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LOGISTICA LOGISTICS

• prodotti finiti Trasportoproduzione Immagazzinamento

• servizio al cliente Evasione ordiniOrdini e Clientiprevisioni Greta Pierotti95

Le principali attività connesse ai flussi:

  • Programmazione degli acquisti di materie prime e di componenti.
  • Trasporto dei materiali dai magazzini del fornitore allo stabilimento o ai magazzini m.p. dell'impresa.
  • Ricevimento delle merci e verifiche.
  • Stoccaggio e movimentazione dei materiali nei magazzini a monte del processo di fabbricazione.
  • Gestione della movimentazione interna dei materiali tra le varie unità produttive (secondo il piano di produzione).
  • Stoccaggio dei prodotti in corso di lavorazione nei magazzini "intermedi" (o dei semilavorati).
  • Trasporto e stoccaggio dei prodotti finiti dallo stabilimento di produzione ad eventuali depositi intermedi dell'impresa.
  • Ricezione ed evasione

degli ordini dei clienti.

  • Programmazione delle consegne e trasporto dei prodotti finiti dallo stabilimento di

Il sistema logistico complessivo

  • produzione ai depositi intermedi degli intermediari o dei clienti.

Magaz.Unità

  • Fornitore Perifer.prod. di
  • A (a)assemb. Magaz.Unità prod.Fornitore (Gamma Centrale
  • di fabbr.B )Magaz. (I)(Alfa) Magaz.MP (1)Fornitore Perif.
  • C (b) MercatoMagaz.Fornitore MP (2)D Magaz.Centrale
  • Unità prod.Fornitore (c)di fabbr.E Magaz. Unità Magaz.
  • (Beta)MP (3) prod. di CentraleFornitore assemb. (II)F
  • Magaz.(Alfa) Centrale(d)

Sopra, un sistema logistico non semplificato: Un sistema logistico complesso comprende una serie

di nodi ed una serie di archi, di collegamenti. L’impresa non va pensata infatti come un’unica

unità, può avere più unità produttive, più unità di assemblamento, più magazzini ecc, come più

fornitori e più clienti. Tra tutte queste unità,

oltre alla gestione di flussi fisici c'è anche la gestione di flussi informativi, che oggi sono sempre più gestiti dalla digitalizzazione. Le decisioni Il sistema logistico è l'insieme di infrastrutture e attrezzature, persone, politiche operative per governare il flusso dei beni (e quelli collegati, informativo e finanziario), dall'acquisizione delle materie prime alla distribuzione dei prodotti finiti. Le decisioni riguardano: - Decisioni infrastrutturali - Decisioni di gestione dei flussi fisici e informativi - Scelte organizzative La complessità dipende da decisioni strategiche inerenti a: - Selezione delle fonti di approvvigionamento (inbound logistics) - Caratteristiche del processo produttivo (logistica della produzione) - Selezione e configurazione del canale distributivo (outbound logistics) Le scelte infrastrutturali riguardano come strutturare e progettare i nodi logistici. Si puòconsiderare l'assetto logistico come un insieme di nodi collegati da archi e la strutturazione dei nodi, quindi localizzazione, dimensione ecc. sono scelte importanti e non reversibili nel breve periodo. Quindi, ad esempio: numero di livelli di rete distributiva (grado di centralizzazione); fortemente centralizzata o poco centralizzata. Queste scelte comportano decisioni importanti che hanno poi dei riflessi sulla gestione dei flussi e sulla finanza. numero e ubicazione di unità produttive, magazzini, depositi, centri di distribuzione; quanti nodi sono necessari e dove sono necessari dimensione e layout da assegnare a ciascuno di essi. La dimensione dipende soprattutto dalla previsione della domanda di quell'impresa e, in particolare, del prodotto che dovrà avere nel mio magazzino. Il layout riguarda la disposizione planimetrica dei magazzini stessi. la selezione del tipo di collegamenti da instaurarsi tra tutti i precedenti elementi. Quindi,ottimizzare i flussi tra i diversi punti visti con l'obiettivo di progettare una serie di collegamenti che consentano di ridurre costi e tempi e incrementare il valore aggiunto. La rete di infrastrutture può essere considerata un insieme di punti nodali collegati da canali all'interno dei quali scorrono i flussi fisici e informativi. I punti nodali assolvono funzioni di: 1. trasformazione (le unità produttive), cui corrispondono diverse esigenze di stoccaggio e movimentazione delle merci; 2. stoccaggio e movimentazione (magazzini centrali, magazzini e depositi periferici); 3. smistamento dei flussi (centri di distribuzione e punti di transito, o transit point). Sono delle piattaforme che diventano un punto di raccordo tra fornitori e inoltro al mercato. Un esempio di transit point lo si può vedere nei prodotti alimentari freschi: il banco in piazza del mercato è un transit point. Le scelte di gestione riguardano il come gestire i flussi.

In particolare i flussi informativi: la gestione ottimale dei flussi informativi ricadrà positivamente sui flussi fisici.

Le principali scelte sono relative a:

  • pianificazione, rilevazione e controllo del livello di servizio logistico;
  • definizione e gestione del ciclo dell'ordine;
  • programmazione delle consegne e dei trasporti secondari;
  • politiche di gestione delle scorte prodotto finito; o si decide di avere il magazzino sempre pieno, oppure mi muovo in base agli ordini del mio cliente;
  • programmazione e controllo della produzione;
  • politiche di gestione delle scorte dei semilavorati e in transito;
  • programmazione attività di ricezione e movimentazione materiali e componenti;
  • politiche di gestione delle scorte materiali e componenti;
  • politiche di approvvigionamento e di selezione e valutazione dei fornitori.

Greta Pierotti97

Le scelte organizzative riguardano il come organizzare, da un punto di vista di organigramma, la logistica.

Il responsabile della logistica, in questo caso si occupa di tutte le fasi. Ma non è sempre così, potremmo anche avere una situazione in cui vi sono a loro volta responsabili della logistica, della produzione ecc.
Responsabile logistica Programmazione Acquisti Distribuzione Produzione
Focalizzazione sul sistema distributivo Responsabile logistica Distribuzione
Focalizzazione sugli acquisti Responsabile logistica Acquisti
L'integrazione delle responsabilità di gestione permette un migliore coordinamento e vantaggi a livello di riduzione dei costi e miglioramento del servizio Responsabile logistica Programmazione Acquisti Distribuzione Produzione
Aspetti strategici della logistica

Logistica e vantaggio competitivo

I vantaggi competitivi possono essere o di costo o di differenziazione, come già visto. Il vantaggio di costo è legato all'efficienza, quindi ricercherà in ogni funzione aziendale un'ottimizzazione dei costi. Le imprese cercano di valorizzare il prodotto in modo che il cliente percepisca un valore superiore al prodotto e sia disposto a pagare un premium price.

"La logistica diventa sempre più un'importante fonte di vantaggio competitivo."

Porter nel suo testo "Il vantaggio competitivo" ha illustrato l'importanza della logistica nella catena del valore di una generica azienda; è infatti grazie alla logistica che il prodotto viene reso disponibile nei tempi, nei luoghi e con le modalità richieste dal cliente; la logistica, diventa, quindi, una attività generatrice del valore. Grazie ad alcune innovazioni logistiche, le imprese spesso riescono ad ottenere

  1. Flessibilità della fornitura
  2. Allineamento con le politiche di marketing
  3. Rapporti con i fornitori routinizzati e di lungo periodo (ricerca di economie di scala)
  4. Meccanizzazione dei magazzini, che consente di ridurre il costo del lavoro manuale
  5. Trasporti a pieno carico
  6. Centralizzazione delle strutture distributive

Le attività logistiche possono concorrere al raggiungimento e al mantenimento di un V.C. da parte dell'impresa, tramite:

  • Logistica e livello di servizio
  • Logistica e costi
Trade-off costo-servizio e superamento dello stesso (eccellenza logistica). Coerenza tra strategia complessiva e strategia relativa alle attività logistiche. Logistica e valore. Logistica e livello di servizio. Elementi che contribuiscono a raggiungere l'eccellenza dal punto di vista logistico. È un punto molto importante per la differenziazione: Molte imprese, soprattutto nel B2B, fanno del livello di servizio una fonte per il vantaggio competitivo. - Disponibilità del prodotto: garanzia di adeguata copertura inventariale a fronte di richieste interne (da utilizzatori di materiali, componenti e semilavorati) o esterne (prodotti finiti, ricambi). Se un prodotto non è disponibile, il cliente percepisce negativamente il servizio. - Rispondenza del prodotto alle specifiche: il prodotto ordinato e consegnato deve corrispondere al prodotto che è stato richiesto dal cliente, altrimenti il cliente avrà una percezione negativa del servizio.

servizio.tempestività delle consegne: intervallo temporale intercorrente tra la data di emissione dell'ordine e quella in cui il cliente ottiene la disponibilità del prodotto. Se il prodotto mi arriva dopo due mesi, difficilmente riordinerò da quell'impresa.

affidabilità e regolarità delle consegne: scostamento temporale rispetto alla data di consegna concordata. L'affidabilità si misura sulla base dello scostamento temporale rispetto alla data prestabilita. Sia che il prodotto arrivi prima o dopo rispetto i tempi prestabiliti è negativo per il livello di servizio.

flessibilità

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher greta.pierotti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle imprese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Profumo Giorgia.
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