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S.B. V.V.
52.537 -13.537
La fase costitutiva (costituzione d’impresa)
Questa fase inizia solo se le indagini preliminari hanno dato un parere positivo nella convenienza a costituire
l’impresa. Essa è il fatto che precede la gestione ordinaria ed è tanto più complessa quanto maggiori sono le
dimensioni dell’azienda. La costituzione in genere dura qualche settimana e comprende l’iscrizione nel
registro commerciale, la richiesta di un codice fiscale, la partita IVA, libri contabili per gli stipendi,
documentazione contabile (nella S.P.A. non c’è bisogno della richiesta di un codice fiscale). Inoltre quando si
costituisce un’azienda è necessario aprire un conto corrente bancario e tenere separati i conti dell’impresa e
quelli della famiglia.
Vi sono due momenti da tenere sotto controllo:
Il momento di costituzione iniziale;
Il momento di costituzione finale.
f. precostitutiva f. costitutiva f. di gestione dell’impresa
Ci si avvale in questi due momenti, di strumenti di controllo:
Stato patrimoniale: conto relativo alla ricchezza patrimoniale;
Conto economico: conto relativo alla ricchezza reddituale.
Inizialmente vi è lo stato patrimoniale iniziale nel momento in cui inizia la costituzione dell’impresa; quando
termina la costituzione, invece, si parla di stato patrimoniale di fine costituzione che coincide con lo stato
patrimoniale della fase di gestione corrente (o ordinaria).
Esempio 1
Oggi 10 dicembre 2015, il Sig. X costituisce un’impresa di viaggi di tipo individuale versando € 50.000 su
un nuovo conto corrente bancario intestato alla costituente impresa.
Presentare lo stato patrimoniale relativo al suddetto fatto amministrativo.
S.P. iniziale di costituzione dell’impresa X al 10/12/2015
ATTIVO PASSIVO
Banca c/c €50.000 Netto
S =Capitale proprio 50.000
Totale attivo = 50.000 Totale pareggio = 50.000
Il Sig. X ha un credito di € 50.000 con la banca.
Il saldo solitamente si mette dalla parte in cui i valori sono minori (SALDO DEL CONTO).
Totale pareggio: totale di verifica che si fa un’addizione.
Esempio 2
Oggi 10 dicembre 2015 i Sig. A e B decidono di costituire un’agenzia di viaggi con capitale sociale di €
90.000, di cui € 50.000 come quota socio A ed € 40.000 come quota socio B. Nello stesso giorno i soci si
impegnano a versare le loro quote sociali su un c/c bancario di nuova costituzione entro fine mese.
Presentare lo stato patrimoniale di costituzione riferito al 10 dicembre 2015 e quello riferito al 31 dicembre
2015, nell’ipotesi in cui il suddetto periodo non sia avvenuto nessun altro fatto di gestione.
S.P. iniziale di costituzione dell’impresa A-B al 10/12/2015
ATTIVO PASSIVO
Credito vs socio A € 50.000
Credito vs socio B € 40.000 Netto
S = Capitale sociale 90.000
Totale attivo = 90.000 Totale pareggio = 90.000
S.P. finale di costituzione dell’impresa A-B al 31/12/2015
ATTIVO PASSIVO
Al 31 dicembre 2015, non essendo avvenuto nessun
altro fatto di gestione, se A e B hanno assolto ai loro
debiti, non ci sarà più un credito verso la banca ma
banca c/c
Banca c/c € 90.0000 Netto
S = capitale sociale 90.000
Totale attivo 90.000 Totale pareggio = 90.000
Esercizio 3
Facendo riferimento all’esercizio 2, si supponga che durante il mese di gennaio la società A e B abbia
compito le seguenti operazioni:
Acquisto immobili e attrezzature di ufficio del valore di € 30.000 con pagamento a mezzo banca (carta di
credito o assegno bancario etc);
Sostenute spese di costituzione (partita IVA, iscrizione camera di commercio, diritti per contratti erogazione
luce, fax etc) per un totale di € 3.000 con pagamento a mezzo banca;
Acquisto di materiale di consumo (cancelleria, toner, risme di carta etc) del valore di € 1.000, con pagamento
a fine febbraio;
Stipulazione di un contratto di locazione (affitto) con pagamento di una cauzione anticipata di € 6.000 a
mezzo banca. I canoni di affitto mensile pari a €2.000 saranno pagati a mezzo banca a decorrere dal primo
febbraio.
Presentare lo stato patrimoniale di costituzione finale al 31 gennaio 2016.
S.P. finale di costituzione d’impresa al 31/01/2016
ATTIVO PASSIVO
Mobili e attrezzature € 30.000 Debito verso fornitori € 1.000
Spese d’impianto € 3.000
IMMOBILIZZAZIONI = € 33.000
Materiali di consumo € 1.000
Credito per cauzione € 6.000
Banca c/c € 51.000 Netto
S = Capitale sociale 90.000
Totale attivo = 91.000 Totale pareggio = 91.000
Le spese d’impianto si riferiscono alla consulenza con il commercialista e/o notaio, le spese volte
all’erogazione di energia elettrica, gas, acqua, telefono, fax o internet, le spese di adattamento dei locali e
sono delle vere e proprie immobilizzazioni immateriali appartenenti al cosiddetto capitale fisso dell’impresa.
Le immobilizzazioni sono date dalla somma delle immobilizzazioni materiali (mobili e attrezzature) e delle
immobilizzazioni immateriali (spese di impianto), quindi fabbricati, arredi d’ufficio, attrezzature d’ufficio,
spese d’impianto.
La disponibilità si riferisce alla somma del capitale sociale o proprio e della disponibilità di cassa (Banca c/c,
cassa contanti).
L’impresa ha acquisito dei beni di consumo durevoli materiali e immateriali, anche se sono da considerarsi
come un una passività, vanno scritte anche nella colonna degli attivi in quanto vengono utilizzati e
producono un’attività.
La cauzione mi verrà ridata nel caso in cui si lascino i locali nelle stesse condizioni in cui si trovavano
inizialmente.
Esempio 4
Si supponga che il primo ottobre 2015 si sia costituita una S.p.a. avente per oggetto l’attività di Tour
Operator. A tal fine si emettono 3.000 azioni del valore nominale (valore indicato da ciascuna azione) di €
1.000, ciascuna da sottoscrivere entro fine mese mediante versamento alla pari su un nuovo conto corrente
bancario intestato alla società (il versamento alla pari è il versamento di un importo almeno pari a quanto
scritto sull’azione).
Al 31 ottobre 2015 il capitale sociale risulta interamente sottoscritto e versato sul conto corrente bancario.
Nel mese di novembre gli amministratori compiono le seguenti operazioni di costituzione:
Acquistano un’immobile già idoneo allo svolgimento della funzione gestionale del valore di € 5 milioni di
cui 2 milioni regolati a mezzo banca e il residuo ottenendo un mutuo decennale (per dieci anni) sul quale, a
decorrere del 30/11/16, maturano interessi annui al tasso del 12%;
Acquistano attrezzature e arredi di ufficio del valore di € 50.000 con pagamento a fine gennaio 2016;
Spese relative alla costituzione giuridica e amministrativa della società pari a € 5.000 regolati a mezzo banca;
Acquistano materiale di consumo del valore di € 3.000, regolati a mezzo banca.
Presentare:
• S.P. di costituzione iniziale al 1/10/2015;
• S.P. di costituzione finale al 30/11/15.
S.P. di costituzione iniziale dell’impresa al 1/10/2015
ATTIVO PASSIVO
Credito vs azionisti (azionisti conto sottoscrizione) €
3.000.000 Netto
S = Capitale sociale = 3.000.000
Totale attivo = 3.000.000 Totale pareggio = 3.000.000
S.P. di costituzione finale dell’impresa al 30/11/2015
Fabbricato €5.000.000 Mutuo passivo 3.000.000
Attrezzature e arredi € 50.000 Credito vs fornitori € 50.000
Spese d’impianto € 5.000
IMMOBILIZZAZIONI 5.055.000
Materiale di consumo € 3.000
Banca c/c attivo 992.000 Netto
S = capitale sociale = 3.000.000
Totale attivo = 6.050.000 Totale pareggio = 6.050.000
La fase di funzionamento (o di gestione ordinaria)
Una volta costituita, l’azienda deve disporre dei fattori tecnici produttivi, di disponibilità finanziarie e di
liquidità. La fase di funzionamento è la fase più complessa della gestione per il concatenarsi di operazioni di
trasformazione tecnico-economica ad operazioni di disinvestimento ed investimento. Tutte queste operazioni
danno origine ad un continuo susseguirsi di cicli produttivi, divisi in cicli tecnici, economici, finanziari e
monetari.
• Ciclo tecnico: ha inizio nel momento in cui si attua la combinazione dei fattori produttivi necessari
per la realizzazione di un processo di trasformazione fisica o di accrescimento di utilità di beni
materiali e immateriali e ha termine con l’ottenimento del prodotto o dei servizi. Esso può essere di
breve, media o lunga durata a seconda dell’attività che l’impresa vuole svolgere;
• Ciclo economico: ha inizio con il sorgere degli investimenti e quindi con il manifestarsi dei cosi per
l’acquisto dei fattori produttivi e si conclude nel momento in cui i beni trasformati e i servizi prodotti
vengono ceduti alla clientela, originando ricavi.
• Ciclo finanziario: ha inizio con il sorgere dei debiti di regolamento per l’acquisto dei fattori
produttivi e termina con il manifestarsi di crediti di regolamento;
• Ciclo monetario: periodo in cui ha inizio l’esborso di denaro per il pagamento degli acquisti dei
fattori produttivi e termina con l’entrata monetaria, ossia la riscossione del prezzo dei beni e dei
servizi ceduti alla clientela.
Durante la fase di funzionamento si continua a porre il problema del controllo temporale della struttura
qualitativa e quantitativa del patrimonio. La redazione periodica dello stato patrimoniale serve infatti a
verificare l’esistenza o meno di rapporti di equilibrio che possono essere sia di natura strettamente
patrimoniale sia di natura finanziaria. L’azienda riuscirà a manifestare un equilibrio patrimoniale e
finanziario quando:
• Vi saranno rapporti corretti tra impieghi di capitale (investimenti) e fonti di finanziamento: non
soltanto gli investimenti devono essere di ammontare superiore ai finanziamenti esterni e i debiti a
medio e lungo termine devono essere di importo inferiore agli investimenti a medio e lungo termine
(es. nell’acquisto di un fabbricato, deve risultare interamente finanziata dal capitale proprio e se
questo non è possibile una parte sostanziosa dal capitale proprio e il resto tramite finanziamenti
esterni);
• Rapporti tra capitale proprio (finanziamenti interni) e capitale di terzi (finanziamenti esterni), ossia
l’impresa deve risultare il più possibile capitalizzata;
• Rapporti opportuni tra attivo immobilizzato e attivo circolante, in modo che la composizione del
patrimonio sia il più possibile elastica e flessibile e in cui le immobilizzazioni non superino mai le
disponibilità.
Durante la fase di funzionamento va ricordato che i finanziamenti interni possono aumentare non soltanto
attraverso nuovi apporti di capitale da parte di un unico