Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 24
Economia e organizzazione aziendale - ingegneria matematica (modulo 1) Pag. 1 Economia e organizzazione aziendale - ingegneria matematica (modulo 1) Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia e organizzazione aziendale - ingegneria matematica (modulo 1) Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia e organizzazione aziendale - ingegneria matematica (modulo 1) Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia e organizzazione aziendale - ingegneria matematica (modulo 1) Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia e organizzazione aziendale - ingegneria matematica (modulo 1) Pag. 21
1 su 24
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

D. SOCIETÀ DI REVISIONE

SISTEMA MONISTICO

 Più simile a quello tradizionale, non prevede la presenza del collegio

sindacale: da cui il termine monistico, che evidenzia l’assenza di

contrapposizione fra l’organo di amministrazione e gestione e quello di

controllo;

 prevede invece, in luogo di esso e con compiti sostanzialmente analoghi, la

presenza in seno al consiglio di amministrazione del comitato per il controllo

sulla gestione: formato da amministratori in possesso degli stessi requisiti di

indipendenza stabiliti per i sindaci ed eventualmente di quelli di onorabilità e

professionalità previsti dallo statuto.

L’IMPRESA E IL CONTESTO

L’impresa può essere visita come un microsistema aperto che opera in stretta

dipendenza dinamica con il macrosistema economico-finanziario di cui fa parte e

con quello socio-politico (subendone le trasformazioni, ma anche contribuendo ad

attivarle o modificarle).

Tenendo come modello una grande SPA, caratterizzata dalle seguenti attività:

1. APPROVVIGIONAMENTO delle materie prime

2. PRODUZIONE

3. VENDITA

PROMOZIONE CONSEGNA

Il perimetro dell’impresa : il grado di “integrazione verticale”

Un’azienda che svolge la totalità delle fasi di attività all’interno del perimetro

dell’impresa è chiamata integrata verticalmente o con un alto grado di integrazione

verticale.

Outsourcing e problemi di make or buy

Un’azienda fortemente deverticalizzata acquista servizi/beni intermedi da fornitori

esterni tramite outsourcing. La scelta di realizzare tutte le proprie attività all’interno

dell’azienda stessa o di comprarle rappresenta una componente rilevante della sua

strategia. L’azienda tenderà a tenere al proprio interno (make) attività:

che generano maggiore valore aggiunto,

 dove è più specializzata (“sa far meglio”),

 o ancora che, anche se meno profittevoli, ritiene “pericoloso” affidare ad

 esterni per non perdere competenze o per non esporsi a criticità

nell’approvvigionamento degli imput (ritardi/minor qualità/rialzi)

Opzione buy

Contro: è necessario pagare non solo il valore del prodotto, ma anche una

 componente aggiuntiva legata all’utile dell’azienda che lo produce

Pro: se l’azienda specializzata è competitiva e ha prezzo inferiore

 (convenienza), per l’emergere di attori più competitivi (perché innovativi,

operano su scala maggiore, oppure localizzati in aree a più basso costo di

lavoro o con minori requisiti ambientali e/o legislativi) o più competenti

(come la pubblicità: ad esempio un’azienda che produce tavoli non ha

vantaggio ad assumere persone per il marketing, ma le conviene comprare un

servizio da un’azienda specializzata).

N.B. La scelta di creare una nuova azienda controllata per produzione, promozione

o la consegna dei propri beni non è da ritenere un processo di outsourcing, ma di

miglior gestione aziendale. Introduciamo il concetto di azienda controllata laddove

la maggioranza del capitale sociale è detenuta da un’altra impresa

 la maggior parte degli amministratori sono nominati da un’altra impresa

Un gruppo di impresa (holding) possiede aziende controllate che producono beni,

altre che promuovono e altre ancora che si occupano della consegna, cioè non

svolge nessuna attività, ma detiene il capitale sociale delle altre.

Il perimetro dell’impresa nella PRODUZIONE – PORTAFOGLIO DI BUSINESS

FOCALIZZATO: numero molto limitato di attività, una tipologia di beni o

 varianti simili ( es. Enel)

CORRELATO: output variegato con caratteristiche comuni, imparentati da

 qualche comunanza come clienti/reti di distribuzione (vedi P&G)

CONGLOMERALE – output estremamente diversificato caratterizzato da una

 molteplicità di prodotti poco imparentati tra loro (dal punto di vista dei clienti,

delle reti di distribuzione, della produzione, di R&D).

Il fatto di essere conglomerale non indica che questi abbiano lo stesso peso

nell’azienda, possono essere campi anche molto diversi, ma l’uno può aiutare

l’altro (es. Feltrinelli aperitivi-libri). Non si parla di portafoglio conglomerale

quando un’azienda fa una partnership con un'altra perché crede che il settore

favorisca il proprio.

La dimensione dell’impresa gioca a favore della diversificazione, specialmente nel

caso in cui l’azienda sia gestita da un top management professionale e che disponga

di ingenti risorse finanziarie.

Internazionalizzazione e delocalizzazione L’impresa può offrire il suo output in un’area

geografica circoscritta, in uno Stato o in un insieme integrato di Stati o in aree geo-

politiche completamente diverse e lontane tra di loro; così come l’azienda può

concentrare tutte le sue attività di produzione e R&S in una sola area oppure diverse.

L’attitudine a svolgere alcune fasi aziendali, quali vendere, acquistare o produrre beni

e/o servizi, in parti diversi del mondo rispetto a dove si è costituita è detta

internazionalizzazione. La DELOCALIZZAZIONE è lo spostamento di attività

controllate in altri luoghi (non è un caso di outsourcing), e può avvenire

 nel caso minimale, localizzando alcuni insediamenti per essere più vicini ai

mercati esteri, per non incorrere negli handicap di alti costi di trasporto o delle

barriere doganali oppure per sfruttare condizioni di particolare vantaggio come

un minore costo del lavoro e ridotti vincoli ambientali (Cina), facilitazioni fiscali

(paesi dell’est Europa o Irlanda), o per sfruttare le disponibilità di competenze

specialistiche elevate

 nel modo estremo, quando tutte le fasi sono svolte in diversi paesi si parla di

multinazionale. Il modo con cui avviene può essere molto differente: di solito

si creano diverse aziende controllate per ogni paese, ognuna con un regime

fiscale e giuridico e normativo dipendente dal paese in cui opera.

Cosa significa che un’azienda è italiana? Importante per capire cosa è multinaz.

 Ha un presidente italiano?

 Ha un amministratore delegato italiano?

 Ha sede legale in Italia?

 Produce in Italia?

I sistemi economici locali a “elevata integrazione”

Il fenomeno della globalizzazione convive con quello dello sviluppo dei sistemi

economici locali “a elevata integrazione”, ossia di aggregati di imprese indipendenti

 operanti nello stesso territorio,

 fortemente interconnesse dal punto di vista dell’interscambio di beni e/o servizi,

 fortemente legate alla collettività locali, da cui attraggono o in cui integrano

(attirandole dall’esterno) le risorse umane operanti al loro interno e con cui le

istituzioni (socio-politiche piuttosto che accademico-culturali) interagiscono.

Si forma così un alto grado di interdipendenza con gli stakeholders locali, le aziende

hanno un buon rapporto con la realtà circostante e anche nuove aziende tendono a

trasferirsi in queste aree. Si possono prospettare 3 tipologie-tipo in particolare:

Aree sistema: aree geografiche dove l’ambiente circostante territoriale,

 istituzionale, accademico rende le imprese invogliate a trasferire la propria sede

(legalità diffusa, tante imprese, tanti laureati. Un esempio tipico è Milano che

vede la convivenza e la forte iterazione degli headquarters di molte delle più

grandi aziende italiane o estere operanti in Italia

Parchi scientifico-tecnologici (technology cluster): aree appositamente create con

 lo scopo di favorire l’interscambio di competenze tecniche (università) ed

economiche (istituzioni finanziarie a sostegno della nascita e)per lo sviluppo delle

imprese e i loro progetti di innovazione. L’esempio più classico è la Silicon Valley

area di punta dello sviluppo mondiale dell’informatica e delle telecomunicazioni

Distretti industriali: aree geografiche in cui si trovano numerose imprese operanti

 nello stesso settore che stabiliscono tra loro interdipendenze produttive

scambiandosi risorse, competenze, conoscenze. In Italia, il serico di Como, il

metalmeccanico di Lecco.

L’immagine

 La reputazione di cui un’impresa gode, ovvero l’immagine di sé che essa

proietta all’esterno ma anche all’interno (verso dipendenti), rappresenta una

grandezza che è, anche se impalpabile, di rilevanza.

 L’immagine non è legata solo alle performance economico-finanziarie, ma

anche alla qualità dei suo prodotti e del suo management (innovazione), alla

qualità dell’ambiente umano (talenti) e alla responsabilità sociale. L’immagine

che dell’impresa si ha potrebbe persino non corrispondere alla realtà, proprio

questo divario ha fatto crescere l’importanza della comunicazione.

 È utile distinguere l’immagine dell’impresa in quanto tale, ovvero la corporate

image (rilevante per stakeholder) rispetto a quella dei suo prodotti (importante

a fini commerciali), laddove esistano brand per denotarli (in quanto differenti

sono gli interlocutori di riferimento). Il brand è il logo dell’azienda o del

prodotto ed è molto importante nel determinare l’identità d’impresa e a fini di

marketing. (N.B. Il brand di un prodotto è vendibile)

 Per la costruzione del brand image le imprese si avvalgono largamente della

pubblicità, una forma di comunicazione che serve a far protendere il

consumatore verso l’impresa. Tutte le grandi aziende tendono a dedicare

grande spazio a questo aspetto.

L’assetto giuridico-finanziario-proprietario

L’azienda deve mantenere un bilanciato equilibrio finanziario tra risorse proprie

(Equity) e risorse esterne (Debts).

 Il capitale messo a disposizione dagli azionisti (equity) – somma di quello versato

in sede di formazione e/o sottoscrizione di aumenti di capitale e di quello lasciato

all’interno rinunciando alla distribuzione degli utili- copre in generale solo una

parte dei bisogni finanziari dell’impresa stessa.

Ci sono dei soggetti esterni con molto capitale che hanno come scopo quello di

comprare le quote di altre imprese (fondi di private equity) per poi rivenderle dopo

un certo periodo di tempo (quando il valore è più alto)

 L’azienda ha bisogno di soldi per diversi motivi:

per infrastutturarsi, acquisto di capannoni, uffici, tecnologia, brevetti, brand

 o imprese …

Per finanziare l’attività corrente: per mantenere livelli adeguati di scorte,

 per concedere ai clienti tempi di pagamento più alti&hell

Dettagli
A.A. 2017-2018
24 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luca.mainini.35 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Agasisti Tommaso.