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DEFINIZIONE DI SETTORE
Tutte quelle imprese che utilizzano una tecnologia simile non è detto che imprese che operano nello stesso settore siano concorrenti tra loro, perché magari utilizzano la medesima tecnologia ma soddisfano bisogni diversi o si rivolgono a un gruppo di clienti diversi.
DEFINIZIONE DI MERCATO
Le imprese che operano nel medesimo mercato, benché possono usare tecnologie diverse (quindi appartengono ad altri settori), sono imprese che si rivolgono al medesimo gruppo di clienti per la soddisfazione degli stessi bisogni. Ci sono imprese che hanno un'area di business più ampia andando a soddisfare diversi tipi di bisogni o un numero più ampio di clienti e altre invece che hanno un'area di business più piccola utilizzando magari un'unica tecnologia o andando a soddisfare un solo tipo di bisogni. Questo vantaggio è transitorio perché l'impresa può osservare un mercato e garantirsi così, con il business adeguato.
un vantaggio ma le altre imprese dal momento che vedranno che quel mercato frutta cercheranno di entrare in quel mercato per poter creare valore anch'esse. La strategia concorrenziale è fondamentale una volta definito il business per competere sul mercato e poter avere successo, così da poter avere successo o comunque un successo maggiore. COME L'IMPRESA TENDE DOMINARE IL PROPRIO MERCATO DI RIFERIMENTO?! Una parte importante della competizione è espressa da tutte quelle imprese che potrebbero diventare potenzialmente nuovi concorrenti nel mercato. QUINDI l'impresa deve sia competere con quelli che sono già i concorrenti nel mercato ma deve anche impedire che ne entrino di nuovi. Questa distinzione ci sottolinea come possano essere invidiati sì raggruppamenti strategici diversi nello stesso settore. I raggruppamenti strategici rappresentano gruppi di imprese che adottano la stessa strategia, si rivolgono allo stesso mercato di.Riferimento: le imprese che appartengono allo stesso raggruppamento strategico sono concorrenti tra di loro, mentre le imprese che appartengono allo stesso settore ma a raggruppamenti strategici diversi non sono concorrenti tra di loro.
Si può concentrare su uno specifico gruppo di clienti (ricchi, normali, ...) oppure ci si concentra sulla soddisfazione dei bisogni (più o meno ampi). Tuttavia, se operano nello stesso mercato, ci sarà un momento in cui sono concorrenti tra di loro.
La concorrenza non è esercitata solo dalle imprese che fanno parte dello stesso settore e quindi dello stesso raggruppamento strategico, ma si manifesta anche al di fuori.
POTENZIALI ENTRANTI → hanno il potere per diventare nuovi concorrenti (quando magari il livello di redditività del mercato è elevato) → la quantità di potenziali entranti dipende dalla redditività del mercato quindi dovranno cercare di limitare (rendere sfavorevole)
L'entrata dei nuovi concorrenti PRODOTTI SOSTITUTIVI → imprese che soddisfano lo stesso bisogno ma attraverso tecnologie diverse
FORNITORI e CLIENTI → questi soggetti contendono, alle imprese che operano nel settore, delle quote di valore aggiunto → contendono alle imprese presenti nel settore una parte della redditività (cercano di esercitare - se presente - un potere contrattuale nei confronti delle imprese) → quando i clienti sono pochi le imprese del mercato subiscono un potere contrattuale a favore dei clienti → più grandi sono i clienti più potere contrattuale possono esercitare → lo stesso vale per i fornitori → i fornitori possono anche decidere di iniziare a produrre ciò che vendevano e lo stesso i clienti diventando di fatto così potenziali nuovi entranti che però non vengono da fuori ma da dentro la filiera
ATTEGGIAMENTO COMPETITIVO → modo in cui io affronto la concorrenza
CREAZIONE DI VANTAGGI
COMPETITIVI → attività tesa a creare quelle condizioni che mi permettono di avere caratteristiche nell'impresa che mi facciano essere più apprezzato dai clienti
PREVENZIONE DEL CONFLITTO → cerco di aggirare il conflitto di concorrenza o comunque tenerlo sotto una certa soglia OPPURE decido di affrontare la concorrenza
CONTRASTO barriere di tipo economico: sfruttare le economie di scala (all'aumentare della capacità produttiva installata ho una riduzione del costo medio unitario di produzione) come barriera perché avendo costi più bassi posso fare prezzi più bassi e coloro che non hanno le economie di scala come le mie saranno costrette a vendere a di più quindi non gli conviene competere; entrando da 0 dovrebbe anche essere capace di vendere tutto ciò che produce perché sennò le economie di scala sono solo potenziali e non reali
barriere di tipo tecnico l'impresa detiene delle tecnologie specifiche
che rendono il suo prodotto migliore di quello degli altri e quindi gli altri non possono raggiungere il mio livello di qualità se non usando la mia tecnologia. Tale tecnologia può essere diversa o con la riservatezza (segretezza di alcuni tipi di produzione) o con i brevetti - i quali però hanno una durata e dopo sono di dominio pubblico e comunque quando registro il brevetto devo dare delle informazioni le quali possono essere acquisite dalle imprese che possono o aggirare il brevetto o produrre partendo da un principio simile senza però violare il brevetto-. Barriere di tipo amministrativo può cercare di agire sul decisore pubblico affinché questo adotti delle leggi o dei comportamenti che scoraggino o vietino l'entrata di nuovi concorrenti. COMPOSIZIONE → cerco di comporre gli interessi, creando condizioni di accordo che consentono di limitare, a vantaggio di tutti, la concorrenza → si può fare solo quando i concorrenti nelmercato sono pochi accordi espliciti o taciti di codici di autoregolamentazione per difendere la clientela. I concorrenti si accordano tra di loro per garantire delle caratteristiche minime dell'offerta al fine di soddisfare il cliente.
I seguenti metodi sono vietati e controllati dall'antitrust quando ledono eccessivamente la clientela:
- livello di prezzo: vendere a non meno di un certo prezzo (ad esempio, le imprese telefoniche che facevano pagare 10 cent per gli SMS anche se avevano un costo praticamente nullo, sono state sanzionate e fermate dall'antitrust)
- quote di mercato massime: le imprese si accordano per non avere quote di mercato oltre un certo limite, evitando così una guerra eccessiva ma permettendo comunque di ottenere buoni ritorni
- suddivisione di zone di vendita: le imprese si accordano per suddividere geograficamente le zone di vendita
zone in cui essere presenti per avere prezzi redditizzi senza farsi eccessiva guerra:
- ELUSIONE→ l'impresa riconosce la presenza della concorrenza e sa che non può competere→ si mette a riparo dalla concorrenza cambiando il tipo di attività che svolge
- posizionamento→ modifica la propria attività e si riorienta nell'ambito dello stesso settore in un raggruppamento di mercato in cui può far valere le sue forze e non subire la concorrenza
- strategia di nicchia→ si rivolge ad un mercato più stretto
ci sono molti settori che mettono subito in conto che si concorra sul prezzo mentre altri cercano di competere sulla differenziazione
CONCORRENZA BASATA SUL PREZZO→ abbasso il prezzo di vendita per attirare più clienti però a costo di una riduzione della redditività d'impresa→ ma così li abbassano anche i miei concorrenti quindi si scatena una battaglia sui prezzi con una rincorsa
alla riduzione che porta le imprese ad accettare via via guadagni più bassi a favore dei clienti. Questa riduzione dei prezzi, che porta alla riduzione dei margini, causa problemi anche a livello di investimento poiché con una redditività troppo bassa a lungo andare si diventa incapaci di fare investimenti. Se non li genero internamente, devo andare a prenderli da terzi e indebitarmi, facendo così aumentare gli oneri finanziari. Questo crea un problema di perdita di guadagno e aumento degli oneri finanziari. Quindi, l'alternativa è chiedere al proprietario, ma solo se pensa che potrebbe guadagnarci. Quindi, l'unica altra possibilità è la capacità di abbassare i prezzi, riducendo anche i costi, mantenendo alti i margini di redditività, benché ciò implichi grossi investimenti per l'impresa. 140- differenziazione: si sposta l'attenzione del cliente su altre caratteristiche dell'offerta, in particolare potremo concentrarci sulle.caratteristiche tecniche del prodotto (prestazioni migliorate dei clienti) magari anche a un prezzo più alto ma chi compra quel prodotto lo fa per ottenere qualcosa che è migliore, oppure posso produrlo con caratteristiche esterne migliori oppure posso puntare sulla notorietà della marca che da un plus al mio prodotto→ si sposta l'attenzione del cliente non su un prodotto a prezzo più basso ma su un prodotto migliore→ anche nella differenziazione il prezzo è comunque importante. c'è non può essere troppo alto
Quando ho tutti i prodotti uguali allora vado a comprare al prezzo più basso, mentre se i prodotti sono diversi e io non riesco a capire la qualità di ciascun prodotto uso il prezzo come indicatori di qualità quindi non sempre il prezzo basso è vantaggioso perché a volte rischio di svalutare l'offerta
I VANTAGGI COMPETITIVI riguardano delle capacità che l'impresa riesce
ad avere attraverso la costruzione di punti di forza unici e il più possibile difendibili che consentono all'impresa di eccellere in quello che sta facendo. Se ci riesce, magari anche distinguendosi dagli altri, allora avrà una redditività positiva, ma è difficile mantenerli nel tempo perché se gli altri - che magari non sono riusciti a creare dei punti di forza - vedono che a me riesce qualcosa, vorranno essere in grado di farlo anche loro e quindi cercheranno di capire cosa faccio per poi copiarmi. MAGGIORE ECONOMICITÀ NELLO SVOLGIMENTO DI PROCESSI → cercare le condizioni per avere costi di gestione più bassi dei competitor così da avere un margine di riduzione di prezzo più ampio da sfruttare rimanendo ancora con redditività positiva. SUPERIORITÀ SUL PIANO TECNOLOGICO → produrre attraverso tecnologie che magari possiedo.