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Estratto del documento

L A DOMANDA E LE ESTERNALITÀ SOCIALI

Parliamo della formazione della curva di domanda, le variabili che entrano nella funzione di domanda

dei consumatori.

Determinanti della domanda dei consumatori

In genere, si stabilisce che la domanda per un bene/servizio dipende da una serie di variabili:

- reddito disponibile;

- il prezzo di vendita;

- il prezzo dei possibili beni sostituti (che possono rimpiazzare un bene/servizio);

- eventuale costo di trasporto che si deve sostenere per acquisire il bene;

- per alcuni beni/servizi l'eventualità che si formi una sorta di assuefazione al consumo (che porta il

consumatore a ripetere il consumo e ad esprimere nel tempo un prezzo di riserva più alto).

Tali variabili si comportano in modo diversi rispetto alla domanda:

- se aumenta il reddito se parliamo di beni normali ci aspettiamo che aumentino le quantità (curve di

Engel);

- se il bene fosse un bene inferiore, la relazione sarebbe inversa (aumento del reddito e riduzione della

quantità domandata nel tempo).

Nel caso del prezzo di vendita, il segno è negativo:

- se aumenta il prezzo, ci si attende che si riducano le quantità domandate;

- se il prezzo diminuisce è ragionevole attendersi che la domanda per quel bene/servizio aumenti.

Per quanto riguardo il prezzo dei beni sostituti:

- se aumenta il loro prezzo, verranno richieste più quantità (aumento del prezzo, aumento della

domanda);

- se il prezzo dei beni sostituti diminuisce, la domanda diminuisce.

E' importante per l'impresa, fare in modo che i consumatori percepiscano il prodotto di quell'impresa

come un prodotto che sia molto diverso o che sia difficilmente sostituibile, per evitare una forte

competizione con altri beni.

Se oltre a questo per consumare il bene/servizio sia necessario avere costi di trasporto, maggiori

saranno questi costi, minore sarà la domanda (come se il prezzo del bene offerto in qualche modo

aumentasse).

Il prezzo dei beni sostituti è una variabile che spesso non entra, poiché quando si parla di prezzi, si parla

di prezzi relativi (prezzo del bene / prezzi di tutti gli altri beni).

Tali condizioni, portano la domanda ad assumere la funzione di una curva decrescente, che indica il fatto

che a parità di condizioni, se il P del bene diminuisce, aumentano le quantità acquistate. La concavità è

così perché significa che se il P viene ridotto di Q identiche, l'incremento di domanda diventa sempre più

grande.

Esternalità sociali

Può accadere che per alcuni beni i consumatori siano influenzati (oltre che dalle caratteristiche

precedenti) dal comportamento degli altri consumatori. Tale influenza prende il nome di esternalità

sociali. Economia delle attività terziarie – Secondo semestre (12CFU)

- esternalità sociali positive (effetto traino, moda): si tende ad acquistare quello che acquistano gli altri.

Per alcuni beni culturali prevalgono tali esternalità, in quanto il loro consumo dipenda anche dal

comportamento altrui.

- esternalità sociali negative (effetto snob): si tende a differenziare il proprio comportamento.

Non sempre si formano tali esternalità, quindi non vale per tutti beni e produzioni.

Come inserire le esternalità sociali nella funzione di domanda individuale

[effetto traino]

Le due equazioni q1 e q2 rappresentano le due curve di domanda individuale di 1 e 2.

• La domanda individuale del soggetto 1 è data da:

- un valore noto a/2 (punto in cui la curva intercetta l’asse delle ordinate);

- bp/2, dove b è un coefficiente mentre p indica il prezzo del bene in considerazione. Ha segno meno

perché la domanda è una linea con inclinazione negativa (nel grafico l'inclinazione e \)

- cq dove c’è il coefficiente, mentre q è il comportamento degli altri (in questo esempio il

2 2

comportamento di 2).

• Stessa cosa accade per il soggetto 2.

Queste sono le curve di domanda dei singoli soggetti 1 e 2; è facile calcolare la curva di domanda di

mercato che sarà q +q .

1 2

Q= q +q

1 2

= a - bp + c(q +q )

1 2

oppure

= a - bp + cQ

Tale curva di domanda di mercato, ha sempre l'intercetta con l'asse delle ordinate

segno negativo che precede il prezzo

e cQ che indica il ruolo delle esternalità sociali.

L'equazione si può adesso riscrivere come segue:

Q- cQ = a - bp

Q (1-c) = a - bp

Q = (a-bp) / (1-c)

 c > 0: nel caso di esternalità positive, per definizione è maggiore di zero [se c < 0 avremmo l’effetto

snob];

 se c è molto piccolo (vicino a zero), l'effetto traino è molto contenuto. Se cq è basso, ok l'influenza da

parte degli altri, ma il coefficiente c che misura il peso dell'effetto traino, essendo vicino a zero, è di

fatto trascurabile (nessuno può dire con certezze di non essere trascurato dagli altri). Man mano che il

coefficiente assume valori più grandi, inciderà su q (domanda fatta dal soggetto 1) ed il comportamento

1

Economia delle attività terziarie – Secondo semestre (12CFU)

degli altri influirà via via sempre di più all'aumentare del

valore del valore del coefficiente.

 c > 1: il denominatore diventa negativo (1-c < 0).

-bp/-valore negativo, il meno diventa un più. Pertanto diventando un valore positivo, cambierà la curva

di domanda.

Questo significa che se guardiamo il segmento a destra, la domanda aumenta anche a fronte di

incrementi del prezzo. Non è più il prezzo del bene la caratteristica prevalente nella determinazione

della quantità domandata, ciò che "prende il suo posto" è ciò che fanno gli altri. Se tali esternalità

diventano forti, si può arrivare al paradosso di aumentare le quantità domandate pure in presenza di un

incremento del prezzo.

Se chi produce tale bene/servizio, si rende conto che scattano tali esternalità sociali, può permettersi di

non dover abbassare il prezzo per aumentare le quantità vendute, perché la spinta della domanda

deriva a proprio dalle esternalità sociali (pochi i casi in cui funziona). Laddove tali meccanismi entrano in

gioco si creano tali situazioni.

La variabile che definisce la relazione tra una quantità domandata ed il prezzo del bene, P può'

sost

diventare in qualche modo secondaria o comunque meno rilevante rispetto alla variabile legata al

comportamento degli altri soggetti.

 Come si modella l'effetto snob? Si guarda il comportamento altrui e si cerca di differenziarsi

Basta cambiare i segni dell'equazione che descrivono la domanda individuale:

q1= a/2 + bp/2 - cq2

quanto più il soggetto acquista il bene, io lo domando in quantità minori e viceversa.

La domanda di mercato (slide in negativo)

Q = q +q

1 2

= a - bp - c(q1+q2)

Q = (a-bp) / (1+c)

Grafico: retta inclinata sempre negativamente, cambia l'inclinazione

Economia delle attività terziarie – Secondo semestre (12CFU)

Lezione 5/04

Esternalità sociali

Partiamo dalla formulazione della di domanda di mercato:

Q = (a-bp) / (1-c)

che deriva dalle domande individuali:

q = a/2 – bp/2 + cq

1 2

q = a/2 – bp/2 + cq

2 1

Gli elementi evidenziati sono dei numeri, espressi in forma letterale per definire il fatto che in astratto

non sappiamo il loro valore effettivo.

Solitamente la curva di domanda individuale si ferma alla q = a/2 – bp/2. Ad indicare che per il singolo

1

individuo, le quantità acquistate dipendono dal prezzo.

È un’equazione della domanda individuale che indica che una qualunque persona domanda un certo

bene/servizio in relazione al prezzo di quel bene/servizio. Prezzo inteso come prezzo relativo, non assoluto

(prezzo di quel bene, confrontato con il prezzo di qualunque altro bene – la quantità acquistata di un bene

può cambiare anche se non cambia il prezzo, ma perché cambia il prezzo dei beni sostituti).

Il segno meno indica la relazione normale tra prezzi e quantità: tendenzialmente siamo poetati ad

acquistare quantitativi maggiori di un determinato bene/servizio se il prezzo di quel bene/servizio scende

(all’opposto, se il prezzo sale, ne acquisteremo meno).

In termini generali si può dire che quando non ci sono esternalità sociali, è come se nell’equazione c = 0.

q = a/2 – bp/2 + cq è l’equazione generica di domanda individuale ma nella realtà dei casi, il coefficiente c

1 2

= 0 che significa che noi decidiamo le quantità da acquistare del bene/servizio, senza guardare quello che

fanno gli altri.

Se passiamo dall’equazione che rappresenta la quantità domandata dal singolo individuo a quella che

rappresenta la quantità domandata dal mercato (nel nostro caso due soggetti che hanno la stessa funzione

di domanda 1, 2). In termini generali se c = 0, la domanda di mercato la si può riscrivere così: Q = a – bp.

[perché 1-0 = 1 e dividere una quantità per 1 è come non fare nulla]. Resta la stessa relazione anche a

livello di mercato, le quantità acquistate dipendono dal prezzo: la relazione è inversa. Se si alza il prezzo si

ridurranno le quantità acquistate e viceversa.

Proviamo a disegnare l’equazione Q = a - bp

Per farlo assegniamo valori ai coefficienti a e b

a = 10 b = 1 Q = 10 – p

Q P

10 0

9 1

8 2

7 3

6 4

5 10

Nel grafico è presente la curva di domanda che rappresenta la relazione inversa tra P e Q.

Vediamo cosa succede alla curva se vengono inserite le esternalità sociali.

Q = (a – bp) / (1 – c)

Manteniamo i valori precedenti: a = 10 b = 1 c = 0.2

Q = (10 – p) / (1 – c)

= (10 x 10/8) – 10/8p

= 25/2 – 5/4p Economia delle attività terziarie – Secondo semestre (12CFU)

Qual è l’effetto dell’esternalità sociale? Dal punto di vista dei numeri l’esternalità sociale alza il valore a ed

aumenta quello del coefficiente b.

Confrontiamo:

Q = 10 – p [senza] Q = 25/2 – 5/4p [con esternalità] – 12.5 > 10

a rappresenta l’intercetta della curva di domanda con l’asse delle ordinate. Per farlo dobbiamo porre Q = 0.

25/2 = 5/4p 

p = 25/2 x 4/5 = 10 per cercare qual è il prezzo massimo che si è disposti a pagare, ma che porterebbe a

ridurre le quantità (al limite = 0).

Per effetto delle esternalità sociali positive se disegniamo la curva, questa si sarà spostata verso l’alto.

Il meccanismo delle esternalità sociali positive porta i consumatori a copiare il c

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
51 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Katendless di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia delle attività terziarie e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Ferrari Claudio.