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VENDITA

II. Costo del venduto (primo dei costi in un CE a costo del venduto): il costo dei prodotti o dei servizi erogati nel periodo amministrativo considerato:

  • Costo di materie prime (relativo al consumo di materiali diretti):
    • RIMANENZE INIZIALI (INIZIO PERIODO) DI MATERIE PRIME + ACQUISTI DI MATERIE PRIME - RIMANENZE FINALI DI MATERIE PRIME (FINE PERIODO)
  • Costo dei beni prodotti (costo relativo alla produzione del periodo):
    • RIMANENZE INIZIALI DI SEMILAVORATI + COSTI DI PRODUZIONE (costi industriali per la trasformazione di materie prime) - RIMANENZE FINALI DI SEMILAVORATI
  • Costo dei beni venduti (costo relativo ai prodotti finiti):
    • RIMANENZE INIZIALI DI PRODOTTI FINITI - RIMANENZE FINALI DI PRODOTTI FINITI

III. Margine industriale lordo: rappresenta la capacità dell'impresa di generare reddito in base alla produzione e al servizio erogato (ricavi ai quali sono correlati direttamente i costi):

RICAVI - COSTO DEL VENDUTO

IV. Costi di periodo: portati al

costo nel momento in cui si manifestano, sono costi di attività a complemento del core business.

V. Risultato operativo caratteristico: ROCG o EBITDA (Earning Before Interests Taxes Depreciation and Admortization) indicatore importante di redditività perché relativo all'attività che caratterizza l'impresa

MIL - COSTI DI PERIODO

VI. +/- Proventi o oneri e costi della gestione accessoria: ricavi o costi derivanti da un'attività dell'impresa che non è la principale.

VII. Risultato operativo globale: ROG o EBIT (Earning Before Interests and Taxes)

ROGC +/- PROVENTI O ONERI DELLA GESTIONE ACCESSORIA

VIII. +/- proventi o oneri della gestione finanziaria (interessi attivi e passivi)

IX. Risultato ordinario di competenza (RO): ROG +/- PROVENTI O ONERI DELLA GESTIONE FINANZIARIA

X. +/- proventi o oneri della gestione straordinaria: eventi estranei all'attività economica dell'impresa, eventi che ragionevolmente non ci

si aspetta in futuro (fatti naturali o accidentali, come un furto o un incendio, in generale operazioni che modificano in profondità la struttura aziendale, come dismissione di beni che non siano strumentali all'attività produttiva caratteristica, valori derivanti dal cambiamento dei principi contabili, o errori contabili compiuti in precedenti esercizi). XI. Reddito ante imposte (RAI): RO +/- PROVENTI O ONERI DELLA GESTIONE STRAORDINARIA XII. Imposte sul reddito di esercizio: quota fissa o in percentuale XIII. Reddito netto: utile d'esercizio (inserito nello SP al CN): RAI - IMPOSTE 4.2. Conto economico a margine di contribuzione: differenza tra costi variabili, cioè costi il cui valore complessivo varia in misura direttamente proporzionale a qualche livello di attività o di output; e costi fissi, che non variano se diminuisce o aumenta l'ammontare complessivo. 4.3. Conto economico a valore aggiunto: i costi sono classificati per natura e per

costi di risorse interni ed esterni. L'utilizzo di tre fattori di produzione da parte dell'impresa: (1) materie prime e servizi (ESTERNI); (2) lavoro; (3) immobilizzazioni materiali (INTERNI). Il primo risultato è il valore della produzione (volume di output complessivamente realizzato nel periodo); il secondo importante è il valore aggiunto (Valore della produzione - valore delle risorse acquistate all'esterno) quanto l'impresa è riuscita ad aggiungere, attraverso le attività di trasformazione ai fattori della produzione acquistati all'esterno. Il valore aggiunto consente di capire se il contenuto di trasformazione varia nel tempo: quanto del contenuto di trasformazione abbia remunerato la forza lavoro e quanto gli impianti e i macchinari. Ma il conto economico a valore aggiunto non consente di analizzare le diverse componenti di reddito e quindi come sono stati generati gli utili o perdite.

4.4. Il calcolo delle imposte dirette:

le società e le persone versano all'erario le imposte sul reddito, cioè una percentuale del loro reddito imponibile. Le aliquote percentuali d'imposta sul reddito sono: per società di persone, crescono al crescere del reddito, per le società di capitali sono quote fisse. Le aziende tendono ad applicare norme che consentono di presentare un reddito imponibile che sia il più basso possibile (diverso dal reddito ante imposte civilistico). Le imposte dirette previste dal sistema tributario italiano sono l'IRAP, 3.9% del valore rettificato della differenza tra valore e costi della produzione (DVCP), rappresenta una sorta di tassa sul lavoro; l'IRES, che si applica al reddito imponibile, variazioni in aumento o diminuzione dovuti all'applicazione delle disposizioni tributarie.

I sistemi contabili e le modalità di contabilizzazione

5.1. In tutte le imprese, tranne le più piccole, la contabilità è informatizzata,

per conto tutte le transazioni che riguardano un determinato aspetto dell'attività aziendale. Il mastro è organizzato in modo gerarchico, con i conti principali che rappresentano le categorie generali e i conti secondari che forniscono maggiori dettagli. La storicizzazione delle transazioni è fondamentale per garantire la tracciabilità e la ricostruzione degli eventi. Inoltre, consente di calcolare la variazione di ogni conto nel corso del tempo. Il conto ha una forma a T, con i decrementi riportati a destra e gli incrementi a sinistra. Alla fine del periodo contabile, viene riportato il saldo del conto. Questo saldo diventa il saldo iniziale del periodo successivo per i conti permanenti presenti nello stato patrimoniale. Nei conti temporanei vengono registrati i costi e i ricavi derivanti dalle vendite e dal costo del venduto. Alla fine del periodo, i conti temporanei vengono sommati e viene riportato un unico valore nel conto economico, ovvero il risultato netto. Questo risultato netto viene poi trasferito alle riserve di utili nello stato patrimoniale.

Per conto le informazioni elencate in ordine cronologico dal giornale:

  • Giornale: documento che raccoglie in ordine cronologico tutte le transazioni riportando i nomi dei conti che devono essere addebitati o accreditati a tutte le informazioni di transazione.
  • Il piano dei conti: questa lista ha spesso un ordine in cui troviamo cassa all'inizio e riserve di utili alla fine, sono conti utilizzati dal sistema contabile dell'azienda. Per semplificare la registrazione delle informazioni e successivamente processi di ricerca e analisi vengono assegnati dei codici a ciascun conto.
  • Il metodo a partita doppia: in stato patrimoniale nelle attività a destra si registrano le transizioni in avere (-) e a sinistra le registrazioni in dare (+); nelle passività e nel capitale netto a destra in avere(+) a sinistra in dare (-). Nel conto economico per quanto riguarda la registrazione dei ricavi si utilizzano le stesse regole che si utilizzano nel capitale netto (destra avere (+).

sinistra dare (-); laregistrazione dei costi, all' opposto dei ricavi riducono il capitale netto, quindi quando i costivengono caricati si registrano in dare (+), quando vengono cancellati in avere (-).

5.2. Il processo contabile:

  1. Analisi delle transazioni: richiede la conoscenza dei principi contabili e giudizio:
  2. Registrazioni delle transazioni a giornale (meccanica)
  3. Riporti a libro mastro (da giornale, meccanica)
  4. Operazioni o scritture di assestamento: scritture di rettifica e scritture di integrazione
  5. Scritture di chiusura
  6. Preparazione dei rendiconti: richiede giudizio e un uso corretto della terminologia, riclassificazioniadeguate.

Operazioni con l'esterno (operazioni di gestione esterna) consistono in scambi di beni o servizi tral'azienda e terzi relativi all'acquisto di risorse o alla vendita di prodotti sul mercato: valori oggettivi,dette scritture originarie; operazioni interne (operazioni di gestione interna) riconducibili

all'utilizzo di risorse e alla loro trasformazione in beni o servizi da collocare sul mercato: valori congetturati o stimati. Ogni conto deve essere chiuso e si ottiene così il saldo; si procede con un bilancio di verifica a cui deve conseguire un accertamento della validità del linguaggio, il riassunto delle informazioni prima di portarle sul mastro. A fine periodo le operazioni di assestamento e rettifica modificano il saldo al fine di riflettere oggettivamente i valori dell'impresa. Operazioni di assestamento: - Scritture di rettifica: transizioni continue nel tempo 1. Ricavi anticipati, già rilevati ma di competenza di due o più periodi contabili: RISCONTI PASSIVI 2. Costi anticipati che devono essere ripartiti tra due o più periodi contabili: RISCONTI ATTIVI - Scritture di integrazione: costi di competenza non registrati e da pagare in periodi futuri 3. Ricavi realizzati ma non registrati (posticipati): RATEI ATTIVI 4. Costi sospesi (costi di competenza non ancora registrati): COSTI SOSPESIcompetenza non registrati, posticipati): RATEI PASSIVI
  • Ammortamento: la maggior parte delle immobilizzazioni cedono la propria utilità nel tempo in maniera continua. Il costo storico di queste attività deve essere stornato con analoga continuità. Anziché sottrarre l'ammortamento del periodo direttamente dal conto dell'immobilizzazione viene aperto un corrispettivo fondo, fondo ammortamento, che cumula nel tempo i valori dell'ammortamento (costo storico - ammortamento = valore contabile netto).
  • Fondi: un fondo è denominato posta rettificativa, un esempio è il fondo svalutazione crediti commerciali creato perché non tutti i clienti pagheranno verosimilmente il proprio fatturato (crediti commerciali - fondo svalutazione crediti commerciali = crediti commerciali netti).

Operazioni di chiusura:

Ciascun conto di costi e ricavi viene chiuso in un conto intermedio (conto profitti e perdite o risultato).

dell'esercizio) che riporta l'utile o la perdita d'esercizio. Questo conto è chiuso nelle riserve d'esercizio; si attua la procedura di chiusura e il saldo di ciascun conto temporaneo viene trasferito nel conto profitti e perdite. Una volta chiuso il saldo viene accreditato se è un utile, addebitato se è una perdita, nel conto riserve di utili. Dopo le operazioni di assestamento e di chiusura si prepara lo stato patrimoniale e il conto economico.

I ricavi e le attività monetarie

6.1. Quando riconoscere un ricavo? Quanti ricavi possono essere riconosciuti? Come valorizzare le attività monetarie? La maggior parte delle attività svolte in un'impresa è strumentale alla generazione di profitto o reddito:

CICLO OPERATIVO:

  • incasso del credito
  • acquisto di materie prime
  • il cliente riceve la merce
  • spedizione merce e invio materiali in prodotti finiti
  • emissione della fattura
  • ricevimento ordine
  • controllo
Dettagli
A.A. 2022-2023
25 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessandra-rea di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia ed organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Mura Matteo.