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VANTAGGI DERIVANTI DELL'INTERMEDIAZIONE
Il vantaggio principale è quello di trasferire il rischio e i costi all'intermediario, che se li sobbarca in cambio di una remunerazione. Se l'intermediario è asset transformer, si accolla tutti rischi. Agli Asset broker invece viene trasferito solo il costo informativo.
ASSET BROKER (intermediari finanziari)
Troviamo:
- SIM: sono società che prima erano le uniche che potevano affacciarsi in borsa. Con il cambio di normativa, le SIM hanno dovuto per forza lasciarsi assorbire da un gruppo di mercato.
- SGR (Società gestione e risparmio): queste società gestiscono fondi comuni. Il fondo comune è (il fondo pensione è una categoria particolare del fondo comune) secondo il TUF (testo unico servizi finanziari) un patrimonio condiviso tra diversi sottoscrittori ma autonomo rispetto al patrimonio della SGR, e suddiviso in quote che ciascuno può acquisire, per alimentare il patrimonio stesso.
- Titoli azionari
- Titoli obbligazionari
- Mix tra titoli azionari e titoli obbligazionari
Per concludere, il compito delle SGR è di gestire questi fondi, ma non quello di collocare le quote, ed essendo un intermediario verrà remunerato attraverso alcune commissioni.
SICAV: Società di investimento a capitale variabile. Il capitale è costantemente in cambiamento.
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ASSET TRANSFORMER (intermediari creditizi)
Un esempio di asset transformer, o intermediari creditizi, sono:
- Banche (bancari): secondo l'articolo 10 del TUB sono banche solo coloro che sono organizzate
Caratteristiche fondamentali per la società che lo utilizzerà (può essere considerato come un bene fatto su misura per l'azienda), la quale sarà tenuta al pagamento di un canone periodico alla società di leasing. Giunti alla scadenza del rapporto contrattuale di leasing esistono 3 possibilità:
- L'azienda utilizzatrice del bene lo riscatta, normalmente per una cifra o simbolica dato che ormai la società di leasing ha remunerato il suo investimento e il bene, da un punto di vista teorico, dovrebbe aver terminato il suo ciclo di utilizzo.
- L'azienda stipula nuovo contratto con un nuovo bene.
- Viene rinnovato il contratto attuale, con qualche modifica relativa alle condizioni.
Società di credito al consumo (non bancari); la loro prerogativa è compiere solo operazioni di impiego. I destinatari sono i privati cittadini, e sono quindi destinati a delle operazioni di consumo; es finalizzati all'acquisto dell'elettrodomestico.
vacanza ecc….Non sono crediti imprenditoriali. Sono società che fanno credito per beni di consumo.
TAN: Tasso annuo nominale. Nel TAN trovo il tasso del finanziamento o TAEG: tasso annuo effettivo globale: mi dice esattamente il costo a cui vado incontro se scelgo quel tipo di finanziamento.
Gli intermediari creditizi si interpongono tra soggetti in surplus e soggetti in deficit accollandosi i costi informativi, il rischio di prezzo e, per le banche, anche il rischio di liquidità.
La differenza sostanziale tra gli Intermediari creditizi bancari e gli intermediari creditizi non bancari sta nel fatto che i primi possono agire sia sul fronte della raccolta che su quello dell'emissione di credito, mentre i secondi solo su uno dei due. L'Art. 106 del TUB in merito alle attività degli intermediari creditizi dice che: 1. l'esercizio nei confronti del pubblico dell'attività di concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma è
riservato agli intermediari finanziari autorizzati, iscritti in un apposito albo tenuto dalla Banca d'Italia.
Oltre alle attività di cui al comma 1 gli intermediari finanziari possono:
- emettere moneta elettronica e prestare servizi di pagamento a condizione che siano autorizzati e iscritti nel relativo albo, oppure prestare solo servizi di pagamento a condizione che siano autorizzati e iscritti nel relativo albo;
- prestare servizi di investimento se autorizzati;
- esercitare le altre attività a loro eventualmente consentite dalla legge nonché attività connesse o strumentali, nel rispetto delle disposizioni dettate dalla Banca d'Italia.
I LEASING
Bisogna premettere che le società di Leasing devono essere delle SpA. Una modalità di Leasing, Leasing finanziario, lo abbiamo già visto in precedenza. Esistono quindi altre categorie di leasing:
Leasing operativo: c'è
produttrice vende il bene strumentale alla società finanziaria e contemporaneamente stipula un contratto di leasing con la stessa società finanziaria per continuare ad utilizzare il bene. In questo modo, l'azienda ottiene liquidità immediata dalla vendita del bene e può continuare ad utilizzarlo pagando i canoni di leasing.produttrice vende il macchinario alla società di leasing (la quale paga e dà liquidità alla società produttrice) e si stipula un contratto di leasing relativo al bene stesso. Il possesso rimane alla società produttrice, ma la proprietà passa alla società di leasing.STATO PATRIMONIALE DELLE SOCIETÀ DI LEASING
Impieghi | Fonti |
---|---|
Leasing | Capitale sociale |
Mutui vs banche | Titoli di credito (obbligazioni): il valore di queste può variare, quindi si generano quotazioni differenti. Rischio di prezzo. Ci sono componenti di un prezzo di un titolo che dipendono dalle decisioni e attività aziendali; l'altra componente è costante, o almeno non dipendente dall'operato aziendale. C'è un mercato secondario per il titolo? Nessuna società garantisce ciò infatti. |
Gli intermediari creditizi non bancari riducono il rischio di prezzo (non lo annullano totalmente) in quanto il valore delle obbligazioni può oscillare, |
INTERMEDIARI CREDITIZI BANCARI (Banche)
- SPIMP FON
- Finanziamenti
- Cap soc
- Leasing
- Mutui verso altre banche
- Factoring
- Debiti vs clientela
- Emettere titoli di debito
Le passività tipiche di una banca (più nello specifico i debiti vs la clientela) hanno due caratteristiche fondamentali:
- Sono richiamabili a vista dal depositante in qualsiasi momento e vengono rimborsate al valore nominale;
- Hanno natura monetaria, sono cioè accettate quale strumento di pagamento.
Si annulla il rischio di prezzo poiché il rimborso avviene sempre al valore nominale.
Si annulla il rischio di liquidità poiché la banca rimborsa l'importo depositato nei tempi desiderati dal risparmiatore.
I depositanti hanno fiducia nella promessa della banca di rimborsare i
Depositi a vista al nominale in virtù di tre fattori:
- Diversificazione del portafoglio impieghi
- Contratto di debito e l’impegno di capitale proprio
- Presenza di schemi di assicurazione dei depositi e di un prestatore di ultima istanza (safety net)
Il Fondo interbancario di tutela dei depositi è stato istituito nel 1994 da direttiva comunitaria, revisionata nel 2009 e approvata in Italia nel 2011. Il FITD è una specie di consorzio a cui tutte le banche italiane autorizzate ad operare aderiscono e anche tutte le banche estere autorizzate a operare in Italia, se nel paese di origine non hanno un sistema di tutela analogo, devono aderire. Le banche pagano dei contributi per l’adesione; il fondo agisce in 2 situazioni:
- Liquidazione coatta
- Dissesto
La funzione del FITD sta nel prevedere rimborsi (restituzioni di denaro) alla clientela, e la procedura è molto agile. Il risparmiatore infatti non deve fare nulla, il suo nominativo viene girato al FITD.
Che entro una settimana si impegna a versare i soldi al risparmiatore. Ci sono degli strumenti finanziari che sono coperti dal FIDT e altri che non lo sono. Quelli coperti sono:
- c/c
- depositi a risparmio nominativi
- assegni circolari
- Conto deposito nominale
Non sono coperti:
- I pronti c/termine
- Obbligazioni
- Azioni
- Deposito a risparmio al portatore, anche se oggi è una categoria in via di estinzione
Il massimale che il FITD può rimborsare è 100.000 euro a depositante per banca.
Parte 2
La nuova legge bancaria (TUB) ha sancito che:
- La raccolta di risparmio tra il pubblico e l'esercizio del credito costituiscono l'attività bancaria. Essa ha carattere d'impresa.
- L'esercizio dell'attività bancaria è riservato alle banche.