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Strategia Corporate: Dove Operare?

La strategia corporate risponde ad una domanda essenziale: dove operare? In altre parole, qual è il campo di attività dell'impresa? Quando un'impresa decide di creare una nuova tipologia di prodotti, assume una strategia di corporate per determinare in quale settore operare. Ad esempio, nel caso di una fabbrica di biscotti, la strategia corporate sarà quella di produrre e vendere biscotti.

La strategia corporate è una strategia complessiva che tiene conto dell'attrattività del business. Generalmente, un'impresa sceglie dove operare in base all'attrattività del settore. Un business è considerato attrattivo se offre prospettive di redditività maggiori rispetto ad altri settori. Ad esempio, settori con molta concorrenza sono meno attrattivi, mentre altri settori offrono caratteristiche che permettono di guadagnare di più.

Le strategie corporate vengono anche definite portafoglio di business. Ad esempio, l'azienda Dadone ha scelto di operare in diversi campi di attività.

portafoglio, scelte di posizionamento e scelte di differenziazione. Le scelte di portafoglio riguardano la selezione dei business in cui l'impresa decide di operare. Ad esempio, se un'impresa decide di entrare nel settore dell'acqua minerale, dei biscotti e dei latticini, sta facendo una scelta di portafoglio. Queste scelte sono fatte a livello corporate e riguardano la strategia complessiva dell'impresa. Quando un'impresa decide di diversificarsi e acquisisce un'altra impresa che opera in un determinato settore, come ad esempio la Danone che ha acquisito Saiwa per entrare nel settore dei biscotti, sta facendo una scelta di portafoglio. Le scelte corporate possono essere diverse. Ad esempio, un'impresa potrebbe decidere di iniziare operando nel settore X o nel settore Y, o potrebbe decidere di operare nel settore Z. Queste scelte sono fatte dall'impresa stessa. Tuttavia, se il settore Y inizia ad avere problemi, l'impresa può decidere di modificare le sue scelte di portafoglio attraverso la strategia corporate. La strategia corporate distribuisce anche le risorse finanziarie dell'impresa. A livello di strategia business, l'impresa si chiede COME OPERARE? Ad esempio, se un'impresa ha un portafoglio di business X, Y e Z, dovrà fare delle scelte su come operare in ciascun settore. Queste scelte possono riguardare il posizionamento dell'impresa sul mercato e la differenziazione dei suoi prodotti o servizi rispetto alla concorrenza.natura strategica che riguardano la tipologia di vantaggio competitivo. L'impresa nel business X decide di operare attraverso l'innovazione del prodotto oppure l'impresa vede che attraverso X può effettuare una strategia volta ad aumentare una quota di mercato. Una volta che l'impresa ha definito il proprio portafoglio, l'impresa dovrà capire quale è il comportamento più opportuno da realizzare tramite le strategie di business. AREA DELLE SCELTE DI NATURA DELLE POLITICHE FUNZIONALI sono decisioni di natura amministrativa che riguardano la capacità dell'impresa di organizzare le risorse nel modo migliore e devono essere coerenti con le decisioni a livello business e a livello corporate. Tutte le imprese eseguono una strategia? Si! Tutte le imprese perseguono una strategia, anche i piccoli imprenditori hanno una strategia. Il piano strategico è la specificazione della strategia in un documento scritto. Questo documento devedecisa3) strategia emergente Obiettivi dell'impresa: - Aumento del fatturato - Incremento delle esportazioni - Aumento delle quote di mercato Processo decisionale per la strategia: 1) Intenzione strategica 2) Strategia decisa 3) Strategia emergente Parte mantenuta: - Parte dell'intenzione strategica che viene mantenuta Parte aggiunta: - Parte dell'intenzione strategica che viene aggiunta Parte abbandonata: - Parte dell'intenzione strategica che viene abbandonata Le imprese hanno tutte una propria strategia, ma alcune imprese specificano in modo preciso la propria strategia, mentre altre no. In generale, le imprese, indipendentemente dalla loro formazione, seguono un processo decisionale complesso che comprende tre momenti: l'intenzione strategica, la strategia decisa e la strategia emergente.

realizzata.

3) Immaginiamo che l'impresa abbia una intenzione strategica verrà valutata dall'impresa per capire se è coerente o fattibile, sulla base di una serie di valutazioni una parte della intenzione strategica viene abbandonata una parte viene mantenuta e poi la parte che si aggiunge. È possibile che nel ambiente si creino delle complessità tali per cui la strategia decisa non può essere portata avanti fino in fondo, quindi una parte viene mantenuta, una parte non verrà effettuata perché si creano delle minacce e l'altra parte si aggiunge, l'impresa nel caso in cui mantenga l'internalizzazione è possibile che non venga realizzato lo stabilimento produttivo in quel paese.

Tutte le imprese perseguono una strategia, può essere rigida o può essere scritta. L'impresa e il suo comportamento strategico finale discendono a elementi che spesso non possono tenere considerazione nella elaborazione.

del piano strategico, perché dobbiamo distinguere dai momenti sapienti, elabora una volontà di perseguire determinati obiettivi e raggiungere determinati comportamenti, queste decisioni strategiche non potranno essere completamente assunte a livello di decisione perché spesso l'intenzione è più ambiziosa rispetto a quelle che sono le capacità delle imprese. Si giunge a una strategia decisa che generalmente è quella elaborata, per quanto riguarda le imprese che utilizzano questo strumento. Dopo di che è possibile che sorgano dei problemi, una crisi internazionale non prevista. Le imprese attivano spesso dei meccanismi di controllo per capire se l'impresa si sta muovendo verso l'attuazione della strategia decisa, soprattutto quelle imprese più grandi attivano dei sistemi di monitoraggio per vedere se quella tipologia di medio-lungo termine si sta realizzando e qualora si abbiano degli spostamenti da risultati che si.

Ottengono nei corsi degli anni l'impresa potrà attivare dei meccanismi, ad esempio modificando alcuni obiettivi nel caso in cui la crisi renda impossibile il raggiungimento degli obiettivi che sono stati elaborati un paio di anni fa. Questi meccanismi di controllo vengono realizzati più comunemente nelle grandi imprese, quelle che affrontano dei sistemi della strategia scritto. Sistemi di controllo e di monitoraggio. (Diventa difficile avere un controllo se i manager, imprenditori non hanno niente per scritto) Le grandi imprese formalizzano la strategia, mentre le imprese di piccole medie dimensioni si prefiggono degli obiettivi. Il controllo serve per vedere l'andamento dell'impresa, per vedere i segnali di efficacia e per vedere la capacità dell'impresa di seguire i suoi obiettivi. La gestione dell'impresa deve essere complessiva, analizzeremo le decisioni più importanti facendoci riferimento alla strategia e alle diverse attività della catena del valore.

Se l'impresa può raggiungere con la sua strategia un vantaggio competitivo, potrà provvedere nel corso della sua gestione a una integrazione molto stretta e le decisioni in natura organi che riguardano l'attività della catena del valore. Lo scopo finale della strategia è quello di creare un vantaggio competitivo duraturo nel tempo. Nel momento in cui l'impresa finisce la sua strategia e il suo vantaggio dovrà verificare alcune aree di approvvigionamenti, l'impresa può realizzare una strategia che punti alla differenziazione del prodotto e nella sua strategia sostiene che la differenziazione dovrà essere attraverso la realizzazione della marca, ovviamente comporterà a dei costi più elevati. Attraverso il marketing l'impresa dovrà far conoscere con la pubblicità il suo marchio dovrà valorizzare una scelta di canali di distribuzione di quel marchio. Allora nel approccio che noi adottiamo

dimanagement strategico andiamo a considerare la strategia e poi il discorso della strategia in termini della attività della catena di valore. La parte strategica è la parte più operativa.

Parte strategica: approccio di management strategico quando si parla di management strategico noi abbiamo individuato 3 fasi.

In un'ottica del management strategico quali sono le fasi che noi dobbiamo andare a toccare.

Fase 1) La definizione dei parametri comportamentali dell'impresa

  • Cultura
  • Missione
  • Obiettivi

Fase 2) Analisi strategica del ambiente esterno - Analisi strategica dell'ambiente interno ovvero delle risorse e delle competenze

Fase 3) La fase attuativa ovvero la gestione dell'attività della catena del valore.

Noi siamo management strategico (nostro approccio) vogliamo un approccio integrato dalle decisioni forti alla attuazione della strategia di vantaggio competitivo e le fasi indispensabili per giungere alla definizione della strategia sono: definire la visione

E gli obiettivi dell'impresa dopo di che dobbiamo analizzare l'ambiente interno e la ambiente esterno. Perché abbiamo l'esigenza di analizzare l'ambiente esterno ed interno? (Definizione di strategia: era una mediazione tra le opportunità e le minacce che si generavano nel ambiente esterno e punti di forza e debolezza che si generavano nel ambiente interno.) Dobbiamo individuare una analisi delle caratteristiche che possano influenzare il percorso strategico, analizzare i concorrenti piuttosto che analizzare i nostri clienti, vedere la dinamica dei consumi. Per quanto riguarda la definizione delle strategie, deve essere funzionale anche la fase di analisi dei punti di forza e debolezza aziendale, cioè l'impresa deve capire quali sono i fattori e quali i problemi che l'impresa dovrebbe risolvere per poter perseguire determinati obiettivi. Dopodiché, l'impresa definito il suo vantaggio competitivo andrà a definire le.

Attività della catena del valore in modo assolutamente coerente ad esse. Qual è l'obiettivo? La definizione dei parametri fondamentali è la prima fase necessaria per la formulazione della strategia, cioè il primo passo è necessario per dare un'impronta strategica all'impresa. Sostanzialmente, i parametri sono quelle espressioni che aiutano a definire meglio che cosa l'impresa sta facendo e qual è la sua cultura. I parametri fondamentali sono espressioni o concettualizzazioni che servono a capire che cosa l'impresa stia facendo e quali sono i fondamenti della sua attività complessiva. Questo individua la sua identità, ovviamente questi parametri comportamentali influenzano tutte le singole decisioni strategiche, i caratteri fondamentali di quello che l'impresa vuole fare o sta facendo influenzano le singole funzioni strategiche. I parametri comportamentali sono delle dichiarazioni che contribuiscono a ben.

valori aziendali è fondamentale per il successo di un'impresa. La natura dell'impresa si riferisce alla sua attività principale e al settore in cui opera. L'identità aziendale riguarda l'immagine e la reputazione dell'impresa, mentre i valori aziendali rappresentano i principi e le convinzioni che guidano le azioni e le decisioni dell'azienda. Per definire la natura dell'impresa, è importante considerare il suo core business e le sue competenze distintive. Ad esempio, un'impresa nel settore dell'informatica potrebbe essere specializzata nello sviluppo di software o nella fornitura di servizi IT. L'identità aziendale è ciò che rende un'impresa unica e riconoscibile. Questo può includere il nome dell'azienda, il logo, lo slogan e l'immagine che l'azienda vuole proiettare verso il pubblico. L'identità aziendale può essere influenzata anche dalla cultura aziendale e dai valori aziendali. I valori aziendali sono i principi e le convinzioni che guidano il comportamento e le decisioni dell'azienda. Questi valori possono includere l'integrità, l'etica, l'innovazione, la responsabilità sociale e molti altri. I valori aziendali sono importanti perché aiutano a definire la cultura aziendale e a guidare le azioni dell'azienda. In conclusione, definire la natura dell'impresa, l'identità e i valori aziendali è fondamentale per il successo e la reputazione di un'impresa. Questi elementi contribuiscono a creare un'immagine coerente e autentica dell'azienda, che può essere riconosciuta e apprezzata dai clienti e dagli stakeholder.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
12 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher niobe di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle imprese di servizi I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Bocconcelli Roberta.