deperibili e presenti); in entrambi i casi avviene una vera e propria contrattazione e la quotazione del bene.
I contratti consistono nel saldare un rapporto tra le due parti e stabilire delle caratteristiche. Dei contratti fanno parte: gli accordi interprofessionali, soccida (settore zootecnico), associazioni di produttori (associazioni in cui si concentra l'offerta in modo da aumentare il potere contrattuale nei confronti
La cooperativa agricola è un'organizzazione in cui i produttori si uniscono per condividere la loro materia prima e svolgere un processo di trasformazione comune. L'imprenditore agricolo ha due opzioni: vendere la materia prima così com'è o convogliarla nella cooperativa per trasformarla. Se il valore della trasformazione è inferiore al prezzo di vendita della materia prima, non conviene far parte di una cooperativa. Al contrario, se il valore della trasformazione è maggiore del prezzo di vendita della materia prima, conviene farne parte.
Nell'integrazione verticale, un'impresa compie due passaggi. La forma più estrema di integrazione verticale è la filiera corta. Tuttavia, la filiera corta non è l'unica forma di integrazione verticale! Esistono diverse tipologie di filiera corta, come la vendita diretta, l'e-commerce, la trasformazione in azienda, ecc. Diversi fattori, come le politiche comunitarie, hanno influenzato la filiera corta.
fattori legislativi e l'evoluzione delle preferenze del consumatore. Le finalità nella gestione dell'impresa agricola in una filiera corta sono: recupero del valore aggiunto, contatto diretto e personalizzato, responsabilizzazione dei produttori. L'impresa agricola in questo caso diventa un soggetto attivo (mentre il settore agricolo è perché prende il prezzo dal mercato), dato che controlla tutta la filiera. Dal punto di vista del consumatore ci sono dei vantaggi: rassicurazione sulla qualità del prodotto, la chiarezza sull'origine del prodotto, rapporto di fiducia, contenimento dei prezzi. Accanto ai vantaggi per produttore e