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INSTABILITA’ DEGLI INTERMEDIARI
Le banche sono dei soggetti fragili per il tipo di attività che svolgono:
sono degli asset trasformer (la banca si espone a rischi), e tendono ad avere un’alta
esposizione alla leva finanziaria: nel loro passivo vi sono molte passività finanziarie
perché le banche vogliono aumentare la loro redditività.
La loro instabilità è dovuta anche all’opacità del profilo di rischio dell’intermediario in un
contesto di asimmetrie informative.
Altri fattori che ne determinano l’instabilità sono:
il Fractional reserve banking: la banca crea nel proprio attivo delle riserve utilizzate per
rimborsare i depositanti che sono solo una parte del totale dei fondi che la banca raccoglie
da questi. Le riserve di cui dispone sono limitate.
Vi sono inoltre rumor ovvero voci, non necessariamente fondate, che interessano un
intermediario e che possono compromettere la vita di una banca. Nel caso specifico si
riferiscono alle condizioni finanziarie della banca. Crea infatti le cosiddette bank run: corse
agli sportelli.
Vi sono due tipologie di patologia in cui la banca può versare:
Illiquidità: la banca è considerata illiquida quando non è in grado di far fronte
1. tempestivamente ed economicamente (cioè quando deve e senza subire dei costi
-le fonti di provvista della passività sono onerose e incidono sulla redditività della
banca-) alle proprie obbligazioni di pagamento. L’illiquidità dovrebbe essere un
fenomeno temporaneo e la situazione di liquidità dovrebbe ripristinarsi.
L’insolvenza: la banca non è più in grado di far fronte ai propri impegni:
2. l’insolvenza porta alla risoluzione (per le banche sistemiche) della banca e
all’amministrazione coatta amministrativa (se la banca non è sistemica).
La regolamentazione vuole limitare la situazione di insolvenza (dissesto). Per minimizzare
queste situazioni la regolamentazione può porre in essere una serie di strumenti, infatti
ogni paese è dotato di safety net: cioè un sistema di protezione che dovrebbe scongiurare
le situazioni di insolvenza o comunque dovrebbe minimizzare i casi di dissesto. Si tratta di
una rete di protezione creata attorno alle banche. Questa rete costa al sistema nel
complesso anche se la tendenza attuale è fare in modo che i costi di questi sistemi di
sicurezza non gravino sulle finanze pubbliche nazionali. La safety net è tipicamente
costituita da un prestatore di ultima istanza e da un sistema di assicurazione di depositi.
Il prestatore di ultima istanza
Il prestatore di ultima istanza è costituito dalla Banca Centrale Europea (dal 2015 è
anche diventata autorità di supervisione delle sole banche sistemiche oltre ad avere la
funzione di esercizio dell’attività di politica monetaria) e a livello nazionale dalla Banca 17
d’Italia (interviene fornendo risorse alle banche in difficoltà). Operano in qualità di
soggetto che è di fatto l’ultimo a cui la banca può chiedere aiuto quando si trova in una
situazione di difficoltà (non di insolvenza ma di illiquidità, cioè temporanee difficoltà).
Le operazioni di Land of last resort (ELA o overnight):
Marginal landing facility: vengono effettuate dalla BCE e si tratta di finanziamenti
- Overnight cioè viene fornita liquidità di brevissimo termine (durano 24h). costa lo
0,25%: le banche vengono penalizzate perché pagano un tasso positivo. Questa
liquidità viene offerta ad un costo penalizzante. Questa attività di finanziamento ha
anche ulteriori costi: qualsiasi attività che la BCE offre alle banche è garantita da
titoli quindi la banca deve avere nell’attivo dei titoli che possano essere accettati
come garanzia. I titoli inseriti nel portafoglio titoli devono essere compatibili con i
titoli che la BCE accetta. Invece il deposit facility rate è il tasso che la BCE applica
sulle operazioni di deposito: se la banca ha un eccesso di liquidità e non sa come
impiegarlo può depositarlo presso la BCE, esso è negativo: è la banca che paga la
BCE per custodire la liquidità in eccesso che la stessa ha generato per il servizio di
custodia. Introdotto perché le il deposito di liquidità presso la BCE da parte delle
banche vuol dire sottrarre risorse al sistema economico. La BCE infatti ha introdotto
un tasso negativo per scoraggiare questi atteggiamenti. Sul mkt interbancario
attualmente i tassi overnight sono negativi: a una banca converrebbe finanziarsi sul
mkt interbancario (tra banche e non con la BCE).
Ela, emergency landing assistance: programma di finanziamento da parte delle
- banche nazionali (Banca di Italia) a favore delle altre banche. Fino ad un
finanziamento di 500 mln a favore di una singola banca la BDI è autonoma nella
concessione, se la linea di credito è superiore e arriva ad es. a 2 mld di euro allora
è necessaria l’autorizzazione della BCE perché questa operazione potrebbe
incidere sulle condizioni sistemiche del paese.
Le operazioni di mkt aperto: La BCE fornisce liquidità anche attraverso le operazioni di
mercato aperto, le quali vengono svolte con dei meccanismi di asta, su base regolare per
la maggior parte di esse (tranne negli ultimi casi, in cui la BCE ha dovuto inventarsi delle
operazioni non regolari). L'offerta di liquidità serve sia per controllare i livelli di liquidità nel
sistema, ma anche per agire sui tassi di interesse; è chiaro che le banche pur di avere un
aumento di liquidità, sono costrette a chiedere tassi di interesse più alti e, per evitare
questo, la stessa BCE è obbligata a erogare lei in prima persona la liquidità sul mercato e
in questo modo evitare conflitti di tassi di interessi.
La BCE mette a disposizione liquidità che con le operazioni di mkt aperto che non sono
rivolte a una singola banca ma a tutte le banche del sistema: sono rivolte alla generalità
del sistema bancario. Questa liquidità viene poi riassorbita: nel senso che chi riceve
liquidità la deve restituire.
Le operazioni di mkt aperto sono gratuite ma con titoli a garanzia e sono di due tipi:
Di durata settimanale: la banca dispone fondi a cui tutte le banche possono fare
- ricorso previa stanziamento di titoli a garanzia che devono essere restituiti entro
sette giorni. Attualmente il tasso che le banche pagano per ottenere la liquidità
temporanea è pari a zero.
Di durata trimestrale: cioè 90 gg. Sono sempre a tasso zero.
- 18
La BCE può anche mettere a disposizione fondi con durata triennale e ha consentito alle
banche di trovare nella BCE stessa un interlocutore che acquistasse determinati titoli da
esse detenute attraverso l’APP (asset purchase program): la BCE si impegno ad
acquistare obbligazioni bancarie, covered bonds, titoli di stato, titoli provenienti da
operazioni di cartolarizzazione. Vendendo questi titoli le banche possono ottenere liquidità.
Gli schemi di assicurazione dei depositi (il secondo strumento di safety net)
Tutte le banche si mettono insieme per garantire i depositanti di quelle banche che sono
sottoposte a una situazione di amministrazione coatta organizzativa. In Europa questi
sono stati soggetti a più riforme fino all’ultima del 2014: in uno schema di assicurazione
dei depositi viene creato un fondo attraverso contribuzioni da parte degli aderenti ai fondi e
interverrà a garantire e a rimborsare i depositanti delle banche o della banca fallita fino ad
un determinato importo (100 mila euro in Europa, negli USA 250 mila).
Direttiva 14 del 2009: fissa il limite di rimborso ai depositanti in 100mila. Prima vi era un
limite minimo di 20mila euro, le autorità potevano concedere valori diversi da 20mila a loro
discrezione: a livello europeo c’erano quindi diversi valori. Con la direttiva del 2009 per
tutti i paesi europei il limite massimo diventa di 100mila (l’importo massimo per
depositante e per banca che può essere rimborsato in caso di amministrazione coatta di
una banca). Ci sono quindi incentivi a frazionare per singole banche. Vengono rimborsati i
depositi, i certificati di deposito di qualsiasi durata, i libretti nominativi e non al portatore, gli
assegni circolari con l’esclusione di tutto il funding (PCT non inclusi) fino alla concorrenza
di 100mila. Questo importo è alto o basso a seconda delle capacità di risparmio dei singoli
paesi. Il fatto che esista questo meccanismo ha un aspetto positivo: i depositanti in caso di
rumors sapendo del meccanismo di assicurazione dei depositi non corrono agli sportelli,
minimizza quindi il fenomeno della corsa agli sportelli perché i depositanti si sentono
protetti. Il punto di debolezza di questo meccanismo è che il mkt non è portato a
disciplinare le banche: tanto più è elevato il livello di assicurazione dei depositi tanto più
tende a disincentivare l’azione di disciplina che i depositanti possono effettuare sulla
banca in termini di quantità e in termini di costo (riduzione incentivi per quanto riguarda la
market discipline). Ciò porta al moral hazard dei manager delle banche: questi sanno che i
depositanti non monitorano e hanno quindi lo spazio a questi di fare operazioni rischiose.
In Italia abbiamo due fondi interbancari di assicurazione dei depositi:
Uno fa capo al credito cooperativo
- L’altro è per tutte le altre banche
-
A questi due fondi gli aderenti versano periodicamente dei contributi. Questi fondi devono
essere privati. La direttiva del 2014 ha stabilito che questi devono essere finanziati dalle
banche attraverso dei premi che in passato, prima del 2014, potevano essere ex ante o ex
post -per ex post si intende che questi premi venivano versati qualora il fondo fosse
intervenuto per proteggere i depositanti di una banca fallita anche se si ha il rischio che il
fondo non sia sufficientemente dotato-. Infatti nel 2014 si ha l’obbligo di contribuzione EX
ANTE, essa dovrà essere tale da fare in modo che il fondo di assicurazione dei depositi
sia pari allo 0,8% di tutti i depositi assicurabili. Inoltre il pagamento dei premi dovrà essere
basato sulla rischiosità della singola banca: banche con rischiosità diversa pagheranno
contributi diversi perché parametrate sulla rischiosità individuale delle stesse (disciplina
incentivante). 19
LA REGOLAMENTAZIONE
La regolamentazione ha l’obiettivo di minimizzare le situazioni di fallimento. Nel Testo
Unico Bancario si dice che gli obiettivi sono quelli della:
Stabilità degli intermediari e del sistema nel complesso
- Efficienza (migliorare questa)
- Trasparenza del sistema per ridurre le asimmetrie informative
- Competitivo e improntato alla sana e prudente