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qualità. MISURA DELLA QUALITà DELL’ISTRUZIONE:

-Imput costosi: student-teacher ratio, abilità professori e presidi, strumentazione e

tecnologia nella scuola.

-effetto dei pari

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-Difficoltà di misurazione

-difficoltà di quantificazione degli effetti.

Effetto dei pari: se studio circondato da studenti di abilità più elevata, migliore è il

rendimento dei compagni e migliore sarà il rendimento dell’individuo stesso. Questo è

un caso di come l’influenza di un individuo abbia influenze anche sugli altri compagni,

nella classe. Peer effect, l’effetto di imitazione fra adolescenti innescano comportamenti

influenzati dal comportamento altrui.

1- istruzione: aumenta la produttività

2-produttività aumenta salario

3- S*=f(a, qs,k)

4-q=f(a,k)

L’implicazione di policy è che diffondendo l’istruzione nella società aumenti anche il

salario. Il combinato di uno e due è che per aumentare il benessere sociale serva

aumentare anche il livello di istruzione. Esiste un nesso causale, preso un individuo

dalla popolazione e dato a quella persona 3 anni di istruzione universitaria, il suo salario

aumenta. Nel modello alternativo questo non succede.

la produttività degli individui in questo modello non viene cambiata, a priori esistono

individui abili e non abili.

• Spence (1973)

• L’ipotesi principale della teoria dl capitale umano è che l’istruzione aumenta la

produttività e (per questa via) i redditi, generando l’incentivo ad investirvi

• L’istruzione causa maggiori redditi

• Studiamo ora un modello alternativo in cui, pur non avendo l’istruzione alcun

effetto sulla produttività, in equilibrio possiamo osservare persone più istruite

guadagnare redditi più elevati

• L’istruzione è correlata con maggiori redditi

• Le imprese sono interessate alla abilità/produttività degli individui che è

inosservabile

• Individui abili hanno anche più facilità nell’acquisire istruzione

• Le imprese legano la retribuzione ai livelli di istruzione

6 • Acquisendo istruzione gli individui abili segnalano la propria abilità e ottengono

retribuzioni più elevate.

L’istruzione non ha effetto sulla produttività, l’abilità non è nota alle imprese. ci troviamo

in un caso di asimmetria informativa. Vedi asimmetria informativa (adverse selection).

Abilità è un input. quando l’impresa deve assumere un lavoratore, si trova di fronte

qualcuno di cui non conosce l’abilità. L’impresa vuole soltanto individui abili, che

massimizzano il profitto. Posti di fronte ad un potenziale candidato bisogna capire

quanto una persona è abile, la mera osservazione non è utile.

Se l’impresa fissa un premio per chi si laurea, l’impresa incentiverà il non abile a non

studiare e quindi a non andare a lavorare. Per i tipi non abili il premio non sarà

sufficiente e disincentiverà i non abili a laurearsi. Il tipo non abile, legge il premio e

capisce il beneficio del premio non eguaglia lo sforzo della laurea per lui. L’istruzione è

un segnale di abilità, funge da segnale e così risolve l’asimmetria informativa. L’impresa

induce gli individui a segnalarsi. I laureati guadagnano più dei diplomati anche se

l’istruzione non ha effetti sulla produttività.

• L’impresa sceglie il livello salariale.

• Se l’impresa potesse osservare l’abilità (first-best), offrirebbe salari pari al salario

di riserva, con margini di profitto per lavoratore: π

j=aj(δ - φ)

• Per massimizzare i profitti l’impresa assumerebbe solo individui abili

• Con asimmetria informativa, l’impresa non sa individuare gli abili né fissare i salari

in base ai rispettivi salari di riserva.

• Supponiamo che scelga il salario in base alla distribuzione dell’abilità nella

popolazione. Consideriamo 3 possibili livelli alternativi

– w’ = φa2, è troppo basso per attirare lavoratori abili

– w’’ = φ[na1+(1-n)a2] è troppo basso per attirare lavoratori abili

– w’’’ = φ a1 , attira anche lavoratori non abili, sui quali i margini di profitto sono

negativi

In entrambi i modelli l’istruzione influenza i salari ma in modo diverso.

Timing: 1. L’Impresa dichiara la propria politica salariale

7 2. gli individui scelgono quanto istruirsi

3. le imprese assumono, producono e pagano i salari.

Nel modello precedente abbiamo avuto modo di vedere che la produttività aumenta

quando vi è istruzione. Esiste un nesso causale che va dall’istruzione a salario. secondo

questa teoria il mercato del lavoro è composto da individui di abilità differenti, individui

più abili e individui meno abili. L’impresa stabilisce una politica salariale (quella descritta

sopra). Nel modello di segnalazione esiste una terza variabile: ha un effetto positivo sul

salario degli individui, ma anche sugli anni di istruzione. individui più istruiti hanno salari

più elevati. HP1 Lo stock del capitale umano degli individui dipende solo da h (capitale

umano che è uguale all’abilità degli individui).

HP2 nella società ci sono solo due tipi di individui, a1=abili a2= non abili. n è la

proporzione di tipi abili, 1-n è la proporzione dei tipi non abili.L’abilità consiste nel fatto

che un tipo abile produce di più del tipo non abile.

HP3 i tipi 1 sono più produttivi.

HP4 costi totali di investimento in istruzione c(s, a1) < c(s, a2)

HP5 l’abilità è nota ai lavoratori ma non alle imprese. asimmetria informativa,

informazione nascosta (una delle due parti contrattuali non può osservare l’azione

dell’altra parte dopo il contratto). si tratta di adverse selection.

Cade una delle hp di concorrenza perfetta. In assenza di correttivi il mercato fallisce e si

distrugge. Apportando opportuni correttivi il mercato riesce ad operare.

L’impresa sceglie il livello del salario: se l’impresa potesse osservare il tipo, l’unica cosa

da fare è offrire il minimo dispensabile affinché il lavoro sia accettato.

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Finché l’impresa può fissare un unico modello, e paga un unico livello salariale essa

fallisce (l’asimmetria informativa distrugge il mercato). Il fallimento del mercato crea

obbiettivi e strumenti. obbiettivi: allocazione e informazione. strumento: il salario.

Ian Tinbergen, nella banca centrale olandese con uno strumento e due obbiettivi non è

possibile centrare gli obbiettivi. servono almeno tanti strumenti quanti sono gli obbiettivi.

Anziché pagare un secondo salario, l’impresa paga due livelli diversi di salario. Salari alti

a chi ha alti livelli di studio, salari bassi a chi ha bassi livelli di studio. gli individui

accettano o rifiutano l’offerta, l’impresa poi produce e paga i salari.

Per poter procedere bisogna analizzare come gli individui effettuano le proprie scelte.

Importante fornire una descrizione dei lavoratori. I lavoratori sono caratterizzati dalle

seguenti funzioni di utilità. Calcolo il saggio marginale di sostituzione (di istruzione e

salario), faccio il differenziale totale della funzione e lo pongo uguale a zero. Il saggio

marginale di sostituzione è la derivata prima della

funzione di costo. La curva di indifferenza salario

istruzione è inclinata positivamente.

se stiamo parlando di un tipo abile, ci saranno curve di

indifferenza piatte (questo perché la funzione di costo è

più bassa, e quindi ci si aspetta una compensazione

salariale più bassa).

sostanzialmente il concetto è: più hai studiato, più ti

pago. Weight policy dell’impresa.

L’eterogeneità è solamente questa, in equilibrio ci

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saranno due livelli di istruzione: s1, s2. s1 è la laurea triennale, s2 è il diploma di scuola

superiore.

Affinché la policy rimuova l’asimmetria informativa: deve essere conveniente istruirsi per

gli abili.

U1 (w1, s1)>U2(w2, s2)

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la 2’ dice che che theta deve essere minore delle due funzioni di costo. Tutto ciò ha un

significato molto semplice: si tratta del premio salariale per la laurea, detto anche

beneficio salariale della laurea. L’impresa ha stabilito di pagare maggiormente i laureati

rispetto ai diplomati.

La variazione di costo è il costo marginale, da una parte del tipo abile meno il costo del

tipo non abile.

la conclusione del modello: una differenziazione dei salari esiste se e solo se il costo

(dell’istruzione) marginale del tipo abile è minore rispetto al tipo non abile. se le cose

andranno così infatti il tipo non abile non prenderà la laurea e il modello con questo

meccanismo funzionerà. La politica salariale che verrà fissata sarà appunto la seguente,

vedendo il modello dal punto di vista grafico avremo la seguente situazione:

Tutto ciò significa che per un tipo abile le curve di indifferenza sono quelle in blu, l’utilità

in corrispondenza della laurea è più elevata dell’utilità in corrispondenza del diploma. Il

tipo non abile invece risulta stare meglio prendendo il diploma, perché la sua curva di

indifferenza (in rosso) si trova più elevata sul diploma rispetto alla laurea. Questo è un

equilibrio di separazione. Separating aequilibrium, tipi diversi compiono scelte diverse.

Le imprese possono scegliere e possono capire grazie a questo. Nella realtà tutta via

esistono equilibri pooling (individui diversi scelgono situazioni uguali. Il non abile con la

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curva di indifferenza continua e l’abile con la curva tratteggiata sta sotto la curva che

passa sempre per s2. Tutti e due in questo caso sceglieranno s2 e l’impresa non risolve

il problema di asimmetria informativa.

se non c’è più asimmetria informativa, l’impresa recluta solo gli individui più produttivi.

L’asimmetria informativa si traduce in uno spreco di risorse. L’investimento in istruzione

non produce produttività nell’immediato, questa inefficienza produce sprechi (l’istruzione

di perse non è produttiva, e quindi l’istruzione rappresenta un costo e basta). Individui

istruiti guadagnano di più ma il meccanismo dietro è diverso da quello di un normale

investimento. Lo strumento econometrico è l’equazione di jacob mintzer.

Partendo da una funzione di salario nel quale questo dipende dagli anni di studio e da

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A.A. 2016-2017
25 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tatasarah di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Cappellari Lorenzo.