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Indici di equilibrio finanziario

Indice di indipendenza finanziaria (IIF): 23,16

Indice di disponibilità (ID): 0,97

Indice di indebitamento (II): 3,32

Indice di liquidità (IL): 0,83

Copertura delle immobilizzazioni 1 (ICI1): 0,46

Copertura delle immobilizzazioni 2 (ICI2): 0,97

Conto economico riclassificato (milioni)

Valore della produzione: 185,3

Ricavi delle vendite e prestazioni (fatturato): 186,1

Variazione delle rimanenze di prodotto e semilavorati: -2,7

Altri ricavi: 1,9

Costi di produzione

Materie prime: 81,5

Variazione delle rimanenze di materie prime: 0,1

Servizi: 44,1

Godimento beni di terzi: 6,3

Oneri diversi: 16

Valore aggiunto: 37,3 (VA = VP - CP)

Personale (L): 18,3

Margine operativo lordo (MOL): 19 (MOL = VA - L)

Ammortamenti e...

accantonamenti 11,4

Margine operativo netto 7,6 (MON = MOL - AMM)

Proventi finanziari 0,3

Oneri finanziari 2,1

Rivalutazioni 0

Svalutazioni 0

Reddito prima gestione straordinaria 5,8 (RPGS = MON + PR - ON)

Proventi straordinari 7,1

Oneri straordinari 0,8

Reddito prima delle imposte 12,1 (RPI = RPGS + PR - ON)

Imposte 2,2

Utile d'esercizio 9,9 (UT = RPI - IMP)

Indici di redditività

ROI 5,55

ROE 31,23

ROD 1,71

Eq. Leva finanziaria 31,21

L'organizzazione aziendale

Disciplina che studia come deve essere organizzata un'azienda, per poter raggiungere i propri obiettivi.

L'obiettivo ultimo dell'azienda è la massimizzazione del profitto, che si traduce tutti gli anni nella messa a punto di obiettivi di natura economica per ciascun esercizio. Allo stesso tempo una buona organizzazione permette la minimizzazione dei costi di produzione.

Problema organizzativo: come realizzare il processo di divisione del lavoro nell'impresa?

Una delle teorie più riconosciute e che

Stanno alla base dell'organizzazione aziendale della divisione del lavoro, è la teoria di Mintzberg la quale va ad individuare le 5 componenti fondamentali dell'organizzazione. Le componenti fondamentali sono ordinate in base ad una struttura di tipo piramidale e gerarchica:

  • Il nucleo operativo - piramide base

Componente aziendale che ha una funzione esecutiva, quindi, le risorse lavoro che rientrano nel nucleo operativo hanno delle responsabilità limitate nei confronti degli obiettivi aziendali e hanno quasi esclusivamente la funzione di svolgere le attività decise dall'alto. Nelle organizzazioni semplici (numero ridotto di risorse lavorative) rappresenta in toto l'impresa. È la base dell'organizzazione e realizza la cosiddetta attività operativa (tipica o caratteristica).

Funzioni del nucleo operativo:

  • Acquistare input (funzione acquisti)
  • Trasformare input in output (funzione produzione)
  • Vendere e distribuire

Output (funzione vendite)

La linea intermedia – piramide intermedia

Componente organizzativa che si colloca tra il nucleo operativo e il vertice strategico, e solitamente tale linea si ritrova nelle organizzazioni più complesse. Rappresenta una forma di divisione del lavoro a funzione direttiva, che interagisce a monte e a valle della linea gerarchica. Funzione direttiva significa che le risorse lavorative impiegate nella linea intermedia saranno coloro i quali avranno la responsabilità di decidere le linee esecutive da perseguire all'interno della gestione operativa.

Funzioni del manager di linea intermedia:

  • Supervisionare e coordinare le attività subordinate
  • Feedback tra la propria unità operativa e il vertice
  • Contribuire alla strategia della propria unità funzionale

Il vertice strategico – piramide vertice

Componente che sta al vertice della piramide che svolge funzione di controllo, dove confluiscono tutti quelli che

Sono responsabili della gestione dei risultati dell'azienda nei confronti degli stakeholder, ovvero coloro i quali rispondono direttamente dei risultati dell'azienda nei confronti dei portatori di interesse (lavoratori, soci, parti terze).

Funzioni svolte sono:

  • Supervisione dell'operato delle componenti sottostanti
  • Gestione delle relazioni di confine impresa-ambiente
  • Definizione delle scelte strategiche

Gli ultimi due componenti non rispondono direttamente alla linea gerarchica, ma risultano come supporto alla struttura piramidale (ai lati della piramide):

  • La tecnostruttura

Presente nelle organizzazioni complesse e si occupa di standardizzare il lavoro, rendendolo più facilmente misurabile e valutabile. Grazie a questa struttura si riesce a dividere il lavoro direttivo in chi controlla il lavoro e chi lo standardizza ovvero analisti che progettano, pianificano e modificano il lavoro e addestrano le persone. Le tipologie di analisti possono essere del lavoro

(ingegneriindustriali) e del personale (selezione e formazione)

Lo staff di supporto

Unità del sistema organizzativo che da supporto all'attività aziendale, rimanendo però esterne allalinea gerarchica (ufficio legale, relazioni pubbliche, relazioni industriali, ricerca e sviluppo, mensa aziendale)

Per quanto riguarda l'industria alimentare esistono tre tipologie di organizzazione

Struttura elementare

È la struttura più semplice, le dimensioni di Mintzberg sono organizzate in modo da concentrare delle diverse funzioni all'interno di una persona (azienda di piccole dimensioni), spesso ad esempio non è presente una linea intermedia, lavoro svolto dal vertice operativo. Si ha un'alta direzione che coincide con il vertice strategico e un insieme di organi o nuclei operativi che svolgono l'attività operativa. Ha il vantaggio di offrire una flessibilità elevata e quindi una grande capacità di adattamento ai cambiamenti.

È presente, inoltre, un direttocollegamento tra il vertice strategico e il nucleo operativo, quindi chi prende le decisioni strategiche, èanche in grado di monitorare la parte operativa. Qualora l’azienda cresca in dimensioni sarà necessarioadottare altre tipologie organizzative

Struttura funzionale

Quando l’azienda si suddivide inaree omogenee per ambito diattività, suddividendo le attivitàsulla base della funzione (acquisti,produzione e marketing). Ci puòessere il caso in cui ci siano dellefunzioni che non vengonosuddivise in specifiche aree, marimangono coordinate a livellocentrale (finanza, personale,ricerca e sviluppo,amministrazione e controllo).All’apice è sempre presente ilvertice strategico, che va adelineare le linee strategiche, facendole poi eseguire al resto dell’azienda. La struttura funzionale permettedi raggiungere alti livelli di efficienza e permette di avere un’alta specializzazione nei ruoli.

manager. Questo permette di avere una figura di riferimento che si occupa di coordinare le diverse funzioni coinvolte nella produzione e commercializzazione del prodotto, garantendo un maggiore allineamento e una migliore gestione delle risorse. ▪ Struttura funzionale con divisioni geografiche In questo caso, l'azienda organizza le sue funzioni in base alle diverse aree geografiche in cui opera. Ogni divisione geografica ha un proprio responsabile che si occupa di coordinare le attività e le risorse nella sua area di competenza. Questo tipo di struttura è particolarmente adatto per le aziende che operano su scala globale e che devono gestire le specificità e le esigenze dei diversi mercati. ▪ Struttura funzionale con divisioni di prodotto In questo caso, l'azienda organizza le sue funzioni in base ai diversi prodotti o linee di prodotto che offre. Ogni divisione di prodotto ha un proprio responsabile che si occupa di coordinare le attività e le risorse legate al suo specifico prodotto. Questo tipo di struttura è particolarmente adatto per le aziende che offrono una vasta gamma di prodotti e che vogliono garantire una gestione focalizzata e specializzata per ciascun prodotto. In conclusione, la scelta della struttura funzionale dipende dalle esigenze e dalle caratteristiche dell'azienda. Ogni tipo di struttura ha vantaggi e svantaggi, e è importante valutare attentamente quale sia la soluzione più adatta per raggiungere gli obiettivi aziendali.

manager.

  • Struttura funzionale con project manager

Il project manager gestisce, coordina e controlla le diverse funzioni sulla base di un progetto specifico che viene realizzato e pensato dall'azienda. Un progetto strategico potrebbe coinvolgere la realizzazione di un nuovo prodotto, di un nuovo servizio, oppure molte altre cose sulla base delle decisioni del vertice strategico. Le persone che decidono se inserire e chi inserire all'interno di una struttura funzionale per coordinare le diverse funzioni, fanno parte del vertice strategico.

  • Struttura divisionale

Si ha quando l'azienda viene segmentata in base ad una dimensione specifica del business, ad esempio, sulla linea di prodotto o di servizio. Sulla base delle dimensioni di business si crea una o più divisioni, che avranno al proprio interno una struttura funzionale. Anche nella struttura divisionale sono però presenti delle funzioni che rimangono coordinate a livello centrale, ovvero quelle che non vanno

ad incideredirettamente sul criterio che è stato utilizzato per segmentare l'azienda (finanza ed amministrazionecentrale, personale, pianificazione, ricerca e sviluppo). Questa tipologia organizzativa crea unacompetizione interna tra le divisioni, portando solitamente ad un miglioramento delle performance,tuttavia, tale divisione, porta ad una sorta di creazione di "aziende a se stanti", ciò rende determinati tipi didinamiche interne particolarmente difficili

Relazioni verticali nel sistema agro-alimentare

Relazioni verticali: tutte le transazioni che l'azienda mette in atto per poter raggiungere la propria finalità diimpresa (massimizzazione del profitto), rapporti commerciali tra imprese appartenenti a due stadiconsecutivi del medesimo processo produttivo (fornitore - produttore).

Filiera agro-alimentare: individua gli itinerari seguiti dai prodotti agro-alimentari nell'apparato diproduzione, trasformazione, distribuzione e i

Differenti flussi che vi sono legati. Rappresenta una scomposizione del SAA in senso verticale per categorie di prodotto (cereali, latte, carne, vino).

Settore: insieme che svolgono attività e processi di produzione simili. Rappresenta una scomposizione del SAA in senso orizzontale (settore agricolo, industria alimentare, distribuzione).

Forme di mercato:

Servono ad organizzare le transazioni che riguardano il passaggio della materia prima agricola dal settore agricolo al settore dell'industria alimentare.

  • Borsa merci: luogo fisico all'interno della quale vengono organizzati gli scambi tra il settore agricolo ed il settore dell'industria alimentare, per quanto riguarda i prodotti non deperibili, caratteristica che permette di effettuare le contr
Dettagli
A.A. 2019-2020
32 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/01 Economia ed estimo rurale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria.barlocco di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e marketing delle imprese alimentari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Stranieri Stefanella.