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LE SCIENZE ECONOMICHE
Sono un ramo delle scienze sociali e studiano le scelte operate dalle persone al fine di adattare mezzi
scarsi (risorse limitate) a molteplici e crescenti bisogni umani, inoltre, analizzano le attività di produzione e
di consumo dei beni e servizi volti a soddisfare i bisogni delle persone.
Si suddividono in:
Economia Politica
Economia Industriale
Economia Aziendale ECONOMIA POLITICA
Studia i fenomeni economici degli aggregati territoriali, nazionali e internazionali.
Microeconomia: forme di mercato (concorrenza, oligopolio, monopolio), comportamento dei
produttori e dei consumatori.
Macroeconomia: disoccupazione, inflazione, reddito e crescita, moneta e sistema finanziario, ecc.
Aiuta a governare i fenomeni economici, supportando lo sviluppo di politiche di intervento sulla base delle
informazioni raccolte, analizzate e trattate da sistemi informativi generali.
ECONOMIA INDUSTRIALE
L'Economia Industriale si focalizza sui fenomeni economici nei settori industriali, inclusi sviluppo e
ristrutturazione. I settori industriali sono gruppi di aziende simili nella produzione o prodotto finale, e
quando concentrati in un'area specifica, diventano "distretti". Questa disciplina contribuisce a sviluppare
politiche per gestire l'andamento di tali settori ed è una scienza intermedia tra l'Economia Politica e
l'Economia Aziendale. INQUADRAMENTO DELL’ECONOMIA AZIENDALE
L'Economia Aziendale è una disciplina che analizza e influenza il comportamento delle singole aziende.
Utilizza casi concreti per sviluppare soluzioni su misura, considerando valori, storia e attori aziendali. Si
basa sull'osservazione e l'analisi dei dati concreti, essendo quindi una scienza empirica.
COME DECIDONO LE PERSONE?
Secondo la teoria economica classica i processi decisionali degli individui sono razionali, basati
su una conoscenza perfetta della realtà e giungono a soluzioni “ottimali” (modello astratto).
Simon introduce il concetto di razionalità limitata: l’uomo compie scelte seguendo un processo
decisionale sequenziale e iterativo, basandosi in modo più o meno consapevole su
rappresentazioni semplificate e selettive della realtà, e giungendo a soluzioni “soddisfacenti”. Infatti,
l’Economia Aziendale si basa sul concetto di razionalista limitata: l’azienda attua un processo
decisionale razionale, giunge a soluzioni razionali, ma non è in grado di individuare l’alternativa
migliore in assoluto. L’Economia Aziendale analizza il comportamento aziendale per sviluppare
conoscenze, modelli, e strumenti che possano aiutare l’azienda nelle sue decisioni.
MA QUALI SONO LE DECISIONI CHE DEVE PRENDERE UN AZIENDA?
Il processo decisionale è alla base del comportamento delle aziende, ma è solo uno dei suoi componenti.
Il comportamento economico delle aziende, infatti, si compone di quattro processi distinti:
processo di decisione: Riguarda tutti gli aspetti e gli elementi che richiedono una scelta, ad
esempio: l’organizzazione, il tipo di prodotto, il nome del prodotto, il marchio, la confezione, la
pubblicità, il prezzo, canali distributivi, il risultato economico. In questa fase l’azienda programma la
sua attività
processo di esecuzione: È il momento in cui viene tradotto in pratica (a livello operativo) quanto
stabilito nella fase della decisione. In questa fase si rileva gradualmente anche il risultato effettivo
prodotto.
processo di controllo: Confronto fra il risultato preventivato e il risultato effettivo e analisi degli
scostamenti ed individuazione delle cause degli stessi.
feed-back (meccanismo di correzione): Flusso informativo di ritorno che “rimette in moto” il
processo di decisione, con l’obiettivo di eliminare l’eventuale scostamento tra risultati preventivati e
risultati ottenuti.
Il SIA (sistema informativo aziendale) è l’insieme delle strutture e delle procedure che raccolgono,
conservano, elaborano e distribuiscono dati e informazioni aziendali con l’obiettivo di sostenere i soggetti
aziendali preposti all’attività decisionale e di controllo e di soddisfare il fabbisogno informativo di soggetti
esterni all’azienda.
Praticamente L’Economia aziendale studia il comportamento dell’azienda e quindi studia i processi di
decisione, esecuzione, controllo e feed-back e il sistema informativo come strumento che li collega, in
base al modello della razionalità limitata.
NATURA DEL PROBLEMA ECONOMICO:
LA RELAZIONE BISOGNI, BENI, ATTIVITÀ ECONOMICA
I beni e i servizi prodotti dalle aziende contribuiscono a soddisfare i bisogni delle persone (un individuo,
una famiglia, un’altra azienda, una popolazione).
Tali beni e servizi (output dell’azienda) devono avere un valore che giustifichi lo sforzo della produzione e
l’impiego delle risorse. Per avere valore, l’output deve essere economico:
Utile a soddisfare un bisogno;
chi lo utilizza, è disposto a pagare un prezzo, rinunciando a un altro bene
BISOGNI UMANI
Il bisogno può essere definito come “uno stato di insoddisfazione” derivante dalla mancanza di
qualcosa che è necessario o che si desidera. Il bisogno crea una sensazione spiacevole che l’uomo cerca
di eliminare. Esso si manifesta in modo soggettivo: è un desiderio di qualcosa, utile a superare uno stato
di insoddisfazione dovuto ad una mancanza. Alcune classificazioni dei bisogni:
Bisogni primari: legati a esigenze fondamentali della vita umana e originati dalla componente
biologica della persona (mangiare, bere, dormire ecc.). Sono universali, ovvero pressoché uguali
per tutte le persone, in tutti i tempi e in ogni luogo.
Bisogni secondari: nascono dal desiderio di migliorare la qualità della vita e, solitamente, sono
avvertiti dopo che sono stati soddisfatti i bisogni primari (viaggiare, praticare sport, divertirsi, ecc.).
Bisogni individuali: riguardano l’uomo come singola persona (imparare una lingua straniera, ecc.).
Bisogni sociali o collettivi: suscitati dal fatto che le persone interagiscono tra loro e sono membri
di una comunità (giustizia, sicurezza, assistenza sanitaria, informazione, ecc.). Cambiano in
funzione della società di appartenenza.
Ognuno elabora la propria scala dei bisogni, mettendo in ordine di importanza e preferenza le varie
necessità. Ognuno compie scelte economiche per ottenere la massima soddisfazione con il minimo
dispendio di mezzi.
LA SCALA GERARCHICA DEI BISOGNI DI ABRAM MASLOW (1954)
A) Bisogni ragionevolmente soddisfatti:
Fisiologici: Legati alla componente fisica delle persone (mangiare, bere, dormire, ecc.)
Di Sicurezza: Protezione della vita fisica, sicurezza dell’ambiente di lavoro, ecc.
Di Socialità: relazioni interpersonali positive, amicizia, affetto, ecc.
B) Bisogni in tensione:
Stima di sé: esigenza di poter esprimere valutazioni positive sul proprio operato
Stima degli altri: esigenza di ottenere valutazioni positive sul proprio operato da parte di
altri.
Autorealizzazione: esigenza di poter esprimere ed utilizzare tutte le proprie conoscenze e
capacità e di sviluppare le proprie potenzialità.
CLASSI DI BENI
Il soddisfacimento di alcuni bisogni richiede la disponibilità di beni, che possono essere classificati in due
classi:
Beni liberi o non economici: sono liberamente disponibili in natura, in quantità illimitata o
comunque più che sufficiente rispetto alle esigenze di tutte le persone che ne sentono il bisogno.
Beni economici: Sono disponibili in quantità limitata, non esistono spontaneamente in natura e
devono essere prodotti dall’uomo. Si tratta di beni e servizi utili per il soddisfacimento dei bisogni
delle persone e scarsi rispetto alle esigenze espresse da tutti gli individui. Per ottenerli bisogna
pagare un prezzo. SERVIZI
I servizi sono prestazioni immateriali fornite da individui, senza consistenza fisica e con produzione e
consumo simultanei. Esempi di servizi includono: ristorazione, consulenza legale, assistenza sanitaria, e
trasporto pubblico. L’ATTIVITÀ ECONOMICA
Mentre i beni non economici sono immediatamente disponibili, i beni economici non lo sono. Essi devono
essere “prodotti” per essere resi disponibili al “consumo”. L’attività di produzione e consumo di beni prende
il nome di attività economica. Essa, insieme ad attività di altra natura (religiosa, politica, artistica,
culturale, sportiva, ecc.) viene svolta per soddisfare i bisogni umani.
Le tre fasi fondamentali dell’attività economica sono:
la produzione di beni e servizi economici: consiste nella combinazione di beni, servizi e lavoro
dell’uomo, finalizzata ad ottenere nuovi beni e servizi oppure ad aumentare l’utilità di beni già
esistenti;
Produzione diretta: è il processo fisico-tecnico per creare nuovi beni o erogare servizi.
o Produzione indiretta: comprende la distribuzione dei beni nello spazio (come la frutta) e la
o conservazione nel tempo (come gli alimenti surgelati). Questi processi sono fondamentali per
assicurare che i beni siano disponibili e utilizzabili quando e dove necessario.