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ESTIRE L INNOVAZIONE

Il mercato è sempre più competitivo e dinamico. La presenza di sempre più concorrenti comporta un minor

numero di vendite. Perciò, per avere sempre margini di un cero livello bisogna innovare in continuazione. La

competizione è globalizzata: i competitor di tutto il mondo vengono a vendere i prodotti sul tuo territorio.

Per questo è sempre più importante riuscire ad innovare. Innovare significa proprio mantenere presa

competitiva.

Di solito le grandi società brevettano. I laureati in professioni tecnico scientifiche.

Più si va avanti con l’età meno si utilizzano tecnologie di internet. Molte innovazioni sono però basate sulle

attività informatiche.

Un’innovazione non è tanto scoprire un nuovo principio, una nuova tecnica, ma diventa tale nel momento

in cui diventa qualcosa di sfruttabile a libello commerciale. Va da una fase di progettazione. DEFINIZIONE

FREEMAN.

«L’Italia si distanzia notevolmente dai paesi europei in termini di ricerca e brevettazione, ma si posiziona

meglio in termini di propensione all’innovazione delle imprese: più della metà della spesa per la ricerca

sostenuta dalle Imprese». Il brevetto è un modo per dare un periodo tutelato ad una tecnologia.

«L’innovazione è la realizzazione di un’invenzione in merito a un nuovo prodotto o processo produttivo, e il

suo conseguente sfruttamento commerciale. L’innovazione comprende la progettazione (design), la

realizzazione fisica (manufacturing) e la commercializzazione (marketing) dell’invenzione».

• Ricombinazione più efficiente e performante (ed utile) di conoscenze esistenti;

• Ideazione e implementazione di nuove forme organizzative;

• Proposta di prodotti esistenti verso un nuovo tipo di domanda;

• Apertura a nuovi mercati e nuovi modelli di business.

La teoria classica prevede una classificazione binaria delle tipologie di innovazione (di prodotto o di processo)

a cui però pare significativo e necessario aggiungere altre due varianti, per ottenere una classificazione a 4

tipologie di innovazione:

• Prodotto: miglioramento di un prodotto già presente sul mercato o creazione di un prodotto nuovo

che sia in grado di rispondere ad esigenze nuove del cliente (sotto il profilo qualitativo, tecnologico

o funzionale) e che consenta di acquisire o mantenere vantaggio competitivo;

• Processo: creazione ex novo o miglioramento di un processo di produzione che permetta di ridurre i

costi incrementando la qualità o sviluppando una nuova offerta; 40

• Organizzativa: modifica della struttura organizzativo-gestionale o del modello di business di una

impresa in funzione della ricerca di una > efficacia gestionale, in modo da adattarsi a cambiamenti

dell’ambiente di riferimento;

• Apertura in nuovi mercati o ingresso su inesplorati settori.

Su che cosa si può innovare? Non è solo fare un prodotto diverso.

Innovazione di processo: stesso prodotto con un processo di produzione differente. Viene considerata o un

considerevole miglioramento del processo con cui si produce, o un vero e proprio modo di produrre lo stesso

prodotto.

Innovazione organizzativa: il modello di business è molto importante perché a parte le relazioni stabilisce

come l’azienda genera il suo valore e i suoi introiti. Questo tipo di innovazione solitamente viene mal

considerata. Le innovazioni sul business model sono il 3-4%, ma generano come ritorni l’80-90%.

Apertura in nuovi mercati: molto spesso è interessante portare modelli di business in altri settori aziendali

perché ogni settore ha suoi modi di fare differenti.

Viviamo in un periodo dove le competenze tecniche sono sempre più specializzate. Mettere a confronto

persone con idee diverse che si scontrino tra di loro in maniera costruttiva e positiva per costruire una nuova

idea migliore per tutti.

Fare sempre innovazione nella ricerca e sviluppo porta a risultati non sempre esaltanti. La vera parte

interessante è quella di apportare qualcosa dall’esterno: modello dell’opening innovation. Il Know How deve

essere presidiato, protetto, quindi se io faccio una riunione alla quale partecipano membri esterni può essere

rischioso.

Technology push [Arancione]: scoperte scientifiche, miglioramento

tecnologico: è l'ambiente scientifico tecnologico che genera nuove soluzioni

in modo autonomo e indipendente dall'andamento del mercato.

Market pull [Blu]: l'innovazione nasce da

esigenze immediate o future del

mercato, l’azione di stimolo è quindi

indotta. 41

Abbiamo l’opportunità di sviluppare o sfruttare un’innovazione, ma come? Mi servono gli strumenti idonei,

in funzione delle peculiarità del processo di innovazione e delle eventuali problematiche che devo risolvere.

• Gestione dell’innovazione: gestisco l’innovazione internamente (ho tutte le competenze e le risorse

necessarie per portare a termine il processo innovativo all’interno della mia azienda) oppure la

gestisco sia internamente che esternamente (non avendo tutte le risorse necessarie mi rivolgo a

soggetti esterni, oppure ho tutte le risorse ma credo che coinvolgendo altri soggetti il potenziale

dell’innovazione sia più ampio;

• Problematiche: non ho un approccio strutturato, rischio di non riuscire a gestire l’innovazione;

oppure potrei non avere un modello organizzativo idoneo allo sviluppo di un processo innovativo (le

mie risorse non sono adeguate o non riescono ad organizzarsi, le mie routine non sono idonee); o

ancora posso non essere in grado da solo di cogliere le potenzialità del progetto, o di perderne parte

dei benefici.

Soluzioni

• Innovazione gestita internamente ma non ho un approccio delineato: QFD;

• Innovazione gestita internamente ma non ho un modello organizzativo idoneo: Project Management;

• Innovazione gestita anche esternamente ma non ho approccio: QFD + Aggregazione (Rete

d’Impresa);

• Innovazione gestita anche esternamente ma non ho un modello organizzativo idoneo: Project

Management + Aggregazione (Rete d’impresa).

Mi serve un approccio nuovo.

Mi serve un modello organizzativo.

Solo interna Anche esterna

3.4.1 QFD

Il metodo QFD (quality function deployment) viene utilizzato per la prima volta nel 1972 come strumento di

coordinamento di una serie di routine di pianificazione e comunicazione focalizzate sull’obiettivo di creare e

immettere sul mercato i prodotti più ricercati dai clienti. Il QFD è una mappa concettuale che consente la

pianificazione di ogni attività in funzione delle esigenze della clientela, grazie ad una perfetta comunicazione

tra aree funzionali.

Partiamo dall’assunto che il cliente è la principale fonte di informazione per il miglioramento del prodotto e

per lo sviluppo di nuove versioni dello stesso. Dovrò innanzi tutto decidere a quale cliente rivolgermi e

conoscere le sue problematiche, per poi definire cosa poter offrire in più rispetto ai competitor, conoscendo

al tempo stesso quali siano i parametri e gli attributi secondo cui il cliente valuta la mia offerta. Ma tra cliente

e impresa non sempre vi è perfetta comprensione…

Il QFD consiste in una serie di processi che trasformano le esigenze del cliente in caratteristiche funzionali

che raffigurino e definiscano la qualità e il valore del prodotto finito.

Come? Sono individuate 4 aree di criticità chiamate «Case della qualità», che rappresentano i passaggi

funzionali principali per raggiungere la qualità del prodotto finito. Le case della qualità permettono di passare

dalla «Voice of Customer» alla definizione del processo produttivo. 42

Ovviamente per farlo è necessario uno sforzo di studio delle caratteristiche dei miei clienti di riferimento e

potenziali, dei miei processi produttivi, dei miei materiali e delle condizioni di mercato (saranno necessarie

quindi numerose indagini ed analisi)

Quali vantaggi crea il QFD: soddisfazione del cliente, miglioramento dei processi di sviluppo e innovazione,

interdipendenza e cooperazione tra aree funzionali, miglioramento della qualità di prodotti e processi.

Tecnologia richiesta dal mercato: chiedere ai potenziali clienti cosa realmente vogliono. Una volta capite le

esigenze del mercato si sviluppa un’offerta relativa che va prodotta e venduta sul mercato. Avere a che fare

con questo tipo di aziende bisogna sapere e trovare il modo di vendere sul mercato.

Modello di TRL: Technlogy Reddiness Level. Ogni tecnologia con un bando Orizon 20-20 è il modello di TRL

che l’innovazione ha raggiunto. Ogni innovazione ha un livello di prontezza nel mercato: siamo ancora all’idea

iniziale, abbiamo commerciato qualcosa, siamo nel mercato.

Le ricerche di innovazione possono essere fatte in università.

3.4.2 Project Management

Il progetto è un processo orientato alla realizzazione di un nuovo prodotto, impianto, strategia operativa o

commerciale, ecc.., composto da un insieme di attività finalizzate al raggiungimento di un obiettivo univoco,

attraverso l’impiego di risorse e nel rispetto di vincoli di tempo, costi e qualità prefissati.

Il Project Manaiunitigement Istitute fornisce questa definizione di Project Management: «combinazione di

uomini, risorse e fattori organizzativi riuniti temporaneamente per raggiungere obiettivi unici, nel rispetto di

vincoli di tempo, costi, qualità e risorse limitate».

Nel momento in cui un’azienda fa una cosa nuova, inizia ad attivare il project management, disciplina che

insegna le varie strumentazioni, la filosofia degli stakeholder, tutti quelli che hanno interesse nel progetto e

determinano la buona riuscita del progetto. Lavorare per progetti significa cominciare a pianificare un

progetto di sviluppo utilizzando le strumentazioni classiche del project management. Nel momento in cui

43

attivo un progetto nomino nella mia struttura organizzativa un projet management che fa andare avanti

l’execution del progetto.

Un piano parte sempre da fissarsi bene in testa gli obiettivi di questo piano, in primis quelli strategici di più

alto livello.

Se il project management non si fissa e non capisce gli obiettivi, rischia di sbagliare: consegnare un prodotto

di qualità ma magari i consumatori non ne sono contenti.

Il PM denota quindi le seguenti caratteristiche:

• Obiettivi predefiniti, chiari e condivisi. Triade concettuale;

• Multidisciplinarietà di PM;

• Ampiezza gestionale;

• Complessità gestionale.

Case della qualità: matrici. Sopra le specifiche del prodotto (ottengo le specifiche del prodotto con per

esempio il peso di quando è importante per il cliente); specifiche componenti …

l’innovazione cr

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A.A. 2015-2016
56 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Federico ® di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle imprese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Di Marco Paolo.