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Gli stakeholder esterni primari nel scenario competitivo secondo il modello di Porter
In questo caso, per l'analisi degli stakeholder primari esterni, si utilizza il famoso modello delle 5 forze di Porter e sarà utilizzato per identificare gli stakeholder di natura competitiva e per analizzare i loro interessi e i comportamenti verso l'impresa, coerentemente con la visione per stakeholder.
Gli attori che compongono lo scenario competitivo per un'impresa appartengono a tre categorie:
- I fornitori, cioè i soggetti che forniscono alle imprese i fattori produttivi, gli impianti, i servizi per l'attività.
- I clienti, che sono i soggetti a cui l'offerta aziendale è diretta, siano essi finali o intermedi.
- I concorrenti, cioè le altre imprese che concorrono nel mercato per un'offerta simile, detti concorrenti attuali, o quelli che sono nelle condizioni per poterlo fare, detti potenziali.
STAKEHOLDER DI FILIERA: FORNITORI E CLIENTI (teoria dei costi di transazione)
Una filiera produttiva è l'insieme delle lavorazioni che consentono di arrivare a un prodotto/servizio finito partendo da un insieme di fattori primari.
Ogni impresa, all'interno della filiera, potrà assumere una diversa posizione, cioè scegliere se realizzare le prime o le ultime fasi del processo, e potrà decidere quante fasi del processo realizzare, determinando il proprio grado di integrazione verticale.
Lungo la filiera, per ogni fase, si realizzerà un determinato valore aggiunto, cioè la differenza fra il valore della produzione realizzata (e venduta) e il costo dei fattori produttivi acquistati: il valore aggiunto è quindi il maggior valore che si aggrega in ogni fase del processo, e che si accumula al susseguirsi delle diverse fasi.
Per ogni impresa, dunque, analisi delle relazioni lungo la filiera assume un importanza fondamentale e gli elementi
chiave tradizionalmente impiegati per analizzare tali relazioni provenienti essenzialmente dalla letteratura sui costi di transazione e da quella economica neoclassica, sono:
- la struttura di mercato, in presenza di un mercato di fornitura molto concentrato, con pochi soggetti e poche alternative, il fornitore potrà infatti assumere un elevato potere contrattuale nei confronti dell'impresa a parità di altre condizioni.
- il valore dello scambio, è un altro elemento chiave per comprendere il ruolo degli stakeholder verticali, ed è legato ai concetti di specificità.
- le caratteristiche della relazione, le caratteristiche della relazione sono infine rilevanti per definire il ruolo degli stakeholder esterni verticali. In questo caso ci si riferisce alla trasparenza informativa, alla fiducia fra le controparti alla frequenza degli scambi e delle transazioni: in tal senso, è importante rilevare se l'impresa subisce la presenza di
Costi di transazione quando si relaziona con gli stakeholder verticali.
CONCORRENTI ATTUALI E POTENZIALI (Competitor e barriere all'entrata) -> L'altra categoria di stakeholder esterni primari è rappresentata dalle imprese concorrenti. I competitor sono intuitivamente fra i soggetti in grado di influenzare maggiormente il comportamento dell'azienda, e si caratterizzano spesso per comportamenti avversi al raggiungimento degli obiettivi dell'azienda stessa. Seguendo la lettura tradizionale di Porter, il ruolo di questa categoria di stakeholder scaturisce dall'analisi dell'intensità della concorrenza esistente all'interno del settore: in tal senso, quanto maggiore sarà l'intensità della concorrenza, tanto maggiore sarà l'attenzione da porre nei confronti delle relazioni con i competitor. L'intensità della concorrenza esistente da diversi fattori: il tasso di
concorrenti, è importante considerare la concentrazione delle quote di mercato nel settore. Inoltre, la differenziazione del prodotto e la diversità dei concorrenti sono fattori rilevanti. Le condizioni di costo, come le economie di scala e l'incidenza dei costi fissi, influenzano anche la dinamica della concorrenza. La natura del prodotto o del servizio offerto è un altro elemento che influisce sulla relazione con i concorrenti. Nel caso di prodotti standardizzati e facilmente confrontabili, come le materie prime, la concorrenza sarà forte e l'unico modo per differenziare l'offerta sarà il prezzo. La struttura dei costi è anche un fattore che incide sulla dinamica concorrenziale. Oltre alla concorrenza esistente, è importante considerare anche i potenziali nuovi entranti e le imprese che producono prodotti o servizi sostitutivi.cliente, che rendono difficile per i nuovi entranti competere con successo.• le normative e le regolamentazioni, che possono richiedere costi e adempimenti particolari per leimprese che vogliono entrare in un determinato settore.• le reti di distribuzione esistenti, che possono essere controllate da imprese già presenti sul mercatoe rendere difficile per i nuovi entranti raggiungere i clienti.• le barriere psicologiche, come la resistenza al cambiamento da parte dei consumatori o la fedeltàalle marche già presenti sul mercato.Tutte queste barriere possono limitare l'accesso di nuovi concorrenti a un determinato settore eproteggere le imprese già presenti, creando un ambiente competitivo più stabile.consumo.
CAPITOLO 8 - GLI STAKEHOLDER SECONDARI E LA GESTIONE DEL SISTEMA
GLI STAKEHOLDER ESTERNI SECONDARI 17
IL SISTEMA FINANZIARIO
Questo caso, essendo esterni, ci si riferisce alla sola categoria degli operatori finanziari che offrono all'impresa capitale di debito.
In generale, comunque, il ruolo degli stakeholder finanziari esterni dipende da tre fattori:
- il livello di indebitamento/rischio di impresa dell'impresa, il potere contrattuale di una banca verso un impresa sarà rilevante se quest'ultima è già particolarmente indebitata o è inserita in settori o traiettorie di sviluppo rischiose. In tal caso, la banca tenderà a ridurre la disponibilità al prestito, oppure a vincolarla a un livello di costo del capitale superiore.
- la dimensione e il prestigio dell'impresa, l'attitudine degli stakeholder finanziari può risultare meno vincolante, sia perché la dimensione può attenuare il grado di rischio,
Percepire che tali rapporti hanno un incidenza non trascurabile sul vantaggio competitivo e sul successo aziendale, e che questi ultimi non dipendono esclusivamente dal set di relazioni che si instaura nel più ristretto sistema competitivo tradizionale.
IL SISTEMA PUBBLICO E IL MACROAMBIENTE
Sempre adottando un'ottica sistemica, l'impresa opera in un contesto istituzionale di regole e di norme che ne determina gli spazi di attività. Solitamente questo aspetto è assunto come un vincolo da parte dell'impresa, e quindi, l'atteggiamento dell'impresa verso questa categoria di stakeholder sembra evidente. Il ruolo dell'operatore pubblico, tuttavia, può riguardare diversi ambiti di impresa:
- la regolamentazione dei mercati, lo stato può vincolare l'accesso a determinati mercati e controllare in modo più o meno rilevante l'attività all'interno di questi settori attraverso una sorveglianza sui prezzi e sulle
- la tutela della concorrenza, la tutela della concorrenza è invece un'attività trasversale che riguarda il mantenimento di livelli di concorrenza adeguati all'interno dei mercati.
- le politiche macroeconomiche, il macroambiente nel quale l'impresa opera si caratterizza peraltro variabili che, solitamente, l'impresa deve assumere come vincolo, ma non può tralasciare.
LA RILEVANZA DEGLI STAKEHOLDER
GLI ELEMENTI PER LA RILEVANZA (Grado di rilevanza di uno stakeholder)
Il problema centrale per il governo dei rapporti impresa - sistema, assumendo la visione per stakeholder, risulta, in primo luogo, quello dell'individuazione di quali gruppi contino più di altri e, in secondo luogo, quello dell'individuazione di quale tipo di attenzione riservare a ciascuna categoria: in poche parole, non basta sapere quali sono gli stakeholder, ma è necessario capire a chi prestare maggiore o minore attenzione, e
come farlo.Sarà poi possibile definire una serie di stakeholder che emergono dalle diverse combinazioni dei fattori di rilevanza. Il primo fattore che spiega la posizione di uno stakeholder è il suo grado di potere, che può avere natura: - coercitiva - utilitaristica - simbolica La seconda caratteristica che qualifica la rilevanza di uno stakeholder è la legittimità. In tal senso, sebbene si ritenga spesso che un soggetto legittimato nei propri interessi abbia anche un potere, ciò non si verifica sempre: un azionista di minoranza in un contesto di proprietà molto concentrata risulta certamente legittimato nei propri interessi, ma ha una limitata capacità di esercitare potere. La legittimità è la percezione generalizzata che le azioni di un soggetto siano desiderabili o appropriate: in tal senso, è importante e legittimità, in quanto la prima è la dimensione formale dell'autorità.mentre la seconda è quella sociale. Il terzo fattore da considerare