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EUROPEA E RISPETTIVI COMPITI
BCE – SEBC – EUROSISTEMA
SEBC (sistema europeo delle banche centrali): BCE + BCN dei paesi UE
EUROSISTEMA: BCE + BCN area euro, i compiti dell’Eurosistema, definiti da trattato di
Mastricht’92 sono definire e attuare la politica monetaria dell’area euro (prima del 1 gennaio 1999
tale compito spettava solo alle BCN)
! 11!
! !
Eurosistema!
BCE!
! Banche!centrali!Nazionali!dei!paesi!che!
adottano!l’euro!
!
BCN dei paesi !
Dell’UE! ! SEBC!
Banche!Centrali!Nazionali!dei!paesi!fuori!
dall’area!euro!
Gli organi decisionali della BCE:
1. Consiglio direttivo: organo decisionale più importante. È composto dal Comitato esecutivo e
dai Governatori delle BCN dei paesi partecipanti alla moneta unica. Compito principale:
formulare la politica monetaria dell’Unione e stabilire le linee guida per la sua
implementazione;
2. Comitato esecutivo: comprende il Presidente e il Vicepresidente della BCE e altri 4 membri.
Compito principale: attuare la politica monetaria secondo gli indirizzi e le decisioni del
Consiglio direttivo, impartendo le istruzioni necessarie alle BCN per l’attuazione nei rispettivi
contesti;
3. Consiglio generale: comprende il Presidente e il Vicepresidente della BCE e dai Governatori
di tutte le BCN dei paesi dell’UE. Compito principale: svolgere attività di monitoraggio e
raccogliere informazioni statistiche.
Strumenti di politica monetaria utilizzati per controllare la base monetaria (BM)
Base monetaria: C(circolante) + riserve bancarie(RB - sia libera che obbligatoria)
Controllare la BM: immettere o assorbire BM(liquidità) nel sistema bancario, controllando, di
conseguenza, l’offerta complessiva di moneta (OM = C+DB); visto che BM e OM sono
strettamente collegate in modo diretto (relazione di proporzionalità diretta), all’interno della
formula del moltiplicatore della BM
Moltiplicatore della BM
Il moltiplicatore della base monetaria serve alla BCE e alle BCN per controllare l’offerta di moneta
al fine di raggiungere gli obiettivi finali.
p = propensione del pubblico al risparmio
b = propensione delle banche al risparmio
!
! 12!
Tipologia di transazioni
Le operazioni di mercato aperto si possono dividere in due tipologie di transazioni, operazioni
temporanee e operazioni definitive.
1. Op. temporanee: operazioni che servono per togliere o immettere liquidità alle banche per
periodi relativamente brevi (massimo 1 anno), tali operazioni sono PCT (pronti contro
termine), ossia operazioni che implicano un obbligo di restituzione alla scadenza mediante un
operazione di segno opposto. Per quanto concerne il funzionamento di questa manovra,
bisogna distinguere due momenti: oggi (a pronti), scadenza (a termine).
a. A pronti: il soggetto A supponendo che abbia bisogno di raccogliere risorse finanziarie,
vende dei titoli obbligazionari al soggetto B, il quale paga al soggetto A un prezzo
(prezzo a pronti). Il soggetto A diventa venditore a pronti, mentre il soggetto B
acquirente a pronti.
b. A termine: il soggetto B restituisce i titoli (nella stessa tipologia e quantità) al soggetto
A che paga un prezzo, in genere, più alto del prezzo a pronti. In tal caso, il soggetto A
diventerà acquirente a termine, mentre il soggetto B diventerà venditore a termine.
In conclusione possiamo dire che i PCT siano operazioni che consentono al soggetto A di
raccogliere risorse finanziarie pagando al soggetto B il prezzo a termine.
Si parla di PCT attivi o passivi (a pronti):
attivi: soggetto B (si vede remunerare gli interessi)
• passivi: soggetto A (deve pagare gli interessi)
•
! 13!
2. Definitive: operazioni che servono per dare o togliere liquidità alle banche in modo
permanente, non sarà quindi previsto l’obbligo di restituzione a scadenza mediante operazione
di segno opposto.
Nelle operazioni di politica monetaria, la BCN assume la veste di venditore a pronti quando intende
ridurre la liquidità alle banche (eccesso di liquidità che preta ad alta inflazione); nel caso intenda
immettere liquidità nel sistema bancario, assumerà la veste di acquirente a pronti. Le operazioni
temporanee possono essere condotte anche in valuta (operazioni di swap in valuta).
Procedure
• Aste standard: (la più utilizzata) questa può essere sia a tassi fisso che variabile. Si articola in 3
fasi che si distribuiscono su un periodo di circa 2 gg.
1. Offerta: viene effettuata dalla BCN, che deve decidere e informare se l’operazione ha lo
scopo di immettere o ridurre liquidità, dopodiché deve informare circa la quantità di
liquidità che intende immettere o togliere e, infine, se l’asta è a tasso fisso (indicando il
tasso) o se è a tasso variabile.
2. Richiesta: viene effettuata dalle singole banche, le quali hanno del tempo a disposizione per
inviare alla BCN delle informazioni relative alla quantità di liquidità che vogliono che gli
venga tolta o data e informazioni sul tasso (nel caso si sia in presenza di un tasso variabile)
che la banca è disposta a pagare per la liquidità
3. Assegnazione: in quest’ultima fase la BCN consegna o toglie la liquidità alle banche,
tenendo conto del tasso e della quantità sopra descritta. Siccome la BCN tiene conto delle
richieste delle banche, può accadere che la richiesta di liquidità (domanda di liquidità a parte
delle banche) sia maggiore all’offerta della BNC, questa situazione viene risolta a seconda
che siamo in presenza di un’asta a tasso fisso o a tasso variabile:
a. tasso fisso: La BCN decide di soddisfare tutte le banche che hanno fatto domanda,
ma per una certa % della quantità complessivamente richiesta, uguale per tutte le
banche
b. tasso variabile: vengono soddisfatte solo alcune banche, e queste vengono
soddisfatte per l’intera quantità di liquidità richiesta. Per selezionare i soggetti da
soddisfare, la BCN mette le richieste in ordine decrescente di tasso e inizia a
soddisfarle partendo dall’alto (banche con tasso più elevato).
• Aste veloci: (la meno utilizzata) dura 90 minuti e avviene tra la BCN e un gruppo di banche
selezionate dalla BCN.
• Procedure bilaterali: avviene tra la BCN e una singola banca individuata dalla BCN.
La BCN agisce sulla BM tramite tre strumenti:
1. Operazioni di mercato aperto
2. Operazioni attivabili su iniziativa delle controparti
3. Riserva bancaria obbligatoria
1. Operazioni di mercato aperto: sono uno strumento utilizzato per controllare la BM e sono
operazioni attivabili solo ed esclusivamente su iniziativa della BCN e non da parte delle singole
banche. Si suddividono in:
! 14!
1. operazioni di rifinanziamento principale: sono operazioni PCT e vengono utilizzate con
l’obiettivo di immettere o togliere liquidità nel breve termine, infatti prevedono una scadenza
di una settimana e una frequenza settimanale. Esse venivano molto usate nel periodo
precedente la crisi sub prime.
2. operazioni di rifinanziamento a più lungo termine: operazioni con l’obiettivo di immettere
o togliere liquidità a più lungo periodo rispetto alle precedenti con scadenza trimestrale e
frequenza mensile.
3. operazioni di fine-tuning: sono operazioni principalmente utilizzate come operazioni
temporanee (PCT). Per motivi di flessibilità non è stata stabilita una scadenza ed una
frequenza. Tali operazioni vengono solitamente utilizzate per ridurre gli effetti indesiderati
che i tassi di interesse possono subire a causa di fluttuazioni impreviste della liquidità del
mercato.
4. Operazioni di tipo strutturale: possono essere utilizzate sia come operazioni temporanee
che definitive, fino ad ora sono state utilizzate solo come operazioni definitive
2. Operazioni attivabili su iniziativa delle controparti: sono attivabili solo su iniziativa delle
singole banche. Vengono dette operazioni overnight poiché hanno una durata/scadenza di una notte
(intesa come 24 ore). I prestiti e depositi overnight vengono chiesti per risolvere momentanee
carenze (prestiti overnight) o eccessi (depositi overnight) di liquidità.
operazioni di rifinanziamento marginale (o prestiti overnight): se la banca ha bisogno di
• liquidità immediata, può chiedere alla BCN un prestito overnight, che dovrà poi essere
restituito entro 24 ore, pagando un tasso più alto rispetto al tasso medio dei prestiti fatti dalla
BCN.
depositi overnight: le banche depositano per una notte nella BCN al fine di incassare gli
• interessi pagati sulle somme, in quanto erano molto alti (oggi non più conveniente per via del
Qe).
3. Riserva obbligatoria bancaria: è uno strumento utilizzato per controllare la base monetaria e
per affrontare eventuali problemi di liquidità. Esse sono depositi obbligatori in contanti costituiti
dalle banche presso la BCN di riferimento. Essendo una somma che la banca deposita, la riserva
obbligatoria figurerà nell’attivo nel bilancio della banca che ne ricaverà quindi interessi e nel
passivo della Banca d’Italia. La riserva obbligatoria è pari ad una frazione delle passività della
banca: 2% del totale delle passività emesse dalla banca con durata inferiore ai 2 anni, ad esclusione
delle passività verso:
BCE
• Un’altra banca soggetta al medesimo obbligo (depositi interbancari)
• Un’altra BCN
•
Inoltre, è prevista una franchigia di 100.000 €, cioè il 2% si dovrà applicare al netto (cioè sottraggo)
della franchigia sopra citata.
Quantitative easing e quattro strumenti non convenzionali
1. BCE e BCN si impegnano ad acquistare una grande quantità di titoli di stato (esclusi quelli di
Grecia e Cipro) dalle banche (mercato secondario); la BCE si impegna per un 20% e un 80% le
BCN.
Mercato primario: mercato dove avviene la prima emissione del titolo (aste dei titoli di stato),
Mercato secondario: mercati dove avvengono tutte le negoziazioni successive all’emissione ,
mi rivolgo cioè alle banche (es MOT e MTA)
! 15!
2. Draghi ha provveduto alla riduzione di tassi (sia interbancario sia tasso ufficiale di sconto), con
l’obiettivo di generare un aumento dei prestiti concessi dalle banche, provocando un aumento
degli investimenti, dei consumi e del PIL
3. Scoraggiare i prestiti overnight (che prevedono interessi troppo elevati a favore delle banche
depositanti) rendendo i tassi overnight negativi
4. Acquisto di ABS (Asset Backed Securities) che le banche hanno nel loro attivo. (obiettivo della
cartolarizzazione da parte delle banche è di raccogliere risorse finanziarie) Draghi ha optato per
questa operazione poiché gli ABS sono poco liquidi (hanno