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ML R CV

u u u

L’analisi dei costi totali di produzione consente di determinare l’esatto equilibrio tra i costi stessi e i ricavi derivanti dalla

vendita di un prodotto a un particolare prezzo.

Break-Even Analysis - Analisi dell'andamento del risultato economico di un'impresa in relazione al volume della

produzione, finalizzata a individuare il fattore di equilibrio (punto di pareggio) tra costi e ricavi.

Punto di pareggio (o Break-Even Point) - Volume di produzione necessario a coprire i costi totali sostenuti, consente

di confrontare diverse ipotesi di prezzo e di costo, per stabilire:

 il prezzo minimo di vendita;

 la quantità minima di prodotto da vendere;

 i ricavi minimi da ottenere;

 come varia il risultato economico dell'impresa all'aumentare del volume di produzione e al diminuire del prezzo;

 come varia il risultato economico dell'impresa all'aumentare di costi particolari (es. pubblicitari). 23

NOTA - Naturalmente, la rappresentazione grafica del punto di pareggio fa riferimento a determinate condizioni di

vendita (prezzo) e di produzione (costi). Perciò è possibile tracciare più rappresentazioni in riferimento a soluzioni

economiche differenti (es. per studiare la convenienza di strategie diverse).

15.2 L’analisi dei costi: costi diretti e indiretti

Secondo il criterio di inerenza si distinguono costi diretti e indiretti.

Costo diretto - Costo imputabile, senza alcun dubbio, alla realizzazione di un particolare prodotto (es. le materie

prime poste nella sua fabbricazione).

Costo indiretto - Costo comune a più linee di produzione, quindi alla realizzazione di prodotti diversi.

NOTA - La distinzione tra costi diretti e indiretti ha senso soltanto rispetto alla realizzazione di due o più prodotti

diversi. In caso contrario, tutti i costi sono, ovviamente, diretti, in quanto afferenti a un’unica linea di produzione.

L’imputazione dei costi indiretti ai singoli prodotti richiede l’applicazione di particolari algoritmi, finalizzati a comprendere

l’incidenza di ciascuno sull’ammontare dei costi stessi. Precisamente, va stabilita una base che determini la distribuzione dei

costi indiretti su ciascuna linea di produzione.

Direct costing - Metodo di analisi dei costi fondato sulla considerazione dei soli costi variabili e su una base

essenzialmente arbitraria per quanto concerna l’imputazione dei costi indiretti.

 I costi diretti sono attribuiti a ciascuna linea di prodotto in base alla quantità realizzata.

 I costi indiretti sono attribuiti a parte secondo criteri arbitrari.

Full costing a base unica - Metodo di analisi dei costi fondato, in generale, sulla considerazione dei volumi di

produzione (approccio volume based).

 I costi diretti sono attribuiti a ciascuna linea di prodotto in base alla quantità realizzata.

 I costi indiretti sono ripartiti sulle diverse linee di produzione secondo quote legate al volume di queste ultime, il

che consente, tra l’altro, di calcolare il margine di profitto inerente a ciascuna.

Full costing a base multipla - Metodo di analisi dei costi fondato sulla scelta di basi diverse per l’imputazione delle

categorie di costi indiretti rilevate.

 I costi diretti sono attribuiti a ciascuna linea di prodotto in base alla quantità realizzata.

 I costi indiretti sono classificati per natura ed attribuiti a ciascuna linea di produzione secondo basi diverse, non

necessariamente legate alla quantità (es. le ore macchina o il fatturato).

NOTA - I diversi metodi di analisi dei costi rientrano nella contabilità analitica delle imprese.

16 Il prezzo

La conoscenza dei costi consente di determinarne il prezzo.

Prezzo - Espressione monetaria del valore di un prodotto nella percezione del cliente, corrisponde alla spesa che

quest’ultimo è disposto a sostenere per ciò che gli viene offerto, anche relativamente ai prodotti concorrenti. Il

prezzo:

 può fungere da mezzo di stimolo della domanda, in riferimento a un particolare prodotto;

 determina il margine di guadagna prestabilito dai produttori;

 sintetizza la soddisfazione procurata dai prodotti ai clienti (le ragioni per cui un prodotto “di marca” può costare

ben più di un equivalente generico).

Il prezzo di un prodotto è determinato secondo tre variabili fondamentali: i costi di produzione sostenuti, l’elasticità della

domanda al prezzo stesso (o ad altre politiche di marketing attuabili), il comportamento della concorrenza.

Processo di pricing - Sequenza di operazioni atte a determinare il prezzo di vendita di un prodotto, secondo l’analisi

dei costi che lo riguardano, l’indagine della domanda e della concorrenza. 24

NOTA - Il processo di pricing ha origine nell’obiettivo che l’impresa si prefigge (es. ridurre il prezzo per incrementare

le vendite). Risulta nel prezzo determinato attraverso l’analisi di costi, concorrenza e domanda e in una politica di

gestione del prezzo stesso (che determina la sua eventuale variabilità nel tempo). Il processo è tipicamente concluso

da un’operazione di controllo (o feedback), finalizzata a verificare il rispetto degli obiettivi iniziali.

La definizione del prezzo comporta l’orientamento verso una particolare politica aziendale, legata, in misura variabile, ai costi,

alla concorrenza e al mercato (alla domanda).

In particolare, è possibile fondare la determinazione del prezzo sulla base dei costi o del profitto che si vuole trarre dalle

vendite.

Cost-plus-pricing - Politica di attribuzione del prezzo consistente nell’aggiunta di un particolare ricarico (mark-up) al

margine di compenso dei costi sostenuti nella fabbricazione di ciascun prodotto.

Target-return-pricing - Politica di attribuzione del prezzo consistente nella determinazione di un ricarico (mark-up)

sufficiente a costituire un determinato ritorno economico sugli investimenti sostenuti (ROI: Return on Investment).

CF K

  

P CV r

u Q Q

NOTA - Il prezzo (P) risulta dalla somma del costo variabile unitario (CV ), del rapporto tra costi fissi (CF) e volume di

u

produzione (Q), del prodotto tra il tasso di ritorno atteso (r) e il rapporto tra il capitale investito (K) e il volume di

produzione.

Si distingue, poi, tra diverse definizioni di prezzo.

Prezzo limite - Soglia minima di prezzo al di sotto della quale non è possibile scendere, in quanto corrispondente ai

costi diretti sostenuti nella produzione.

Prezzo tecnico - Prezzo necessario a garantire il recupero dei costi diretti e dei costi indiretti.

Prezzo target - Prezzo necessario a garantire il recupero dei costi diretti e indiretti e un determinato profitto (fattore

di mark-up).

17 Gli investimenti

Da un punto di vista strettamente economico, il tempo ha un valore fondamentale: ricevere una somma di denaro subito non

equivale a ricevere la stessa somma in futuro, senza contare il rischio che deriva dal fornire una prestazione senza un

compenso immediato.

Tasso di interesse - Quota percentuale corrispondente al valore economico delle unità di tempo che distinguono la

disponibilità immediata di una certa somma di denaro dall’equivalente disponibilità futura. È riconosciuto al fine di

remunerare il rischio e la perdita di utilità immediata che derivano dal posticipare un pagamento nel tempo.

Investimento - Trasferimento di risorse distribuito nel tempo, caratterizzato, inizialmente, da una prevalenza di

uscite monetarie e, in seguito, da una prevalenza di entrate, tale da garantire un guadagno complessivo.

NOTA - Una tipica forma di investimento è rappresentata dai Titoli di Stato, cioè dai prestiti che i risparmiatori

possono riconoscere all’istituzione statale a fronte di un tasso di interesse determinato (tipicamente annuo). In

particolare, si distinguono Titoli di Stato a tasso fisso (Buono del Tesoro Poliennale o BTP), a tasso variabile

(Certificato di Credito del Tesoro o CCT), o zero coupon (Buono Ordinario del Tesoro o BOT). Questi ultimi, sprovvisti

di cedola, sono rivenduti a un valore ribassato e rimborsati al valore effettivo.

La valutazione degli investimenti coinvolge due indici complementari, che forniscono punti di vista opposti sugli investimenti

stessi.

Valore futuro - Compenso accordato in futuro a fronte di un esborso preventivo di denaro, determinato dalla

somma dovuta, dal tasso di interesse stabilito e dal tempo che separa l’investimento dal saldo finale.

 

   t

VF C 1 r 25

NOTA - Il valore futuro di un investimento risulta dal prodotto tra il capitale investito C e il cosiddetto fattore di

montante; r corrisponde al tasso di interesse prestabilito, t al tempo.

Valore attuale - Indice complementare al valore futuro (a parità di investimento), esprime l’ammontare dell’importo

al quale si rinuncia nell’immediato per ricevere una somma maggiore in futuro.

1

 

VA C  

 t

1 r

NOTA - Il valore attuale di un investimento risulta dal prodotto tra il capitale investito C e il cosiddetto fattore di

sconto (reciproco del fattore di montante, coinvolto nella determinazione del valore futuro).

17.1 L’analisi degli investimenti

Ogni investimento richiede un’attenta analisi per stabilire il tasso di interesse opportuno e la durata complessiva. Inoltre,

occorre prevedere i flussi di cassa generati dall’investimento, in entrata e in uscito, il loro esatto ammontare e il verificarsi nel

tempo.

Flusso di cassa - Generica uscita o entrata di denaro.

In particolare, esistono tre modalità distinte per valutare la convenienza economica degli investimenti.

Tempo di recupero (o Payback Period, PBP) - Dato un investimento, indice del numero di periodi (anni, mesi,

settimane, …) necessario affinché i flussi di cassa entranti compensino le uscite sostenute.

NOTA - Il Payback Period non esprime l’esatta redditività degli investimenti, ma informa sulla loro rischiosità in

termini di tempo (quanto occorre per ottenere un guadagno, se ve ne sarà uno).

Valore attuale netto (o Net Present Value, NPV) - Indice della ricchezza incrementale generata da un investimento

(quanto denaro entra/esce per unità di tempo), espressa come se fosse immediatamente disponibile.

n FF

  t

NPV FF  

0 t

1 r

t 1

NOTA 1 - Il Net Present Value risulta dalla somma del flusso di cassa iniziale FF (normalmente uscente, quindi

0

negativo) e dei flussi di cassa successivi. Questi ultimi sono attualizzati attraverso il prodotto con il fattore di sconto

dell’investimento considerato, poiché il loro valore, riferito a tempi diversi, non è altrimenti confrontabile.

NOTA 2 - Talvolta, può essere utile calcolare l’NPV per i flussi in entrata e in uscita, considerati separatamente.

NOTA 3 - L’NPV indica la convenienza degli investimenti: è positivo se sussiste un

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
34 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SteDV di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle imprese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Ripamonti Laura.