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Cap.16 DIREZIONE, ORGANIZZAZIONE E STRATEGIA
La gestione d'impresa è l'attività che permette di dirigere l'impresa - intesa come sistema aperto - l'organizzazione in modo coordinato. Ciò avviene quando la direzione definisce la strategia e che consentono di indirizzare e coordinare la gestione d'impresa. Tutto ciò si realizza tramite la gestione strategica, ossia l'attuazione dei processi operativi di scambio e di trasformazione. La gestione operativa, oggetto lo studio dell'"economia e gestione d'impresa", cioè dell'insieme di Il management ha per attività di direzione d'impresa.
Direzione d'impresa: definire l'organizzazione delle risorse e delle competenze, definire le strategie competitive, formulare strategie operative, allocare adeguate risorse, controllare i
Risultati e/o le ricadute dell'impresa. La direzione è composta dal top management, formato dai general manager, da senior manager e da direttori delle singole aree strategiche o operative. Consiste nel modello di comportamento che l'azienda si aspetta dai responsabili dei vari livelli nei confronti dei propri subordinati. Quindi la direzione richiede sia competenze manageriali ("come fare le cose") sia di leadership ("cosa significano gli eventi per l'impresa"); le soluzioni della leadership variano da modelli in cui i subordinati non hanno alcuna libertà a modelli in cui vi è maggiore libertà.
Stili di direzione:
- Autoritario: forme autocratiche, burocratiche o paternalistiche. Si esercitano mediante controllo e comando, in base ai quali il superiore può imporre decisioni al subordinato.
- Partecipativo o democratico: ricerca del consenso tramite comportamenti consultivi e partecipativi.
Capitale umano e dei flussi informativi. Le imprese scelgono modelli organizzativi a seconda del grado di accentramento decisionale o di delega, a seconda dei livelli di responsabilità e di gestione e motivazione del capitale umano. L'organizzazione dà vantaggio competitivo all'impresa. L'outsourcing, ovvero si esternalizzano determinate attività d'impresa perché più conveniente. Spesso si opta per struttura organizzativa: definisce i criteri di divisione e coordinamento del lavoro tra i membri dell'organizzazione. Quindi, si compone di tre elementi:
- Organi tra cui è diviso il lavoro (uffici, reparti, ...)
- Attività e compiti assegnati agli organi
- Relazioni tra i diversi organi (gerarchie, funzionali, ...)
Modelli organizzativi (diverse combinazioni di divisione del lavoro e scelte di coordinamento):
- La struttura semplice: forte accentramento del governo
- Tipica delle aziende artigiane, delle piccole imprese con ristretta gamma di prodotti dirette da una sola persona o da un ristretto gruppo di proprietari in cui la responsabilità è scarsamente divisa. I rapporti interpersonali sono non codificati, cioè relazioni tacite invece che routine organizzative formalizzate con un vero e proprio piano organizzativo.
- Vantaggi: mansioni flessibili che non richiedono competenze specifiche.
- Si basa sul principio di specializzazione e divisione del lavoro. Tipica delle imprese di piccole/medie dimensioni che operano su un unico mercato. La gestione avviene attraverso gerarchia e processi di delega top-down.
- Vantaggi: necessità di competenze specifiche che comportano maggiore efficienza.
- Tipica delle imprese complesse che operano in più aree geografiche con diverse linee di prodotti. Si organizza per divisioni (per linee di prodotto)
La struttura organizzativa di un'azienda può essere di diversi tipi:
- La struttura funzionale: le attività sono organizzate in base alle funzioni aziendali. Ogni dipartimento si occupa di una specifica area (ad esempio, produzione, marketing, finanza) e ogni responsabile di divisione privilegia il proprio settore invece che pensare all'obiettivo finale dell'impresa. Questo tipo di struttura offre il vantaggio del decentramento e della specializzazione, ma può comportare la presenza di uffici con le stesse funzioni.
- La struttura a matrice: utilizza sia il criterio divisionale sia quello funzionale. Si mantiene la struttura per funzioni e vengono creati degli organi per intersecarle (product manager, project manager). Questo tipo di struttura è tipico delle imprese che realizzano grandi progetti e permette di combinare la specializzazione del lavoro con l'utilizzo mirato delle risorse per il raggiungimento di obiettivi specifici.
- La struttura per processi: le attività sono organizzate in modo sequenziale e l'obiettivo principale è l'orientamento al cliente. Queste strutture sono molto elastiche e si adattano facilmente ai cambiamenti e all'outsourcing.
sindacali per i rapporti di lavoro, questioni retributive, sicurezza sul lavoro, ecc.
Normativa e contenzioso di questioni legali connesse alle norme sul lavoro.
Information technology nella gestione d'impresa:
Il sistema informativo aziendale consiste nell'insieme delle attrezzature e procedure per la creazione e diffusione delle informazioni nell'impresa. compiti dell'IT:
Principali
- Elaborazione automatica dei dati: utilizzo dei computer per il trattamento dei dati.
- Supporti decisionali: attività volte al miglioramento dei processi decisionali.
L'efficacia dei processi decisionali dipende dalla qualità delle informazioni e dalla presenza di mirato dell'informazione.
sistemi di management intelligence, finalizzati al trattamento attività che consente di indirizzare e coordinare la gestione dell'impresa.
LA STRATEGIA:
La strategia è, quindi, l'insieme delle scelte di fondo con cui l'impresa tenta di
Raggiungere un obiettivo. La strategia d'impresa nasce come la definizione di finalità e obiettivi di lungo periodo, la realizzazione delle linee di condotta e l'allocazione delle risorse aziendali. La strategia è il fondamento dell'attività gestionale. L'orientamento strategico di fondo dell'impresa e i principali ambiti sono:
- Rappresenta l'identità
- I fini aziendali di fondo (perché)
- La scelta del campo di attività (dove)
- La filosofia gestionale, il confronto con i competitors (come competere)
Livelli della strategia:
- Strategia d'impresa (o complessiva o corporate), che viene definita allocando adeguate risorse e decidendo "dove competere" (OSF). Riguarda l'azienda nel suo complesso e spetta all'imprenditore, all'alta direzione e al top management. Da ciò otteniamo imprese monobusiness o pluribusiness.
- Strategia di business, che servono per decidere
“come competere”, cioè
➢ Strategia competitiva quali competenze sfruttare per guadagnare Vantaggio Competitivo. Sono: la leadership di costo, la differenziazione del prodotto, la focalizzazione.
➢ Strategia di gestione operativa (o funzionale), che coinvolge singoli aspetti della gestione: commerciale, finanziaria, operation. Serve a realizzare obiettivi.
Come vengono formulate le strategie? È un procedimento complesso che si basa su:
“quanto è attrattivo un settore”
❖ Diagnostico esterno:
Diagnostico interno (o business audit): “di quali competenze dispone l’azienda”. È un’analisi delle risorse materiali e immateriali per trovare i punti di forza e di debolezza dell’impresa.
La formulazione delle strategie permette di creare vantaggio competitivo, generare valore economico, accrescere il patrimonio tangibile e intangibile, modificare il portafoglio delle risorse dispo