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SVILUPPARE UNA BUSINESS IDEA
Business idea
Una definizione: sistema di coerenze necessarie all’impresa per acquisire
vantaggi competitivi all’interno del mercato prescelto. Analizzare la coerenza
rispetto a:
Sistema di prodotto
Segmento di mercato
Risorse interne
Si deve partire dalle decisioni fondamentali:
Che cosa si vuole vendere
A chi lo si vuole vendere immaginare un progetto
Come lo si vuole vendere
La missione del progetto
Che cosa vuole essere e che cosa vuole fare la nostra impresa?
Obiettivo principale
Definizione di scopi precisi e concreti
Condividere con tutti i soggetti
Sincerità nelle motivazioni
Concetti sintetici, chiari, comprensibili
La prima analisi di fattibilità: rischi e opportunità
Area economica -> ciclo economico, costi di produzione, concorrenza, barriere
di ingresso, mercati, accordi produttivi e commerciali, credito. Area politica ->
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stabilità, misure di sostegno, tutele, normative. Area sociale -> tendenze,
gruppi di pressione, cultura, demografia. Area tecnologica -> ricerca e sviluppo,
protezione proprietà intellettuale, grado di innovazione, tecnologie concorrenti.
Area ambientale -> risposta ad aspettative ambientali, normative specifiche,
vantaggio competitivo per soluzioni vantaggiose per l’ambiente.
Realizzare la missione: obiettivi e risultati
Obiettivi -> che cosa realizzare (qualitativo, descrivibile con le parole)
Risultati -> quanto realizzare (quantitativo, performance, descrivibile con
i numeri)
Fasi intermedie -> milestones, parametri di misurazione delle
performance
Coinvolgere tutti nella pianificazione
La pianificazione usata come strumento di comunicazione
Immaginare l’impresa: dimensioni e struttura
Bisogna considerare tutti gli aspetti, anche quelli con cui si ha minore
familiarità. Le aree dell’impresa: tecnico produttiva, commerciale e marketing,
organizzativa e amministrativa, finanziaria.
Il business model
È un concetto che permane nel tempo, spiega come un’azienda intende creare,
fornire, acquistare valore. 9 elementi fondamentali:
Clienti -> descriverli, classificarli, comprenderne i bisogni, per cosa sono
disponibili a pagare e quando profitto possono generare
Valore -> utilità per i clienti che l’azienda può offrire, descrivere il valore,
in relazione con il cliente, come si misura il valore (definizione) -> il
valore percepito dal cliente è dato dalla differenza tra benefici ricevuti
e costi sostenuti
Canali -> con che mezzi il valore raggiunge il cliente, 3 fasi principali ->
comunicazione, distribuzione, vendita. Bisogna classificare e descrivere i
canali, il ciclo degli acquisti e l’esperienza di acquisto
Relazione -> come l’azienda acquisisce e mantiene i clienti, immagine
aziendale, comportamento dei clienti, efficacia dei comportamenti
Ricavi -> incassi generati dai clienti, classificazione e quantificazione,
come e quando pagano, definizione dei prezzi, per cosa pagano
Risorse -> cosa serve all’azienda, risorse (fisiche, intellettuali, umane,
finanziarie), elenco in relazione al valore offerto
Attività -> cosa fare per creare il valore offerto (inventare, produrre,
pubblicizzare, vendere), attività da svolgere in relazione al valore offerto
Collaboratori -> partnership, insieme a chi l’azienda vuole lavorare
(alleanze, fornitori, cooperazioni), riduzione di costi e rischi, opportunità
dalle alleanze, risorse chiave dall’esterno
Costi -> quanto speso dall’azienda per creare valore, fattori produttivi e
relativi esborsi, costi (fissi, variabili, imprevisti) 59
Organizzare le aree dell’impresa
Quali risorse attribuire
Quali competenze sono richieste
Competenze esterne o interne
A chi attribuire la responsabilità di gestione
Quali tempi realizzativi sono necessari
Business model, business idea, business plan
Il business plan e business model
Il Business Plan indica che cosa, quanto tempo e quanti soldi servono per
mettere in pratica il Business Model. Il Business Model diventa quindi il modo in
cui l’azienda organizza se stessa e la sua offerta per creare il massimo valore
possibile per i suoi clienti. A partire da una business idea. Per quanto riguarda il
verificare la business idea -> come possiamo rendere attuabile l’idea? Quali
difficoltà possiamo ipotizzare? => punti di forza e punti di debolezza.
Punti di forza
Esperienza e competenza
Conoscenza del mercato individuato
Aspetti tecnici
Aspetti organizzativi
Aspetti normativi
Aspetti finanziari
Punti di debolezza
Tentare di prevedere gli eventi avversi che possono compromettere il
successo dell’impresa.
Analisi analoga a quella dei punti di forza
Flessibilità, adattabilità, riserve, etc.
I rischi e le opportunità non dipendono da noi, dipendono dal contesto e dalla
loro evoluzione.
BUSINESS MODEL & BUSINESS PLAN
Definizione del BP
Lo strumento operativo che descrive razionalmente gli elementi che
caratterizzano un’iniziativa imprenditoriale per: analizzare, pianificare,
controllare, comunicare, prevedere.
Bisogna verificare le conseguenze delle decisioni operative
Qualitativamente -> descrizione di tutti gli aspetti fondamentali del piano
aziendale.
Quantitativamente -> analisi numerica della proiezione economica e finanziaria
dei risultati che ci si aspetta dall’iniziativa. 60
Struttura di base del BP
Sintesi del progetto d’impresa
Analisi delle motivazioni di base
Analisi del mercato di riferimento
Strategie produttive e commerciali
Risultati attesi
Funzioni interne del BP
Valutazione della fattibilità di nuove iniziative
Pianificazione degli investimenti
Monitoraggio e controllo del percorso di sviluppo dell’iniziativa
Apprendimento e approfondimento
Fabbisogni finanziari e costi vs introiti e margini di profitto attesi
Funzioni esterne del BP
Richiesta di finanziamenti esterni
Accesso ad agevolazioni ed incentivi pubblici
Promozione di relazioni commerciali
Certificazioni ambientali, di qualità, di buone pratiche
Nuove iniziative e BP
Comprensione della “vocazione” imprenditoriale
Approfondire aspetti e problemi dell’attività imprenditoriale
Rischi ed opportunità dell’iniziativa
Fabbisogni finanziari e profitti attesi
Obiettivi e linee guida da seguire
Controllo nella fase di realizzazione
Strumento di comunicazione alla ricerca di collaboratori, soci,
finanziamenti
Rilevare un’iniziativa già avviata
Esame dei bilanci
Indagini di mercato e potenzialità dell’azienda
Congruità del prezzo
Conformità normativa
Brevetti e altre forme di proprietà intellettuale
Livello professionale
Attrezzature, immobili, materiali
Avviamento
Verifica dell’attitudine imprenditoriale
Definire obiettivi chiari e realizzabili
Organizzare e coordinare un gruppo
Motivare i collaboratori
Comunicare gli obiettivi e le strategie
Valutare i propri risultati e quelli altrui
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Sviluppare le proprie capacità e quelle altrui
Nuova impresa -> non trascurare gli aspetti pratici -> forma societaria,
adempimenti formali, sede, impianti, laboratori, attrezzature, materiali,
collaboratori.
La feedback analysis
Swot analysis e feedback analysis. Scrivere le aspettative di ogni iniziativa e
decisione, esaminare i risultati a scadenze definite e confrontarli con quelli
attesi, consolidare i punti di forza e rimediare ai punti critici, considerare
l’implementazione di un piano come un evento dinamico.
Le parti del business plan
Copertina -> denominazione dell’impresa e titolo descrittivo, orizzonte
temporale di attuazione, data e promotori dell’iniziativa
Indice (Guarda slide 18, 19, 20, LE 2)
Soggetti promotori -> le competenze, l’esperienza, l’età di chi dà vita
all’impresa, CV sintetico, contano più i risultati dei ruoli e dei titoli
Presentazione dell’impresa -> sintesi ed efficacia, linguaggio chiaro, non
strettamente per addetti ai lavori, partire da quello che interessa
l’interlocutore
Sintesi del progetto
Prodotto -> carattere di novità sul mercato e suo valore, prodotti simili
sul mercato e differenziazione, caratteristiche funzionali al successo
commerciale, organizzazione delle risorse per sfruttar i punti di forza,
organizzazione delle risorse per ridurre i punti deboli, tecnicamente
competitivo, presupposto commerciali che ne consentano la vendita,
produzione sostenibili, compatibile con le esigenze normative
Mercato di sbocco e concorrenza -> clienti, mercato e concorrenza. I
clienti -> tipologia del cliente (imprese, enti, privati) e sue caratteristiche
(disponibilità economica, abitudini, modalità di acquisto), bisogno e
benefici per il cliente, numero e dislocazione dei clienti potenziali. Il
mercato -> i parametri descrittivi di riferimento, prezzo ed elasticità della
domanda, fasi di sviluppo del mercato (introduzione, maturità, declino,
rivitalizzazione), barriere di ingresso (livello tecnologico, normative,
protezione brevettuale). La concorrenza -> numero dei concorrenti e
tipologia (diretti o indiretti), indice di concentrazione/segmentazione
dell’offerta
Strategie commerciali -> posizionamento/differenziazione rispetto alla
concorrenza, elementi su cui vogliamo competere, come porci di fronte a
opportunità e rischi, come modificare la strategia se mutano le condizioni
di mercato, il marketing mix. Per marketing mix si intendono il prodotto,
prezzo, comunicazione, servizio, distribuzione, risorse umane
Organizzazione della produzione -> il processo produttivo, gli
approvvigionamenti, capacità produttiva, tecnologia prescelta, scelta
dell’impianto 62
Risorse finanziarie -> il piano degli investimenti, i flussi finanziari a
regime, fabbisogni di cassa
Proiezione dei risultati economico e finanziari -> i costi sono certi,
prudenza nello stimare i ricavi, punto di pareggio. Punto o periodo di
pareggio -> definire in termini di quantità fisiche (produzione, prodotto
venduto) sufficiente a coprire i costi precedentemente sostenuti, per
chiudere il periodo considerato senza profitti, né perdite. Il perio