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ECONOMIE DELLE AZIENDE DI CREDITO
IL SISTEMA FINANZIARIO
Il sistema finanziario viene analizzato da due punti di vista:
- Organizzazione: quali sono gli elementi che compongono il sistema,
- Funzioni: quali sono le principali funzioni,
Gli elementi di cui si compone solo 5 mentre le funzioni sono 4.
GLI ELEMENTI
Il sistema finanziario è l’insieme organizzato di:
- STRUMENTI FINANZIARI: sono una particolare categoria di contratti aventi per oggetto diritti e prestazioni di natura finanziaria
La fonte normativa italiana che disciplina gli strumenti finanziari, e non solo, è il decreto legislativo numero 58 del 24/2/98 (TUF, testo unico della finanza).
Nel TUF vengono disciplinati:
- Strumenti finanziari
- Mercati finanziari
- Servizi di investimento
- Intermediari finanziari diversi dalle banche:
- Intermediari crediti non bancari
- Imprese di assicurazione
L'articolo 1 del TUF non dà una definizione degli strumenti finanziari ma espone un elenco di strumenti finanziari:
- DI DEBITO O A REDDITO FISSO: essi comprendono le obbligazioni che differiscono in base ai diversi enti, possono essere emesse:
- Dallo stato -> titoli di Stato,
- Dalle banche -> obbligazioni bancarie,
- Dalle imprese non finanziarie -> obbligazioni societarie,
- Dagli enti locali -> BOC, BOP, BOR,
Le obbligazioni bancarie e societarie possono essere:
- ORDINARIE: sono quelle di base,
- CUM WARRANT: sono obbligazioni che in presenza di certe zone possono trasformarsi in azioni,
- CONVERTIBILI: sono obbligazioni che in presenza di certe zone possono trasformarsi in azioni,
- STRUTTURATE: le banche per costituire usano un'obbligazione e uno strumento derivato
- STRUMENTI FINANZIARI DI CAPITALE O DI PARTECIPAZIONE O A REDDITO VARIABILE (azioni)
- DERIVATI: derivano il loro valore da un'attività sottostante, che può essere:
- Attività finanziaria (prezzo azioni, tassi di interesse) o financial derivative
- Merci (oro, petrolio) o commodities derivative
Le principali tipologie di derivati sono:
- Forward (contratti a termine),
- Swap (scambio),
- Opzioni,
- Futures,
I derivati hanno due funzioni:
- Copertura (hedging)
- Speculativa
- Quote di OICR (organismi di investimento collettivo del risparmio): esse sono i fondi comuni di investimento più il SICAV (società d'investimento a capitale variabile).
Per quote di OICR si intende le quote di fondi comuni di investimento delle azioni di SICAV
- MERCATI FINANZIARI: sono un complesso di scambi aventi per oggetto gli strumenti finanziari (luogo di scambio).
A seconda dello strumento finanziario scambiato vengono individuati diversi mercati finanziari
- MTA: mercato delle azioni
- MOT: mercato delle obbligazioni
- IDEM: mercato dei derivati
- INTERMEDIARI FINANZIARI: sono imprese che operano sui mercati finanziari e offrono strumenti finanziari.
Le differenti tipologie di intermediari finanziari sono:
- Intermediari crediti bancari (banche),
ECONOMIE DELLE AZIENDE DI CREDITO
- 2. Intermediari creditizi non bancari (finanziarie)
- Leasing,
- Factoring,
- Credito al consumo,
- 3. Mobiliari
- Imprese di investimento di diritto italiano (SIM),
- SGR (società di gestione del risparmio),
- 4. Investitori istituzionali che comprendono:
- Fondi comuni di investimento,
- Fondi pensione,
- SICAV
- 5. Imprese di assicurazione
LE FONTI NORMATIVE:
- Intermediari creditizi bancari: decreto legislativo 385 del 1/9/93 (TUB)
- Intermediari creditizi non bancari: articolo 106 TUB
- Mobiliari: TUF Testo Unico della Finanza 1998
- Imprese assicurative: hanno un proprio decreto legislativo specifico.
REGOLE E CONTROLLI:
Il funzionamento del sistema finanziario si trova in un contesto di:
- Regole: nel senso di regolamentazione, ovvero tutti gli intermediari finanziari sono soggetti a regole.
- Controlli: autorità di vigilanza che svolgono controllo sul sistema finanziario.
- Esse sono:
- Banca d’Italia
- CONSOB
- COVIP
- IVASS
- AGCM o ANTITRUST
LE FUNZIONI DEL SISTEMA FINANZIARIO
Le funzioni del sistema finanziario sono quattro:
-
Funzione monetaria: è possibile distinguere la moneta in base alle sue 2 funzioni:
Bancaria e Circolante.
- Moneta legale o circolante: può essere emessa da banche centrali nazionali BCN, corrisponde a banconote e monete metalliche (Banca d’Italia per l’Italia);
- Moneta bancaria: può essere emessa dalle singole banche (Unicredit, San Paolo).
Corrisponde al conto corrente bancario passivo utilizzato come strumento di pagamento tramite gli assegni, i bonifici, la carta di debito e le carte di credito.
La funzione monetaria consiste nella produzione, creazione e circolazione della moneta.
Le funzioni svolte dalle BCN e dalle banche, mediante l’emissione di moneta legale e bancaria, è quella di concorrere a determinare l’offerta complessiva di moneta:
Offerta di moneta = circolante+depositi bancari
OM = C + D
-
Funzione di intermediazione: consiste nel trasferimento di risorse finanziarie dalle
unità in surplus alle unità in deficit.
Le unità in surplus sono soggetti che hanno risorse finanziarie da investire: datori o prestatori di fondi (famiglie).
Le unità in deficit sono i soggetti che hanno bisogno di raccogliere risorse finanziarie: prenditori di fondi (enti della pubblica amministrazione, imprese non finanziarie: FIAT, ENEL).
Il mezzo tecnico-giuridico con il quale avviene questo tipo di trasferimento sono gli strumenti finanziari, ovvero le azioni e le obbligazioni.
Le risorse finanziarie per giungere alle unità in deficit possono seguire due strade alternative:
-
Canale o circuito di finanziamento diretto: viene denominato diretto perché:
- Implica un collegamento diretto tra il datore e il prenditore di fondi (sono controparti dirette).
- Il trasferimento di risorse finanziarie avviene senza far ricorso ad alcun intermediario finanziario, che interpone il suo bilancio tra i due soggetti.
- Questo trasferimento diretto è possibile solo se le esigenze, in termini di scadenze, e le preferenze, in termini di rischio o rendimento, dei due soggetti coincidono.
- Eventuali inadempienze del prenditore di fondi si riflettono in via immediata sul patrimonio delle
-
Canale o circuito di finanziamento diretto: viene denominato diretto perché: