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ECONOMIA POLITICA:
(Approccio dall’alto) microeconomia=unità di analisi contenuta (individuo singolo,
consumatore, offerta e domanda)
ECONOMIA INDUSTRIALE: analizza i settori industriali e le condizioni di concorrenza.
(Approccio intermedio) |->Settore=insieme di aziende che producono una determina-
ta tipologia di prodotto o di servizio (siderurgico…)
Organizzazione aziendale
ECONOMIA AZIENDALE: analizza l’azienda Strategia e Marketing
(Approccio dal basso) Contabilità e controllo di gestione
L’ECONOMIA INDUSTRIALE è divisa in:
-Monopolio=una sola azienda produce un prodotto o un servizio (Prezzo alto);
-Oligopolio=poche aziende producono un prodotto o un servizio (Prezzo corretto);
-Concorrenza perfetta=tante aziende producono un prodotto o un servizio (Prezzo basso).
L’IMPRESA O AZIENDA è il complesso di beni organizzati da un IMPRENDITORE per
l’esercizio di un’attività economica.
L’impresa è un’organizzazione, per l’appunto organizzata in questo modo:
-Organizzazione e funzioni;
-Bilancio di esercizio
-Costi per le decisioni
ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI
L’azienda è un sistema aperto e continuamente in scambio con il contesto esterno.
Essa acquista materie prime (MP), macchinari e attrezzature. Inoltre:
-Vende prodotti e servizi ai clienti;
-Scambia risorse finanziarie (riceve finanziamenti dalle banche o da investitori);
-Scambia informazioni
-Scambia personale (assume dipendenti, cioè risorse umane (RU))
Questi scambi si esprimono con il BILANCIO, cioè il documento di sintesi degli scambi che
ha l’azienda con l’esterno.
L’azienda, inoltre interagisce con i MERCATI, i quali si suddividono in:
1. Mercato delle Vendite/Sbocco: commerciale, serve per capire la domanda, essere
competitivi e sapere cosa vogliono i consumatori;
2. Mercato del Lavoro, il quale si interfaccia con le risorse umane;
3. Mercato dei Capitali, composto dalle banche e dagli investitori; Pagina 2 di 10
4. Mercato di Produzione/Fornitura, cioè delle materie prime, dei macchinari e delle
attrezzature.
Ci sono poi quattro tipologie di AMBIENTE che influenzano l’attività dell’azienda:
A. Ambiente Politico e Legislativo: imposte, aiuti, tasse, ecc…;
B. Ambiente Culturale: posizione geografica, cultura, ricchezza, ecc…;
C. Ambiente Sociale: tipo di persone, gusti, ideologie, ecc…;
D. Ambiente Economico: paese ricco e paese povero, turisti o solo cittadini, ecc…;
ORGANIGRAMMA AZIENDALE
DIRETTORE GENERALE O
AMMINISTRATORE DELEGATO
RISORSE UMANE (RU) AMMINISTRAZIONE
RICERCA &
MARKETING VENDITE PRODUZIONE
SVILUPPO
L’azienda è un’organizzazione fatta di persone, queste si suddividono le attività da
svolgere con un obiettivo finale.
La funzione commerciale si divide in due grandi aree:
1) VENDITE -> Rete di vendita, amministrazione delle vendite, logistica distributiva,
servizio clienti, addestramento forza vendite e gestione prodotti;
Si occupano del collegamento operativo tra azienda e cliente.
2) MARKETING -> Pubblicità, ricerche di mercato, promozione, nuovi prodotti, analisi
della concorrenza…
Si occupa di studiare e identificare i bisogni dei clienti e cerca di capire chi sono i
concorrenti.
MARKETING
Nei primi anni del ‘900 l’orientamento dell’azienda era per la produzione. Produrre prodotti
standard con volumi elevati e prezzi bassi. La domanda era maggiore dell’offerta. (FORD);
Dagli anni ’50 l’orientamento di è spostato alle vendite, la funzione dell’azienda era la
vendita e la capacità di convincere i clienti ad acquistare. La domanda era minore
dell’offerta.
Negli anni ’80, invece, nasce l’orientamento al mercato, cioè il marketing.
L’azienda capisce che i bisogni dei clienti sono diversificati.
Il Marketing si divide in: Pagina 3 di 10
1) STRATEGICO -> con un orizzonte di medio/lungo periodo (3-5 anni). Ha la finalità di
identificare i segmenti di clientela, chi sono i concorrenti e come si posizionano rispetto
a questi. (Tipi di segmenti: bassi, medio, alti), (economico o elegante)…
2) OPERATIVO -> con un orizzonte più breve. Esso si occupa di definire gli strumenti del
marketing per soddisfare i segmenti diversi di clienti rispetto ai concorrenti.
Si parla allora delle 4P Product=Prodotto
Price=Prezzo
Placement=distribuzione
Promotion=comunicazione
MARKETING STRATEGICO=processo di segmentazione della clientela.
I clienti hanno bisogni diversi, l’azienda quindi li divide in porzioni chiamante segmenti.
All’interno di un segmento troviamo clienti che esprimono bisogni simili rispetto a
determinate variabili quali età, reddito, sesso, geografia, status symbol, professione.
Ad esempio nel settore automobilistico:
Citycar Familiare Berlina SUV Sportiva Cabrio
Cabrio
7%
Sportiva
8% Citycar
SUV 35%
10%
Berlina
11% Familiare
29%
Ci sono inoltre diversi tipi di marketing:
• Concentrato: l’azienda sceglie un solo segmento;
• Differenziato: l’azienda sceglie più segmenti e produce quindi prodotti diversi;
• Indifferenziato: l’azienda produce un unico prodotto ma per più segmenti.
L’azienda deve anche avere un POSIZIONAMENTO, cioè deve scegliere le variabili
chiave per posizionarsi rispetto ai concorrenti.
Come può essere un’azienda rispetto ai concorrenti?
QUALITA’
PREZZO Pagina 4 di 10
MARKETING OPERATIVO=vengono definite le 4P precedentemente nominate.
Prestazioni e caratteristiche tecniche;
Design e Packaging;
Marchio;
PRODOTTO Omaggi;
Servizi, garanzia, sicurezza;
Sostenibilità.
Costo pieno (produzione, personale, macchinari, bollette…);
Concorrenti;
PREZZO Obiettivi (+ clienti, + guadagno);
Ciclo di vita del prodotto;
Domanda.
Ci sono due tipi di bene:
-Rigido: la variazione del prezzo comporta anche una piccola variazione di quantità, ad
esempio la benzina ed il pane;
-Elastico: la variazione del prezzo comporta una maggiore variazione di quantità come per
esempio l’abbigliamento). Canali (negozi, supermercati, centri commerciali, internet…);
Copertura;
DISTRIBUZIONE Assortimento;
Logistica.
Ci sono due tipi:
-Canale Distributivo: insieme di intermediari commerciali indipendenti che collegano
l’impresa al consumatore finale;
-Rete di Vendita: insieme di soggetti che consentono all’impresa di raggiungere il primo
stadio di intermediazione dei canali adottati.
Ci sono quindi tre canali distributivi:
1) Canale Diretto: il consumatore viene raggiunto direttamente dall’azienda senza
intermediari. AZIENDA ———-> CONSUMATORE
2) Canale Indiretto Breve: il consumatore viene raggiunto con l’intermediazione del
dettagliante. AZIENDA———->DETTAGLIANTE(=NEGOZIO)———->CONSUMATORE
3) Canale Indiretto Lungo: vi sono più stadi di intermediazione.
AZIENDA———->GROSSISTA———->DETTAGLIANTE———->CONSUMATORE
Pubblicità;
COMUNICAZIONE Rete di vendita;
Relazioni pubbliche. Pagina 5 di 10
LA FUNZIONE PRODUZIONE
Si occupa dei sistemi produttivi e delle attività di supporto.
Riguarda, quindi, il complesso di operazione mediante il quale le risorse acquisite
dall’impresa (materie prime, semilavorati, ecc.) sono trasformate in prodotti finiti da
immettere sul mercato. SISTEMA PRODUTTIVO
INPUT OUTPUT
(=insieme di molti elementi
Risorse Prodotti
che realizzano la
trasformazione)
Ci sono quattro tipologie diverse di PRODUZIONE in base al layout dei macchinari:
1) Produzione in linea/continua:
Il prodotto si muove da una stazione a quella successiva per subire le lavorazioni
necessarie. Abbiamo tanta varietà di prodotti ma a volumi più bassi:
[REPARTO BASE]—>[REPARTO TORNI]—>[REPARTO TAGLIO] = PRODOTTO A;
2) Produzione per celle:
una famiglia di prodotti, cioè un insieme di pezzi il cui ciclo di lavorazione prevede l’utilizzo
delle medesime macchine viene quindi lavorata in una cella;
3) Produzione a prodotto singolo:
l’oggetto da assemblare rimane fermo e le operazioni richieste dal processo vengono
effettuate movimentando gli operatori, le attrezzature ed i materiali. (es. barca o aereo).
Come rispondono alla domanda i sistemi produttivi?
• Make To Stock: produzione su previsione di prodotti standardizzati;
• Assemble To Order: acquisti e fabbricazione sono eseguiti su previsione, mentre il
montaggio viene effettuato su ordine del cliente. Pertanto l’azienda compra, fabbrica ma
per il montaggio aspetta il cliente con i suoi bisogni;
• Make To Order: fabbricazione e montaggio sono eseguiti su ordine del cliente, mentre
gli acquisti di materiali sono gestiti con previsioni;
• Purchase To Order: l’intero processo produttivo inizia quando l’ordine del committente è
stato acquistato e pagato (anche con caparra), come ad esempio una casa.
Magazzini Tempo di risposta Produzione standard
al cliente
MTS
ATO
MTO
PTO
E’ importante fare anche un’altra distinzione, quella tra Fabbricazione e Montaggio:
Fabbricazione: almeno una caratteristica del materiale viene modificata;
Montaggio: unione di due o più più parti inizialmente separate. Pagina 6 di 10
PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DELLA PRODUZIONE = definire quali prodotti
vogliamo produrre e in quale quantità.
• La programmazione e il controllo della produzione hanno il compito principale di definire
i piani di produzione;
• L’obiettivo è di conciliare le richieste del mercato che impongono di norma una capacità
produttiva variabile ma necessaria a soddisfarle nel tempo;
• Definisce quanto, quando e quali risorse sono necessarie in un determinato orizzonte
temporale. PIANIFICAZIONE Definisce i fabbisogni di
AGGREGATA DELLA output per gruppi o
PRODUZIONE famiglie di prodotti
Specifica quanto si dovrà produrre nel
PIANO PRINCIPALE DI periodo di riferimento per i singoli prodotti
PRODUZIONE (MPS) finiti
Esplode l’MPS in fabbisogni netti di parti e
MATERIAL REQUIREMENT componenti necessari per realizzare il
PLANNING (MRP) prodotto finito
Il Piano principale di produzione è originariamente chiamato Master Production Schedule,
da cui l’abbreviativo MPS. Esso definisce i livelli di produzione di ogni prodotto in
determinati periodi e date di consegna. I dati di input sono:
-ordini dei clienti; -ordini interni; -previsioni della domanda; -pianificazione aggregata.
La DISTINTA BAS