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FERRERO CON LE NOCCIOLE
Mira a mantenere le risorse più a lungo possibile all'interno del ciclo produttivo. Un'economia progettata per autogenerarsi.
Economia della condivisione: I processi di produzione e i relativi asset non sono detenuti dall'impresa che opera come semplice piattaforma peer-to-peer di collegamento tra domanda e offerta (bla bla car, airbnb).
TRA SOGGETTI E SISTEMI: gli ambiti della teoria d'impresa
Capitolo 2: L'IMPRESA COME TRASFORMAZIONE DI RISORSE
Dalla rivoluzione industriale all'impresa moderna
Nascita di ampi mercati di consumo e la necessità di una nuova entità economica (impresa input-output)
Impresa come organizzazione complessa (impresa sistemica)
L'impresa come la conosciamo oggi ha le sue origini nella rivoluzione industriale. Siamo passati da un sistema economico agricolo, alla macchina a vapore ad a una produzione di massa.
Inoltre nascono i mercati di consumo, quindi molti consumatori potevano acquistare ad
un decimo del prodotto artigianale. Dal lato impresa vi era la concezione che i mercati avrebbero potuto crescere all'infinito purché ad un prezzo basso. Guardando questo periodo storico, dal punto di vista dell'impresa, tutte le energie erano rivolte verso la produzione in fabbrica trovando soluzioni ottimali creando una produzione efficace ed efficiente. Per questo si definisce un impresa input output (trasformazione del,e materie) perché i prodotti si vendevano da soli. Con il tempo l'impresa diventa complessa, i consumatori diventano più esperti, più consapevoli, nascono nuove figure di stakeholder e quindi la produzione cessa di essere la funzione più importante nell'impresa e diventa al pari delle altre funzioni come il marketing ecc... Molto spesso la produzione viene svolta con processi di delocalizzazione rispetto a dove vengono prese le decisioni, quindi l'impresa diventa sistemica. La centralità del concetto diquantitativi. Ad esempio, un'attività produttiva può essere considerata artigianale se si basa su processi manuali e personalizzati, mentre può essere considerata industriale se si basa su processi meccanizzati e standardizzati. La dimensione dell'impresa influisce anche sulle soluzioni organizzative e gestionali adottate. Ad esempio, un'impresa di piccole dimensioni potrebbe avere una struttura organizzativa più semplice e flessibile, mentre un'impresa di grandi dimensioni potrebbe avere una struttura più complessa e gerarchica. Inoltre, la dimensione dell'impresa può influire sulla sua capacità di competere sul mercato. Le grandi imprese possono beneficiare di economie di scala e avere maggiori risorse finanziarie per investire in ricerca e sviluppo, marketing e altre attività strategiche. D'altra parte, le piccole imprese possono essere più agili e adattabili ai cambiamenti del mercato. In conclusione, la dimensione dell'impresa è un elemento chiave nella definizione delle soluzioni organizzative e gestionali adottate e può influire sulla sua capacità di competere e creare valore.quantitativi. La standardizzazione dei processi può definire una produzione artigianale o industriale. È alta quando ci sono produzioni omogenee, mentre se ci fossero ampi margini di manovra e creatività del lavoratore abbiamo una produzione artigianale.
Modelli d'impresa:
- Beni realizzati: prodotto artigianale (ottenuto con modalità di produzione effettivamente artigianali) vs prodotto a immagine artigianale (un prodotto standardizzato e ripetitivo al quale si riesce a dare un'apparenza di artigianato)
Il prodotto artigianale è quello frutto della produzione artigianale. Quello a immagine viene realizzato come le organizzazioni standardizzate, ma viene data un'immagine marketing sapiente come se fosse realizzato artigianalmente (Poltrone Sofà).
Facendo riferimento alle caratteristiche qualitative dei processi e all'organizzazione, un'impresa è artigianale quando: (Tecnicamente 10 dipendenti) --> viene associata spesso alla microimprese.
ma non garantisce che sia artigianale.
modalità artigianale della produzione
scarsa strutturazione dell'organizzazione
mancanza di standardizzazione nei processi decisionali
nessun potere di mercato
nessun potere nei confronti dei finanziatori (costringono l'impresa a rimanere di dimensioni limitate)
* Questi sono i criteri qualitativi per identificare una produzione artigianale.
Come distinguiamo una grande da una media impresa?
4 variabili Generalmente riconosciuti per distinguere la macro-categoria delle piccole, medie imprese dalle grandi imprese:
-il capitale investito, diverse limitazioni: tipo di lavorazione (CAPITAL intensive o LABOUR INTENSIVE) non tiene conto dei beni in locazione e in leasing
-il numero di addetti, limitazioni simili al capitale investito. Utile se usato in modo complementare
-il fatturato: scarsa validità a misurare la dimensione aziendale (integrazione verticale e disomogeneità dei settori di confronto)
-valore aggiunto:
parametri valido ma presenta difficoltà di calcolo Capitale investito: insieme di beni di proprietà dell'impresa. Non tiene conto delle diverse caratteristiche delle lavorazioni, forti investimenti in capitale e macchinari quindi capitale fisso oppure attività produttive che richiedono più manodopera e meno capitale fisso (LABOUR INTENSIVE). Quindi preferisco quelle CAPITAL INTENSIVE perché ho il valore effettivo in bilancio. Quindi spesso si fa il rapporto tra capitale investito e manodopera per ottenere il grado di automazione del processo produttivo. Fatturato: valore dei beni e servizi iscritti in fattura. Presenta l'imitazione perché rende difficile la comparazione tra imprese di diversi settori e non tiene conto del livello di integrazione verticale. Per esempio, nella catena produttiva ci possono essere due imprese con lo stesso potere di mercato e fatturato, ma hanno diverse integrazioni verticali. L'impresa che controlla tutta lafiliera produttiva avrà una complessità maggiore rispetto a quella che assembla pezzi prodotti da altri. Un criterio più attendibile è quello di far riferimento al valore aggiunto che presenta difficoltà di calcolo. * Il valore aggiunto: parametro valido ma presenta difficoltà di calcolo Via sintetica: valore dell'output aziendale - valore degli input acquistati all'esterno (costi di produzione) --> materie prime, servizi Via analitica: insieme delle remunerazioni dei fattori produttivi (lavoro, attività imprenditoriale) Come distinguiamo la piccola media impresa dalla grande impresa? Prospettiva qualitativa. La disponibilità di risorse: le PMI sono caratterizzate da ridotte risorse che limitano gli investimenti con conseguenze sui meccanismi operativi e sulla struttura organizzativa. Scelte strategiche: possibilità di azione, orizzonte temporale di trasferimento, rapporti con l'ambiente competitivo. Flessibilità ingrado di affrontarla al meglio i cambiamenti repentini nell'ambiente di riferimento Contesto culturale e storico-sociale Quando le imprese negli USA nascono hanno un mercato sterminato, diversamente da quelle italiane che hanno un mercato di espansione limitato. Queste limitazioni si ripercuotono nella possibilità di fare scelte strategiche che limitano una possibilità di crescita in termini di orizzonti temporali di riferimento e con il mercato, trattazione con gli istituti finanziari. Quindi si ha una struttura gerarchica con il potere nelle mani di una persona, con un evidente limite con i rapporti di forza con l'ambiente esterno. Dall'altro lato le dimensioni limitate mi consentono di essere flessibile e quindi la possibilità di rispondere più velocemente ai cambiamenti repentini dell'ambiente esterno. La grande impresa La grande impresa (generalmente con un numero di addetti superiore a 500) Tratti caratterizzanti: I. Il controllo èdetenuto dalla direzione del consiglio di amministrazione e dai principali manager.II. Il management si autoperpetua: cooptazione (assunzione di un membro in un corpo od organo collegiale, mediante la designazione da parte dei membri già in carica) I manager scelgono i loro successori.
III. L'impresa mira all'indipendenza finanziaria.
IV. Maggiore facilità di accesso al credito. Ha molte possibilità di fatto può autofinanziarsi, non distribuendo i dividendi, può emettere azioni e obbligazioni.
V. L'impresa mira ad una più generale autonomia decisionale rispetto a qualsiasi vincolo esterno (Sarà lei a dettare i trend sui mercati).
Gruppi di imprese
Gruppi di imprese: insieme di imprese giuridicamente distinte e collegate tra loro da legami azionari che consentono di controllo stabile di tutte le attività.
GARANTISCE IL FATTO CHE SONO NELLE MANI DI UN UNICO PROPRIETARIO
SOLUZIONE PERFETTA COME IL NOSTRO CONTESTO, si mantiene la
La flessibilità delle piccole-medie imprese e si ha un discreto fatturato. I diversi gruppi di imprese si differenziano in particolare modo per la presenza o meno di una capogruppo (Holding). Può essere holding finanziarie ovvero che detiene solo le azioni oppure operative.
- Gruppi gerarchici: struttura che capo ad una società holding sede di controllo di tutte le attività (Holding finanziarie o holding operative (MISTE))
- Gruppi associativi: il potere delle imprese all'interno del gruppo è equivalente, il coordinamento non fa capo ad una holding, ma è ottenuto mediante vari meccanismi di tipo formale o informale (tipica economia giapponese)
- Gruppi conglomerati: operano in settori differenti privi di collegamento tra loro (Mitsubishi) --> No holding
I gruppi di imprese
Criteri per l'identificazione di un gruppo di imprese:
- Presenza di unità decisionali distinte
- Gruppo come integratore, non una semplice Unione di imprese ma un insieme
Oltre che legami finanziari tra le imprese questi possono essere:
- -economici: legati ad accordi di collaborazione che danno vita a filiere di produzione o a relazioni stabili: quasi-gruppi
- -personali: legami di amicizia, parentela o professionali: gruppi di fatto.
Impresa e imprenditore
Risorse materiali, risorse immateriali, risorse umane insieme all'intervento dell'imprenditore che per produrre questa maggiore ricchezza deve trovare soluzioni ottimali cercando di coordinare le risorse.
Trovando una soluzione ottimale in termini di fornitori, coordinando il personale.
Quindi è una figura poliedrica
La figura dell'imprenditore si contraddistingue per la sua molteplicità.
L'imprenditore deve possedere alcune
doti: - imprenditorialità: capacità