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Passando da profitto 0 a profitti pari a:
Riducendo i profitti dell'ex-monopolista (l'impresa I), a:
Dove r rappresenta sempre il tasso di sconto.
Per determinare quale impresa innoverà per prima, è necessario investigare sull'effetto efficienza e rimpiazzo. L'effetto efficienza spingerà l'impresa insediata ad investire, e quindi ottenere il brevetto per prima, per mantenere la posizione di monopolio. Dall'altra parte, l'effetto rimpiazzo spingerà l'impresa entrante ad investire. Il beneficio marginale (cioè la produttività marginale) dell'investimento in R&S è decrescente rispetto ai profitti iniziali. In questo caso è l'impresa entrante ad essere maggiormente incentivata all'innovazione.
Nel caso di innovazione drastica da parte della impresa entrante, l'impresa insediata viene totalmente esclusa dal mercato da parte della entrante.
Le conclusioni dei Reingaum
sono che, data l'asimmetria delle condizioni di partenza, dovel'azienda entrante ha un profitto pari a 0, l'incentivo ad innovare sia maggiore per l'impresa entrante piuttosto che per l'insediata, il cui unico incentivo all'innovazione è rappresentato dal mantenere profitti di monopolio. Vi è quindi, secondo questo modello, una tendenza ad entrare nel mercato da parte di potenziali concorrenti, con conseguente riduzione della concentrazione del mercato. Modello deterministico: In un modello dove la probabilità di ottenere l'innovazione aumenta al crescere degli investimenti in R&S, l'effetto rimpiazzo tende ad annullarsi. Il monopolista è preoccupato dalla possibilità di perdere il monopolio. Questo lo porta ad aumentare gli investimenti in R&S, portandoli ad un livello superiore rispetto all'impresa entrante. In questo caso l'effetto efficienza predomina ed il mercato mantiene la sua.configurazione.Modelli con memoria: Questi modelli tengono in considerazione il ruolo chiave dell'esperienza.Le imprese che innovano accumulano uno stock di conoscenze che, raggiunto un certo livello,producono innovazione. Non è importante solo il flusso di investimenti in R&S ma anche il loro stock. In formula:
Anche questi modelli sembrano prevedere una situazione di monopolio da parte delle aziende che prima cominciano ad investire in R&S. La situazione di equilibrio non è necessariamente quella di monopolio, si parla in questo caso di Leapfrogging, ad esempio quando i flussi di investimenti in R&S non sono costanti nel tempo, rendendo in questo modo più fluida la situazione di mercato. Sorpassi, in termini di stock di investimenti in R&S possono avvenire anche quando le imprese non sono a conoscenza del livello di investimento dei concorrenti.
Capitolo 3
La conoscenza, l'apprendimento e la ricerca
Nei modelli evolutivi, la conoscenza è
tenuta distinta dal concetto di informazione. La conoscenza è elaborazione e comprensione, da parte delle imprese. Comprende aspetti codificati e taciti, come le competenze sviluppate dall'impresa con l'esperienza, nell'affrontare determinati problemi. In ottica evoluzionista, i fattori che determinano la direzione, rilevanza economica e l'intensità dell'attività di ricerca sono: 1. Opportunità scientifiche e tecnologiche: Si intendono i contesti scientifici e tecnologici esterni all'impresa ma anche gli aspetti interni o tangenti all'impresa come fornitori, utilizzatori e aziende concorrenti. 2. Organizzazione e procedure di ricerca: Le procedure di ricerca possono essere di 2 tipi: R&S (ricerca e sviluppo) e ricerca non formalizzata. La ricerca non formalizzata può emergere per esperienza o per interazione con altri soggetti. 3. Conoscenza accumulata: La conoscenza accumulata, o esperienza, indirizza la ricerca. La relazione èbidirezionale; la ricerca aumenta le competenze che a loro volta permettono una ricerca più avanzata.
4. Relazioni e complementarità: Ricerca come processo interattivo e collettivo, non solo all'interno dell'impresa ma anche all'esterno. In un mondo popolato da agenti interagenti (imprese, istituzioni pubbliche, ecc), la ricerca si sviluppa proprio grazie all'interazione. Questa visione si contrappone a quella neoclassica dove l'intensità degli investimenti in R&S è stimolata dall'appropriabilità dell'innovazione (relazione non dimostrata empiricamente e troppo semplificativa per essere verosimile) e la direzione di avanzamento è determinata dalla variazione della domanda e dei prezzi relativi (considerando in questo modo solamente innovazioni che permettono di ridurre i costi dei fattori di produzione).
Il superamento del modello lineare ha portato la teoria evolutiva ad abbracciare il modello a catena dove
le fasi di R&S, non più in sequenza lineare, presentano feedback. L’impresa nella teoria evolutiva All’interno della teoria evolutiva, le imprese sono viste come assorbitori, elaboratori e generatori di conoscenza. Le imprese sono caratterizzate da: 1. Routine: Pattern di comportamento ripetitivo che l’impresa utilizza in specifiche circostanze. Sono ricorrenti ed invarianti, legate al contesto e rappresentano le capacità di base dell’impresa. Non sono riconducibili a competenze individuali ma si sviluppano grazie all’interazione tra i diversi soggetti che compongono l’impresa. 2. Competenze organizzative: Costituite da Routine, risorse complementari e capacità specifiche (spesso tacite e basate su conoscenza procedurale). Sono difficilmente trasferibili tra le imprese. Comprendono informazioni su come fare le cose, capacità tacite ed automatiche. Importanza di conoscenza e competenze Una teoria basata su conoscenza e competenzeIl tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.
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permette di studiare la dinamica industriale in ambienti incerti. Nello specifico, permette di:
- Analizzare gli aspetti dell'organizzazione dell'impresa innovativa: Secondo la teoria evolutiva, l'organizzazione di impresa emerge, in contesti in rapido cambiamento, dall'interazione delle parti che la costituiscono.
- Studiare il comportamento delle imprese: Il comportamento delle imprese dipende molto dall'esperienza. Imprese affermate tenderanno ad inerzia tecnologica, ovvero ad investire in tecnologie che in passato hanno portato buoni risultati. Al contrario, imprese in cerca di affermazione, sapranno meglio sfruttare i cambiamenti dell'ambiente adottando tecnologie nuove, non essendo influenzati dall'effetto rinforzo che affligge le imprese affermate. Imprese con buone performance nel lungo periodo sono imprese che hanno saputo coniugare efficacemente strategie di sfruttamento e di esplorazione tecnologica.
- Analizzare il ruolo dei contesti
Diversi su comportamento e organizzazione delle imprese: Leroutine e le competenze si sviluppano e si trasformano in contesti molto differenti daimpresa a impresa, caratterizzati da basi tecnologiche, conoscitive, istituzionali di domandamolto diverse. Si vuole quindi studiare l'effetto dei diversi tipi di contestisull'organizzazione e innovazione delle imprese.
4. Esaminare il modificarsi dei confini delle imprese: Le variabili in grado di spiegare i confinidelle imprese in contesti mutevoli sono: capacità interne, capacità esterne e costi di governo.L'integrazione verticale, favorita da un elevato livello di competenze interne rispetto alleesterne, migliora il coordinamento di impresa ma allo stesso tempo riduce la generazione divarietà in quanto i contatti con l'esterno si riducono.
5. Studiare la formazione e la struttura di network di imprese: La formazione di network diimprese è favorita da contesti caratterizzati da una base di
I differenziali saranno spesso non lineari.
Modello di Nelson e Winter
I modelli di Nelson e Winter sono utili.