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I 10 PRINCIPI DELL'ECONOMIA 1a PARTE
Economia: scienza che studia i modi in cui la societá gestisce le risorse scarse. Le risorse sono limitate e quindi non possono essere prodotti tutti i beni e servizi; occorre decidere cosa produrre e in che quantitá.
Ci sono 2 tipi di economia:
- Economia politica che studia il funzionamento del sistema economico. A sua volta l'economia politica si divide in microeconomia che studia il comportamento di acquisto dei consumatori e macroeconomia che studia le interazioni tra gli aggregati economici
- Economia aziendale che studia i processi e l'organizzazione interna delle imprese
I 10 PRINCIPI DELL'ECONOMIA:
I primi 4 principi fanno parte delle decisioni individuali: il comportamento dell’economia è il risultato delle azioni degli individui che la compongono.
- Gli individui devono affrontare scelte alternative: dal punto di vista economico ogni scelta comporta la rinuncia a un'alternativa. Esempio: scelgo di accudire i bambini solo se l’asilo nido costerebbe di piú del mio stipendio se andrei a lavorare.
- Costo opportunitá: costo del mancato sfruttamento di un'opportunitá concessa al soggetto. Esempio: se coltivo mais su un campo dove potrei coltivare colza che mi farebbe guadagnare
DI PIÙ DEL MAIS IL COSTO OPPORTUNITÀ SONO I SOLDI CHE GUADAGNEREI IN PIÙ coltivando colza
3. VARIAZIONI MARGINALI: normalmente nelle decisioni di breve termine l’individuo si trova ad aver già compiuto una serie di scelte pertanto l’individuo ragionerà in termini di variazioni marginali ovvero valuterà quale beneficio aggiuntivo deriva dall’acquisto di un’unità di un bene. esempio: se ho già acquistato un litro di latte devo valutare il beneficio che mi darebbe un altro litro di latte rispetto ad un altro prodotto
4. GLI INDIVIDUI SONO RAZIONALI OSSIA DECIDONO confrontando costi e benefici. Gli economisti definiscono razionale il comportamento di un individuo che agisce scegliendo sempre ciò che massimizza i suoi benefici. Quando variano costi/benefici di un bene allora varia il suo consumo esempio: l’aumento del prezzo delle mele rende il consumo delle mele meno vantaggioso
Un incentivo è un minor costo o un maggior beneficio potenziale che viene dato all’individuo, se l’individuo è razionale reagirà all’incentivo modificando il suo comportamento di consumo. I prossimi 3 principi fanno parte dell’interazione fra gli individui: una decisione ha effetti non solo su chi la prende ma anche sugli altri.
5. LO SCAMBIO PUÒ ESSERE VANTAGGIOSO PER TUTTI, LO scambio consente agli individui e imprese di specializzarsi nelle attività che sanno fare meglio, pertanto si ottiene una produzione
L'imprenditore
L'imprenditore è colui che si assume il rischio d'impresa ovvero che ha diritto a tutto il profitto che rimane una volta pagati i fattori della produzione, ma risponde delle perdite se i ricavi non fossero sufficienti a coprire tutti i costi.
Il rischio d'impresa
Il rischio d'impresa è determinato da 3 fattori:
- Tempo: l'imprenditore prende oggi decisioni i cui risultati si vedranno domani.
- Struttura: l'impresa ha una sua struttura che non è immediatamente modificabile in risposta all'ambiente.
- Contesto: l'imprenditore non può sapere come varieranno i prezzi, la domanda, l'offerta e tanti altri fattori.
Il rischio d'impresa è la soluzione al problema del team production
Problema del team production: un gruppo di persone pagate a prescindere dal lavoro svolto sono poco motivate a lavorare quindi serve un responsabile che viene pagato in base al lavoro svolto dal gruppo e che quindi si assume il rischio d'impresa. Sarà lui a motivare il gruppo per farlo lavorare.
La morte dell'impresa
L'impresa può però morire se non realizza un profitto, questo può avvenire in vari modi:
- Scioglimento volontario per decisione dell'imprenditore.
- Break up: l'impresa viene divisa in imprese più piccole.
- Assorbimento da parte di un'altra impresa.
- Fallimento: uno o più creditori ricorrono al tribunale perché l'impresa è insolvente. Dopo una serie di accertamenti, l'impresa è dichiarata fallita dal tribunale.
Ambiente Esterno all'Impresa
Ci sono 2 tipi di soggetti che hanno interesse nell'impresa:
- Shareholder: coloro che detengono le quote di proprietà dell'impresa, sono gli azionisti o proprietari e hanno interesse che l'impresa produca reddito
- Stakeholder: coloro che hanno qualsiasi genere di interesse nell'impresa ad esempio i lavoratori, i fornitori, i clienti ecc.
I Concorrenti
Quando le imprese vendono i loro prodotti sul mercato, tipicamente competono con altre imprese che hanno processi e prodotti simili.
Il modello di Porter individua cinque elementi che influenzano il comportamento delle imprese sul mercato:
- Concorrenti diretti: soggetti che offrono gli stessi prodotti e competono per aggiudicarsi gli stessi clienti.
- Fornitori: l'impresa potrebbe esser costretta a pagare un sovrapprezzo ai fornitori se questi hanno un potere contrattuale molto forte. Ad esempio Samsung subisce la pressione di Google che fornisce il sistema operativo Android.
- Clienti: potrebbero acquisire l'impresa integrandosi a monte.
- Potenziali entranti: imprese attualmente esterne ma che potrebbero entrare sul mercato.
Strategia di marketing
Indirizzare la pubblicità sulla parte di mercato disponibile (clienti potenziali).
Strategia di prodotto
Modelli di prezzo in cui una parte del servizio è erogato gratuitamente (freemium, pubblicità o intermediazione).
Il settore
Bisogna capire come l'impresa si posiziona globalmente nel settore.
È importante che le attività chiave siano gestite internamente perché sennò il business sarebbe troppo dipendente dalle scelte dei concorrenti.
Il business model
È una sintesi dei punti precedenti, da cui deve emergere la loro coerenza interna.
SWOT analysis
Gli elementi emersi nei punti precedenti vengono sintetizzati evidenziando:
- Punti di forza
- Punti di debolezza
- Opportunità
- Minacce
Stessi rispetto alle proprie potenzialità
Gli individui sono motivati a soddisfare i propri bisogni partendo da livelli fisiologici. Essendo una piramide, man mano che il bisogno inferiore viene soddisfatto comincia a non essere più motivante e invece inizia ad essere motivante quello superiore.
Sistemi di incentivi:
- Teoria dei rinforzi → Più si lavora bene e più si viene premiati. I rinforzi positivi funzionano molto bene e motivano gli individui. Invece i rinforzi negativi sono altamente demotivanti e sconsigliati.
- Teoria del goal setting → Consiste nel fissare obbiettivi per ogni singolo individuo e se l'individuo li raggiunge sarà previsto un premio. Gli obbiettivi devono essere ambiziosi ma raggiungibili, obbiettivi impossibili demotivano l'individuo.
In ogni organizzazione gli individui interagiscono tra loro. Questa interazione genera la formazione di gruppi. I gruppi sono importanti perché aumentano la motivazione individuale e risolvono conflitti locali. La dimensione ideale di un gruppo va da 5 a 10, gruppi minori o maggiori hanno sempre dei problemi.
2ª PARTE
COSTO OPPORTUNITÀ DEL CAPITALE: È PARI AL RENDIMENTO DEL MIGLIOR IMPIEGO ALTERNATIVO DI UNA SOMMA DI CAPITALE, A PARITÀ DI RISCHIO.
- IMPIEGO ALTERNATIVO: SIGNIFICA CHE LE SCELTE SONO MUTUALMENTE ESCLUSIVE (O UNO O L'ALTRO).
- MIGLIOR IMPIEGO: SI SCEGLIE FRA LE DIVERSE ALTERNATIVE QUELLA MIGLIORE E SOLO SU QUELLA SI FA IL CONFRONTO.
- PARITÀ DI RISCHIO: ALCUNI EVENTI SONO PIÙ PROBABILI DI ALTRI, PER CUI I PROFILI DI RISCHIO ASSOCIATI A DUE ALTERNATIVE SONO DIVERSI.
IL VALORE ATTESO DEL RENDIMENTO È IL RENDIMENTO DICHIARATO PESATO PER LA PROBABILITÀ CHE QUESTO SI VERIFICHI.
IL VALORE FUTURO (MONTANTE): È L'AMMONTARE RAGGIUNTO DA UNA SOMMA DI DENARO INVESTITA COME CONSEGUENZA DELLA MATURAZIONE DI INTERESSI IN UN DETERMINATO PERIODO.
CAPITALIZZAZIONE DEGLI INTERESSI:
- INTERESSE SEMPLICE: GLI INTERESSI VENGONO CALCOLATI SOLO SUL CAPITALE INIZIALE.
- INTERESSE COMPOSTO: GLI INTERESSI VENGONO CALCOLATI SIA SUL CAPITALE INIZIALE CHE SUGLI INTERESSI MATURATI MAN MANO NEI PERIODI PRECEDENTI.